Skip to main content

Articoli filtrati per data: Marzo 2019

Dal Messico all'ospedale di Forlì, presso l'UO di Otorinolaringoiatria di Forlì, diretta dal prof. Claudio Vicini, per una collaborazione scientifica sulla chirurgia robotica applicata alla medicina del sonno.
 
Il dottor Rodolfo Lugo Saldana, Presidente della Federazione messicana di Otorinolaringoiatria, ISSSTE Hospital (Monterrey, Mexico) e il prof.Rafael Moreno, professore alla Facoltà di Medicina dell'Università Autonoma di Nuevo Leon (UANL), collaborano da tempo con il prof. Claudio Vicini e il suo team, nell'ambito della roncochirurgia.
Dopo una pubblicazione multicentrica, realizzata sei anni fa, sulla faringoplastica BRP e la prima esperienza, in Sud-America, di  un intervento chirurgico nello stesso settore reso possibile sempre dalla collaborazione con il prof. Vicini, il gruppo messicano del dottor Lugo Soldana ha deciso di venire all'ospedale di Forlì per apprendere le tecniche di chirurgia robotica transorale in roncochirugia, che hanno reso noto il prof. Vicini a livello internazionale.
 
"La proficua collaborazione con il prof. Lugo Saldana e il team messicano - spiega il prof. Vicini - proseguirà a luglio prossimo con un corso di chirurgia robotica, di cui io sarò docente. Sarà il primo corso del genere in Messico, in particolare nell'ospedale dove opera il professore, dove il robot chirurgico è presente, ma non viene utilizzato in ambito otorino."
L'UO di ORL sta ospitando anche il dottor Muawya Bani Jounes, medico otorinolaringoiatra da Irbid, Giordania, specializzato in chirurgia naso-gola-orecchio dell'adulto e del bambino, la dottoressa Cecilia Rosso, specializzanda dell'Università di Ferrara, interessata alla chirurgia OSAS e robotica e lo specializzando dell'Università di Ferrara, dottor Luca Cerritelli.
È un lungo e datato percorso anche quello che ha portato, ancora una volta a Forlì, il prof. Pasquale Capaccio, docente associato all'Università di Milano. Il prof. Capaccio, esperto in ghiandole salivari, sta studiando, con il prof. Vicini, la possibilità di un intervento chirurgico robotico per la rimozione totale della ghiandola sottomascellare.
Pubblicato in Notizie dal sito

Domenica 24 e 31 marzo, presso il salone comunale di Forlimpopoli, piazza Fratti, torna l'iniziativa "Una piega per l'hospice".

Tutte le signore potranno usufruire di una piega per i capelli, a fronte di un'offerta di 10 euro che verrà interamente devoluta all' Associazione Amici dell'Hospice.

Pubblicato in Notizie dal sito

Ancora un gesto di vicinanza da parte della società civile nei confronti della sanità riminese. L’associazione Aned, che raggruppa pazienti affetti da patologie nefrologiche, ha infatti donato 9 televisori, di cui 8 collocati in altrettante stanze di degenza della Nefrologia ed 1 nella Sala Dialisi, completi di portatelevisori, per un valore complessivo di oltre mille euro.

Si è svolta questa mattina una sobria cerimonia di consegna alla quale hanno partecipato la delegata Aned Lia Blatti e i vertici dell’associazione, la dottoressa Catia Drudi in rappresentanza della direzione medica ospedaliera, il dottor Angelo Rigotti, direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi di Rimini dell’Ausl Romagna.

A rendere ancor più significativa questa donazione, il fatto che è frutto di donazioni delle famiglie di pazienti che, purtroppo, sono deceduti, e i cui nomi sono stati letti dalla delegata Lia Blatti nel suo intervento: Giuseppe Amadei, Francesco Molinari, Concetta Manusia Saporetti, Giuliano Giordani, Sergio Occhini.

Oltre a ringraziare l’associazione e le famiglie, la dottoressa Drudi ha sottolineato l’importanza dell’umanizzazione dei luoghi di cura, per la quale gesti come questo dell’Aned sono molto importanti.

Mentre il dottor Rigotti, oltre a ricordare le caratteristiche e i dati d’attività della “sua” unità operativa, ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione, in particolare per le patologie renali.

