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Giampaolo Grilli

Articoli inseriti da Giampaolo Grilli

CONCORSO FOTOGRAFICO RIVOLTO AI DIPENDENTI DELL'AZIENDA AUSL ROMAGNA

 

Il concorso fotografico è rivolto a tutti i dipendenti dell'AUSL ROMAGNA  e ha  scadenza il 24 dicembre 2021.

Nasce da un idea di un dipendente Ausl, facente parte dell'associazione "ANDREALUPO-ONLUS", costituitasi in memoria di un altro collega scomparso improvvisamente, con lo scopo di portare avanti i suoi ideali di assistenza che erano umanizzazione delle cure, empatia, coinvolgimento emotivo, quali ingredienti essenziali nelle cure per ottenere appagamento professionale e percezione di qualità delle cure da parte dei pazienti.

"Ogni anno per Natale - racconta Andrea Pezzini - cerchiamo un modo per sensibilizzare i professionisti verso questa tematica attraverso concorsi a premio, lo scorso abbiamo premiato un progetto assistenziale, che ha permesso la terapia occupazionale nei pazienti in terapia intensiva e la musicoterapia attraverso l’installazione di 10 televisori, quest’anno invece abbiamo pensato alla fotografia quale metodo per congelare, immortalare quel momento speciale delle cure, dove gli operatori mettono in gioco la loro parte emotiva, la loro empatia, dove la assistenza non si occupa solo di curare malattie ma cerca di prendersi cura anche della sfera emotiva delle persone, con un rilevante balzo qualitativo assistenziale".

Verrano premiate le 3 foto più significative, con denaro messo a disposizione dall'Associazione per l'acquisto di beni e servizi per il miglioramento del comfort della degenza per i pazienti ricoverati alle U.O. che si aggiudicheranno i premi. Inoltre al fotografo che si aggiudicherà il primo premio verrà regalata una macchina fotografica professionale dal valore di 500 euro.

 

Per avere ulteriori informazioni e scaricare il regolamento completo del concorso: https://www.andrealupo-onlus.it/concorso-fotografico/

L’Igiene pubblica di Forlì comunica che, durante le Festività natalizie,  l’ambulatorio che elargisce i certificati di esenzione dalla vaccinazione, sito in via della Rocca 19, a Forlì, osserverà i seguenti giorni ed orari di apertura (tenendo conto che, di norma i certificati si effettuano il giovedì, dalle 14 alle 16, e il venerdì dalle 11 alle 12,30):

- Giovedì 23.12  : aperto

- Venerdì 24.12 : aperto

- Giovedì 30.12   : chiuso

- Venerdì 31 .12  : chiuso

- Giovedì 6 gennaio 2022: festa, chiuso

- Venerdì 7 gennaio 2022 : aperto

Dal 13 al 16 Dicembre alcuni servizi della Unità Operativa Cure Primarie di Rimini si trasferiranno dalla sede di via Circonvallazione occidentale 57 presso l'Ospedale di Rimini.

In particolare, a partire dal 14 Dicembre gli utenti potranno recarsi nella nuova sede presso l'Ospedale Infermi al sesto piano scala C dal lunedi al venerdi, dalle 8.30 alle 12.30, esclusivamente per:

  • rilascio di certificazione di Vulnerabilità Sanitaria per l'accesso all'odontoiatria,
  • autorizzazione ad eseguire cicli di terapia iperbarica presso i centri convenzionati
  • esprimere il consenso informato sulla terapia marziale (infusioni di ferro)

NB: Le pratiche per il rilascio dell'esenzione Ticket continuano ad essere svolte presso la sede di via Circonvallazione (sportelli CUP)

Continuità assistenziale (servizio di guardia medica)

Il numero telefonico per contattare il servizio di continuità assistenziale (guardia medica) prefestivo, festivo e notturno rimane invariato: 0541 787461 .

L'ambulatorio diurno attivo nelle giornate prefestive e festive si trasferirà presso il padiglione Ovidio (ambulatorio 2, ingresso da via Ovidio) a partire dalla giornata di sabato 15 Gennaio 2022.

