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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Non si ferma la solidarietà delle amiche di “Uncinetto e caffè”, inarrestabili nella produzione a maglia di kit di scarpine, berrettini e scaldacuori, per i piccoli nati prematuri ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Bufalini. Così, in occasione della giornata mondiale della prematurità, le benefattrici, guidate da Maria Bornazzini, hanno voluto rendere omaggio ai neonati e alle loro famiglie, donando l’ennesimo quantitativo di caldi completini realizzati a mano, questa volta tutti viola, il colore scelto per celebrare la giornata della prematurità. Le amiche di Uncinetto e caffè, si ritrovano creando anche un’occasione di socializzazione, per realizzare volontariamente e gratuitamente, attraverso un lavoro artigianale, i minuscoli completini con materie prime di alta qualità, che vengono poi donati ad ogni nato prematuro, per infondere alle famiglie quel calore e senso di accoglienza di cui hanno bisogno in un momento particolare della vita.

La consegna è avvenuta direttamente nelle mani della coordinatrice infermieristica della Tin, Alice Rasi e di alcune infermiere dell’equipe che con amore e dedizione si prendono cura quotidianamente dei piccoli ricoverati all’interno della Terapia Intensiva Neonatale.

“Con entusiasmo e gratitudine - afferma Marcello Stella, Direttore della UO Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale -   accogliamo sempre questo dono molto gradito anche alle neo mamme e papà, perché consente di dare conforto alle famiglie in un momento molto importante e delicato come quello della nascita”. Si unisce ai ringraziamenti anche la direzione dell’Azienda usl della Romagna, per questa nuova donazione che si aggiunge alle altre numerose fatte in questi anni dalle amiche di Uncinetto e caffè, a sostegno del percorso di umanizzazione delle cure.

In Emilia-Romagna calano i parti prematuri, aumenta la prevenzione nelle donne, si rafforza la rete dei Centri Hub in grado di offrire cure neonatali intensive. Da Piacenza a Rimini domani, giovedì 17 novembre, si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità - World Prematurity day, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e sensibilizzare i cittadini sulla nascita pretermine.

Le Aziende sanitarie, ospedaliere ed Irccs dell’Emilia-Romagna promuovono sul territorio da domani e nei prossimi giorni numerose iniziative, tra cui dibattiti, conferenze, momenti di incontro, animazioni, attività specifiche per le famiglie e per i bambini.

“Nella nostra regione- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- le nascite pretermine possono contare su un modello organizzativo, come quello degli Hub&Spoke, in grado di assicurare un’assistenza di alto livello alle mamme e ai bambini.  Anche grazie a questo sistema virtuoso i parti prematuri sono stati ridotti e le cure neonatali infantili rafforzare, come dimostrano i dati. Proseguiamo lungo questa strada per rafforzare ulteriormente un modello di sanità pubblica che mette al centro e prende in carico le donne sin dal concepimento”. 

Le nascite pretermine in Emilia-Romagna

Nel 2021, in Emilia-Romagna i nati pretermine (prima di 37 settimane di gestazione) sono stati 1.964, il 6,5% di tutti i nati vivi.  Nello specifico, nel 4,9% dei casi la nascita è avvenuta tra la trentaquattresima e la trentaseiesima settimana (late preterm); i nati prima di 34 settimane sono l’1,6% di tutti i nati. La nascita pretermine in Emilia-Romagna è in graduale riduzione negli ultimi dieci anni e a contribuire principalmente a questa riduzione sono i late preterm.

Nasce in Centri Hub, in grado di offrire cure neonatali intensive, quasi l’85% dei neonati pretermine; questa frequenza aumenta – fino a oltre il 90% - se si considerano i nati prima di 34 settimane: un indicatore di buon funzionamento del modello organizzativo Hub & Spoke adottato dalla Regione Emilia-Romagna.