Il reparto di “Nefrologia e Dialisi” è situato presso l’Ospedale “Infermi” e dispone di 13 posti letto di degenza e 2 di day – hospital, e serve tutta la provincia di Rimini, anche attraverso posti dialisi in vari ospedali: 28 a Rimini, 15 a Riccione, 12 a Santarcangelo per un totale di 55  posti letto e 195 pazienti in dialisi. Vengono effettuate dalle 28.000 a più di 30.000 emodialisi l’anno, cui se ne aggiungono 500-600 per acuti e circa 650 dialisi per turisti, in estate, per circa 120 pazienti; 15 pazienti sono trattati in dialisi peritoneale. In reparto vengono seguite tutte le patologie nefrologiche e le complicanze cliniche dei pazienti dializzati e trapiantati, sono effettuati dai 350 ai 380 ricoveri annui, con 30-35 biopsie renali l’anno. Presso i day – service vengono effettuate oltre 1.300 visite l’anno per insufficienza renale cronica a 420 pazienti, più di 1000 visite l’anno per i 150 pazienti trapiantati seguiti in follow-up e sono seguiti 35 pazienti affetti dalla patologia rara “Malattia di Fabry”. Gli ambulatori (nefrologico, di prevenzione per l’insufficienza renale progressiva, e per la misurazione della pressione arteriosa) effettuano oltre 5.400 visite l’anno per esterni cui si aggiungono 1.200 consulenze interne. Il servizio dispone di 12 medici (compreso il primario), di 77 infermieri (tra cui quattro coordinatori), 7 operatori oss e 1 segretaria.

A rimarcare l’importanza della prevenzione si svolgerà sabato prossimo, 23 ottobre, a Novafeltria, l’ultimo degli interventi pubblici in occasione della Giornata Mondiale del Rene. Dalle 9 alle 13 sarà attiva postazione informativa/operativa presso l'ospedale di Novafeltria, dove personale infermieristico “Sacra Famiglia” e medico dell’Unità Operativa Nefrologia e Dialisi di Rimini, assieme ai volontari Aned, Aido e della Croce Verde di Novafeltria, saranno a disposizione dei cittadini per effettuare un breve ed essenziale check-up (compilazione di una breve scheda anamnestica, controllo della pressione arteriosa, esame delle urine, colloquio con gli specialisti in caso di esiti patologici). L’evento vedrà la partecipazione organizzativa della Croce Verde di Novafeltria.

 

Pubblicato in Notizie dal sito

Ieri mattina il Presidio Ospedaliero “Umberto I” di Lugo ha ospitato la visita del Sindaco Davide Ranalli, già programmata da alcuni giorni, per fare il punto sulla situazione dell’ospedale.

“Ogni anno come sindaci ci prendiamo l’impegno di monitorare lo stato del nostro ospedale - ha dichiarato il sindaco Ranalli -: rispetto agli impegni presi da parte dell’Ausl e rispetto alle esigenze della cittadinanza. Oggi abbiamo potuto constatare lo stato di avanzamento del nuovo Padiglione D, un investimento importante di 4.750.000 euro che andrà a qualificare ulteriormente il nostro ospedale, nonché i lavori per il nuovo pronto soccorso, atteso e urgente; abbiamo potuto incontrare il personale che qui ogni giorno lavora con professionalità e dedizione. L’Ausl della Romagna ha compiuto un passo importante e coraggioso, ovvero ha unito le forze di tutte le eccellenze pubbliche delle tre province romagnole per creare un modello capace di precedere i tempi rispetto all’evoluzione del servizio sanitario: mi auguro che la Regione Emilia-Romagna sappia riconoscere questo sforzo, che richiede risorse e investimenti capaci di dare risposte concrete ai cittadini, anche rispetto alle paure che ogni cambiamento porta inevitabilmente con sé”.

Il Presidio Ospedaliero di Lugo si estende su una superficie di cinquantamila metri quadrati, di cui oltre 44mila coperti. La struttura ospedaliera è suddivisa in padiglioni.

