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Articoli filtrati per data: Giugno 2022

Lo spettacolo di beneficenza "Carissimo Pellegrino” del gruppo musicale gli “Ululanti”, è in programma presso il Teatro Parrocchiale di San Martino in Strada il 22  giugno ed è frutto di un percorso riabilitativo rivolto ad utenti con fragilità psichiatrica seguiti dal Centro di Salute Mentale di Forlì, considerando anche
che tale iniziativa costituisce una preziosa occasione di inclusione sociale e opportunità per far conoscere l'attività del Centro e ridurre lo stigma che connota le persone ed i Servizi che si occupano di fragilità mentale.

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Una nuova importante donazione a sostegno dell’Azienda Usl della Romagna, da parte dell’Associazione Donatori Volontari di Sangue (ADVS), federata FIDAS, con sede legale a Ravenna. La donazione è stata possibile anche grazie alle economie ottenute, durante gli ultimi due anni di pandemia, economie che l’associazione è riuscita ad investire a favore della sanità pubblica del nostro territorio.
Si tratta di un abbattitore, un congelatore rapido specificatamente idoneo per congelare le sacche di plasma ottenute da una donazione di plasmaferesi, oppure da una donazione di sangue intero dopo scomposizione.
Il congelamento è un passaggio critico nella conservazione delle proteine presenti nel plasma, compresi i fattori della coagulazione. Per ottenere la miglior resa è importante la velocità di raffreddamento, che deve essere il più rapida possibile e tale da portare la temperatura interna dell’unità di plasma a -30 °C o inferiore entro 60 minuti. Questo si ottiene solo con l'uso di abbattitori di temperatura.
Ogni anno viene sottoposto a congelamento rapido presso l’Officina Trasfusionale della Romagna, il plasma ricavato da oltre 70.000 unità donate nei 28 punti di raccolta del nostro territorio. Una piccola parte del plasma prodotto è utilizzato direttamente per uso clinico, mentre il 95%, nel 2021 pari a 25.873 kilogrammi, è stato indirizzato alla produzione di farmaci plasmaderivati indispensabili quali albumina, Immunoglobuline polivalenti, antitrombina, complesso protrombinico, fattori VIII e IX della coagulazione, con una notevole ricaduta positiva in termini di disponibilità di terapie di farmaci plasmaderivati per i pazienti.
Nel 2021, grazie al costante impegno delle associazioni e federazioni dei donatori di sangue e alla generosità dei donatori, nel nostro territorio, sono stati conferiti 23,2 kg di plasma per frazionamento ogni 1000 abitanti, a fronte di media nazionale di 14,2 kg. Il congelamento rapido del plasma è una attività che si svolge sette giorni su sette, con un carico giornaliero di oltre 200 unità da congelare e con picchi di attività pari al doppio della media. L’attività è organizzata in modo da effettuare il congelamento, in accordo con la legislazione vigente, entro sei ore dal termine della donazione.
Da ciò – afferma il Dott. Rino Biguzzi, Direttore Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Cesena-Forlì e Responsabile Officina Trasfusionale Romagna - deriva la necessità di avere un numero sufficiente di apparecchiature, per non rallentare le attività di congelamento e pregiudicare la qualità del prodotto finale, costantemente monitorata con controlli di qualità specifici e registrata nel sistema informativo dei servizi trasfusionali di Ausl Romagna. Ciò consente tra l’altro di tracciare e validare il buon esito di ogni sessione di congelamento. Per questo siamo davvero molto grati ad ADVS, perché la donazione consente agli operatori sanitari dell’Officina Trasfusionale della Romagna, di garantire la disponibilità di plasma di ottima qualità”.
’Vorrei cogliere l’occasione di questa donazione – dichiara Monica Dragoni, Presidente di ADVS - per ricordare che anche quest’anno, pur con tutte le incertezze dovute alla contingente situazione politica, economica e sanitaria, è molto importante aderire alle campagne di promozione della donazione di sangue, emocomponenti e di midollo. Lo scopo, di grande interesse sociale, è impedire che durante la stagione estiva si possano verificare cali delle donazioni che possono poi trasformarsi in emergenze. Occorre inoltre ricordare che i valori umani e di solidarietà di tale scelta, sono occasione di promozione della salute del donatore stesso, che ha la possibilità di fare del bene, controllando anche la propria salute”.
La cerimonia di consegna dell’attrezzatura si è tenuta oggi, presso la sede dell’Officina Trasfusionale dell’Azienda Usl della Romagna, a Pievesestina, presenti il Direttore dell’Unità operativa dott. Rino Biguzzi, la dott.ssa Roberta Chicchi con alcuni operatori dell’equipe, la dott.ssa Elisabetta Montesi responsabile fundraising e, per l’Associazione ADVS, la presidente Monica Dragoni, il Segretario generale Sante Biguzzi, il tesoriere Giancarlo Cortesi e il responsabile della comunicazioni Flavio Vichi.
Un ringraziamento giunge anche da parte della Direzione aziendale per questo sostegno concreto, che conferma la ormai consolidata collaborazione dell’Associazione, partner da sempre sensibile e attento per vocazione, insieme a tutti i donatori di sangue, ai bisogni della comunità e della sanità pubblica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 6 al 12 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 3.322 positività (20.1%) su un totale di 16.549 tamponi (molecolari e antigenici). Dopo 7 settimane di calo si registra un aumento delle nuove positività sia in termini assoluti (+1006) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 98 pazienti, tra questi 5 sono in terapia intensiva.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 30 maggio al 5 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 2.316 positività (15.4%) su un totale di 15.049 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un ulteriore calo delle nuove positività in termini assoluti (- 267).Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 100 pazienti, tra questi 5 sono in terapia intensiva.

