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Articoli filtrati per data: Novembre 2018

Nell’ambito della rassegna “RiANIMAzione letteraria di Poesia intensiva”, che introduce in Ospedale - luogo deputato alla cura - pillole di poesia, incontri con autori e intermezzi musicali da socializzare con le persone ricoverate, i loro famigliari e i cittadini tutti, domenica 18 novembre 2018 alle ore 15.30, presso la Sala Conferenze DEA dell'Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna - Viale Randi n.5 (7° piano), Candida Livatino (grafologa) parla dei suoi libri e della grafologia.

Interviene: Dott. Giovanni Greco - Direttore U.O.S. Ser.T. Ravenna

Conduce: Livia Santini.

Letture a cura di: Sandra Melandri.

Curatrice dell’evento: Patrizia Baratoni.

Ingresso libero.

L’iniziativa è rivolta ai degenti, ai familiari, al personale ospedaliero e alla cittadinanza.

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"Strategie terapeutiche nel tumore ovarico: clinici a confronto". E' il titolo di un convegno che si terrà venerdì 16 novembre, a partire dalle ore 8:30 e per l'intera giornata, presso l'hotel NH di Ravenna. L'evento è organizzato dall'Unità operativa di Ginecologia dell'Ospedale "Santa Maria delle Croci" ed è presieduto dal dottor Giuseppe Comerci. Tutti i dettagli e le modalità di iscrizione nell'allegato pieghevole.

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Soprattutto nei bambini, quando diventano pazienti, la compliance è importante per le cure. E avere meno dolore quando si fa un prelievo è importantissimo da questo punto di vista.

Stamattina, venerdì 9 novembre, una delegazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo si è dunque recata presso l’Ospedale "Infermi" di Rimini per consegnare ufficialmente al servizio di Oncoematologia Pediatrica, diretto dalla dottoressa Roberta Pericoli (nell'ambito della Pediatria diretta dal dottor Gianluca Vergine), una nuova strumentazione che faciliterà il percorso di cura dei piccoli pazienti che lottano contro il cancro. Si tratta dell’ecografo per venipuntura VIVO 500S, acquistato grazie al progetto di crowdfunding “Schiacciamo il Cancro!”. L’iniziativa di raccolta fondi, promossa dalla trasmissione di approfondimento cestistico di Teleromagna “Panorama Basket” condotta da Franceska Picari e Enrico Pasini, presente alla cerimonia, che ha coinvolto la maggior parte delle squadre di pallacanestro del territorio in una gara di solidarietà, era partita con l’obiettivo di raggiungere 5.000 euro sulla piattaforma dedicata Eticarim: ma la generosità di chi ha sposato la causa è stata tale che la campagna ha chiuso con un incasso maggiore agli 8.000 euro, cifra che ha permesso di acquistare un top di gamma da mettere a disposizione dell’equipe riminese. Grande è stata anche la mobilitazione dei tifosi: persone come Agnese Bollina, supporter della Rekico Faenza che ha deciso di devolvere tutte le offerte ricevute per il funerale della madre alla causa. Un contributo di cuore, che va oltre il pur considerevole valore economico di 1.080 euro, come dimostrato dalla sua emozionata presenza alla cerimonia.

"L’ecografo per venipuntura VIVO 500S si basa sul principio che l’emoglobina umana possiede una maggiore capacità di assorbimento dei raggi infrarossi rispetto ad altri tessuti – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – la tecnologia che utilizza questa strumentazione permette quindi di evidenziare i vasi dei piccoli pazienti, rendendo così più semplice il compito del personale sanitario che deve effettuare i prelievi o somministrare le terapie necessarie affinché il percorso di cura si concluda con la completa guarigione del ragazzo. Non dimentichiamo che le vene dei bimbi risultano spesso stressate e difficili da reperire: questo comporta che anche l’infermiera più esperta possa sbagliare e non ‘fare centro’ al primo colpo. Il momento della puntura è sempre un trauma, come tutti noi ricorderemo benissimo dalla nostra infanzia. Sottoporre questi ragazzi, già stressati da una diagnosi inattesa che comporta un cambio di vita radicale, a un dolore fisico inutile, non aiuta ad instaurare quella fiducia che deve nascere tra medico e paziente, necessaria alla buona riuscita delle terapie: per non parlare dei genitori, comprensibilmente scossi, che vedono il proprio figlio soffrire. Per questi motivi penso che oggi siamo qui a celebrare davvero un grande successo, ottenuto grazie ad una squadra che si è dimostrata davvero imbattibile: quella del basket romagnolo".