Il Padiglione A, che si eleva per cinque piani, ospita le attività di Medicina d’Urgenza, Rianimazione, Cardiologia e Utic, Chirurgia, Urologia, Ginecologia e Ostetricia, Terapia antalgica, Ortopedia, Degenza breve, Pneumologia, Post acuti, Pediatria, Day Hospital di Medicina, Oculistica, Riabilitazione, Centro di Prevenzione Oncologica.

Presso il Padiglione B sono situati la Lungodegenza, l’Endoscopia digestiva, la Riabilitazione intensiva e la Medicina.

Nel Padiglione C si trovano ambulatori e poliambulatori con servizi di Ginecologia e Diabetologia, la Dialisi, il Centro Avis, la Dermatologia e il Day Hospital Oncologico, la Terapia Antalgica, il Laboratorio a risposta rapida. Infine, il Padiglione E ospita il Pronto Soccorso e la Radiologia.

Il Padiglione D è attualmente allo stato di cantiere; sono infatti  in costruzione, e vi troveranno sede definitiva: la nuova Dialisi (al pianterreno), l’Otorinolaringoiatria (al primo piano), l’ Oculistica (con 16 ambulatori al primo e secondo piano), l’Endoscopia digestiva (al secondo piano). Costo complessivo dell’opera, 4.750.000 euro:  i lavori, la cui fine è prevista entro il 2019, prevedono la demolizione e la ricostruzione ex novo di questa area dell’Ospedale poiché un intervento di ristrutturazione sull’esistente sarebbe stato più dispendioso e meno funzionale. In questo modo per il rivestimento della struttura sono stati usati materiali  che consentiranno di fare di quell’edificio un padiglione ad “impatto ambientale zero”, grazie alle politiche di conservazione energetica.

Tra gli ulteriori lavori per i quali attualmente è in corso la progettazione, si possono citare: interventi impiantistici per il risparmio energetico sempre presso il Padiglione D, il collegamento di quest’ultimo col resto del Presidio ospedaliero, il nuovo Laboratorio a risposta rapida e trasfusionale i cui lavori termineranno entro l’estate prossima e che troverà spazio nelle vecchie cucine al pianterreno del Padiglione C. Ma l’intervento forse principale attualmente in corso di progettazione, è la riqualificazione della Rianimazione. Per la Rianimazione il termine della progettazione è previsto a settembre 2019 così da poter inserire l’opera tra i finanziamenti previsti dal Programma Regionale degli Investimenti (si allegano, in proposito, alcuni pdf con rendering e piani investimenti).

Il sindaco, accompagnato dal direttore generale dell’Ausl Marcello Tonini e dal direttore medico del presidio dotto Paolo Fusaroli, ha quindi visitato vari reparti.

Pronto soccorso. Sul fronte strutturale, va ribadito che è stata realizzata la nuova Osservazione Breve Intensiva (OBI) ed è stata ampliata l’intera area del triage/barrellati  allo scopo di dedicare  l’intero piano alle operazioni di Pronto Soccorso, raddoppiando così di fatto gli spazi a disposizione.  Grazie a questi interventi strutturali (l’OBI) – ha spiegato la primaria dottoressa Ivana Valenti - è stato possibile diminuire i ricoveri e, soprattutto, migliorare la  diagnostica e il contenimento del rischio clinico.

In queste aree è stata tra l’altro prevista ed è in corso di realizzazione una nuova Sala Radiologica dedicata al Pronto Soccorso grazie alla quale i pazienti che hanno bisogno di accertamenti radiologici non dovranno più essere trasportati e presi in carico dalla Radiologia, con un conseguente e significativo risparmio di tempo. Il tutto sarà completato, e dotato di un nuovo apparecchio radiologico, dopo l’estate. A questo fine è stato effettuato il trasferimento della postazione del 118. Gli accessi al Pronto Soccorso nel 2018 sono stati poco meno di quarantamila.

Radiologia. Anche qui molti e significativi lavori sono già stati fatti, per ospitare la nuova Tac (investimento di circa 500mila euro) e l’apparecchio radiologico telecomandato e una serie di interventi di riqualificazione energetica (investimento di 452mila euro). Oltre alle opere di edilizia ospedaliera, infatti, la valorizzazione del Presidio Ospedaliero Umberto I di Lugo passa anche dall’acquisizione di apparecchiature medicali di altissimo livello. Basti pensare, come ha ricordato il primario dottor Carlo Orzincolo, alla Tac e al telecomandato già citati sopra, per una spesa complessiva di circa 750mila euro e all’installazione del nuovo apparecchio radiologico nei locali del Pronto Soccorso.