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TAPPA DI FORLI' del "Giro d'Italia delle cure palliative pediatriche", la prima manifestazione nazionale dedicata a questo tema a carattere divulgativo. L'evento è organizzato dai volontari "Innamorati delle CPP", sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e dalla Fondazione Maruzza Onlus, per portare la cultura delle cure palliative pediatriche (CPP) nelle piazze d’Italia.
A Forlì la Pediatria di Comunità, in collaborazione con l'Associazione onlus Vip Forlì e con il sostegno di realtà del territorio, offrirà un momento di svago e di informazione domenica 19 giugno, dalle 17.30 in poi, presso il Parco della Resistenza, ingresso viale F.lli Spazzoli.
Mentre i bambini saranno intrattenuti dai Clown Vip di Forlì, gli adulti potranno condividere e sottoscrivere con i professionisti sanitari il Manifesto delle CPP. (Il Manifesto delle CPP può essere condiviso e firmato al seguente indirizzo: https://www.girocurepalliativepediatriche.it/)

 

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E’ stato presentato al 108° Congresso della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale tenutosi a Roma dal 25 al 28 maggio 2022, il lavoro dal titolo "LEGAME TRA OTOSCLEROSI E ORMONI FEMMINILI:UN’OPPORTUNITA’ PER LA DIAGNOSI PRECOCE DI INFERTILITA’ FEMMINILE E LA SCOPERTA DI NUOVE TERAPIE".

Tale proposta di studio che verrà svolto presso l'AUSL ROMAGNA mira ad indentificare la correlazione che esiste tra OTOSCLEROSI e E ORMONI FEMMINILI, con il fine di aumentare la prevenzione verso l' Infertilità femminile.

La proposta di studio presentata, dalla Dott.ssa Raffaella Superga Prencipe , dal Dott. Andrea De Vito, dalla Dott.ssa Chiara Marchi e dal Dott. Guido Valentino, vedrà coinvolte diverse figure professionali implicate nel percorso diagnostico terapeutico. La proposta di studio è stata accolta con interesse dalla comunità scientifica presente al congresso e presenta una nuova opportunità per la prevenzione in ambito femminile.

Slide introduttiva

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Sabato 11 giugno l’AUSL della Romagna inaugurerà l’undicesimo nucleo del Museo diffuso "La Cura Attraverso l’Arte":

La raccolta di storia sanitaria meldolese sarà custodita nella chiesa del Santissimo Crocifisso o dell’Ospedale che vantano una funzione ininterrotta dall’anno di fondazione fino al 1972.

Le origini dell’Ospedale sono pressoché oscure. Il primo documento risale al XV secolo così come le informazioni sulla Confraternita dei Battuti Neri che lo amministravano.