Fino a domenica 9 gennaio l'ambulatorio  continuerà ad essere operativo nella sede di Via Circonvallazione occidentale .

Si ricorda che per le misure legate al contrasto alla pandemia, l'accesso è previsto solo su appuntamento, dopo contatto telefonico al 0541 787461 .

 

Ambulatorio migranti ed Extra CEE

L'ambulatorio dedicato allo screening dei migranti e ai pazienti extracomunitari non regolari è stato già trasferito il 29 Novembre nella sede ospedaliera presso uno spazio all'interno al terzo piano dell'edificio Ottagono, sopra la UO Radiologia.

L'ambulatorio è già operativo, con il nuovo orario: Martedì ore 9-13, giovedì ore 10.30-12.30 e Venerdì ore 9-13.

L'accesso al nuovo ambulatorio è esterno, dalla scala antincendio dell'edifico ottagono ed è raggiungibile anche con l'ascensore.

Rimarranno attivi presso la sede di via Circonvallazione tutti gli uffici amministrativi, il servizio CUP, e il Punto Prelievi.

 Per gli ambulatori specialistici, per i quali c'è un piano di progressivo trasferimento, è previsto un sistema di avviso per gli utenti prenotati.

Si è concluso in questi giorni ad Arezzo il Forum Risk Management in sanità, evento internazionale che si propone come un'importante occasione di confronto e condivisione tra tutti gli attori del sistema sanitario. Al centro dell'evento, promosso da Istituto Superiore di Sanità, Fondazione per l'Innovazione e la Sicurezza in Sanità e Regione Toscana con il patrocinio del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, e del Parlamento, le attività di contrasto alla pandemia, il Pnrr, le proposte per il futuro della sanità.

Il virus ha messo in luce le debolezze di tutti i sistemi sanitari del mondo ma, allo stesso tempo, ha accelerato l’individuazione e l’applicazione di soluzioni innovative, che resteranno anche dopo la pandemia.

Ed in questa edizione, a rappresentare l'Emilia Romagna, tre soluzioni organizzative, sia ospedaliere che territoriali, per la gestione del Covid, realizzate nel comprensorio forlivese  dell'Ausl Romagnae presentate dalla dottoressa Patrizia Grementieri, responsabile gestione del Rischio Ausl Romagna dell'ambito di Forlì e dal dottor Andrea Galeotti, responsabile del Servizio Infermieristico e Tecnico di Forlì. Una soluzione riguardava il modello assistenziale per le degenze durante la pandemia Covid, un'altra la revisione della Unità Operativa di Pneumologia in tempo di pandemia e un'altra ancora analizzava l'impatto della malattia nei dipendenti dell'Ausl Romagna - Forlì.


"La pandemia - spiega la dottoressa Grementieri - ha imposto una rivisitazione delle modalità operative relative alla gestione del rischio infettivo applicate a diversi setting assistenziali, ma anche una revisione di tutti i processi organizzativi a livello ospedaliero e territoriale. Lo stato di  emergenza ha richiesto anche l'attivazione di nuovi percorsi per la gestione degli operatori sanitari, colpiti, sin dalle prime settimane, dalla malattia e dalle quarantene."

"L' evolversi repentino della pandemia - prosegue la Grementieri - ha costretto alla revisione dei modelli assistenziali e la riorganizzazione effettuata ha migliorato la soddisfazione del personale coinvolto che ha avuto un ritorno positivo da parte dei pazienti."

Al Forum hanno partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza, i sottosegretari Pierpaolo Sileri e Andrea Costa; gli assessori alla sanità di tutte le Regioni; i presidenti della Commissione Sanità e Affari Sociali della Camera e Igiene Sanità del Senato;  oltre a direttori generali, sanitari e amministrativi di Aziende sanitarie, dirigenti di tutti gli ordini professionali, società scientifiche, associazioni dei cittadini e dei pazienti, del volontariato e del terzo settore; imprese fornitrici di beni e servizi del sistema sanitario (Ict, dispositivi medici, servizi).