Il 92,2% delle donne in gravidanza effettua la prima visita entro la dodicesima settimana, percentuale costantemente in crescita negli ultimi cinque anni (erano 89,1% nel 2017). Una presa in carico appropriata (prima di 12 settimane di gestazione) consente di fornire informazioni, di aderire all’offerta di interventi di prevenzione e di identificare e trattare tempestivamente le condizioni devianti dalla fisiologia.

Le banche del latte in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono quattro le banche del latte, che raccolgono il latte da madri donatrici: Reggio Emilia, Modena, Bologna e Cesena. Quest’ultima è stata la prima ad essere inaugurata, nel 1962, mentre quella di Bologna ha festeggiato recentemente i 10 anni di attività.

Per i neonati prematuri, soprattutto quelli molto piccoli, con peso alla nascita inferiore a 1.500 grammi, essere alimentati con latte della propria madre o con latte umano donato riduce il rischio di malattie gravi (infezioni gravi e sepsi, NEC-enterocolite necrotizzante e displasia broncopolmonare) rispetto al ricevere ‘formula’, l’alimento noto commercialmente come latte artificiale.

Gli studi rilevano che per ogni 8 neonati prematuri alimentati esclusivamente con latte umano (niente formula) si evita un caso di NEC grave, ovvero c’è un neonato in meno che deve essere sottoposto a intervento chirurgico o che muore per questa complicanza.

Le iniziative previste in Romagna

Anche quest’anno, grazie alla preziosa e fattiva collaborazione di numerose Associazioni, si svolgeranno sul territorio romagnolo diverse iniziative a sostegno dell’attività delle Terapie Intensive neonatali e delle Neonatologie dell’Ausl Romagna.

QUI Rimini

Viola è una bambina nata troppo presto, così come la sua mamma e il suo papà sono diventati genitori “troppo presto". La prematurità, vale a dire la nascita sotto le 37 settimane di gestazione, colpisce globalmente un bambino ogni 10 nati, ed ha bisogno di protezione per non creare disuguaglianze che si ripercuotono nel futuro di bambini e famiglie. E’ per questo che anche quest’anno a livello mondiale viene celebrata la giornata mondiale della prematurità: l’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulle nascite pretermine perché, come afferma l’OMS, “Se cambiamo l’inizio di una storia cambiamo l’intera storia”. Quest’anno il motto della giornata, rilanciato dalla Società Italiana di Neonatologia è: L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Sostenere il contatto pelle a pelle sin dal momento della nascita.

A Rimini, dove è presente la TIN di riferimento aziendale per i neonati più piccoli e con patologie chirurgiche, nascono ogni anno circa 2600 bambini, di cui circa 50 di peso inferiore ai 1500 gr, chiamati neonati di peso molto basso, ed il tema del contatto e della presenza dei genitori in reparto è molto sentito. Per tale ragione il reparto ha seguito quest’anno un progetto specifico, finanziato dall’associazione La Prima Coccola, con lo scopo di passare da una apertura del reparto alla famiglia ad una vera partnership con essa, riconoscendo il valore complementare dei sanitari e della famiglia nella cura ai bambini, secondo quanto riportato anche negli standard assistenziali europei per la salute del neonato. La TIN di Rimini è diventata nel 2020 anche Centro Training NIDCAP, con lo scopo di formare professionisti sanitari provenienti da tutta Italia sui questi principi di cura.

Quest’anno Rimini celebrerà la giornata mondiale della prematurità condividendo le iniziative con l’associazione Oltre la ricerca odv finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tumore del pancreas, vista la concomitanza della ricorrenza. La Terapia Intensiva Neonatale di Rimini e la Prima Coccola, organizzazione di volontariato a sostegno dei bambini e delle famiglie ricoverate nel Reparto TIN di Rimini, in collaborazione con Vivere Onlus (Coordinamento delle Associazioni dei Genitori), raccolgono la proposta della SIN (società italiana di neonatologia) di spegnere simbolicamente i monumenti, veicolando una ILLUMINAZIONE VIRTUALE sui social dei comuni, degli ospedali, delle istituzioni e di chiunque voglia partecipare e condividere la propria vicinanza a tutte le famiglie che vivono una nascita pretermine. Il contatto sarà il tema centrale della giornata.

