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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Un impegno continuo che unisce le istituzioni territoriali. La rete antiviolenza attiva sul territorio comunale di Cesena si è riunita nuovamente per presentare il Protocollo Operativo per la promozione di strategie condivise per il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne, e rafforzare la sinergia tra i servizi nel contrasto alla violenza contro le donne attraverso progettazioni condivise a livello locale per un intervento integrato. Sono questi i punti posti al centro dell’incontro tenuto in Biblioteca Malatestiana e presieduto dagli Assessori comunicali ai Diritti e alle Politiche delle differenze Carlo Verona e ai Servizi per la Persona e la famiglia Carmelina Labruzzo. Presenti inoltre i rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’Ausl della Romagna e del Centro donna comunale.


“Il nostro lavoro – commenta l’Assessore Carlo Verona – si concentra principalmente su azioni di formazione, sensibilizzazione, informazione e condivisione di una cultura che abbatte ogni tipo di violenza e di una società che si schiera dalla parte delle donne e di tutti coloro che subiscono maltrattamenti e forme di violenza di ogni tipo. Lo scopo della rete territoriale inoltre è di fornire informazioni e strumenti corretti perché ciascun cittadino possa fare tutto il possibile quando si trova di fronte a situazioni a rischio. Si parte dagli operatori, ovvero dai professionisti di ciascun ambito, da quello della sicurezza al pronto soccorso, che incontrano le vittime. Al momento, il lavoro di tutti i soggetti aderenti alla rete antiviolenza cesenate, costituita sulla base delle linee guida fornite dalla Prefettura di Forlì-Cesena, si concentra proprio su questo aspetto”. Il confronto dunque si è concentrato sul tema della formazione degli operatori che entrano in contatto con le donne vittime di violenza: operatori sanitari, dei servizi sociali, delle forze dell’ordine e di giustizia, come fattore chiave per la promozione di un cambiamento culturale e della necessaria specializzazione di tutti coloro che sono coinvolti nella prevenzione, protezione e repressione del fenomeno. Ma non è tutto.
Nel corso dell’incontro, gli Assessori Verona e Labruzzo hanno comunicato a tutti i rappresentanti della Rete che nei prossimi giorni sul territorio comunale di Cesena saranno distribuiti manifesti contro la violenza sulle donne. Si tratta di un’iniziativa che si colloca nell’ambito della campagna di comunicazione promossa nelle piazze e nelle strade dalla Regione Emilia-Romagna e condivisa dai Comuni. L’iniziativa, ideata dalla Agenzia di comunicazione e informazione della Giunta regionale, conta dodici manifesti contenenti frasi violente e l’invito a rivolgersi ai Centri antiviolenza attivi sul territorio regionale. “Così come condiviso in Giunta – commenta l’Assessora Carmelina Labruzzo – queste dodici frasi emblematiche di uomini rivolte a donne, frasi dure come schiaffi, che mortificano, umiliano, disorientano e minano l’autostima delle donne, saranno distribuite su tutto il territorio a partire dai luoghi più fruiti: sedi di associazioni, scuole, quartieri, supermercati. Si tratta di una campagna di comunicazione e di contrasto alla violenza che coprirà un lungo periodo, per tenere alta l’attenzione, e che crediamo possa contribuire a sensibilizzare sempre più persone rispetto a questo tema, con particolare riferimento ai giovani”.

Al via anche a Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia i nuovi Centri di Assistenza e Urgenza (Cau): sono entrati in funzione questa mattina, rispettivamente al Centro di medicina e prevenzione CMP, all’ospedale Angioloni e all’ospedale Nefetti.

Fanno capo alle Cure Primarie, con medici di assistenza primaria e infermieri pronti ad accogliere e assistere -  7 giorni su 7 in accesso diretto - pazienti con problemi di salute urgenti, episodici a bassa complessità.

CAU Ravenna

Si trova al CMP di Ravenna (via Circonvallazione Fiume Montone Abbandonato 134) a pochi passi dal Pronto Soccorso ed è attivo sette giorni su sette per 12 ore, dalle ore 8 alle 20: vi opera un Medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con due infermieri esperti nella gestione di problemi sanitari urgenti e un tecnico di radiologia.

