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Articoli filtrati per data: Maggio 2019

Sabato 8 giugno, alle ore 21, al Teatro Bonci di Cesena la Compañia Mahoú De Castilla y Diana Gonzalez del Centro De Arte Flamenco mette in scena il nuovo spettacolo di flamenco per l’anno 2019 “Fronteras, frontiere”, in collaborazione con Associazione Cesena Danze, Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna, UISP e con il patrocinio del Comune di Cesena.

Un evento benefico che servirà a raccogliere fondi per la Clown-terapia nel reparto di Pediatria dell’ospedale Bufalini di Cesena.

Dopo le produzioni di repertorio come Carmen, Bodas de Sangre, El Amor Brujo e Lorca, il coreografo e ballerino De Castilla inizia con spettacoli innovativi quali Romeo e Giulietta, la Divina Commedia, l'Olocausto, Pinocchio, Norma, Flamencamente, proposti per la prima volta in chiave flamenca e visti i successi di questi spettacoli l'artista propone per l'anno 2019: FRONTERAS… frontiere, spettacolo di flamenco liberamente ispirato a West Side Story.

LA PREMESSA – La frontiera non si apre abbattendo muri, aprendo porti o allestendo campi di accoglienza. Tutto ciò non basta. La frontiera si apre aprendo menti e cuori, accogliendo comprensione nelle nostre menti e pace nei nostri cuori. Solo così possiamo salvarci. Solo con l’amore possiamo salvarli. Banale, ma è così. Solo l’amore può renderci felici di ciò che siamo e fieri di ciò che siamo stati. Peccato, però, che non siamo più capaci d’amare, non vogliamo più amare. Perché è difficile, perché ci fa paura, ci fa male. Più semplice e più comodo è odiare, disprezzare, rinnegare, ignorare, meglio ancora dimenticare, anzi cancellare. Cancelliamo dal nostro mondo tutto ciò che non ci piace, cancelliamo dal nostro petto tutto ciò che ci fa male, cancelliamo dai nostri occhi tutto ciò che non sappiamo guardare. Mandiamo via tutto e tutti. Mandiamoli via e saremo felici. Sì, rimandiamoli tutti al loro paese. Pensieri, parole, persone, uomini, donne, vecchi e bambini. E visto che non sappiamo neppure qual’è il loro paese, rimandiamoli e basta. Rimandiamoli in mezzo al deserto, dove il solo brucerà le loro carni. Rimandiamoli in mezzo al mare, dove le loro carni neanche le vedremo. La cosa fondamentale è rimandarli, non là da dove sono venuti, ma là da dove non verranno più. Rimandiamoli e basta. Rimandiamoli per non saperli, per non sentirli. Rimandiamoli per non capirli, per non toccarli. Rimandiamoli per non vederli. Perché si sa: se lo sguardo non viene trafitto, il cuore non sarà mai ferito. Ferito? E da cosa? Dalla misericordia, dalla compassione dalla pietà? Ma quale cuore? Quale cuore verrà mai ferito, se ormai nessun cuore batte nel nostro petto? Quale occhio verrà mai trafitto se ormai siamo diventati ciechi davanti a tanta miseria? Quale persona può dirsi tale, se è capace di ignorare il dolore di un’altra persona? Quale persona può dirsi tale, se è capace di usare un’altra persona? Usarla come fosse una cosa, come fosse una bestia. Una cosa da comprare o da vendere. Una bestia da lavoro o da uccidere. Tanto che importa? Tanto a chi importa?

Questa è una storia di gente venuta da lontano eppur così vicino a noi. Anche loro nascono, vivono, sognano e muoiono. No. No, allora sono lontanissimi da noi, poiché loro nascono, sopravvivono, e affogano. Loro affogano, prima nell’illusione di una vita migliore, poi affogano nella nostra ignoranza, nella nostra indifferenza, nel nostro odio.

L’OPERA – Il coreografo e ballerino Mahoú De Castilla parte da questa premessa per presentare un’opera di danza-teatro in due Atti; la sua personale trasposizione di West Side Story da musical a flamenco. I personaggi, i luoghi e la storia di West Side Story sono stati il punto di partenza per creare uno spettacolo che parlasse di intolleranza verso “il diverso”, accostando al flamenco piú puro alcuni dei brani piú celebri di questo musical.

