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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Si è svolta questa mattina a Lugo la conferenza stampa di presentazione della dott.ssa Giulia Ricci Lucchi, nominata dalla Direzione a capo dell’Unità Operativa “ Servizio di Cardiologia” dell’ospedale di Lugo. 

Già in servizio all’U.O. di Cardiologia di Lugo da gennaio 2023 con un incarico di Direttore f.f. con la nuova nomina la dott.ssa Giulia Ricci Lucchi è ora direttore della U.O. “Servizio di Cardiologia” dell’ospedale di Lugo. Nata a Modenadopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nel1997, si specializza in Cardiologia nel 2001 nel medesimo ateneo. La sua carriera professionale inizia nel marzo 2002, con un contratto libero professionale, presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’ospedale S. Maria delle Croci, per un programma di attività assistenziale incentrato sull’emergenza cardiologica con particolare riferimento al rapporto fra Unità Operative di Cardiologia, emergenza-urgenza territoriale, Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza. Nel 2003, prende servizio, in qualità di dirigente medico di 1° livello, presso l’I.O. di Cardiologia dell’ospedale di Fidenza (PR) e torna in Romagna nel maggio 2004 con lo stesso incarico, all’U.O. di Cardiologia dell’ospedale di Ravenna. Svolge attività nella degenza cardiologica e in Utic, dove si occupa della gestione dei pazienti acuti, ad alta intensità di cura. È referente per i rapporti con i Medici di Medicina Generale per i percorsi post dimissione. Da luglio 2019, diviene responsabile del Servizio di Cardiologia dell’ospedale Infermi di Faenza e nel gennaio 2023, va a ricoprire il ruolo di facente funzione dell’U.O. Servizio di Cardiologia dell’ospedale di Lugo, per diventarne poi titolare nel luglio 2023. Oltre alla importante attività clinica svolta prima a Faenza e tutt’ora nella U.O Servizio di Cardiologica di Lugo, il suo impegno è stato rivolto alla riorganizzazione dell’attività ambulatoriale del Servizio, con particolare attenzione all’implementazione delle prestazioni ambulatoriali con percorsi dedicati, quali cardio-oncologia, scompenso cardiaco, aritmologia e cardiopatia ischemica. L’implementazione degli ambulatori dedicati e la presa in carico degli utenti si è sviluppata in un percorso di condivisione con i servizi del territorio (Case della Comunità e Nuclei di Cure Primarie). Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, ha partecipato in qualità di referente a attività di ricerca in particolare sullo studio dell’infarto miocardico giovanile.

Sono stati consegnati nei giorni scorsi nuovi libri alla Pediatria di comunità di Cesena, donati grazie al progetto “Aiutaci a crescere regalaci un libro” promosso dalla Libreria Giunti in partnership con Lions Club di Cesena e con il contributo dei cittadini cesenati, per un totale di circa 700 volumi. Quest’anno si sono aggiunte al sodalizio la Libreria Mondadori di Cesena e le Librerie Mondadori e CartaMarea di Cesenatico, che hanno consentito di portare a 850 il numero dei libri donati complessivamente.

La cerimonia di consegna della donazione si è svolta presso la Pediatria di Comunità di Cesena in Piazza Anna Magnani, in presenza della dott.ssa Teresa Ghini, Responsabile del progetto Nati per leggere, della Dott.ssa Anna Faetani da sempre impegnata nel progetto di promozione della lettura nell’infanzia, di Ginetta Nucci infermiera del dipartimento Salute-Donna-Infanzia e delle titolari delle librerie Mondadori e Giunti di Cesena, insieme ai rappresentanti del Lions Club di Cesena.

“Ringraziamo le Librerie partner del progetto – ha dichiarato Teresa Ghini, pediatra di comunità - che da sempre collaborano con la Pediatria di Cesena al progetto Nati per Leggere, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri di libera scelta, consentendoci di mantenerlo vivo e proficuo. Ma un grazie di cuore per il loro sostegno va anche ai Lions di Cesena e ai cittadini di Cesena e Cesenatico. A loro va un sentito ringraziamento da parte della Pediatria di Comunità e dell’Ausl Romagna. Le Infermiere della Pediatria di Comunità dell’ambito territoriale di Cesena regaleranno questi libri ai bambini durante le visite domiciliari che fanno alle neomamme e papà di neonati e durante le sedute vaccinali. La lettura in famiglia fin dalla più tenera età è un piacere per tutti e porta grandi benefici immediati e duraturi ad adulti e piccini. Regalare e leggere dei libri è un vantaggio per tutta la comunità. Voglio ricordare che gli ambulatori della Pediatria di Comunità accolgono il dono di libri anche usati e in buono stato per bambini 0-13 anni. Verranno messi a disposizione nelle sale d’attesa nelle casette dei libri recentemente ripristinate”.