 

CAU San Piero in Bagno

Si trova presso l’ospedale Angioloni di San Piero in Bagno (via Guglielmo Marconi 3, Bagno di Romagna), in adiacenza al Punto di Primo Intervento, ed è attivo sette giorni su sette, in via temporanea dalle ore 9 alle ore 16: vi opera un Medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con l’infermiere esperto.

 

CAU Santa Sofia

Si trova presso l’ospedale Nefetti di Santa Sofia (via Renato Valbonesi 1), in adiacenza al Punto di Primo Intervento, ed è attivo sette giorni su sette, in via temporanea dalle ore 9 alle 16: vi opera un Medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con linfermiere esperto.

Salgano così a 8 i CAU ad oggi attivi in Romagna: Cervia e Cattolica (che hanno cominciato ufficialmente la loro attività il 18 dicembre) Santarcangelo, Cesenatico e Mercato Saraceno (entrati in funzione il 15 gennaio) e quelli di Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia aperti oggi. Prossima apertura, il 29 gennaio a Novafeltria. L’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo entro il 2025.

Prosegue in questo modo la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting più adeguati i bisogni di salute che determinano i così detti ‘accessi impropri ai servizi di emergenza’, rendendo maggiormente appropriato l’accesso ai Pronto Soccorso. Attualmente i codici bianchi e verdi, che accedono alle strutture di PS risultano essere circa il 60% dei casi totali. I CAU garantiranno risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione con il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera scelta, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure.

I CAU possono erogare le seguenti prestazioni:

Visita medica
Certificazioni
Trattamento farmacologico al bisogno
Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali
Procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni)

Accedendo al CAU, i cittadini vengono accolti dall’infermiere che procede attraverso colloquio strutturato alla valutazione del bisogno sanitario espresso, a cui segue la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia e alcuni esami di laboratorio. Il medico del CAU, se necessario, prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso CAU. Una volta eseguite le prestazioni di approfondimento prescritte il relativo referto potrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU.

L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita prevede una partecipazione alla spesa pari a 20 euro da corrispondere al Medico che provvederà a rilasciare apposita ricevuta di riscossione. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket se dovuto in base alle esenzioni possedute.

L’elenco dei principali sintomi per cui presentarsi al CAU sono i seguenti:

Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato)

Ustioni minori/Solari

Disturbi della vista

Contrattura muscolare

Dolore all’occhio

Dolore alle articolazioni

Irritazione da lenti a contatto

Diarrea (senza sangue)

Occhio rosso con secrezioni/Congiuntivite

Disturbi anali

Trauma occhio senza disturbi della vista

Dolore addominale (con dolore lieve-moderato)

Corpo estraneo orecchio

Dolore fianco (tipo coliche renali)

Dolore orecchio

Nausea e/o vomito ripetuto

Riduzione dell’udito/Tappo di cerume

Mal di schiena/Lombalgia

Sangue al naso

Bruciore/Difficoltà a urinare

Mal di denti

Ostruzione o sostituzione di catetere vescicale

Problemi post-estrazione dentaria

Agitazione in stato ansioso già conosciuto

Torcicollo

Febbre

Tosse/Raffreddore/Mal di gola

Medicazioni e rimozioni punti

Traumi lievi (Piede, Caviglia, Ginocchia, Gomito, Polso, Mano)

Piccole ferite

Prurito, arrossamento/tumefazione della cute

Variazione glicemia

Punture di insetto, morso di animale

Variazione pressione arteriosa

Si evidenzia che in caso di sintomi gravi quali dolori toracici, difficoltà respiratorie, cefalee inusuali, dolori addominali di grado severo e sintomi riconducibili al disturbo neurologico acuto è necessario continuare a chiamare il 118 ricorrendo alle cure del Pronto Soccorso.