In particolare, a Rimini si sarà una doppia iniziativa condivisa tra le due realtà presenti da anni sul territorio romagnolo. Nel pomeriggio di giovedì 17 novembre al Centro delle Famiglie in Piazzetta dei Servi, 1 a partire dalle ore 16 si terranno dei laboratori creativi rivolti a tutti i bimbi ex-prematuri e a tutti coloro che li vorranno raggiungere, accompagnati da merenda e delle letture legate al tema dell’abbraccio. A seguire partirà una camminata in direzione di Castel Sismondo dove alle 18 circa verranno spente le luci della Rocca per accendere i riflettori su questa tematica.

QUI Ravenna

La giornata della prematurità fissata il 17 novembre festeggiata a livello mondiale, anche quest’anno all’interno della Terapia intensiva neonatale di Ravenna è particolarmente sentita da tutti gli operatori e in occasione di questa celebrazione, oltre al forte riconoscimento e ringraziamento verso le associazioni ed i volontari che ruotano attorno al mondo dei piccoli neonati prematuri, nel primo pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 il reparto sarà aperto ai genitori e ai nonni dei bimbi ricoverati che incontreranno il personale e le Associazioni.

In questi ultimi anni la pandemia ha in parte limitato la possibilità di mantenere la costanza e l’implementazione delle attività promotrici della “Family Centered Care”. In virtù di questa giornata e nella speranza di un ritorno alla normalità (che si stà già verificando), il personale della TIN ha già avviato un progetto di miglioramento per potersi incentrare sempre più su un’assistenza personalizzata nei confronti del neonato e della sua famiglia.  La National Association of Neonatal Nurse (NANN) statunitense nel documento “the future of neonatal advanced registered nurse practice” porta in evidenza che l’assistenza al neonato critico è basata su competenze multidimensionali, che devono associare la ricerca, l’educazione, la pratica e il management. L’equipe multi professionale della Neonatologia e TIN di Ravenna è composta da infermieri, medici, OSS, fisioterapisti, logopedisti, psicologhe, assistenti sociali e consulenti a vario titolo, che si adoperano per fornire un’assistenza sempre più attenta e vicina alle esigenze dei neonati e delle loro famiglie, riconoscendo la centralità della famiglia nella vita del piccolo, promuovere la normalità del funzionamento familiare e rispondere alle sue esigenze,  fornire informazioni il più chiare, precise, facilitando l’accesso alla famiglia nell’ unità operativa. La TIN di Ravenna è un secondo livello, le cure neonatali sono altamente specializzate, l’assistenza Infermieristica si fonda sul concetto di to cure (curare) e to care (prendersi cura). Dal concetto di care, nasce e si sviluppa la “Care neonatale”, definita come l’insieme di cure e premure rivolte al neonato pretermine e non, messe in atto dal personale infermieristico per rendere meno traumatico il passaggio dall’ ambiente intrauterino a quello ospedaliero. Tutto questo è possibile attraverso l’attenzione che viene posta nei confronti dell’ambiente in cui il nascituro si trova, dalla postura al controllo del dolore e all’integrazione della famiglia nel processo di cura. Questo anno è stato possibile ridipingere parte degli ambienti della TIN con un murales artistico molto bello che favorisce l’accoglienza. I vestitini dell’Associazione Cuore di Maglia sono sempre più utilizzati e fanno parte del processo della care qualificata del neonato. Si mantiene la presa in carico multi professionale dopo la dimissione per tutti ed in particolare per i neonati e le famiglie che ne hanno maggiore bisogno.