L’Azienda USL della Romagna si unisce ai ringraziamenti alle librerie e ai cittadini, che con la loro donazione hanno consolidato la collaborazione al progetto di promozione della lettura in età pediatrica, coinvolgendo anche realtà del tessuto sociale locale e le tante persone che hanno scelto di donare, contribuendo ad incentivare la presenza dei libri nei luoghi cura.

Anche il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, con i suoi professionisti Giuseppe Attisani, Laura Balani ed Ilaria Toschi, ha partecipato sabato scorso ai Giardini Margherita di Bologna all’evento “Giardini della Prevenzione - Salute & Benessere” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Ausl di Bologna e dal Comune di Bologna, all’interno delle iniziative promosse dal Piano regionale della prevenzione 2021-2025 e in sinergia con la rete bolognese “Datti una mossa!”

È stata una giornata in cui professionisti e volontari hanno dato vita a un vero e proprio villaggio della salute e del benessere, con tante iniziative gratuite. Ai numerosissimi cittadini intervenuti sono stati illustrati i progetti e le iniziative di promozione della salute e dell’attività fisica attivi in Romagna. In visita allo stand romagnolo, anche l’Assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini che ha ringraziato i professionisti che si sono messi a disposizione per dare vita a questo progetto. Un bel lavoro di squadra al servizio dei cittadini. Ancora una volta, il Dipartimento di Sanità Pubblica è partecipe di una iniziative ‘oltre confine’ per promuovere salute e corretti stili di vita.

Oggi diciamo addio a Giovanni Bissoni.

In qualità di direttore generale dell'Azienda USL della Romagna esprimo un sentimento che unisce il ruolo istituzionale e la sfera personale, di chi ha avuto il privilegio di essere stato anche suo amico.

Il ricordo dell'uomo politico, diventato poi un eccellente tecnico, conoscitore e divulgatore del nostro sistema sanitario, delle sue irrinunciabili garanzie ma anche delle improrogabili necessità di innovazione, con cui moltissima parte della dirigenza della nostra Regione ha avuto la prerogativa di potersi confrontare e crescere, sono certo che in queste ore sta attraversando il pensiero di moltissimi, così come la consapevolezza che quello che siamo oggi per molta parte nasce dagli anni del suo impegno regionale prima, nazionale dopo.

Sentiremo sicuramente la sua mancanza, della sua persona, dei suoi stimoli intellettuali.

Certo di rappresentare il sentimento di molti collaboratori e dipendenti dell'Azienda, qui nella sua terra di Romagna, esprimo alla famiglia il nostro più profondo cordoglio.

 

Tiziano Carradori

Anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre, l’Azienda USL della Romagna aderisce all’(H) Open Day organizzato da Fondazione Onda coinvolgendo gli ospedali con il Bollino Rosa e i presidi dedicati alla salute mentale di tutto il territorio nazionale.

Obiettivo dell’iniziativa - giunta alla sua decima edizione e quest’anno dedicata al ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa - è quello di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.

Le iniziative in Romagna

Nel cesenate, martedì 10 ottobre, dalle ore 10:30 alle ore 12:30, si terrà l’iniziativa “La Psichiatria: porte aperte per superare lo stigma”: una visita guidata per conoscere e vedere il percorso di cura secondo il modello di umanizzazione delle cure. L’appuntamento è al Centro di Salute Mentale di Cesena, Palazzina n. 474 di Via Brunelli.  Per partecipare è richiesta la prenotazione via e-mail, entro venerdì 6 ottobre, all’indirizzo: psic.rep.ce@auslromagna.it con oggetto “Open Day Salute Mentale Cesena 2023”, fino ad esaurimento posti. In caso di disponibilità, sarà inviata una e-mail di conferma con le indicazioni utili dell’evento.

Nel ravennate, martedì 10 ottobre, dalle ore 10 alle ore 12 all’Ospedale di Lugo – Sala Riunioni Edificio C, Ingresso Viale Masi - si terrà l’iniziativa “Emergenza e resilienza nella Comunità”, con la presentazione di un allestimento fotografico e di un video sul periodo dell'alluvione che ha colpito il territorio romagnolo. Verranno illustrati gli interventi messi in atto dall'Azienda USL e dalle Associazioni nel corso dell'emergenza a tutela della cittadinanza. L’iniziativa che sarà occasione di condivisione del vissuto tra i partecipanti, vedrà la partecipazione di tre psicologi del Centro Salute Mentale (CSM) e degli autori del servizio fotografico. La partecipazione è gratuita ed il numero di partecipanti è di 15 posti.