 

Gli accessi ai CAU della Romagna ad oggi

Dal 18 dicembre al 21 gennaio gli accessi ai Cau attivi in Romagna sono stati complessivamente 2.855: 1269 al Cau di Cattolica, 999 al Cau di Cervia, 289 al Cau di Santarcangelo, 209 al Cau di Cesenatico e 89 al Cau di Mercato Saraceno. In particolare, nell’ultima settimana i numeri sono: 1.002 accessi complessivi, di cui 233 al Cau di Cattolica, 182 al Cau di Cervia, 209 al Cau di Cesenatico, 89 al Cau di Mercato Saraceno, 289 al Cau di Santarcangelo.

A causa del danneggiamento di una linea della rete regionale Lepida, questa mattina all’ospedale Marconi di Cesenatico si è verificato un blocco alla rete informatica e telefonica che sta determinando un rallentamento delle attività.

I lavori di riparazione sono già stati avviati e verosimilmente nel pomeriggio tutto ritornerà alla normalità.

L’AUSL si scusa con gli utenti per gli eventuali disagi, dovuti a cause indipendenti dall’Azienda.

Dopo quelli di Cervia e Cattolica che hanno cominciato ufficialmente la loro attività il 18 dicembre, questa mattina hanno aperto in Romagna i Centri di Assistenza e Urgenza (Cau) di Santarcangelo di Romagna, Cesenatico e Mercato Saraceno.

I nuovi servizi, che vanno a potenziare la medicina del territorio, si trovano rispettivamente presso l’Ospedale Franchini di Santarcangelo di Romagna, l’ospedale Marconi di Cesenatico e la Casa della Comunità ‘Valle Savio’ di Mercato Saraceno, subentrando ai Punti di Primo Intervento. Fanno capo alle Cure Primarie, con medici di assistenza primaria e infermieri pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi di salute urgenti ma non gravi, 7 giorni su 7 24 ore su 24, in accesso diretto.

Entro gennaio in Romagna è prevista l’apertura di altri 4 CAU: il 22 gennaio a Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia e il 29 gennaio a Novafeltria. L’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo entro il 2025.

Prosegue così la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting più adeguati i bisogni di salute che determinano i così detti ‘accessi impropri ai servizi di emergenza’, rendendo maggiormente appropriato l’accesso ai Pronto Soccorso. Attualmente i codici bianchi e verdi, che accedono alle strutture di PS risultano essere circa il 60% dei casi totali. I CAU garantiranno risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione con il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera scelta, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure.

CAU Santarcangelo di Romagna

Si trova presso l’Ospedale Franchini in Via Pedrigone 3 ed è attivo sette giorni su sette 24 ore su 24: vi opera un Medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con l’infermiere esperto nella gestione di problemi sanitari urgenti. La dotazione di personale sarà determinata in relazione ai volumi di attività.

 

CAU Cesenatico

Si trova presso l’ospedale Marconi di Cesenatico, in viale Abba 102 ed è attivo sette giorni su sette 24 ore su 24: vi opera un Medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con l’infermiere esperto. La dotazione di personale sarà determinata in relazione ai volumi di attività.

 

CAU Mercato Saraceno

Si trova presso la Casa della Comunità ‘Valle Savio’ in via Decio Raggi 16 ed è attivo sette giorni su sette 24 ore su 24: vi opera un Medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con linfermiere esperto. La dotazione di personale sarà determinata in relazione ai volumi di attività.

 

I CAU possono erogare le seguenti prestazioni:

Visita medica
Certificazioni
Trattamento farmacologico al bisogno
Prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali
Procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni)

Accedendo al CAU, i cittadini vengono accolti dall’infermiere che procede attraverso colloquio strutturato alla valutazione del bisogno sanitario espresso, a cui segue la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia e alcuni esami di laboratorio. Il medico del CAU, se necessario, prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso CAU. Una volta eseguite le prestazioni di approfondimento prescritte il relativo referto potrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU.

L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.

La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita prevede una partecipazione alla spesa pari a 20 euro da corrispondere al Medico che provvederà a rilasciare apposita ricevuta di riscossione. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket se dovuto in base alle esenzioni possedute.