Sul palcoscenico De Castilla e la sua compagnia saranno accompagnati da José Salguero al cante, Giulio Cantore alla guitarra e Stefano Fabbri alle percussioni.

 

Flamenco e solidarietá – Lo spettacolo fa parte del progetto “Pediatria a misura di bambino”, per la raccolta fondi per la Clown-terapia nel reparto di Pediatria dell’ospedale Bufalini di Cesena.

 

Dove e quando:

Teatro A. Bonci - Cesena, Sabato 8 Giugno 2019 ore 21:00

info. e prenotazioni: 335-7150025

Da vari anni Mahoú de Castilla collabora con Diana Gonzalez e con l’Associazione Cesena Danze diretta dal Maestro Ivano Pollini, ed é proprio da questa collaborazione che nasce il nuovo C.A.F. Centro de Arte Flamenco, che oltre alla produzione di spettacoli, dá la possibilitá a chiunque di imparare quest'immensa arte.

In Italia il gruppo con cui lavora De Castilla è formato da un centinaio di non professionisti, “ma non dilettanti” ci tiene a precisare l’artista. Sono tutti allievi, desiderosi di imparare sempre di più, alcuni dei quali già da anni formano una compagnia, che calca molti importanti palcoscenici.

Il Centro de Arte Flamenco, opera in molte cittá dell'Emilia Romagna e non solo, per far si che quest'arte possa essere divulgata non solo come Danza ma come aspetto culturale di un popolo.

La danza non puó e non deve essere solo una sequenza di passi da insegnare, ma una cultura da far vivere in ognuno di noi, un veicolo per smuovere le coscienze a volte e un modo per risvegliare in noi sensazioni ed emozioni che possono tradursi in arte e giungere all'anima "duende".

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Un gesto di generosità nei confronti dell’U.O. di Pediatria del P.O. di Ravenna è stato compiuto ieri da parte dei Signori Fabrizio Mancini, della moglie Milena, della figlia Sara, delle sorelle Alba e Patrizia Mancini e della cognata Armida Con una donazione effettuata in ricordo di Tullio Mancini, scomparso il 10 luglio 2018, sono stati acquistati due saturimetri palmari per monitorare i valori della saturazione dei piccoli ricoverati, specialmente durante il trasporto di ritorno al reparto di Pediatria dopo interventi chirurgici e/o indagini in sedazione Alla donazione erano presenti il Direttore dell’U.O. Complessa di Pediatria, Dott. Federico Marchetti, il Sig. Fabrizio Mancini con la figlia Sara, i Coordinatori Infermieristici Flavio Fortunato e Ivana Cimatti. Il Dott. Federico Marchetti ha espresso il proprio sentito ringraziamento, rilevando che questa donazione ha contribuito ad implementare la dotazione di attrezzature sanitarie finalizzate al miglioramento del benessere dei bambini assistiti.       

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Sabato, 25 Maggio 2019 10:14

Cultura del sollievo e lotta al dolore

Come ogni anno, l’ultima domenica di maggio si celebra la Giornata Nazionale del Sollievo promossa dal Ministero della Salute, dalla  Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome  e dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti. E’ l’occasione per sensibilizzare e informare la cittadinanza, ma anche gli stessi operatori sanitari, rispetto al contrasto del dolore inutile nel corso delle pratiche mediche, in ospedale e sul territorio, e estendere la consapevolezza che il sollievo non è solo desiderabile ma anche possibile.

“Il dolore – spiega il dottor Massimo Innamorato responsabile della rete clinica della medicina del dolore per l’Ausl Romagna - costituisce un fenomeno patologico, una malattia nella malattia, che influisce pesantemente sulla vita delle persone con effetti negativi sulla sfera psichica ed emozionale, compromettendo l’autonomia, le relazioni interpersonali, i rapporti familiari e favorendo l’isolamento della persona dal contesto sociale. Come indicato nella legge 38/2010 che è la prima normativa che regola ed obbliga al trattamento della sofferenza chiunque lo necessiti ed in qualunque momento della vita, dall’età  neonatale fino all’anziano centenario, prevenire e valutare la sofferenza, il dolore e lo sconforto delle persone e partecipare al loro sollievo è il principale scopo di ogni operatore sanitario”.

A Ravenna, Lugo e Faenza verrà diffuso nelle principali strutture sanitarie aziendali materiale informativo sul tema del sollievo dal dolore. All’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna sarà allestita anche una postazione informativa per rispondere ai quesiti e fornire informazioni ai cittadini interessati.