Day Hospital Oncologico e Hospice. Il Day Hospital oncologico è stato oggetto di una recente opera di riqualificazione e umanizzazione (si allega il relative comunicato stampa a suo tempo inviato), mentre all’Hospice è stata recentemente attivata una nuova sala in cui i paziente e/o loro parenti possano avere momenti di raccogliemento.

Sempre nell’ambito della visita si è colta l’occasione anche per fare il punto si vari altri aspetti.

Attività chirurgica. Con oltre 13mila interventi effettuati  nel 2018, l’attività chirurgica, in particolare quella di Chirurgia Generale, ha visto un incremento costante di prestazioni, concentrando in questa sede le attività di chirurgica minore, day surgery e ambulatoriale, rivolte sia ai residenti di Lugo sia ai cittadini delle località limitrofe.

Punto nascita e Riproduzione medialmente assistita. Nessun servizio è venuto meno rispetto al Punto nascita, e il calo del numero di parti si inserisce in un trend nazionale di denatalità associato ad una sempre maggiore presa in carico delle partorienti a rischio in termini di sicurezza dell’evento parto, anche attraverso la centralizzazione, quando ne ricorre la necessità, in una struttura a maggior intensità di cura. Ad ogni modo a Lugo l’attività del punto nascita continuerà, in sicurezza, attraverso la presenza di una guardia attiva ginecologica e pediatrica, e con tutti i requisiti di sicurezza necessari. A ciò si affianca l’attività di Fisiopatologia della Riproduzione che vedrà di qui a breve l’accorpamento con l’analoga struttura di Cattolica, con guida a Lugo.

La visita è stata occasione per ufficializzare il passaggio di consegne, alla direzione medica del Presidio, tra la dottoressa Marisa Bagnoli, ora in forze alla Direzione medica dell’Ospedale di Cesena, e il dottor Paolo Fusaroli (di cui in coda al presente si allega la presetnazione).

Dichiarazione del direttore generale Tonini.

“Nello sviluppo del ‘Progetto Ausl Romagna’ si inserisce armonicamente anche il consolidamento dell’ospedale di Lugo, che è tutt’altro che depotenziato. Ne è riprova tutto ciò che questa mattina abbiamo presentato in termini di sviluppo strutturale tecnologico ed organizzativo. Particolarmente significativi appaiono i dati dell’attività chirurgica che testimoniano come l’ospedale di Lugo stia diventando punto di riferimento per l’attività di media complessità anche per cittadini provenienti da altri ambiti territoriali. Attività che si sta avvalendo anche della collaborazione, a Lugo, del professor Giorgio Ercolani e della dottoressa Annalisa Curcio per quanto riguarda al chirurgia senologica ricostruttiva”.

Curriculum e notizie sul dottor Paolo Fusaroli, che è stato nominato Direttore medico del Presidio Ospedaliero di Lugo, ruolo prima ricoperto dalla dottoressa Marisa Bagnoli, ora in forze al Presidio Ospedaliero di Cesena.

Sessantuno anni, ravennate, il professionista si occupava già di direzione medica in particolare presso l’Ospedale di Ravenna anche in qualità di sostituto del direttore. Coordinatore del Team operativo locale per il controllo delle infezioni e il buon uso degli antibiotici ha lungamente lavorato sulla vigilanza delle infezioni della ferita chirurgica, contaminazione da legionella nell’acqua sanitaria, germi resistenti agli antibiotici. Ha predisposto, anche partecipando a gruppi di lavoro regionali, linee guida, protocolli, studi e monitorato contratti relativi ai servizi di smaltimento rifiuti ospedalieri e pulizia ed igienizzazione delle strutture sanitarie. Ha attivato ed è stato il responsabile della “Psicologia ospedaliera”, nata per affrontare le problematiche connesse con le violenze di genere e sui minori e di supporto nel campo materno infantile ed oncologico. Forte impegno anche sul fronte dell’edilizia ed organizzazione ospedaliera e sanitaria: il dottor Fusaroli ha tra l’altro coordinato il gruppo di lavoro per la centralizzazione del Laboratori Analisi di Pievesestina. Dal 2001 al 2016 ha collaborato coi coordinatori locali nella gestione delle donazioni di organi e tessuti.