«Il Forum ci consente di entrare nel vivo di queste tematiche e di presentare la grande riforma della sanità, che attendiamo da decenni, attraverso l'utilizzo dei fondi del Pnrr e la proposta di un nuovo modello organizzativo del territorio, che si faccia carico in primo luogo del paziente cronico - ha evidenziato Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas -. Questo modello, voluto dal ministro Speranza, poggia su nuovi assetti organizzativi come l'ospedale e la casa di comunità, aperti 24 ore su 24, con il coinvolgimento di vari professionisti a partire dal medico di famiglia. Faremo tesoro delle migliori esperienze, che abbiamo in Italia, e continueremo a garantire il nostro totale supporto, per lo sviluppo del sistema salute, con l'obiettivo primario di migliorare le prestazioni sanitarie e l'organizzazione dei servizi».

La sarcopenia come fattore di prognosi del tumore gastrico: il primo studio retrospettivo italiano condotto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena in collaborazione con la Chirurgia di Forlì

Ha coinvolto 55 pazienti tra Modena e Forlì ed è stato pubblicato sul numero di ottobre di Updates in Surgery

La Struttura Complessa di Chirurgia Generale d’Urgenza e Oncologica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dalla prof.ssa Roberta Gelmini, ha realizzato, in collaborazione con il Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, diretto dal prof. Giorgio Ercolani,  il primo studio italiano per valutare l’impatto della sarcopenia nella prognosi dei pazienti con cancro gastrico. Lo studio, che ha esaminato in modo retrospettivo 55 pazienti  tra Modena e Forlì- primo Autore il dottor Nicola De Ruvo, specialista chirurgo generale del Policlinico -, è stato pubblicato sul numero di ottobre della rivista internazionale “Updates in Surgery”, e presentato nel corso del congresso congiunto della Società Europea delle Malattie dell’Esofago (ESDE) e della sezione europea dell’Associazione Internazionale del Cancro Gastrico (IGCA) che si è tenuto a Milano dal 18 al 20 novembre.

La sarcopenia – spiega la prof.ssa Roberta Gelmini – è la condizione clinica multifattoriale per cui il paziente oncologico perde progressivamente massa magra, muscolare pur mantenendo la massa grassa. Il nostro studio ha dimostrato che i pazienti con questa condizione clinica hanno, purtroppo, una prognosi peggiore dal punto di vista della sopravvivenza. Una volta che i nostri risultati saranno confermati da studi multicentrici, che assicurino quindi un maggiore numero di pazienti da studiare, si potranno costruire delle linee guida per prevenire o migliorare, prima e dopo l’intervento chirurgico, questa condizione clinica”.

Lo studio ha visto la collaborazione di altri Specialisti del Policlinico, i dott. F. Prampolini e la prof.ssa A. Pecchi della S.C. Radiologia, diretta dal prof. Pietro Torricelli, ed i dott. M. Salati e A. Spallanzani dell’Oncologia, diretta dal prof. Massimo Dominici.

La sarcopenia – aggiunge il dottor Nicola De Ruvo - è una patologia cronica invalidante spesso sottovalutata nella sua reale portata clinica. Comporta sicuramente l’aumento di rischio di complicanze peri-operatorie, insieme all’aumento del rischio di mortalità per cancro gastrico. Lo studio ha dimostrato, per la prima volta in Italia, che la sarcopenia è fattore di rischio più grave dello stage tumorale o del coinvolgimento linfonodale nei pazienti con cancro gastrico operati in maniera radicale. Le competenze multidisciplinari a nostra disposizione in questo Policlinico sono fondamentali per riconoscere, inquadrare questa grave patologia e curare al meglio i pazienti con cancro gastrico”.