A Rimini, giovedì 6 giugno, alle ore 18, nell’aula G della sede aziendale dell'Ospedale di Rimini (accesso da via Ovidio), si svolgerà l’evento pubblico dal titolo "Tutti insieme contro il dolore: una giornata tra studio e spettacolo". Sono previsti interventi di professionisti sul tema della gestione del dolore e dell’attività fisica adattata per i cittadini affetti da Parkinson, artrosi e lombalgia, dimostrazioni pratiche con fisioterapisti presenti in aula e un concerto di musica gospel.

Nel cesenate verrà diffuso nelle principali strutture sanitarie aziendali materiale informativo sul tema del sollievo dal dolore realizzato a cura dall’Ambulatorio di Terapia Antalgica dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale Bufalini di Cesena.

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 Un lettoergometro che consente ai cardiologici di eseguire contemporaneamente elettrocardiogramma e ecocardiogramma sotto sforzo, con notevoli benefici in termine di qualità delle immagini diagnostiche e tempi di esecuzione. Grazie a ASCOR Associazione Sostenitori Cardiologia Ospedaliera Riminese e il prezioso contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e Crédit Agricole Italia, l’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Infermi di Rimini si è dotata di questa nuova attrezzatura di diagnostica clinica, particolarmente utile per la valutazione e il monitoraggio delle malattie cardiovascolari. 

Oggi in ospedale si è svolta l’inaugurazione alla presenza, tra gli altri, del presidente Ascor Nando Piccari, del vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini Gianluca Spigolon, del responsabile Romagna di Crédit Agricole Italia Massimo Tripuzzi, del direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, del direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari, nonché direttore del reparto di Cardiologia dell’ospedale Infermi di Rimini Giancarlo Piovaccari.

“Il lettoergometro - ha spiegato il dottor Piovaccari -  è un particolare letto da visita reclinabile che permette al paziente di pedalare, come in una cyclette, rimanendo in posizione orizzontale. Costituisce uno strumento di diagnostica clinica non invasiva particolarmente utile per noi cardiologi poiché consente di identificare e associare la valutazione elettrocardiografica a quella morfologica funzionale dell’ecocardiografia transtoracica, in condizioni dinamiche di esercizio fisico. I vantaggi offerti dalla nuova apparecchiatura riguardano oltre il versante diagnostico e terapeutico anche i tempi di esecuzione che si riducono sia per i pazienti che per il personale: tra preparazione, esecuzione e refertazione, l’esame completo viene svolto in una sola ora”.

“A nome di tutta l’equipè – ha sottolineato il primario - ringrazio il presidente ASCOR Nando Picarri e tutti i soci dell’associazione, Linda Gemmani e Gianluca Spigolon rispettivamente presidente e vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini  e Massimo Tripuzzi Responsabile Romagna di Crédit Agricole Italia”. 

“Con questa iniziativa – ha affermato il vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini Gianluca Spigolon  - intendiamo assicurare al sistema sanitario uno strumento utile e innovativo che consente di qualificare ulteriormente un settore importante per l’Azienda Usl della Romagna”.

“Crédit Agricole – ha dichiarato il responsabile Romagna di Crédit Agricole Italia Massimo Tripuzzi – ripone grande attenzione a iniziative come questa che contribuiscono a creare e a rafforzare l’identità del territorio a vantaggio di tutta la comunità”.

“Siamo molto contenti e grati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e a Crédit Agricole Italia – ha sottolineato il presidente ASCOR Nando Picarri - per aver contribuito a questa donazione che testimonia il rapporto di proficua collaborazione a sostegno dell’attività ospedaliera”.

“La donazione di oggi – ha evidenziato il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini –  ci offre l’opportunità di migliorare e dare risposte assistenziali sempre più qualitative ai bisogni dei cittadini e rappresenta un esempio positivo della fattiva collaborazione  tra Enti e Istituzioni e del rapporto di fiducia e rispetto dei ruoli”.

 

L’importanza dell’Ecocardiografia per la prevenzione e la diagnosi delle cardiopatie

Il reparto di Cardiologia dell'Ospedale di Rimini esegue ogni anno circa 6000 ecocardiogrammi. L'Ecocardiografia rappresenta la disciplina cardiologica fondamentale per la diagnostica incruenta di tutte le Cardiopatie. Nel corso degli anni il continuo progresso tecnologico ha permesso all'Ecocardiografia di migliorare le potenzialità diagnostiche degli ultrasuoni, permettendo di valutare con precisione l'anatomia e la funzionalità delle valvole cardiache, la contrattilità del muscolo cardiaco e la presenza di eventuali difetti strutturali di natura congenita.