Gli han fatto eco la dottoressa Pericoli e l’infermiera Antonella Rinaldi: "L’ecografo che oggi riceviamo permetterà non solo di ovviare al problema della reperibilità della vena, ma in certi casi può addirittura permettere al bimbo di evitare un intervento chirurgico in anestesia generale per il posizionamento di un catetere venoso centrale. Sapere di lavorare arrecando meno dolore fisico possibile ai bambini è importante anche per noi. Si crea un rapporto di fiducia coi piccoli pazienti che ci consente di lavorare più serenamente: un circolo virtuoso aiutato anche dal fatto che nell'apparecchio è presente una fonte di luce, che ci aiuta a distrarre il piccolo nel momento della collocazione dell'ago".

Autentici e sentiti i ringraziamenti allo Ior e a tutti i donatori, da parte della direzione dell'Ausl Romagna rappresentata dal dottor Romeo Giannei, direttore degli Ospedali del Riminese: "I livelli delle tecnologie salgono costantemente e si rende necessaria l'acquisizione di sempre nuove apparecchiature - ha evidenziato - naturalmente l'Ausl Romagna ha i suoi piani di investimento nelle tecnologie, ma l'apporto del volontariato, e lo Ior è un nostro partner imprescindibile, si fa sempre più importante. Faremo sempre del nostro meglio per utilizzare le apparecchiature che ci vengono donate sempre al meglio, con l'auspicio che lo Ior continui a starci vicino".
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Sabato 17 novembre, con inizio alle ore 14, presso il Centro Congressi SGR di RIMINI, si terrà l’incontro promosso dall’UO Anestesia e Rianimazione di Rimini dal titolo “I medici di fronte alle scelte etiche: operare o meno il paziente con patologie sistemiche in fase avanzata”.

Le scelte relative all’appropriatezza delle cure mediche e chirurgiche per i pazienti con patologie sistemiche end-stage hanno una importanza crescente nella pratica clinica quotidiana e pongono ai medici ed infermieri un approfondimento di queste tematiche. Negli ultimi anni le Commissioni di Bioetica hanno prodotto documenti condivisi che aiutano i curanti ad orientare le proprie scelte in modo consapevole.

L’incontro, rivolto ai professionisti dell'Azienda, vedrà la partecipazione di alcuni tra i più importanti bioeticisti italiani che negli ultimi anni hanno partecipato alla stesura delle più importanti Linee Guida condivise tra le Società Scientifiche Italiane sui temi di Bioetica, tra i quali il chirurgo Dottor Alfredo Anzani redattore del documento congiunto SIAARTI-SIC, il Presidente della Commissione di Bioetica della Società Italiana di Anestesia e Rianimazione dottor Luigi Riccioni e il past –President della stessa Commissione dottor Giuseppe Gristina.

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Sabato 17 novembre, a partire dalle ore 9.30, nell'aula magna del CAPS (Centro Addestramento Polizia di Stato,in Viale IV Novembre 303) l'AVIS Cesena organizza il convegno medico "io dono... tu VIVI". Ti voglio raccontare una storia.

Ogni anno milioni di vite vengono salvate anche grazie alla trasfusione di sangue e di emoderivati. Attraverso la voce dei pazienti, dei professionisti che garantiscono la qualità del sangue e ne gestiscono l’utilizzo in base criteri scientifici ed etici, delle persone che consapevoli dell’importanza di questo gesto si recano volontariamente e gratuitamente a donare, delle Associazioni che collaborano per garantire l’autosufficienza, tracciamo l’intero percorso del sangue dal donatore al paziente.

L'evento, aperto a tutta la cittadinanza, vuole essere un ringraziamento ai protagonisti ed un incoraggiamento a tutti coloro che possono e vogliono avvicinarsi alla donazione di sangue.