L’elenco dei principali sintomi per cui presentarsi al CAU sono i seguenti:

Mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato)

Ustioni minori/Solari

Disturbi della vista

Contrattura muscolare

Dolore all’occhio

Dolore alle articolazioni

Irritazione da lenti a contatto

Diarrea (senza sangue)

Occhio rosso con secrezioni/Congiuntivite

Disturbi anali

Trauma occhio senza disturbi della vista

Dolore addominale (con dolore lieve-moderato)

Corpo estraneo orecchio

Dolore fianco (tipo coliche renali)

Dolore orecchio

Nausea e/o vomito ripetuto

Riduzione dell’udito/Tappo di cerume

Mal di schiena/Lombalgia

Sangue al naso

Bruciore/Difficoltà a urinare

Mal di denti

Ostruzione o sostituzione di catetere vescicale

Problemi post-estrazione dentaria

Agitazione in stato ansioso già conosciuto

Torcicollo

Febbre

Tosse/Raffreddore/Mal di gola

Medicazioni e rimozioni punti

Traumi lievi (Piede, Caviglia, Ginocchia, Gomito, Polso, Mano)

Piccole ferite

Prurito, arrossamento/tumefazione della cute

Variazione glicemia

Punture di insetto, morso di animale

Variazione pressione arteriosa

Si evidenzia che in caso di sintomi gravi quali dolori toracici, difficoltà respiratorie, cefalee inusuali, dolori addominali di grado severo e sintomi riconducibili al disturbo neurologico acuto è necessario continuare a chiamare il 118 ricorrendo alle cure del Pronto Soccorso.

 

Gli accessi ai CAU di Cervia e Cattolica

Al 14 gennaio gli accessi nei due Cau attivi in Romagna dal 18 dicembre sono stati complessivamente 1853, di cui 1036 al CAU di Cattolica e 817 a quello di Cervia. Di questi, nell’ultima settimana (8-14 gennaio), 235 in quello di Cattolica e 195 in quello di Cervia.

Portano la firma dell’Ausl della Romagna le nuove Linee Guida sulla chirurgia mininvasiva per le urgenze addominali di recente pubblicate sul World Journal of Emergency Surgery, prestigiosa rivista scientifica sull'urgenza medico chirurgica.

Sono state sviluppate a Cesena - da qui il nome ‘Cesena Guidelines’ -  coinvolgendo più di 50 scienziati provenienti da cinque continenti. Tra gli autori, vi sono il dottor Fausto Catena (coordinatore delle Linee guida), il dottor Giacomo Sermonesi, il dottor Carlo Vallicelli, il professor Vanni Agnoletti e la dottoressa Francesca Bravi dell'Azienda Usl Romagna.

Il documento, redatto con il supporto della Società Mondiale di Chirurgia d'Urgenza (WSES), fornisce indicazioni sulla pratica clinica e i benefici di un primo approccio laparoscopico nei pazienti che richiedono un intervento chirurgico addominale d'urgenza per emergenze di chirurgia generale o traumi addominali. “L'aspetto saliente di queste linee guida – spiega il dottor Catena direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia generale e d’urgenza del Bufalini nonché coordinatore delle Linee Guida -  è che per la prima volta al mondo viene definito che se un paziente deve essere operato per una patologia chirurgica addominale acuta, in condizioni generali stabili, il primo approccio deve essere laparoscopico cioè mininvasivo con solo piccoli ‘buchini’ nell’addome, e non con i grossi tagli chirurgici tradizionali. Questo consente un minor dolore post operatorio e un recupero più veloce”.

Ogni inizio settimana provvederemo alla pubblicazione del bollettino (che si allega) relativo al grado di diffusione della epidemia influenzale in Ausl Romagna, (confrontato con l’andamento nazionale e regionale) e al tasso di copertura vaccinale raggiunto. Il monitoraggio dell’incidenza è dato da tre indicatori: segnalazione dei medici sentinella (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) presenti sul territorio; numero di tamponi eseguiti ai Pronto Soccorso a pazienti con manifestazioni cliniche compatibili con influenza e Covid 19; percentuale di positività per virus influenzali dei tamponi eseguiti.