L'esame ecocardiografico che viene eseguito al letto del paziente fornisce informazioni anatomiche e funzionali cardiache in condizioni di completo riposo. Per  questo, negli ultimi anni, i Cardiologi hanno proposto in molti casi l'esecuzione dell'Ecocardiogramma durante uno sforzo fisico, allo scopo di riprodurre gli stessi sintomi che il paziente avverte nella sua vita quotidiana.

Registrando l'Ecocardiogramma durante lo sforzo si possono valutare parametri funzionali molto importanti, quali il peggioramento di un'Insufficienza valvolare, la riduzione della contrattilità del ventricolo sinistro, l'aumento della pressione polmonare ed altre informazioni che possono integrare l'inquadramento diagnostico di una malattia valvolare o della malattia coronarica, ed essere quindi molto utili nella successiva scelta terapeutica medica o cardiochirurgica.

L’utilizzo del lettoergometro per ecocardiogramma da sforzo agevola quindi il Cardiologo nell'esecuzione contemporanea di due esami. In questo modo i dati Ecocardiografici mostrano le eventuali variazioni funzionali indotte dallo sforzo rispetto ai parametri registrati in condizioni di base. L'esame è semplice ed eventualmente ripetibile per valutare modificazioni funzionali generate dalla terapia.


 

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Il prof. Claudio Vicini, direttore del Dipartimento Testa - Collo della Romagna  e il dottor Filippo Montevecchi, protagonisti della trasmissione Ping Pong di Teleromagna dal titolo "Da Leonardo Da Vinci a Giovan Battista Morgagni" che andrà in onda secondo la seguente programmazione:

- Sabato 25 maggio, Teleromagna canale 14, ore 01 e alle ore 22 su canale 11

- Domenica 26 maggio, canale 11, Teleromagna, ore 15,30

- Giovedì 30 maggio, canale 14, Teleromagna, h 21

- Venerdì 31 maggio, canale 11, Teleromagna, h 21

La trasmissione è condotta dal giornalista Piergiorgio Valbonetti.

 

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Il 30 maggio si terrà nella Sala Martignani (Sede AUSL Romagna di via De Gasperi – Ravenna) una giornata di studio intitolata “La salute mentale in Romagna” organizzata in collaborazione con le Associazioni degli utenti e dei familiari della Romagna. Durante la giornata verranno analizzati gli attuali punti di forza e le azioni da implementare per favorire la salute mentale, l’inclusione sociale e i diritti di cittadinanza delle persone con disturbi psichici. Dopo l’illustrazione della mission e della vision del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche della A.USL della Romagna vi saranno approfondimenti rispetto sia all’area dei servizi sanitari (Centro di Salute Mentale, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria Infantile, Riabilitazione Psichiatica) che a quella relativa alla funzione dei Distretti e dei Servizi Sociali. Ad integrazione delle tematiche trattate; vi saranno inoltre interventi da parte delle Associazioni sia degli utenti che dei familiari.All’interno della giornata di studio il Coordinamento Regionale delle Associazioni dei Familiari (Urasam) e le associazioni ravennati “Porte Aperte”, “A.M.A. La Vita” e “A Testa Alta”, conferiranno un riconoscimento agli operatori del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Ravenna, diretto dal dottor Roberto Zanfini, in quanto nel biennio 2017/18 hanno raggiunto l’obiettivo di zero contenzioni meccaniche. Verrà inoltre dato un riconoscimento al Centro di Salute Mentale di Ravenna e alla Polizia Locale di Ravenna per il contributo mirato al raggiungimento di questo obiettivo. La consegna dei riconoscimenti terminerà con le considerazioni del Sindaco di Ravenna Michele De Pascale.L’importante riconoscimento coincide con un significativo traguardo raggiunto dal Spdc di Ravenna che da anni mette in atto azioni per superare il ricorso alla contenzione meccanica, l’ultima delle quali è avvenuta il 16 agosto del 2016.Gli interventi attuati sono stati sia strutturali - creando un ambiente di cura simile più a quello di un domicilio che di un ospedale con un alto numero di stanze singole - sia clinico organizzativi. Per questi ultimi, oltre ad eseguire diversi protocolli con le cosiddette interfacce (Polizia Locale, Pronto Soccorso) si sono progressivamente incrementati piani di trattamento individuali consistenti in percorsi di cura che non riguardano solo i trattamenti farmacologici ma una presa in carico più a tutto tondo. Infatti nel corso degli anni sono state incrementate le competenze degli operatori al fine di poter eseguire anche trattamenti sia di tipo psicologico che psicosociale. Gli interventi sono stati poi rivolti non solo alla persona ma anche, quando possibile, al contesto socio-ambientale.In tal modo attraverso l’individuazione di trattamenti individuali (farmacologici, psicologici e psicosociali) basati più che “fare al paziente” al “fare con il paziente” e definiti in base agli obiettivi del ricovero, è stato possibile creare un ambiente di cura più umanizzato con conseguente miglioramento del clima di reparto e di riduzione dei comportamenti disfunzionali.