 

QUI Forlì-Cesena

Per richiamare l'attenzione sul tema e sensibilizzare sulle problematiche che i piccoli nati pretermine e i loro genitori devono affrontare durante il difficile percorso di sopravvivenza e di crescita, l’Associazione dei genitori della Terapia Intensiva Neonatale e della Neonatologia degli ospedali di Cesena e Forlì ‘Crescere a Piccoli Passi’ promuove domenica 20 novembre, alle ore 15.30 al Teatro Petrella di Longiano l’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno delle attività assistenziali della Tin dell’Ospedale Bufalini di Cesena dal titolo “A Piccoli Passi Sul Palco”. Un evento - spettacolo, patrocinato da Ausl Romagna e Comune di Cesena, che sarà presentato da Fabio Caldari e vedrà l’esibizione di “The Little Steps Orchestra” diretta da Alex Grilli, con la partecipazione di Alberto Bertoli e Roberta Cappelletti.   (l’ingresso è a offerta libera, per informazioni e prenotazioni: Monia 3474510208).

Ogni anno all’ospedale Bufalini di Cesena nascono circa 200 bambini prematuri, neonati che vedono la luce prima dei canonici nove mesi della gravidanza. La maggior parte di essi nasce con una leggera prematurità già prevista per parto programmato, mentre una minoranza viene alla luce con una prematurità importante: sono circa l’1% (una cinquantina in totale) i parti che si concludono inaspettatamente con la nascita di un piccolo di peso molto basso, cioè inferiore ai 1500 grammi, che comporta un notevole impegno assistenziale. La nascita pretermine rappresenta un pericolo concreto per la salute del neonato ed un trauma profondo per la famiglia che la vive. La Terapia Intensiva Neonatale si deve prendere cura sia del neonato sia dei genitori e dei fratelli del piccolo. L'equipe curante è una unione di figure professionali (medici, infermieri, fisioterapisti e psicologi) che assieme alla famiglia si occupa di rispondere a tutte le necessità assistenziali di questi neonati particolarmente fragili, ma con enormi potenzialità. In tutto il lungo processo di cura è infatti fondamentale il coinvolgimento attivo dei genitori, che imparano a comunicare con i bambini attraverso il contatto diretto, la musica, il canto e la lettura di un libro: storie brevi, che possono essere ripetute per instaurare un rapporto; ciò che nasce e persiste al di là delle parole è questo dialogo totalmente “empatico” fra madre e figlio, che ci si augura contribuisca a sanare la profonda ferita psichica della nascita prematura”. Il sostegno ai piccoli prematuri e alle loro famiglie si avvale anche della preziosa attività dell’Associazione “Crescere a piccoli Passi” presieduta da Alice Gazzoni.  Nata a fine 2017 dall’idea di alcuni genitori che hanno vissuto, con i loro figli, un’esperienza nei Reparti di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia degli Cesena e Forlì, si propone di aiutare le famiglie che stanno attraversando un cammino analogo a quello già intrapreso dalle mamme e dai papà soci, avvalendosi della sinergia tra i genitori stessi e il personale sanitario che opera in reparto.

A Riccione prenderanno il via lunedì mattina, il 14 novembre, i lavori per la realizzazione di una nuova rotatoria tra la Circonvallazione, viale Toscana e viale Frosinone. Il cantiere, che servirà a rendere molto più fluida la viabilità in un nodo cruciale per la città di Riccione, comporterà necessarie modifiche temporanee alla circolazione stradale. Il lavori avranno una durata complessiva di quattro mesi: durante i primi due le modifiche saranno le seguenti.

Come arrivare all’ospedale Ceccarini

Per raggiungere l’ospedale Ceccarini non si potrà più accedere da viale Frosinone, arrivando dalla Circonvallazione, ma sarà necessario imboccare Corso fratelli Cervi, per chi arriva da Nord, e viale Formia, per chi arriva da Sud. In viale Frosinone sarà istituito il senso unico in direzione monte: chi si immette sulla Circonvallazione potrà però farlo soltanto in direzione Nord: soltanto i mezzi di soccorso potranno svoltare anche a sinistra. Chi arriva sulla Circonvallazione da viale Toscana non potrà più proseguire diritto ma dovrà forzatamente svoltare a destra, verso Nord, o a sinistra, verso Sud. 