Anche a Meldola, come nel resto della Romagna, erano presenti più Ospitali che dalla metà del XV secolo unirono la propria rendita a favore del così detto “Ospedale Maggiore”, in questo caso l’Ospedale del Santissimo Crocifisso.

I documenti notarili ci informano che, tra il XIV XV secolo, l’Ospedale gode di “buona salute” ed è in questo periodo che vengono commissionati gli affreschi ancora oggi visibili nell’abside della Chiesa.

Purtroppo nel 1527 i Lanzichenecchi del Connestabile Carlo di Borbone devastarono e incendiarono il paese e il circondario. Ci vollero diversi decenni per riprendersi da questa sciagura.

Nel 1536, la Contessa Ippolita Comneo, dopo l’approvazione del marito, emette i primi Capitoli Organici dell’Ospedale. I Capitoli vertono prevalentemente sull’amministrazione dell’Ospedale con una funzione limitante nei confronti della Confraternita dei Battuti Neri ma, indirettamente è stato possibile acquisire informazioni sulla gestione degli ospiti.
Veniamo a sapere che gli infermi erano suddivisi in poveri e pellegrini, che era obbligatoria la profilassi igienica, sanitaria e spirituale nonché consultare il parere del medico prima della dimissione degli ospiti.

Nel 1604, l’Ospedale viene riedificato sul progetto dell’Argenta, il quale prevedeva che l’Ospedale e la Chiesa dovessero essere percepiti come un edificio unico. L’Ospedale, come cita la lapide in esterno, è rimasto in funzione ininterrottamente fino al 1972.

Curiosità:

Le irregolarità amministrative del “Monte di Pietà” arrivarono all’orecchio del Papa, che il 14 ottobre del 1602, diede disposizioni di effettuare un sopralluogo anche all’ Hospedale di Meldola. Il risultato fu che la Chiesa e l’Ospedale dovevano essere ristrutturati secondo il progetto dell’Argenta.

Bibliografia:

Nello Bacchi, La Riforma del venerabile Ospedale del Santissimo Crocifisso Meldola - 1604, Accademia degli Imperfetti, Meldola 2006
Sonia Muzzarelli, la Cura Attraverso l’Arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020

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Un evento regionale organizzato dalla Società Italiana di Chirurgia.

Si svolgerà mercoledì 15 giugno  presso Rocca delle Caminate (Forlì) l’evento regionale della Società Italiana di Chirurgia sede anche dell’evento conclusivo del Corso di alta formazione dell’ Università di Bologna sulla gestione delle sale operatorie  dal titolo  “Liste di attesa ed attività chirurgica generale nell’epoca Covid: soluzioni innovative e impatto economico presso AUSL Romagna”. 

L’evento prevede una tavola rotonda di  problem solving durante la quale la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria incontreranno i professionisti  confrontandosi  su soluzioni innovative  e sostenibilità economica per  affrontare il problema del potenziamento dell’attività chirurgica  e quindi abbattimento delle  liste di attesa  nell’epoca Covid .

Info e iscrizioni nel programma in allegato

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Si è svolto al palazzo dei Congressi di Rimini, qualche giorno fa, il Congresso Nazionale Givre (Gruppo Italiano dei Chirurghi VitreoRetinici).
Durante le relazioni presentate al Palazzo dei Congressi di Rimini si sono trattati argomenti di grande interesse ed estremamente innovativi, quali la terapia genica applicata alla cura di alcune malattie retiniche degenerative a carattere ereditario.
“La parte preponderante del congresso – spiega il dottor Andrea Mercanti, direttore dell’Oculistica di Rimini - è stata la lunga sessione di live surgery di casi complessi di chirurgia vitreoretinica, in totale ben dodici interventi tra mattina e pomeriggio, trasmessi in diretta dal gruppo operatorio di Riccione. In questa occasione sono state mostrate le più recenti tecniche di chirurgia mininvasiva applicate anche ad interventi di complessità chirurgica molto elevata. L'organizzazione e la riuscita dell'impegnativa sessione di live surgery è stata possibile grazie ad un bellissimo lavoro interdisciplinare, che ha visto alcuni attori particolarmente attivi, come i colleghi anestesisti, ed altri attori passivi come i colleghi chirurghi, ortopedici e chirurghi toracici, che condividono con noi il blocco operatorio e che ci hanno volentieri lasciato a disposizione anche le loro sale operatorie per poter eseguire in contemporanea tre interventi su tre sale diverse e dedicate per la live surgery.”
"Organizzare un evento importante come il Congresso Nazionale del Givre – conclude il dottor Mercanti - richiede un impegno ed uno sforzo organizzativo enormi, soprattutto per la gestione di una live surgery su tre sale, contemporaneamente funzionanti sia la mattina che il pomeriggio. La collaborazione di tutti è stata veramente importante e si è trattato davvero di proficuo lavoro di équipe. I chirurghi invitati si sono dimostrati tutti di alto livello, così come la rilevanza scientifica degli argomenti trattati nelle varie relazioni presentate. Si è trattato pertanto di una eccellente vetrina per evidenziare l'attività che viene svolta ancora oggi dalla sanità pubblica e dall'UO Oculistica di Rimini in particolare"