Precedentemente, per l’Ausl di Ravenna, ha svolto un incarico aziendale di Coordinamento indirizzo consulenza studio e ricerca, ha collaborato al processo di dipartimentalizzazione dell’organizzazione ospedaliera, anche istituendo la degenza breve chirurgica, ha gestito in qualità di responsabile la Struttura Sanitaria di Fusignano ed è stato vicedirettore sanitario dei presidi ospedalieri di Comacchio e Codigoro. Tra il 1985 e il 1986 è stato sottotenente medico, Capo Nucleo Igiene e Profilassi per l’Aeronautica Militare presso l’aeroporto di Cervia.

Laureatosi in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa nel 1985, si è specializzato in Sanità pubblica nell’89 e in Igiene e organizzazione dei servizi ospedalieri nel ’98, alle università di Pisa e Ferrara; nel 2000 ha conseguito il Master in Evidence based health care presso l’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna e nel 2001 il perfezionamento in Programmazione gestione e valutazione dei Servizi sanitari presso l’Università di Bologna. Successivamente ha continuato a frequentare seminari ed aggiornamenti in particolare sul rischio infettivo, incidenza di fattori ambientali di rischio per la salute, modelli organizzativi ospedalieri, accreditamento, malattie infettive (in particolare su Sars ed Ebola ha elaborato i protocolli di rischio ospedaliero).

Sul fronte universitario il dottor Fusaroli insegna da molti anni presso le università di Bologna e Ferrara anche seguendo varie tesi di laurea. Decine le pubblicazioni sugli argomenti di competenza e le relazioni a convegni in tutt’Italia.

Pubblicato in Notizie dal sito

Giovedì 28 e venerdì 29 marzo a Cesena (Sala Malatesto Novello, Cesena Fiera), dalle ore 14 alle 17, si terrà un Convegno scientifico sui programmi di Patient Blood Management dal titolo “PBM organizzazione, clinica e scenari futuri” con la partecipazione del Centro Regionale Sangue e del Centro Nazionale Sangue.

L'evento vede il patrocinio delle seguenti società scientifiche: acoi Associazione Chirurghi Ospedalieri, SIdEM Associazione Chirurghi OspedalieriAssociazione Chirurghi Ospedalieri, Centro Nazionale Sangue, A.N.M.D.O. Associazione Nazionale Medici Direzioni Ospedaliere, SIAARTI Società Scientifica Italiana degli Anestesisti Rianimatori e Terapisti del Dolore, SIMTI Società Italiana Medicina Trasfusionale e Immunoematologia. Responsabile scientifico è la dottoressa Vanessa Agostini, Coordinatore Sistema Sangue e Plasma dell'AUSL della Romagna.

Tutti i dettagli nell'allegata locandina

Pubblicato in Notizie dal sito

Il dottor Carlo Lusenti è il nuovo direttore del Presidio Ospedaliero di Cesena, Cesenatico e San Piero in Bagno, ruolo prima ricoperto dalla dottoressa Virna Valmori. E' stato scelto per la guida ad interim (e quindi in via temporanea) del Presidio cesenate, oltre che per le sue rilevanti esperienze gestionali, anche per l’attuale ruolo di Direttore del Dipartimento Chirurgico e Grandi Traumi di Cesena, all’interno del quale confluiscono le strutture ospedalieri riferibili al Trauma Center, struttura di riferimento per i grandi traumi a livello aziendale e sovra aziendale. La presentazione è avvenuta ieri in Comune, alla presenza del direttore sanitario dell’Ausl Romagna, dottor Stefano Busetti, e del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi.

Sessantadue anni, nato a Reggio Emilia, il dottor Lusenti si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna. Ha conseguito la specializzazione in Urologia a Padova, in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso a Modena e in Andrologia a Pisa. Ha seguito vari corsi di perfezionamento universitari e master su tematiche urologiche e organizzativo-gestionali in ambito sanitario.