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Ha già superato il migliaio di iscrizioni l'adesione al 106°  Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, che si terrà presso il Palacongressi di Rimini tra il 29 maggio ed il 1° giugno 2019. Una vera e e propria riunione del "gotha" dei massimi esperti mondiali di Otorinolaringoiatria, organizzata dal prof.Claudio Vicini, direttore del Dipartimento Testa - Collo dell' Ausl Romagna, dell'Uo di Otorinolaringoiatria di Forlì e presidente della Società italiana di Otorinolaringoiatria 

"Il Congresso Nazionale - spiega il prof.Vicini - è il vero e più alto punto di incontro non solo per tutti Soci, ma anche per quanti desiderino a qualunque titolo contribuire alla crescita della cultura scientifica e medico-chirurgica del distretto testa-collo. Lo sviluppo, la promozione ma soprattutto la diffusione e la condivisione di questa cultura sono il vero obiettivo dell’evento."

L' importanza e la dimensione scientifica del congresso si evince gia' dal simbolo scelto per rappresentarlo e dal richiamo continuo, anche attraverso l'organizzazione di vari eventi durante il congresso, della figura del patologo forlivese  G.B.Morgagni,  Sua Maestà Anatomica. 

" Innanzitutto  - spiega il prof.Vicini - l’angelo in primo piano, che mi è piaciuto per la scelta cromatica e per l’incredibile effetto tridimensionale. Il primo richiamo di questa immagine è relativo alla sede del Congresso: il dettaglio è infatti tratto dalla Pietà, dipinto a tempera su tavola, di Giovanni Bellini, databile 1470 circa, conservato nel Museo della città di Rimini. Ancora, presso gli antichi Romani la pietas esprimeva essenzialmente l’insieme dei doveri che l’uomo ha verso gli uomini: cosa di più allusivo all’atto medico? In secondo piano poi, in filigrana, il frontespizio dell’opera principale di sua maestà anatomica Giovan Battista Morgagni (che pochi sanno avere avuto i natali a Forlì …), che simboleggia le profonde ed antiche tradizioni culturali della nostra società. Non in contrapposizione ma in naturale evoluzione l’immagine del globo, con le diverse nazioni collegate da un moderno reticolo elettronico che rappresenta il web. Infine in basso l’inconfondibile profilo a disco volante del Palacongressi, che, sono certo, vi stupirà per modernità, bellezza ed efficienza."

Durante  il congresso verranno affrontate tutte le classiche aree tematiche della disciplina (AUDIOLOGIA, VESTIBOLOGIA E FONIATRIA; OTOLOGIA E NEUROTOLOGIA; ONCOLOGIA E CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA; LARINGOLOGIA; RINOLOGIA E ALLERGOLOGIA; DISTURBI RESPIRATORI DEL SONNO; DAY SURGERY; NUOVE TECNOLOGIE) .

Tantissimi gli esperti mondiali che parteciperanno alle sessioni, provenienti da Stati Uniti, Egitto, Spagna, Corea, Olanda, Belgio, Francia, Turchia, Gran Bretagna, Singapore, Qatar.

Per informazioni : http://www.sio2019.com/" href="http://www.sio2019.com/">http://www.sio2019.com

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Anche quest’anno durante il congresso nazionale dell’associazione medici cardiologi ospedalieri (ANMCO) è stato assegnato il premio “Maseri-Florio” della Fondazione per il Tuo Cuore a tre giovani soci di età inferiore a 40 anni, scelti in base alla validità e originalità del contributo scientifico presentato nonché alla modalità di esposizione dello stesso.