Tutte le informazioni nel programma e nella locandina allegati

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Si celebra anche in Romagna la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ricorre il 14 novembre di ogni anno e gli eventi per celebrarla si concentreranno nelle settimane che seguono e precedono tale data.

La Giornata Mondiale del Diabete è la più grande manifestazione del Volontariato in campo sanitario. In circa 500 città e cittadine d'Italia si svolgono centinaia di eventi organizzati da Associazioni di persone con diabete, Medici, infermieri, altri professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni (Croce Rossa, Alpini, Misericordia,etc.). Tutti prestano il loro impegno come Volontari.

In Romagna la Giornata Mondiale del Diabete è organizzata dalle Associazioni di Volontariato che si occupano di persone con diabete, Diabete Romagna e l’Associazione Diabetici della Provincia di Ravenna, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, i Lions, la Pubblica Assistenza, l’AVIS, le Diabetologie dell’adulto e delle Pediatrie dell’Ausl , i Medici Odontoiatri e i volontari che organizzeranno eventi in oltre 60 piazze della Romagna. Saranno allestiti una cinquantina di gazebo e banchetti dove sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete.

Il tema di quest’anno è la famiglia con lo slogan: IL DIABETE COINVOLGE OGNI FAMIGLIA PUOI RICONOSCERE I SEGNALI D’ALLARME NELLA TUA?
La famiglia quindi  come risorsa fondamentale per la diagnosi precoce .  In Italia 1 persona su 3 è diabetica ma non lo sa. La diagnosi precoce e il trattamento precoce sono quindi  fondamentali per prevenire o ritardare le complicanze croniche Nel caso del diabete tipo 1 una diagnosi non tempestiva può portare a quadri clinici (chetoacidosi ) che possono essere anche fatali.
E’ importante imparare a riconoscere i segni e sintomi per proteggere  se stessi ma anche la propria famiglia.
Quindi attenzione alla sete intensa , necessita di urinare frequentemente , facile affaticamento , dimagrimento rapido, vista sfocata.

Sono oltre 74.000 le persone affette dal diabete in Romagna. Di queste 235 hanno un’età inferiore ai 18 anni. I numeri sono in forte crescita: dal 2009 ad oggi, vi è stato un incremento del 35% del numero di soggetti con diabete censiti dall’AUSL. Per fornire assistenza a queste persone l’Azienda USL della Romagna ha attivato una Rete assistenziale che coinvolge oltre ai pazienti stessi, team di professionisti della salute composti da infermieri, podologi, dietisti, psicologi, medici di medicina generale, pediatri, diabetologi che operano sia sul territorio, sia presso servizi specialistici dedicati.

Di seguito le iniziative territorio per territorio per la Giornata Mondiale del Diabete.

Per scoprire la piazza più vicina con le iniziative è comunque possibile consultare i seguenti link:

https://www.diabeteromagna.it/gmd-postazioni/
https://www.adr-ravenna.org

 

Nel Cesenate saranno allestite postazioni:
Cesena:
-Centro Commerciale Lungo Savio Via A.C. Jemolo 110 sabato 17 novembre ( 9.00 – 14.00)
-Piazza del Popolo sabato 17 novembre (8.30 -12.30 )
-Servizio di  Endocrinologia e Diabetologia dell’Ospedale Bufalini (piazzale Giommi, 140) mercoledì 14 novembre (8.30 alle 13.30)  e dal 19 al 23 novembre tutti i giorni  dalle 11.-13
-Bugli e Figli Assicurazioni Via Cavalcoli , 90 da lunedì 12 a venerdì 16 novembre
Cesenatico:
-Famila  Statale Adriatica, 2100 sabato 17 novembre (14.00 - 18.00)
-Bugli e Figli Assicurazioni Viale Roma , 53  da lunedì a 12 a venerdì 16 novembre
Sarsina:
-Mercato del martedì Piazza Plauto martedì 13 novembre (8,30-12.30)
-Piazza Plauto  sabato 17 e domenica 18 novembre (8.30-19.00)
San Piero in Bagno:
-Piazza Allende mercoledì 14 novembre (10,00-12,00)
-Bugli e Rossi Assicurazioni , Via Garibaldi , 22 da lunedì 12 a venerdì 16 novembre