Nel riminese martedì 10 ottobre, dalle ore 13 alle ore 15, si terrà l’iniziativa “Alimentazione e Psiche”: i professionisti incontrano i cittadini per affrontate le tematiche inerenti al rapporto tra cibo, corpo e mente. L’appuntamento è nella Sala riunioni del Centro Salute Mentale (CSM), via Settembrini 2, padiglione Stampa, Ospedale di Rimini. Per partecipare è richiesta la prenotazione telefonando al recapito 0541/705768, entro venerdì 6 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13; il servizio di prenotazione resterà attivo fino all’esaurimento dei posti disponibili n.20 partecipanti.

Tutte le iniziative con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it.

L’iniziativa è realizzata da Fondazione Onda, con il contributo incondizionato di Boehringer Ingelheim Italia, Janssen Italia, Otsuka Pharmaceutical Italy e ROVI Biotech, con il patrocinio di Cittadinanzattiva, Fondazione Progetto Itaca, Sinpf -Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, Sip - Società Italiana di Psichiatria, Sipg- Società Italiana di Psichiatria Geriatrica e con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera.

Il canto al servizio della riabilitazione vocale per i pazienti laringectomizzati portatori di protesi fonatorie. E’ questo il ‘Progetto di canto logopedico” promosso dall’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Bufalini di Cesena, e che ha preso avvio oggi, nella palestra logopedica del reparto cesenate, con la prima lezione di canto a cui hanno partecipato i primi 7 pazienti in carico al servizio.

L’obiettivo è quello di utilizzare il canto come metodo aggiuntivo per migliorare l’accordo pneumofonico, la coordinazione mano protesi e la modulazione della nuova pseudo voce. Ma non solo, attraverso il canto, si vuole offrire ai pazienti anche la possibilità di vivere una esperienza che li possa avvicinare sempre più ad una nuova vita qualitativamente simile a quella di prima, dimostrando loro di poter superare anche limiti fino ad ora impensabili.

Il progetto si articola in lezioni di gruppo, condotte a titolo volontario da Chiara Fabbri, insegnante di canto della BIm Music Academy ed esperta in attività di educazione alla vocalità e sviluppo di un corretto modo fonatorio durante il canto. Sarà lei, affiancata da operatori dell’equipe, ad accompagnare i pazienti con una pianola, istruendoli su tonalità di voce ed esercizi preparatori al canto. 

“Il paziente Laringectomizzato totale – spiega il dottor Massimo Magnani direttore dell’Unità Operativa di otorinolaringoiatria dell’ospedale Bufalini di Cesena - subisce un importante intervento chirurgico per la rimozione di un tumore della laringe, con l’asportazione del principale organo deputato alla produzione della voce. E benché oggi sia possibile impiantare una protesi fonatoria per il ripristino della voce, inevitabilmente, l’intervento comporta sempre una modificazione delle abitudini di vita e di attività che possono essere completamente precluse, come il canto. L’attività riabilitativa di logopedia – prosegue il dottor Magnani - consente di riacquistare autonomia dal punto di vista della deglutizione e della fonazione anche se alcune attività particolari come può essere il canto non vengono di solito praticate dal paziente sia per paura sia per le difficoltà oggettive che si possono incontrare. Con questo nuovo progetto vogliamo aiutare i pazienti, non solo a migliorare la gestione della loro nuova voce ma anche a ritrovare fiducia in sé stessi e nelle loro capacità di recupero”.

Il progetto coinvolge diverse figure professionali dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria: oltre al direttore del reparto dottor Massimo Magnani, collaborano i medici referenti dottor Marco Stacchini e dottoressa Federica Morolli, la coordinatrice infermieristica Rossella Bravaccini e la logopedista Elena Bissoni.

 

Ridare la voce al paziente laringectomizzato con l’uso della protesi fonatoria.