Come contenere di disagi

Al fine di contenere gli inevitabili disagi per gli automobilisti, i tecnici dei Lavori pubblici stanno predisponendo la cartellonistica stradale per indicare soprattutto le modalità per raggiungere l’ospedale Ceccarini. Lunedì mattina verranno inoltre schierate alcune pattuglie di agenti della Polizia locale per contenere eventuali disagi. 

Costi e cambiamenti

I lavori, per una spesa di poco inferiore al mezzo milione di euro, 480.000, prevedono, oltre alla nuova rotatoria che avrà una bretella esclusiva per il passaggio dei mezzi di soccorso, anche il rifacimento dell’asfalto lungo la Circonvallazione tra i viali Formia e Frosinone e, sempre in quel tratto, l’ampliamento del parco con la piantumazione di otto alberi e il passaggio pedonale all’interno dell’area verde e non più a ridosso della Circonvallazione.

L’abbattimento dell’ex dermatologia dell’ospedale

Durante l’apertura del cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria verrà demolita la palazzina che ospitava gli ambulatori di dermatologia lungo viale Frosinone. I lavori di demolizione inizieranno, salvo aggiornamenti sul programma, lunedì 21 novembre e dureranno circa un mese.

“Diamo il via ai lavori per un intervento che consideriamo strategico per la viabilità cittadina: ne seguiranno diversi altri al fine di rendere la circolazione sempre più fluida. Ai riccionesi chiediamo di avere pazienza per gli eventuali disagi, che comunque cercheremo di ridurre al minimo”. Lo ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Imola.  

L’Emilia-Romagna aggiunge un altro tassello nella campagna vaccinale contro l’influenza. Grazie all’accordo tra la Regione e le Associazioni di categoria delle farmacie convenzionate tutti i cittadini maggiorenni che hanno diritto alla vaccinazione antinfluenzale gratuita possono vaccinarsi anche in farmacia. Naturalmente a somministrare il vaccino continueranno anche ad essere i medici di medicina generale aderenti alla campagna 2022-2023, i servizi di Igiene e sanità Pubblica e i servizi di Pediatria di Comunità.  

L’accordo, recepito da una delibera di Giunta, permette infatti alle farmacie convenzionate – peraltro già impegnate nella campagna anti Covid-19 - di somministrare il vaccino antinfluenzale a chi ha diritto alla vaccinazione gratuita, purché sia maggiorenne e risultato idoneo alla vaccinazione in farmacia a seguito della compilazione del modulo di pre-triage allegato.
L’elenco delle farmacie aderenti, pubblicato sul sito www.vaccino-antinfluenzale.it, è in costante aggiornamento).

“Le farmacie dell’Emilia-Romagna - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- hanno offerto e stanno offrendo un supporto fondamentale nella somministrazione dei vaccini anti Covid. E altrettanto faranno anche per la campagna antinfluenzale, che ha preso il via lunedì 24 ottobre.  Grazie alla disponibilità, alla vicinanza e al rapporto diretto con il proprio farmacista, siamo fiduciosi che con tanti canali a disposizione,  i cittadini colgano questa opportunità, e confidiamo di raggiungere un’ampia copertura vaccinale”.

Le dosi di vaccino antinfluenzale provengono dalle quote acquistate dalle Aziende sanitarie tramite procedura di gara centralizzata e sono messe a disposizione secondo una programmazione progressiva e in funzione delle prenotazioni presso le singole farmacie. In una prima fase per l’intera regione saranno disponibili complessivamente 15.000 dosi.

In allegato, il modulo di pre-triage per il consenso alla vaccinazione in farmacia

Avanza al Pronto Soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena l’ultima fase dei lavori di ristrutturazione iniziati nel maggio scorso. Da lunedì 7 a venerdì 11 novembre saranno effettuati degli interventi di rifacimento della pavimentazione che comporteranno alcune limitazioni e la variazione dei percorsi interni alla struttura.

A causa della notevole riduzione degli spazi, l’accesso di accompagnatori in Pronto Soccorso sarà limitato ai casi strettamente necessari individuati dal personale sanitario ma rimarrà disponibile la struttura temporanea installata nel cortile esterno.