Nel forlivese saranno allestite le seguenti postazioni:
Forlì:
-A&O Via Seganti, 2 sabato 17 novembre ( 8.30 - 18.00).
-Brico Io Via Golfarelli, 74 sabato 17 novembre ( 8.30 -12.30 e 14.00 - 18.30.)
-Centro Commerciale Punta di Ferro  sabato 17 novembre (9.00-15.00)
-Conad City San Varano Via Firenze, 180 sabato 17 novembre (8.30-12,30)
-Conad City Bolognesi Viale Bolognesi, 67 sabato 17 novembre (8.30-12.30) e domenica 18 novembre (8.30-12.30)
-Conad Ravaldino Via Corbari, 21 sabato 17 novembre (8.30-12.30) e domenica 18 novembre (8.30-13.30)
-Conad Stadium Piazza Falcone e Borsellino, 2 sabato 17 novembre (8.30-12.30) e domenica 18 novembre (9.00-13.00)
-Ospedale Morgagni-Pierantoni Padiglione Morgagni (Via Carlo Forlanini, 34) da lunedì 12 a venerdì 16 novembre (9.00-13.00)
Meldola:
-Conad Bidente Via Roma, 151 sabato 10 novembre (8.30-19.00)
-Coop  Via Roma, 166 sabato 17 novembre (8.30-19.00)
Predappio: Conad del Rabbi Via IV Novembre, 16/A sabato 17 novembre (8.30-19.00)
Rocca San Casciano: Loggiato, Piazza Garibaldi sabato 17 novembre (8.30-13.00)
Santa Sofia: Conad City Viale Roma, 24 sabato 17 novembre (8.30-19.00)

Nella Ravennate saranno allestite le seguenti postazioni:
Bagnacavallo: Piazza della Libertà domenica 11 novembre (8,30-11,30)
Casola Valsenio: Via Matteotti martedì  13 novembre (9,00-12,30)
Cervia: Piazza Garibaldi sabato 10 novembre (9,00-12,30)
Faenza: Piazza del Popolo domenica 11 novembre (9,00-12,30)
Lugo: Atrio Ospedale di Lugo sabato 10 novembre (9,00-12,30)
Ravenna: Piazza del Popolo sabato 17 novembre (9-12,30 15-18) e domenica 18 novembre (9-12,30)
RioloTerme: Corso Matteotti  sabato 10 novembre (9,00-12,30)
Solarolo: Piazza Gonzaga  domenica  11 novembre (9.00-12,30)


Nella Riminese saranno allestite le seguenti postazioni:
Cattolica: Palazzo del turismo Via Mancini 24  sabato  17 novembre (9,00-13.00)
Coriano: Festa dell’Oliva domenica 18 novembre (9.00-18.00)
Rimini:
-Arco d’Augusto mercoledì 14 novembre (8.30-13.30) e sabato 17 novembre (8.30-13.30)
-Piazza Cavour sabato 17 novembre (8,30 -19.00)
-Coop Colonnella (Via Giuliani angolo via Beltramelli) sabato 17 novembre (8.30-13.30)
Santarcangelo di Romagna: Fiera di San Martino sabato 10 novembre (8.30-13,30)

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Coloro che non sono più giovanissimi ricorderanno un servizio del tg degli anni ’80 in cui uno dei primi trapiantati di cuore italiani raccontava di aver fatto, seppure in maniera non competitiva e affiancato dal suo medico, anche lui appassionato  di podistica, la Maratona di New York. Al di là di un caso diventato famoso, è sicuro che anche chi ha avuto un trapianto di organo può (e anzi dovrebbe) fare attività fisica, in maniera controllata.