La sua carriera professionale inizia presso l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia dove si è occupato in particolare di chirurgia uro-oncologica, andrologia, chirurgia dei genitali maschili, tecniche microchirurgiche per il recupero di gameti maschili per procreazione medicalmente assistita, nonchè della definizione e applicazione di protocolli per il miglioramento dei percorsi di cura dei pazienti urologici. Nel 1997 ha vinto il premio europeo per la buona qualità in sanità.  Nel 2002 è stato titolare dell’incarico di alta specializzazione in Andrologia e chirurgia genitale maschile.  Dal 2005 al 2010 è stato direttore dell’Unità Operativa di Urologia dell’ospedale Bufalini di Cesena e dal 2008 al 2012 ha ricoperto l’incarico di Direttore dell’allora Dipartimento chirurgico di Cesena. Dal 2010 al 2014 è stato Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna.  Nel 2014 è tornato alla guida del reparto di Urologia del Bufalini, ruolo che ricopre tutt’oggi. E’ direttore del Dipartimento Chirurgico e Grandi Traumi di Cesena.

Autore di più di cento pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali, il dottor Lusenti ha svolto anche una intensa attività di aggiornamento e formazione partecipando a più di 200 corsi e convegni specialistici.

Pubblicato in Notizie dal sito

 

 

Associazione Nuova Civiltà delle Macchine e Centro Studi "Gianni Donati" per il volontariato e la solidarietà

in collaborazione con Associazione Salute e Solidarietà e AUSER volontariato Forlì

presentano l'incontro

 

 

“La nascita e la morte. La scienza e la possibilità di scegliere”


Forlì, 23 marzo 2019

ore 16 – 18
Sala Pieratelli - Ospedale Morgagni Pierantoni 

Via Forlanini, 34 - Forlì

Con la partecipazione di :
 Carlo Flamigni – Ginecologo, Saggista, Scrittore
 Marco Maltoni – Direttore dell'Unità operativa Cure Palliative dell'Ausl Romagna sede
di Forlì


Conduce:

Danila Valenti – Direttore UO Complessa Rete delle Cure Palliative Azienda USL di
Bologna - Board Member dell’ European Association for Palliative Care ( Bruxelles)

 


L’evoluzione delle conoscenze e degli strumenti tecnici resi disponibili dall’ingegno umano ci interrogano in modo nuovo rispetto ad alcune possibilità connesse con la nascita e con la morte. In seno alle società democratiche, argomenti delicati come questi vanno affrontati con pacatezza: in modo serio e riflessivo, e ben disposti a trovare soluzioni – anche normative – il più possibile condivise.  Da una parte, occorre tenere conto della diversità delle visioni del mondo, delle convinzioni etiche e delle appartenenze religiose, in un clima di reciproco ascolto e accoglienza. D’altra parte lo Stato non può rinunciare a tutelare tutti i soggetti coinvolti. Pur tenendo presente che stiamo parlando di possibilità di scegliere, esiste la consapevolezza che, pur cercando approcci che non siano impositivi verso le libere scelte di ognuno, questo argomento non è
bastante per approdare ad una ulteriore evoluzione del nostro sistema di regole. E’ quindi fondamentale un dialogo che, per poter essere sviluppato, richiede un senso di responsabilità aggiuntivo che riesca a mettere in campo un "supplemento di saggezza" da parte di tutti. L’incontro è aperto a tutti i cittadini. Sarà possibile porre domande ai relatori. Sono stati richiesi crediti ECM, per tutte le categorie sanitarie.

Iscrizione per idipendenti  Ausl Romagna tramite “portale web”, per esterni https://portale-ext-gru.progetto-sole.it/


Con il patrocinio di:Ausl Romagna, Comune di Forlì


Per informazioni: info@nuovaciviltadellemacchine.it oppure telefonare al: 3356372677, saluteesolidarieta.romagna@gmail.com

Pubblicato in Notizie dal sito

L'infermiere e l'uso consapevole dei social


Lunedì 18 marzo 2019


15:00-18:30


Via Dismano, 3845 Pievesistina di Cesena

 

Il corso di formazione accreditato "L'infermiere e l'uso consapevole dei social" si pone come obiettivo quello di fornire conoscenze e aggiornamenti ai professionisti infermieri, per vivere in modo corretto il rapporto con i social ed il web.Il tema verrà affrontato dal punto vista etico, deontologico e legale; nello specifico verranno dati elementi per la gestione delle fake news e dei rischi che ciascuno corre quotidianamente esponendosi come cittadino e professionista.