L’influenza è una malattia respiratoria stagionale acuta, altamente contagiosa che può portare a complicanze gravi in alcune categorie di soggetti (anziani, bambini e adulti con malattie croniche) Per questo, come tutti gli anni, si richiama l’importanza della vaccinazione per le persone ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (gravidanza) o esposizione lavorativa, con un duplice obiettivo: ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, gli accessi ai Pronto Soccorso ed evitare co-infezioni con il Covid.

Campagna di vaccinazione antinfluenzale

Si ricorda che la vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente, a partire dal 16 ottobre, alle persone di età uguale o superiore a 60 anni con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum; medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all'influenza (compresi i conviventi); addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell'ordine e protezione civile in servizio attivo, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue; bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.

Come negli anni precedenti il vaccino è prevalentemente somministrato dai Medici di Medicina Generale e, novità di quest’anno vaccinano (in modo volontario) anche i Pediatri di libera scelta, considerando che il ministero della Salute ha inserito i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni nelle categorie a cui deve essere garantita la gratuità della vaccinazione.

Per la somministrazione ci si può quindi rivolgere ai Medici di Famiglia e ai Pediatri di Libera scelta; agli Ambulatori di Igiene Pubblica e Pediatrie di Comunità per i soggetti di età inferiore a 16 anni; alle farmacie convenzionate aderenti al progetto vaccinazioni antinfluenzali, che continueranno anche a vaccinare contro il Covid-19 (elenco disponibile sul sito della Regione Vaccino antinfluenzale - Salute (regione.emilia-romagna.it).

Vaccinazione antipneumococcica

La vaccinazione antipneumococcica viene offerta attivamente e gratuitamente alle persone di qualunque età con patologie croniche che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie invasive da pneumococco e, dal 2017, anche alle persone sane che compiono 65 anni nell’anno in corso.

Accorgimenti utili

Come già appreso durante la pandemia, oltre alla vaccinoprofilassi continuano ad essere utili e importanti le misure di igiene personale: igiene respiratoria, coprendosi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce, o utilizzando mascherine chirurgiche soprattutto in presenza di sintomatologia respiratoria; evitare il contatto stretto con soggetti ammalati; lavaggio delle mani o utilizzo di soluzione alcolica virucida in assenza di acqua; evitare di toccarsi occhi naso o bocca

L'Azienda ringrazia per le numerose donazioni ricevute in occasione delle festività e che hanno alleviato le giornate dei piccoli ricoverati nel reparto di pediatria dell'Ospedale Maurizio Bufalini.
In particolar modo si ringrazia per la generosità:

Team Bici Case Castagnoli
Babbi Natale in Vespa del Vespa Club di Cesena
Associazione All together Charity
Associazione Isola di Nicole
Elephant Baseball
Vigili del fuoco Forlì-Cesena
Donatrice Maria Luisa Pieri
Donatrice Linda Piccinelli
Noi Lounge Bar - Cesenatico

 

Una vera e propria gara di solidarietà si è attivata con l’avvicinarsi delle festività natalizie,  a sostegno della sanità pubblica romagnola, sempre più percepita come bene comune.

In questi giorni, un’importante e significativa donazione è stata offerta dall'Associazione Culturale RetroPop Live A.P.S. al Centro Diurno ‘La Meridiana’ dell'UO Dipendenze Patologiche di Cesena. Si tratta di un microfono con asta completo di luci led che sarà essere utilizzato durante gli eventi di sensibilizzazione ed informazione che si svolgono nel parco ‘Oltre il giardino’ in particolare durante la rassegna estiva divenuta ormai un appuntamento fisso, che coinvolge oltre alla cittadinanza, i   pazienti in trattamento presso il centro diurno.

Alla cerimonia di consegna erano presenti il Dott. Gianluca Farfaneti, Responsabile SSD Psicologia Clinica e Psicopatologia Forlì-Cesena e le Educatrici Professionali del Centro Diurno ‘La Meridiana’, Sofia Manuzzi e Cecilia Cola; per l’Aps RetroPop Live, Andrea Gianfanti, Pierugo Mantengoli e Filippo Mazzotti

«La collaborazione del nostro Centro Diurno con l'Associazione RetroPop Live – dichiara il dottor Farfaneti - è iniziata lo scorso anno e prevede forme di collaborazione e partecipazione dei pazienti, agli eventi musicali da questa organizzati. Ciò permette di migliorare e contrastare isolamenti e stigmatizzazione verso chi soffre di disturbi della sfera psichica. Siamo quindi profondamente grati a RetroPop Live per quest’ulteriore gesto di concreta collaborazione che andrà certamente a vantaggio dei nostri assistiti».