La protesi fonatoria è uno strumento che consente la ripresa della produzione della voce nei pazienti trattati di laringectomia totale, quei pazienti cioè che non hanno più la laringe e respirano attraverso il tracheostoma (buco in gola). Da più di un decennio in Europa e negli ultimi anni in Italia, i pazienti che hanno subito questo intervento mutilante, possono riprendere un’adeguata vita sociale, attraverso un intervento che consente nuovamente di produrre una voce efficace, attraverso una piccola comunicazione tra l’apparato respiratorio (polmoni) e la faringe (la gola). In questo passaggio creato chirurgicamente, viene posizionata una valvola mono direzionale che permette al paziente una normale alimentazione ed anche la ripresa della voce. Sono numerosi gli interventi chirurgici di posizionamento di protesi fonatoria effettuati dalle diverse unità operative di Otorinolaringoiatria dell’Ausl Romagna. A Cesena, dove il dottor Marco Stacchini fa parte del board multicentrico che si occupa di questo aspetto a livello nazionale, ne sono state effettuate ad oggi una cinquantina

Lunedì 2 ottobre partono i lavori di ristrutturazione della sala d’attesa degli Sportelli Unici CUP della sede di Corso Cavour, a Cesena. L’intervento di riqualificazione, che dovrebbe protrarsi per una decina di giorni circa, comporterà la temporanea riduzione del numero degli Sportelli aperti.

In questo periodo sarà potenziata l’apertura di Sportelli nella sede del Centro Commerciale Montefiore.

Si ricorda che è possibile prenotare prestazioni sanitarie  rivolgendosi ai servizi di FarmaCup, CupTel, oppure tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico o CUP-WEB.

Ci si scusa con i cittadini per gli eventuali disagi.

Sabato 23 settembre, presso la Palestra della Salute SANO Medical Fitness di Faenza, si è tenuto il corso per Walking Leader e camminatori, rivolto alla cittadinanza, dal titolo "GUADAGNA E FAI GUADAGNARE IN SALUTE LA TUA COMUNITA'”.

L’evento si è svolto in occasione della settimana del benessere e della promozione dei corretti stili di vita promossa dalla Wellness Foundation, grazie alla stretta collaborazione tra il Servizio di Medicina dello Sport del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl della Romagna, il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna e la palestra ospitante.

L’iniziativa rientra negli obbiettivi del programma PP02 Comunità Attive, declinazione a livello Regionale del Piano Nazionale della Prevenzione che propone la promozione dell'attività fisica nelle comunità dell'Emilia-Romagna. Sono intervenuti come relatori il dott. Giuseppe Attisani, referente del servizio di Medicina dello Sport dell’AUSL, il prof. Pasqualino Maietta Latessa, docente al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna.A seguire la dott.ssa Angela Proto, Dirigente psicologo AUSL della Romagna con un interessante esperienza sul campo per passare dalla Teoria alla pratica. La giornata si è conclusa con una camminata condotta dalle dott.sse Katya Vartanova, Fisioterapista di Comunità e Sara Pasini, Chinesiologo della struttura ospitante.Buona l’affluenza dei partecipanti ai quali è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

Sabato 23 e domenica 24 settembre il Dipartimento di Sanità Pubblica è stato presente alla Festa dello Sport di Cervia. Nel corso delle due giornate personale dell’U.O. di Igiene e Sanità Pubblica e del servizio di Medicina dello Sport si è messo a disposizione del numerosissimo pubblico che ha partecipato all’iniziativa, dando informazioni e distribuendo materiale su varie tematiche riguardanti i sani e corretti stili di vita. L’iniziativa rientra negli obbiettivi del programma PP02 Comunità Attive, declinazione a livello Regionale del Piano Nazionale della Prevenzione che propone la promozione dell'attività fisica nelle comunità dell'Emilia-Romagna.

Si è parlato con i cittadini presenti di attività fisica, fornendo informazioni sulla mappa della salute e sulle opportunità presenti nel territorio, di corretta alimentazione con gli stampati dedicati alla piramide alimentare ed al piatto bilanciato, di lotta al fumo e contrasto al Doping. Sono stati inoltre effettuati test dell’equilibrio per sensibilizzare soprattutto gli anziani al rischio cadute e relative conseguenze ed invitato i giovani atleti a seguire le regole del decalogo dello sportivo.

Il referente del servizio di medicina dello sport, dott. Giuseppe Attisani, si è dimostrato molto soddisfatto di questa prima partecipazione ad un evento così importante per la comunità dei giovani sportivi Cervesi confermando già la presenza dell’AUSL all’evento 2024.

Altro passo in avanti verso la riorganizzazione dell’assistenza territoriale e della rete dell’emergenza-urgenza. Tra i primi protagonisti che la devono conoscere e condividere ci sono i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano in questo ambito. Per questo motivo la Regione Emilia-Romagna ha organizzato un ciclo di incontri per presentare il progetto di riordino, approfondirne ogni aspetto e soprattutto per dare il via al piano di ricaduta organizzativa in ogni territorio. Martedì 26 settembre è stata la volta dell’Azienda USL della Romagna, nella Sala Convegni del Centro Servizi di Pievesestina di Cesena, collegata on line anche alle altre sedi aziendali. 