DOMENICA 19 DICEMBRE 2021

CAPPELLA dell’OSPEDALE

MORGAGNI-PIERANTONI

ore 15.00

Presentazione della vita

del Beato CARLO ACUTIS

a cura del Gruppo

“Voce di Maria - Amici di Carlo Acutis”

della parrocchia di Regina Pacis

ore 15.30 S. MESSA

presieduta dal Vescovo

S.E. Mons. LIVIO CORAZZA

"Giocate assieme a Libertas Basket Rosa Forlì e Aics Basket la partita più bella ed importante. Giocate e vincete la partita della solidarietà, del sorriso e del dono. Quello che potete portare anche voi, assieme alle ragazze della squadra forlivese di pallacanestro, ai piccoli degenti del reparto di Pediatria dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" per fare trascorrere loro delle feste serene. Per regalargli un Natale pieno di giochi. I vostri giochi! Sì, ascoltate bene ciò che vi dicono Franceska Picari e le ragazze di Libertas Basket Rosa. Assieme a loro potete fare squadra! Una grande squadra che con un piccolo gesto fa il canestro più bello di tutti.

L'11 dicembre le ragazze della serie B giocheranno al Villa Romiti contro Cavezzo, ed in quella occasione verranno raccolti i regali per i paziente del reparto di Pediatria.

All’ingresso ci sarà un grande cesto dove depositare il proprio dono per i bambini. E se non poteste assistere alla partita... potete essere comunque parte di questo progetto. Come? Ve lo spieghiamo nel video

>Più sarete, più forte sarà la nostra squadra

Venerdì 10 dicembre alle ore 15 nella Sala Convegni dell'Ospedale Bufalini Francesco Ciotti, già pediatra della Divisione Pediatrica del Bufalini, presenta il libro "Le due chiavi. Cronache da sottoterra" (ed. Il Ponte Vecchio, 2020).  Conduce la presentazione la giornalista Elide Giordani. Partecipano l'Assessore alla Cultura Carlo Verona, il Direttore Sanitario Mattia Altini, lo storico della medicina Giancarlo Cerasoli e conclude il Direttore Generale Tiziano Carradori. Il libro racconta la costruzione della medicina moderna a Cesena dopo l'Unità d'Italia ad opera del primo primario medico ospedaliero della città, Robusto Mori, uno dei più illustri allievi di Maurizio Bufalini nella Clinica Medica di Firenze.

Robusto Mori nei suoi quarant'anni di attività a Cesena affrontò con soluzioni innovative problemi di medicina clinica e sociale difficili come l'alta mortalità per le malattie infettive, la vaccinazione non obbligatoria nelle epidemie di vaiolo, gli incidenti di lavoro e le malattie professionali dei minatori, i rapporti con la Chirurgia, coi medici di condotta territoriale e col Comune di Cesena finanziatore dell'ente ospedaliero. Seguendo la vita di Mori il libro ripercorre la storia travagliata del Risorgimento nella seconda metà dell'ottocento a Cesena e nella Romagna. Il libro ha già riscosso importanti riconoscimenti come la "Targa Città di Cattolica" nel 2020 e il premio "Cesena e le sue pagine" nel 2021.

I proventi provenienti dalla vendita del libro, che sarà assicurata in loco dalla libreria Giunti, sono devoluti in beneficenza al Progetto di Umanizzazione delle cure "Pediatria a misura di bambino"  del Reparto di Pediatria dell'Ospedale "Maurizio Bufalini".