Per creare meno difficoltà possibili ai pazienti e agli operatori sanitari che continueranno ad operare nella struttura, l’intervento verrà suddiviso in diversi step che permetteranno di utilizzare gli spazi via via riqualificati.  L’Azienda si scusa con i cittadini per gli eventuali disagi.

E’ inarrestabile  l’impegno dell’Associazione Qualcosa di grande per i piccoli, che nei giorni scorsi ha consegnato alla Dott.ssa Roberta Pericoli, Responsabile del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini, un significativo  quantitativo di giocattoli per tutte le età, da distribuire ai bambini ricoverati .

“L’acquisto dei giocattoli – afferma Grazia Gori, rappresentante dell’Associazione -  è stato reso possibile grazie ad una donazione fatta all’Associazione da Luigi Ruscelli, un privato cittadino che ha voluto compiere un gesto di solidarietà in memoria del padre Ruscelli Edoardo, con l’obiettivo di aiutare i bambini ricoverati, ad affrontare le cure  con minore angoscia, consentendo ai piccoli pazienti di distrarsi giocando””  La delegazione, composta dal donatore, da Grazia Gori e alcuni membri dell'associazione, è stata  accolta dalla Dott.ssa Roberta Pericoli responsabile dell’Oncoematologia pediatrica insieme ad  alcuni operatori della sua equipe.

Da parte dell’Azienda USL della Romagna e dei professionisti, un sentito ringraziamento all’Associazione “Qualcosa di Grande per i piccoli” e a tutti i donatori, per questa ennesima donazione, che si va ad aggiungere alle altre ormai innumerevoli iniziative solidali  intraprese in questi anni dall’Associazione cesenate, a sostegno del percorso di umanizzazione delle aree pediatriche, all’interno delle strutture sanitarie di tutta la Romagna.

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 24 al 30 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 3.843 positività (19.5%) su un totale di 19.699 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un ulteriore calo delle nuove positività in termini assoluti (-1230) e percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla settimana precedente e in totale sono ricoverati 134 pazienti, tra questi 5 sono in terapia intensiva.

Presentati i 143 Centri cefalee aderenti al progetto che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. In Romagna,  sono tre i Centri Cefalee premiati: Ospedale di Rimini, Ospedale di Forlì e Ospedale di Cesena. L’iniziativa è promossa da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e patrocinata dalle principali Società scientifiche e Associazioni di pazienti italiane dedicate, con il contributo incondizionato di Teva. L’emicrania in Italia colpisce 6 milioni di persone, di cui 4 milioni sono donne. In età adulta, tra la pubertà e la menopausa, ne soffre più di 1 donna su 4 (il 27 per cento).

Sono 143 i Centri cefalee su tutto il territorio nazionale, di cui tre in AUSL della Romagna, che hanno aderito al nuovo progetto di Fondazione Onda dedicato all’individuazione di quelle strutture che al loro interno offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna. L’iniziativa è stata presenta il 26 ottobre a Milano, in Spazio Leonardo, e al termine sono stati consegnati i riconoscimenti ai tre Centri Cefalee della Romagna: Unità Operativa Neurologia di Rimini diretta dal dottor Claudio Callegarini e Unità Operativa Neurologia di Forlì e Cesena diretta dal dottor Marco Longoni. A ritirare i riconoscimenti, in rappresentanza dei tre Centri cefalee, erano presenti, Dott.ssa Terlizzi Rossana e Dott.ssa Veronica Meghi (nella foto)

Un progetto che nasce in risposta a uno scenario epidemiologico che vede l’emicrania fortemente caratterizzata in quanto patologia di genere, riguardando principalmente le donne in età giovane-adulta, che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità. Sono i numeri a dirlo: sono 6 milioni le persone che soffrono di emicrania in Italia e di queste 4 milioni sono donne. La letteratura stima una prevalenza dell’emicrania pari al 14 per cento della popolazione mondiale, ma se ci si focalizza nel periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27 per cento delle donne ne risulta affetto. Nella donna raggiunge il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale. L’emicrania segue fedelmente l’andamento delle fluttuazioni degli ormoni sessuali femminili, presentando fasi di maggiore acuzie e severità nei giorni delle mestruazioni e dell’ovulazione, si manifesta al massimo della sua disabilità dopo il puerperio e l’allattamento, e manifesta un peggioramento in 1 caso su 3 con la menopausa.