Ad aprire l’incontro, il Direttore generale dell’Azienda USL della Romagna Tiziano Carradori. Sono poi intervenuti il Medico di medicina generale nonché Segretario regionale della FIMMG Daniele Morini, i dirigenti della Regione Mattia Altini e Fabia Franchi (responsabili rispettivamente del settore ospedaliero e del settore territoriale) e la Direttrice sanitaria di Ausl Romagna Francesca Bravi che insieme alla direttrice del Distretto socio sanitario di Ravenna Roberta Mazzoni hanno presentato il piano aziendale di riorganizzazione del sistema emergenza – urgenza e del potenziamento del territorio illustrando gli step di attuazione, a partire dal contesto di riferimento romagnolo.

Come ha sottolineato Fabia Franchi responsabile del Settore Assistenza Territoriale della Regione Il DM77 ha indicato gli standard per potenziare le Cure primarie, l’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale, in corso di rinnovo, indica come la medicina generale sia protagonista nella continuità dell’assistenza 24 ore su 24. Ci troviamo in un momento storico in cui la condizione organizzativa, la riflessione professionale e gli strumenti normativi ci sono e devono essere utilizzati nel miglior modo possibile. L’obiettivo è garantire un percorso continuo e semplificato per il paziente nonché un accesso all’approfondimento specialistico rapido e misurato in base alle necessità. Abbiamo iniziato a riflettere su queste tematiche già a seguito della grave carenza di professionisti nell’area dell’emergenza, ma ospedale e territorio sono strettamente collegati”.

Obiettivo degli incontri sui diversi territori è quello di continuare a favorire un confronto diretto e continuo con i professionisti e di raccogliere le sollecitazioni per individuare azioni e aree di ulteriore miglioramento”.

Come ha sottolineato Mattia Altini responsabile del Settore Assistenza Ospedaliera della Regione “E’ stato un incontro ampio e costruttivo per condividere e rendere operativa una riorganizzazione che ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente quella sanità di prossimità e di vicinanza al paziente e alla sua integrazione con quella specialistica ospedaliera. La riorganizzazione dell'emergenza-urgenza mira a separare i percorsi di quei pazienti che necessitano di un intervento tempo-dipendente da quelli che presentano invece un’esigenza a minor complessità, la quale può essere presa in carico dalla rete di cure primarie. Tale separazione dei percorsi può avvenire anzitutto grazie ad un territorio adeguatamente organizzato in grado di gestire l'utenza a bassa complessità”. 

Ha partecipato una platea numerosa, che ha riunito in presenza e on line oltre 200 operatori tra medici di medicina generale, medici della continuità assistenziale, medici ospedalieri, referenti dei servizi sanitari sul territorio, ordine dei medici, operatori e tecnici delle professioni sanitarie, professionisti del Dipartimento Emergenza Urgenza.

Il modello di riorganizzazione regionale prevede di dedicare il Pronto Soccorso ai casi più gravi creando un percorso ad hoc per quelli di minore complessità che saranno presi in carico da una rete diffusa di Centri Assistenza e Urgenza (CAU). Questi centri che garantiranno, 24 ore su 24, risposte ai bisogni a bassa complessità clinica e assistenziale, oltre alle équipe medico-infermieristiche, le Unità di continuità assistenziali (UCA), che opereranno a domicilio del paziente, insieme al potenziamento della telemedicina.

La riorganizzazione del sistema ha l’obiettivo di offrire un servizio ulteriormente efficiente, di alta qualità, competenza e con una drastica riduzione dei tempi di attesa per ciascun bisogno”.

A conclusione, il direttore generale Tiziano Carradori ha evidenziato come “la riforma risponda ad un bisogno non più prorogabile di mettere mano finalmente al tema dell’assistenza territoriale. Necessità sostenuta da diverso tempo, per i cambiamenti intervenuti, sia sul versante dei bisogni della popolazione che sul versante della sostenibilità del Sistema sanitario pubblico universale. Non tanto e non solo perché mancano le risorse, dato ormai strutturale del sistema, quanto soprattutto perché mancano i professionisti. Oggi abbiamo una grande occasione per costruire finalmente una sanità territoriale proiettata in avanti. Per fare questo occorre il contributo di tutte le componenti che operano in sanità, una ibridazione feconda dei nostri punti di vista nell’interesse della collettività. Una visione dinamica, sempre più prossima alle necessità della popolazione, che tenga conto delle caratteristiche dei territori che, in alcuni contesti ed aree particolarmente disagiate, richiedono specifiche soluzioni organizzative”.