E proprio di questo importante argomento si parlerà nell’ambito di un convegno organizzato dal Centro Nazionale Trapianti e previsto per sabato prossimo, 10 novembre, presso l’hotel Ambasciatori di Rimini. “Attività fisica come terapia per i pazienti trapiantati: il punto a 10 anni dall’inizio del progetto ‘Trapianto… e adesso sport’” il titolo dell’evento che verrà moderato dal dottor Alessandro Nanni Costa, direttore del Cento Nazionale Trapianti. Tutti di altissimo livello i relatori, tra cui il dottor Giovanni Mosconi (responsabile nazionale del progetto “Trapianto… e adesso sport” e direttore dell’Unità operativa di Nefrologia di Forlì e Cesena dell’Ausl Romagna) e, sempre per l’Ausl Romagna, il dottor Gianluigi Sella. Inoltre le infermiere Loredana Succi e Daniela Fadda parleranno dell’esperienza maturata nei pazienti seguiti presso gli ambulatori nefrologici rispettivamente di Cesena e Forlì, mentre Roberta Amici illustrerà il coordinamento delle indagini nei pazienti trapiantati presso la Medicina dello Sport di Ravenna.

“Si tratta di un incontro molto prestigioso e sono contento che si svolga in Romagna – commenta il dottor Mosconi –. Da 10 anni stiamo lavorando sul tema dell’attività fisica per le persone trapiantate ed è il momento di confrontarci su tutti gli aspetti più rilevanti di questo argomento, soprattutto ad un livello così alto come quello che i relatori che verranno a Rimini consentiranno. Sono convinto che da questo incontro emergeranno anche importanti prospettive di lavoro futuro”.

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Il 13 e 14 dicembre a Roma si terrà il Corso teorico-pratico “La citologia agoaspirativa nella gestione del nodulo tiroideo” organizzato dalla Società Italiana di Citologia S.I.C.i con il patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Biologi. A far parte del Comitato Scientifico del Corso la dottoressa Livia Bernardi (Anatomia Patologica di Rimini) che parteciperà anche in veste di relatore e Tutor insieme al dottor Tommaso Bizzarro (Anatomia Patologica di Rimini) e al dottor Luca Saragoni (Anatomia Patologica di Forlì).   

L’esame citologico mediante agoaspirazione rappresenta, attualmente, il miglior test nella diagnostica del nodulo tiroideo. Sebbene caratterizzata da elevata sensibilità, questa metodica è spesso limitata da campionamenti inadeguati e da diagnosi indeterminate. Obiettivo del Corso è aggiornare sui parametri clinici e morfologici alla luce delle più recenti Linee guida e classificazioni nazionali e internazionali. Il Corso si propone inoltre di fornire informazioni sulla possibilità di associare l’analisi molecolare alla citologia tiroidea, al fine di migliorarne la performance diagnostica e ridurre il rischio di interventi inappropriati. I partecipanti avranno a disposizione un microscopio individuale per l’osservazione dei preparati citologici selezionati dai tutor. Seguirà la discussione interattiva, con i docenti, dei casi di maggiore difficoltà interpretativa e di refertazione.

Per maggiori informazioni sul programma completo del Corso:

http://www.citologia.org/documenti/eventi_sici/Progr_TIROIDE_dic_2018.pdf

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Proseguono le iscrizioni al corso sperimentale “Life Skill Education: apprendere competenze per invecchiare bene”, condotto da Manuela Zambianchi dell’Università di Bologna nell’ambito della ricerca sull’invecchiamento attivo e sulle possibilità di contrastare il declino derivato dall’età. Gli incontri si terranno da venerdì 16 novembre alle 14 nella sala del Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo.

Per partecipare è necessario iscriversi entro sabato 10 novembre presso gli uffici Urp dei Comuni dell’Unione della Bassa Romagna, oppure presso la portineria della Casa della salute di Bagnacavallo. L’iniziativa, promossa dal Servizio sociale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, in collaborazione con l’Ausl della Romagna e l’Associazione Alzheimer di Lugo, è riservata agli ultra sessantacinquenni e finalizzata al potenziamento di alcune competenze, come il pensiero critico e la capacità decisionale, per sostenere e contrastare il declino dell’abilità determinate dall'invecchiamento e favorire nell’anziano il mantenimento dell’autonomia personale e promuoverne il benessere globale e l’autostima

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Grazie alla prontezza della propria compagna e all’attivazione immediata ed appropriata della “catena del soccorso”, un paziente marchigiano che nei giorni scorsi è stato colto da ictus in treno è stato sottoposto in tempi rapidissimi alle cure del caso, grazie alle quali ha avuto una ripresa totale e completa delle proprie facoltà. Il fattore tempo, e dunque il riconoscimento dei sintomi e il rapido intervento, in questa patologia sono infatti fondamentali.