 

Il Centro Diurno La Meridiana e il progetto “Oltre il Giardino”

Il Centro Diurno semiresidenziale del servizio per le Dipendenze Patologiche Ser.DP, La Meridiana ospita persone che presentano contestuali problemi di dipendenza e psichici, in particolare disturbi di personalità. Gli utenti del Centro seguono un percorso terapeutico riabilitativo che comprende la diagnosi funzionale con strumenti standardizzati, il progetto terapeutico riabilitativo personalizzato, e la valutazione dei risultati con un monitoraggio periodico dello stato di salute e del funzionamento sociale. In quest’ottica si colloca il progetto  di educazione ambientale ed utilità sociale ‘Oltre il Giardino’ che ha l’obiettivo di offrire uno spazio di verde pubblico fruibile dai residenti del quartiere e aperto a tutta la città per attività ricreative, culturali e didattiche, per far conoscere e proteggere le piante e gli animali che abitano i nostri giardini e promuovere l’inclusione sociale e il reinserimento professionale degli utenti del Centro Diurno’ La Meridiana’. È un giardino speciale, nato nel 2013, dall’idea di creare uno spazio dove natura e città possano dialogare e ascoltarsi, dov’è possibile accogliere, sia la diversità umana, sia la biodiversità di un prato.

E’ stata inaugurata ieri, 21 dicembre, la nuova ludoteca nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena, completamente rinnovata grazie alla generosità di tre associazioni "Amiche della Pediatria". Si tratta dell’Ass. All Together Charity, dell’Ass. Qualcosa di Grande per i piccoli (con donazione in memoria di Andrea Campana) e dell’Ass. Cap. Pil. Gabriele Orlandi; realtà, tutte cesenati, resesi ormai benemerite per le molteplici iniziative di sostegno al reparto pediatrico dell'ospedale cittadino.

Questa volta, con un'ammirevole sinergia, le associazioni hanno donato due nuovi divani a tre posti per il Pronto soccorso pediatrico, un armadio a muro ed un armadio personalizzato, realizzati entrambi su misura ed infine un angolo morbido per la ludoteca.

Alla cerimonia di ringraziamento, oltre ai rappresentanti delle tre associazioni, erano presenti la Dott.ssa Marisa Bagnoli, Direttrice dell'Ospedale Bufalini, il Dott.  Marcello Stella, Direttore dell'UO Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale, la Dott.ssa Alice Rasi, Coordinatrice UO Pediatria e tin, la Dott.ssa Sabrina Casadei, RID Dipartimento Salute Donna Infanzia e Adolescenza Forlì-Cesena e la Dott.ssa Manuela Guido dell'Ufficio Fundraising di AUSL Romagna.

Il Dottor Marcello Stella, a nome di tutto il personale del reparto, ha espresso alle tre associazioni: “Un sentito ringraziamento per questo nuovo segno di generosità che ha contribuito a rinnovare la ludoteca del reparto e regalare un nuovo spazio gioco per allietare le giornate dei piccoli ricoverati".

L’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena si arricchisce di un nuovo sistema robotico grazie all’importante donazione delle aziende Amadori ed Orogel. Dopo una fase di sperimentazione e formazione, è appena arrivato il nuovo robot chirurgico ‘da Vinci Xi’, ultima evoluzione della chirurgia mininvasiva.

Il progetto della chirurgia robotica, dati i risultati estremamente positivi della fase sperimentale, ha mostrato di avere le caratteristiche per diventare una tecnologia stabile del Presidio ospedaliero della città, come fin da subito colto dal Sindaco Enzo Lattuca che, alla luce delle difficoltà del contesto economico attuale per le aziende sanitarie, si è attivato in prima persona coinvolgendo le principali realtà imprenditoriali del territorio.