 

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Oggi, presso la sala Pieratelli dell'ospedale Morgagni - Pierantoni di Forli, si è tenuto il corso nazionale dell'Associazione Italiana Studio Pancreas (AISP) dedicato alle lesioni cistiche pancreatiche e alla pancreatite cronica. 
Il corso è stato diretto dal Dr. Carlo Fabbri, direttore della UOC di Gastroenterologia di Forlì-Cesena che da due anni è parte del consiglio direttivo nazionale AISP e dal Dott. Gabriele Capurso dell'Istituto IRCCS San Raffaele di Milano, segretario europeo dell'AISP.
"Queste patologie - spiegano gli organizzatori- necessitano di una condivisione multiprofessionale dei percorsi e delle opzioni terapeutiche. Tra gli esperti presenti in aula il Prof. Giorgio Ercolani (Chirurgia Generale Ospedale Morgagni, Forlì), il prof. Alessandro Cucchetti (Chirurgia Generale Ospedale Morgagni, Forlì), il prof. Claudio Ricci (Chirurgia Generale Policlinico S. Orsola, Bologna), il dott. Luca Frassineti (IRST di Meldola) e la dott.ssa Emanuela Giampalma (Radiologia Ospedale Morgagni, Forlì). Si sono inoltre tenuti interventi a distanza con il Dr. Luca Barresi (ISMETT, Palermo), il dott. Alberto Larghi (Policlinico Gemelli, Roma), il dott. Stefano Francesco Crinò (Policlinico Borgo Roma, Istituto del Pancreas, Verona).
Tra i temi trattati il Registro Italiano di sorveglianza prospettica dei soggetti a rischio genetico di cancro del pancreas (IRFARPC), promosso da AISP ed attualmente attivo anche presso l'AUSL Romagna e l'IRST di Meldola.
Al congresso era presente anche il presidente nazionale AISP Prof. Massimo Falconi (Chirurgia Generale Istituto IRCCS San Raffaele, Milano).
"Durante il corso - proseguono - i corsisti hanno presentato casi clinici complessi per condividere scelte e indirizzi diagnostico terapeutiche. Inoltre sono stati effettuati casi in diretta dalla sala endoscopica tenuti dal Prof Massimiliano Mutignani (Azienda Ospedaliera Ca Granda, Niguarda, Milano) e dalla dot. ssa Cecilia Binda (Gastroenterologia Forlì-Cesena) con il supporto dell'equipe di anestesia forlivese, diretta dal Dr. Stefano Maitan.
I temi affrontati sono stati le lesioni cistiche del pancreas e la pancreatite cronica, entità clinicamente subdole ad elevato impatto epidemiologico. Queste degli entità prevedono la presa in carico presso ambulatori dedicati e tramite l'AISP si sta creando una rete nazionale di confronto in tale ambito, attraverso il coordinamento di alcuni giovani medici, tra i quali anche la dott.ssa Chiara Coluccio (Gastroenterologia Forlì-Cesena). Inoltre si stanno generando dei percorsi di diagnosi e cura per patologie ad alto impatto epidemiologico ,redatti attraverso il contributo del dott. Carlo Alberto Pacilio (Chirurgia Generale Ospedale Morgagni, Forlì) e della dott.ssa Monica Sbrancia (Gastroenterologia Forlì-Cesena)."

 

( Nella foto, da sx, Massimo Falconi, Gabriele Capurso, Carlo Fabbri e Massimiliano Mutignani.)

 

 

 

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