Relatori

Nicola Draoli, Consigliere FNOPI
Fabio Fedeli, Presidente OPI Lecco
Avv. Margherita Patrignani, Consulente Legale OPI Forlì-Cesena
Rosa Giuffrè, Consulente per la Comunicazione Digitale | Formatrice | Blogger

Programma

Apertura dei lavori: Linda Prati

Moderatori: Francesca Puca, Tiziana Rambelli


ore 15.00 Nicola Draoli, Componente Comitato Centrale FNOPI: “L’infermiere e i social: aspetti etici e deontologici”
ore 15.30 Fabio Fedeli, Presidente OPI Lecco: “Professionista infermiere e fake news”
ore 16.00 Avv. Margherita Patrignani, “Social network: risvolti legali per la professione”
ore 16.45 Coffee break
ore 17.00 Rosa Giuffrè, Blogger: “Infermieri on line: rischi, pericoli, abusi”
ore 18.15 Compilazione questionari ECM, chiusura dei lavori e consegna attestato di partecipazione

 

Pubblicato in Notizie dal sito

Si  è svolta questa mattina una sobria cerimonia di inaugurazione di una scultura in ceramica donata all’Ospedale di Faenza. Erano presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Faenza Massimo Isola, il vicesindaco di Riolo Terme Francesca Merlini, il direttore medico dell’Ospedale di Faenza dottor Davide Tellarini, oltre naturalmente all’autore dell’opera donata, che è stato ringraziato dal dottor Tellarini.

L’artista Pier Vittorio Fognani, di origini toscane, ha studiato a Faenza all’Istituto d’Arte per la Ceramica dove si è diplomato negli ultimi anni '50. Nel 1960 si è stabilito definitivamente a Faenza, dove ha aperto un laboratorio e ha alternato la sua attività di ceramista con alcuni periodi di insegnamento a Forlì, Ravenna, Deruta, Napoli e Chiavari. Ha diretto per alcuni anni la rivista “Ceramicart”. Entrato di ruolo all’istituto d’Arte di Lucca, si è trasferito in quella città fino al 1990, anno del suo rientro in Romagna, a Riolo Terme, dove attualmente vive e lavora. In questo lasso di tempo ha partecipato a mostre collettive e ha allestito mostre personali. Fra le tante mostre personali, le più importanti a Forlì, Modena, Ravenna, Riolo Terme, Firenze, Ferrara e Faenza (galleria Forum). Ha ottenuto molti riconoscimenti, fra cui il premio Ugolini al miglior ceramista under 30 (premio nazionale Faenza 1962) e diverse citazioni in riviste, volumi d’arte e giornali.

L’opera scultorea in ceramica che il maestro Fognani ha deciso di donare all’Ospedale di Faenza, si innesta, arricchendolo profondamente, nell'interessante cornice storica dell'ospedale “per gli Infermi” di  Faenza, voluta  dal Vescovo Antonio Cantoni nella seconda metà del Settecento.

La raccolta faentina presenta un percorso espositivo che rimanda alla propria storia e successiva sedimentazione patrimoniale. A questo proposito non si può dimenticare  il ciclo pittorico della Chiesa dedicato a S. Giovanni di Dio, eseguito da Filippo Comerio (1777 circa), che ci rammenta l’ordine dei Fatebenefratelli cui fu affidata la conduzione dell’Ospedale sino le soppressioni napoleoniche mentre, per quanto riguarda lo stretto rapporto tra artisti faentini Ospedale e cittadinanza,  si ricorda  il grande vaso eseguito da Pietro Melandri per il nuovo reparto d’idroterapia e la galleria dei benefattori con i suoi  39 ritratti in ordine cronologico.

Il complesso devozionale donato è costituito da due parti distinte in terracotta eseguite in momenti diversi. La terracotta centrale fu eseguita nel 2012, in occasione della mostra collettiva in ricordo del cinquecentenario del terremoto di Faenza mentre, la cornice, fu pensata e preparata successivamente col fine di aggiungere enfasi all'opera stessa. La “Madonna delle Grazie”, patrona della Diocesi di Faenza e Modigliana, madre di tutte le grazie, è raffigurata circondata da boccioli di rosa mentre stringere tra le mani le due terne di frecce spezzate.