Il sostegno è arrivato dalle Aziende Amadori ed Orogel che insieme si sono fatte carico in parti uguali del 100% dell’investimento, per un valore complessivo circa 1.586.000 euro, dimostrando ancora una volta grande sensibilità e attenzione all’implementazione del parco tecnologico dell’ospedale della città.

Il nuovo sistema robotico, che verrà presentato ufficialmente alla comunità dopo le festività natalizie, può trovare applicazioni in tutte le specialità, con numerosi vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale.

In occasione della presentazione verranno illustrate tutte le modalità operative del nuovo robot e i benefici pratici, sia per i clinici che per i pazienti.

“Dopo le recenti donazioni di strumentazioni innovative ricevute dal Bufalini di Cesena – così Bruno Piraccini, Presidente di Orogel – questa donazione, riferita ad un robot chirurgico di ultima generazione, rappresenta un ulteriore grande avanzamento della dotazione sanitaria dell’ospedale. Orogel, insieme all’azienda Amadori, pure in un’annata difficile, ha ritenuto di sostenere l’intero costo di circa 1.600.000 di euro, dividendo l’onere fra loro, dopo che nessuna altra grande azienda ha ritenuto di condividere la spesa. Senza il nostro intervento l’ospedale della nostra città sarebbe stato privo di un’attrezzatura ormai indispensabile per mantenere alta la specializzazione del Bufalini a vantaggio degli operatori e soprattutto della nostra comunità.”

“Prenderci cura delle comunità di cui facciamo parte è l'impegno che ha caratterizzato il nostro 2023, in primis in Romagna, che ha vissuto un anno difficilissimo” - commenta l’AD Denis Amadori. “Ci siamo stati nell’emergenza, senza però interrompere il sostegno agli altri progetti sociali che seguiamo da tempo, legati alla salute e al benessere. Il contributo all’acquisto di questo innovativo strumento di cura è, infatti, un nuovo capitolo della costante collaborazione col sistema sanitario romagnolo, in particolare a favore dei più piccoli e delle loro famiglie. Quest’anno, attraverso la nostra Onlus Il Germoglio, abbiamo completato la raccolta fondi volta a finanziare i lavori per la ristrutturazione del Day Hospital del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini. Un centro d’eccellenza per il territorio a cui siamo particolarmente legati, che da anni sosteniamo insieme ad altri partner e che sarà presto inaugurato ufficialmente. Si conclude un anno molto impegnativo, ma Amadori sarà sempre a fianco della sua comunità.”

“Un investimento tecnologico - commenta il Sindaco Enzo Lattuca - che non solo consente di qualificare il lavoro dei nostri professionisti che operano all’Ospedale ‘Bufalini’, ma che migliorerà in concreto le condizioni di cura dei pazienti attraverso la pratica chirurgica mininvasiva. Ringrazio per questo le aziende Amadori ed Orogel per aver condiviso questo progetto e per aver contribuito, distinguendosi, al bene della comunità e alla crescita del territorio. Da oggi per il nostro ospedale si apre l’era della chirurgia robotica e da questo avanzamento non si tornerà più indietro. È un passo fondamentale nel percorso verso il nuovo ospedale ‘Bufalini’.”

“Esprimo grande riconoscenza - dichiara il Direttore Generale dell’Azienda Usl della Romagna Tiziano Carradori - per questo fondamentale supporto che Orogel e il Gruppo Amadori hanno inteso dare, quale ennesima attestazione di fiducia nei confronti della sanità pubblica della Romagna, in un momento particolarmente complesso e difficile anche dal punto di vista della sostenibilità economica dell’intero sistema sanitario pubblico.

Grazie alla sensibilità di questi imprenditori e all’importante gioco di squadra al quale il sindaco Enzo Lattuca ha fortemente contribuito - prosegue il Direttore Generale - è possibile dotare l’Ospedale M. Bufalini del robot chirurgico e realizzare un reale sistema di continuità e miglioramento della qualità dell’assistenza, nella direzione dell’innovazione tecnologica continua.”