I fatti. Il paziente, 43 anni d’età, viaggiava in treno in direzione di Bologna. Poco prima della stazione di Rimini ha iniziato ad avere alcuni dei sintomi tipici dell’ictus che sono: difficoltà a parlare e a muoversi e bocca storta, un lato del corpo più debole, difficoltà visiva e di equilibrio, un dolore alla testa intenso e insolito.

Proprio i sintomi che la compagna, che viaggiava col paziente, ha subito colto: “Rispondeva alle mie domande in modo poco chiaro, non era lucido, e aveva difficoltà da una parte del corpo – racconta la signora – ho immaginato che ci fosse qualcosa di grave che non andava, così ho chiesto aiuto agli altri passeggeri e al capotreno”. Contestualmente è stato chiamato il 118 che ha inviato un’ambulanza alla stazione di Rimini dove il treno si è fermato, ed è scattato il protocollo per i sospetti casi di ictus. Il paziente è stato accompagnato al Pronto soccorso dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, diretto dalla dottoressa Tiziana Perin, e sottoposto a consulenza neurologica, TC ed AngioTC, dalle quali è emersa l’occlusione dell’arteria cerebrale media di destra e dissecazione della carotide interna nel tratto cervicale.

I medici hanno subito effettuato un primo trattamento trombolitico endovenoso, vale a dire l’iniezione di un farmaco per sciogliere l’occlusione, e contestualmente hanno contattato e trasmesso il quadro clinico in telemedicina ai colleghi della Neuroradiologia dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena, diretta dalla dottoressa Maria Ruggiero, centro di secondo livello vocato al trattamento endovascolare dell’ictus per i territori del Cesenate, Forlivese e Riminese. Giunto a Cesena, il paziente è stato sottoposto a trombectomia meccanica endovascolare cerebrale, cioè alla completa riapertura dell’arteria attraverso cateteri vascolari. Il paziente è stato poi ricoverato nella Stroke Unit di secondo livello a Cesena, nell’ambito della Neurologia diretta dal dottor Walter Neri.

Il fattore tempo e la perfetta sincronia e integrazione di tutti gli interventi e delle articolazioni aziendali coinvolte hanno fatto sì che il paziente si sia ripreso completamente e senza conseguenze, come il successivo esame neurologico completo ha evidenziato. I postumi dell’ictus possono essere, invece, estremamente invalidanti.

“Mi sento abbastanza bene – racconta il paziente – e soprattutto mi sento protetto. Sono stato preso in carico e curato molto bene. Per di più – aggiunge – non è la prima volta che l’Emilia Romagna mi salva la vita: quando ero bambino ho avuto un altro problema fisico importante per il quale sono stato curato e con successo, sempre all’Ospedale ‘Bufalini’ di Cesena”.

In Romagna, ogni anno, si registrano circa 2.100 ictus ischemici. Di questi l’80 per cento rappresenta un primo episodio, il 20 per cento una recidivia. Non per tutti i pazienti è possibile effettuare i trattamenti descritti e con la medesima efficacia, in rapporto alle condizioni cliniche e alle caratteristiche dell'ictus. Nel corso del 2018 presso l’Ospedale di Cesena ne sono stati effettuati 114.

Circa il 30 per cento dei pazienti con ictus si reca in Pronto Soccorso con mezzi propri, senza attivare il 118, con un conseguente allungamento dei tempi di intervento da parte dei sanitari. Il messaggio fondamentale, come ribadiscono le dottoresse Ruggiero e Perin, è che, invece, non appena si presentano sospetti sintomi di ictus, bisogna chiamare subito il 118 perchè può significare evitare la morte e ridurre gli esiti invalidanti dell'ictus. E’ dunque importante per tutti conoscere i sintomi e agire di conseguenza, tant’è vero che la Regione Emilia Romagna ha, proprio nei giorni scorsi, lanciato un’apposita campagna attraverso un video col noto comico romagnolo Giacobazzi: al seguente link il video stesso e tutti i dettagli della campagna:

La campagna regionale di sensibilizzazione per il riconoscimento precoce e tempestivo dei sintomi dell’ictus cerebrale

 

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