Nonostante la società contemporanea si confronti ormai quotidianamente con gli effetti devastanti della violenza, in particolare quella perpetrata nei confronti delle donne, questa realtà risulta tuttora scarsamente riconosciuta, sottostimata, erroneamente interpretata e spesso oggetto di giudizio negativo, di intolleranza ed insofferenza.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’aggressività e la violenza sulle donne non origina soltanto dagli angoli bui della psiche e dagli impulsi patologici dell’individuo, ma rappresenta l’esito di una civiltà che pare non essere in grado di superare un’arcaica visione del mondo basata sulla disuguaglianza di genere.
Il gruppo di progetto “IN-vulnerabili” con il patrocinio dell’AUSL della Romagna, ha offerto nuovamente alle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Forlì-Cesena, un momento di riflessione  sul tema, con l’obiettivo di  sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto e alla valorizzazione delle differenze e delle peculiarità. 
Il prof. Alberto Ausoni, docente di Storia dello Spettacolo e di Storia della Musica e del Teatro presso l’Accademia di Belle Arti di Torino, attraverso il racconto silenzioso affidato alle arti visive, ha guidato venerdì 3 dicembre gli studenti di alcune classi del Liceo Classico G.B. Morgagni di Forlì riuniti presso la Sala Icaro, lungo un percorso di conoscenza e riflessione in merito alla violenza agita sulle donne, alle basi storiche e filosofiche del fenomeno, alle espressioni di sofferenza, marchiate spesso da senso di vergogna che annienta la forza di narrare il proprio vissuto e che spesso sono di difficile lettura ed interpretazione.
L’incontro, introdotto dal Prof. Marco Lega, è stato seguito con interesse e partecipazione attiva da parte sia degli studenti sia del corpo docente.
Si ringrazia il Lions Club Forlì “Giovanni De’ Medici”, che ormai da anni sostiene il progetto “IN-vulnerabili” con grande sensibilità, rappresentato dal Presidente Claudio Cortesi, dalla signora Marina Monti Farolfi e dal signor Mauro Casadio.
L’evento verrà riproposto “on line” il 10/12 pv alle altre scuole secondarie di secondo grado della provincia di Forlì-Cesena che hanno aderito all’invito del gruppo di progetto.

Il Prof. Alessandro Cucchetti, della Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate dell’ospedale di Forlì, tra gli autori di uno studio pubblicato in questi giorni sulla prestigiosa rivista " The  Lancet", dal titolo: “The EASL-Lancet Commission: Protecting the next generation of Europeans against liver disease complications and premature mortality”

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)01701-3/fulltext

“Le malattie epatiche sono diventate una grave minaccia per la salute in tutta Europa – si legge nella premessa allo studio – ed il volto dell'epatologia europea sta cambiando grazie alla cura dell'epatite virale C e del controllo dell'epatite virale cronica B, ed a causa dell'abuso sempre più diffuso e malsano de l'alcool, dell'epidemia di obesità, e di malattie epatiche non diagnosticate o non curate nelle popolazioni migranti. Di conseguenza l'Europa si trova di fronte ad una sindemia incombente, in cui le ingiustizie socio- economiche e sanitarie si combinano per influenzare negativamente la prevalenza, i risultati e le opportunità di ricevere cure. Inoltre, la pandemia COVID-19 ha amplificato le sfide preesistenti all'attuazione uniforme delle politiche e all'equità di accesso alle cure in Europa, derivanti dai confini nazionali e dall'eterogeneità culturale e storica delle società europee.”

“Questo documento è stato commissionato dalla Associazione Europea per lo studio del Fegato (European Association for the Study of the Liver) – spiega il Prof. Cucchetti –  la quale ha riunito un team di esperti europei in vari aspetti delle malattie del fegato. Abbiamo raccolto ed incrociato per oltre due anni dati da database europei, discusso andamenti epidemiologici, analizzato gli aspetti sociali ed economici delle malattie epatiche e soprattutto di come lo stato di povertà abbia un ruolo dominante nella diagnosi e nella cura delle epatopatie croniche e dei tumori del fegato.  

Ho avuto da EASL il mandato di partecipare a questa commissione assieme al Prof. Vincenzo Mazzaferro dell’Istituto Tumori di Milano, al Prof. Philip Johnson dell’Università di Liverpool ed al Prof. Bruno Sangro dell’Università di Navarra, con l’obiettivo finale di definire lo stato attuale e le direzioni future della prevenzione, della sorveglianza e del trattamento dell'epatocarcinoma. Sono orgoglioso di questo coinvolgimento che sottolinea come l’Università degli Studi di Bologna e l’Ospedale Morgagni – Pierantoni siano all'interno di un network internazionale nello studio e nel trattamento delle patologie del fegato.