Tutte queste opere sono un tassello importantissimo dell’opera di umanizzazione delle cure che si sta svolgendo presso l’Ospedale di Faenza, così come presso tutte le strutture sanitarie dell’Ausl Romagna, sulla scorta delle relative linee guida regionali.

Pubblicato in Notizie dal sito

L'Assemblea Legislativa - Regione Emilia-Romagna comunica che questa sera, nel format "Assemblea ON-ER",  andrà in onda un servizio sulla presentazione del progetto Ausl Romagna Cultura e della docufiction "Morgagni. Sua Maesta' Anatomica" alla commissione Politiche per la salute e politiche sociali in seduta congiunta con la commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità.

Di seguito le emittenti televisive e gli orari in cui il format sarà trasmesso:

ICARO TV – 19.35

TELEROMAGNA – 19.45

RETE8 VGA – 20.00

"Presentata il 25 febbraio 2019 in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, in seduta congiunta con la commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, il docufiction "Sua Maestà Anatomica" sulla figura di Giovanni Battista Morgagni. Nella stessa seduta è stato presentato anche il progetto "Ausl Romagna Cultura".

Morgagni, ha evidenziato la coordinatrice della comunicazione del gruppo Ausl Romagna Cultura Tiziana Rambelli, "è stato un patologo forlivese, vissuto tra il Seicento e il Settecento nato nel 1682 e morto nel 1771, che ha rivoluzionato la medicina: è il fondatore della patologia moderna". Lo storico della medicina Francesco Puccinotti, ha poi aggiunto la relatrice, "scrisse di Morgagni che ‘se tutte le scoperte anatomiche fatte da lui dovessero portare il suo nome, forse un terzo delle parti del corpo umano avrebbero il suo nome’". Il docufiction, ha spiegato infine Rambelli, "nasce da un’idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, gruppo che ha come obiettivi la valorizzazione del patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’Ausl, la diffusione della conoscenza delle figure dei grandi medici della Romagna e la realizzazione di iniziative di divulgazione scientifica e culturale".

la docufiction è stato girato dal regista Cristiano Barbarossa, l’attore protagonista è Riccardo Mei.

Luca Saragoni, anatomopatologo dell’ospedale di Forlì, e Mirko Traversari, antropologo fisico dell’Università degli studi di Bologna (sede di Ravenna), sempre sulla figura del Morgagni, hanno spiegato quelle che sono state le "innovazioni rivoluzionarie introdotte da questo medico, anatomista e patologo in un’epoca difficile come il Settecento".

Pierdomenico Lonzi, della direzione generale dell’Ausl Romagna, ha invece illustrato il progetto aziendale CURA (Corporate Academy dell’Ausl Romagna) che ha l’obiettivo di realizzare una nuova identità aziendale. Vogliamo, ha rimarcato Lonzi, "integrare saperi, culture, patrimonio e professionalità". Uno dei settori trainanti del progetto CURA è Ausl Romagna Cultura.

È poi intervenuta Sonia Muzzarelli, responsabile del patrimonio storico artistico archivistico dell’Ausl Romagna, che ha parlato di obiettivi, come quello primario "di mettere in sicurezza questo importante patrimonio, cercando di renderlo il più possibile fruibile".

La consigliera Valentina Ravaioli (Pd) ha parlato di "un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio finalizzato a renderlo fruibile a una platea sempre più ampia di cittadini". Con attenzione particolare, ha aggiunto, "ai più giovani: una sfida ambiziosa e necessaria, in particolare in un momento storico caratterizzato da un pericoloso oscurantismo di ritorno nei confronti della scienza".

In conclusione, il presidente Zoffoli ha ribadito l’originalità del progetto: "Può essere un modello". Ha poi sottolineato l’importanza di "fare crescere la conoscenza e il valore del territorio attraverso una rete di collaborazioni fra le quali, come in questo caso, quella tesa alla valorizzazione del patrimonio e del lavoro dell’Ausl".

Pubblicato in Cultura

Cerca notizia

Archivio