Con il caso clinico “Amiloidosi cardiaca microvascolare come causa di disfunzione del microcircolo” il Dr. Simone Longhi della Unità Operativa di Cardiologia diretta dal Dr. Marcello Galvani si è aggiudicato il primo premio.

“Il caso clinico presentato – afferma il dr. Longhi – mette in luce l’ampio spettro di presentazione clinica della disfunzione microvascolare (dall’angina allo scompenso cardiaco), l’importanza dell’imaging e il ruolo complementare della biopsia endomiocardica”.

"La qualità della diagnosi clinica, così come riconosciuto alla nostra Unità Operativa dal premio che Simone Longhi ha vinto – commenta il Dr. Galvani – è la miglior garanzia per i pazienti che curiamo. Testimonia infatti l’attenzione e la dedizione che cerchiamo di assicurare a tutti coloro che seguiamo sia nella fase del ricovero e successivamente durante la presa in carico a livello ambulatoriale. Sono convinto che non sia sufficiente applicare protocolli e seguire linee-guida; è al contrario sempre più necessario impegnarsi nella precisione diagnostica e la personalizzazione della cura".
 
 
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Giornate di studio in Emilia Romagna "PDTA Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali nelle demenze".  Per l’Azienda USL della Romagna l’appuntamento, promosso con la collaborazione delle Associazioni della Romagna, si svolgerà a Cesena, lunedì 27 maggio, a partire dalle ore 8.30, presso l’Aula Magna dell’Università (Piazza Sanguinetti, 180 – CESENA)

L'evento si pone l'obiettivo di informare/formare tutti i soggetti coinvolti nel percorso demenze, di cui alla DGR 159/19. La giornata rappresenta un primo momento formativo per dar conto degli indirizzi nazionali, regionali e la traduzione degli stessi a livello territoriale/locale.

E’ gratuito e rivolto:

- a tutti gli interlocutori della rete dei servizi sanitari,sociali e socio-sanitari, che a diverso titolo si occupano

di persone con demenza;

- ai cittadini interessati.

 

Le iscrizioni sono aperte 20 giorni prima dei singoli eventi con le seguenti modalità:

- Professionisti  delle Aziende  Sanitarie  e  della Regione Emilia-Romagna: l'iscrizione si effettua on-line attraverso il "Portale del Dipendente WHR- TIME";

- Professionisti  esterni  all'evento:  è  necessario effettuare l'iscrizione al portale regionale tramite il link  https://portale-ext-gru.progetto-sole.it/  (per l'accesso al link utilizzare Chrome o Mozilla Firefox).

- Volontari  e  cittadini  interessati:  l'iscrizione  si effettua  tramite  le  associazioni  di  riferimento territoriale.

 

Sono stati richiesti i crediti ECM per tutte le professioni sanitarie e i crediti OASER per la professione di assistente sociale.

 

Per informazioni:

Segreteria Servizio Assistenza Territoriale - tel. 051/5277320; e-mail: assistenzaterritoriale@regione.emilia-romagna.it -  demenze@regione.emilia-romagna.it

Azienda USL della Romagna - Segreteria Distretto di Ravenna tel. 0544/286602e-mail: distretto.ra@auslromagna.it Giornate di studio in Emilia-Romagna

Nell'opuscolo allegato, il programma dettagliato della Giornata di Studio prevista il 27 maggio a Cesena e gli altri appuntamenti in Emilia Romagna.

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In questi giorni , all'ospedale di Forlì, il dottor Giacomo Costa, direttore dell'U.O. di Oculistica, ha operato di cataratta una signora forlivese di ben 101 anni .
"L'intervento è perfettamente riuscito - spiega il dottor Daniele Corazza che ha visitato oggi la signora centenaria - La paziente, in ottima forma fisica, ha recuperato con l'intervento 7/10 dall'unico occhio vedente, riacquistando la sua autonomia." 
"Gli interventi di cataratta sono la nostra routine, ma questi  sono casi abbastanza rari - continua il dott. Costa - vista l'età della signora. Come oggi, anche durante l'intervento, la signora ha sempre parlato e scherzato col personale, dimostrando una grande lucidità. Siamo felici  di averle migliorato  la qualità di vita, dimostrando che la salute non ha età".
 
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