“Questa mappatura dei Centri cefalee con percorsi dedicati all’emicrania al femminile vuole essere un altro importante passo nel nostro impegno a tutela della salute, in particolare delle donne, che rappresentano di gran lunga le più colpite da questa patologia”, dichiara Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda, “L’iniziativa che presentiamo consentirà, attraverso i 143 Centri aderenti e attraverso una campagna di comunicazione sul web, sui social e tramite i media, di raggiungere la popolazione, informarla, compiere una fondamentale azione di awareness, per diffondere una cultura della consapevolezza nelle pazienti , implementando la disponibilità di Centri che offrono servizi mirati sulle criticità dell’emicrania femminile. Ringraziamo per questo tutti i soggetti che hanno aderito con impegno al progetto, ritenendo che sia l’inizio di un grande lavoro da portare avanti”.

Dopo aver svolto un’azione di sensibilizzazione delle Istituzioni centrali e regionali, dei clinici, dei pazienti e dei media su questa patologia, sul suo impatto esistenziale e sui costi sociali correlati, Fondazione Onda, in collaborazione con le Società scientifiche e le Associazioni di pazienti dedicate, ha dunque realizzato questo progetto di mappatura dei Centri cefalee a livello nazionale, che sono stati presentati nell’evento svoltosi a Milano con l’obiettivo di valorizzare il loro impegno, renderli riconoscibili all’utenza e promuovere una sempre maggior attenzione alle specificità di genere nei percorsi di diagnosi e cura dell’emicrania. Molte le caratteristiche prese in considerazione nella mappatura, tra le quali la multidisciplinarità delle competenze, la garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale, un servizio counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita, una presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento, il sostegno psicologico, la promozione di attività di ricerca sull’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna e molto altro, sempre nell’ottica della gestione di questa malattia al femminile nelle varie fasi della vita.Un’iniziativa questa di Fondazione Onda che nasce dalla volontà di promuovere i Centri cefalee impegnati nella gestione dell’emicrania al femminile, promuovere l’adeguatezza terapeutica e favorire l’accessibilità ai servizi per migliorare la qualità di vita delle pazienti.

L’iniziativa è patrocinata da Al.Ce. - Alleanza Cefalalgici, ANIRCEF - Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, AIC - Associazione Italiana cefalee, AINAT - Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali, SIN - Società Italiana Neurologia, SISC - Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, FISC - Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee ONLUS, Fondazione CIRNA onlus, SNO Italia, con il contributo incondizionato di Teva

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 17 al 23 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).

Nella settimana di riferimento, si sono registrate 5.073 positività (23.2%) su un totale di 21.867 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un calo delle nuove positività in termini assoluti (-1237) e percentuali.

Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid stabile rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 181 pazienti, tra questi 7 sono in terapia intensiva.

Si è appeno concluso a Kyoto in Giappone, il 16° meeting internazionale dedicato alla chirurgia delle corde vocali (meeting of the International Association of Phonosurgery), con la partecipazione di medici specialisti otorinolaringoiatri e foniatri provenienti da tutto il mondo, in particolare da Stati Uniti e Nord Europa.  Tra i centri internazionali invitati per relazionare sullo stato dell’arte e discutere delle nuove frontiere della fonochirurgia anche l’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Bufalini che ha preso parte all’evento come unica rappresentativa italiana. Ad illustrate l’importante lavoro portato avanti dall’equipè cesenate diretta dal dottor Massimo Magnani, è stato il dottor Marco Stacchini che in qualità di speaker ha presentato due relazioni riguardanti la ricostruzione delle corde vocali e una relazione nel campo oncologico della laringe, intervenendo anche come moderatore nella tavola rotonda dedicata alle laringoplastiche.