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Articoli filtrati per data: Agosto 2019

 

Tutti i sabati, nel periodo compreso dal 17  agosto al 31 agosto, il Centro Unificato Prenotazione di Meldola resterà chiuso al pubblico per la riduzione estiva degli orari di apertura.

Non subiranno invece alcuna variazione gli orari di apertura al pubblico del CUP, nelle giornate comprese dal lunedì al venerdì . In questo periodo, resterà inoltre sempre operativo il servizio di Farmacup delle farmacie convenzionate, e il servizio di numero verde gratuito CUPTEL   :

 - 800 002255 per prenotazioni, disdette e spostamenti di appuntamenti con ricetta del Servizio Sanitario Nazionale

- 800 004488 per prenotazioni, disdette e spostamenti di appuntamenti a pagamento in libera professione

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Lunedì, 12 Agosto 2019 08:18

Lotus Birth, il punto della situazione

La Lotus birth è una pratica legata al parto; tale pratica prevede che la separazione del neonato dalla placenta avvenga senza recisione del cordone ombelicale, bensì quando il cordone si secca e si distacca spontaneamente dall’ombelico, generalmente tra i 3 e i 10 giorni di vita del bambino. Nel frattempo la placenta viene trasportata con il neonato, conservata in un contenitore ed a volte cosparsa con sale grosso per favorirne l'essiccamento e con qualche goccia di olio profumato per mascherarne il cattivo odore.

Quando il cordone smette di pulsare non vi è più passaggio di sangue tra placenta e neonato, e pertanto il sangue placentare è di fatto inutilizzabile, e la placenta diviene essenzialmente un tessuto morto, possibile terreno di crescita di germi che possono essere trasmessi al neonato.

La pratica è pertanto sconsigliata dalle principali istituzioni scientifiche e dalle associazioni di categoria sia ostetriche sia ginecologiche, in quanto oltre a mancare evidenze scientifiche che ne dimostrino il reale vantaggio per la mamma e per il neonato, non ci sono ancora studi che ne quantifichino il rischio infettivo. Ciò perchè la Lotus Birth è una pratica relativamente recente, richiesta in un esiguo numero di casi, talvolta anche a domicilio, ma soprattutto perché queste scelte “alternative“ spesso rifuggono al confronto scientifico.

A fronte di questa situazione in Regione Emilia Romagna è stato attivato uno studio clinico prospettico randomizzato controllato, approvato dai Comitati Etici dei punti nascita della regione, che ha l’obiettivo di verificare se i nati con Lotus Birth presentino con maggiore frequenza complicazioni infettive (di natura batterica o virale) e, secondariamente, verificare se vi sia maggiore rischio di ittero o differenze nel tipo di allattamento.

La Lotus Birth non viene promossa né incentivata presso il punto nascita di Rimini, ed alle famiglie che richiedano la possibilità di aderire a questa pratica, in assenza di fattori di rischio noti, viene proposto di aderire a tale studio clinico. Vengono comunque accolte e seguite in ospedale anche le famiglie che, dopo comunicazione relativa alla documentata mancanza di benefici ed alla possibilità di rischi, sono assolutamente decise a seguire ugualmente la pratica della Lotus al di fuori dello studio, e questo ai fini di un attento e stretto controllo del neonato, attraverso un adeguato calendario di controlli neonatologici, per identificare precocemente gli eventuali segni clinici di una possibile infezione.

Infine, essendo la placenta un rifiuto speciale che non potrebbe essere portata al di fuori dall'ospedale in quanto che, come tale, va smaltito secondo la normativa vigente (Decreto Legge 152/2006; GSA igiene urbana N.3/2012; DPR 254, luglio 2003), la Direzione Sanitaria richiede uno specifico consenso ed una specifica dichiarazione relativi alla gestione della placenta stessa.

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Venerdì 16/08/2019 la segreteria/accettazione dell'Unità Operativa di  Medicina Riabilitativa di Forlì rimarrà chiusa al pubblico.

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Da alcuni giorni all’ospedale Nefetti di Santa Sofia, è nuovamente appeso alla parete il ritratto fotografico di Porzia Fucci Nefetti, a cui è intitolato.

Fin dal XV secolo esistevano in Santa Sofia due «Hospitali». Il primo «Hospitale», gestito dalla Compagnia del Santissimo Crocifisso e del Gonfalone, era annesso alla chiesa del Santissimo Crocifisso e accoglieva i numerosi pellegrini che percorrevano la via Romipeta per raggiungere Roma. Invece il secondo «Hospitale», nominato Santa Maria Nuova, fu costruito dall’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze e collocato in una piccola casa di proprietà.

Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre del 1768 un disastroso terremoto portò estese distruzioni nell’alta valle del Bidente e non risparmiò Santa Sofia. L’Hospitale di Santa Maria Nuova subì danni notevoli che portarono alla sua demolizione definitiva nel 1835 con la costruzione della nuova strada carrozzabile detta “Traversa di Romagna”.

Negli anni successivi i Maggiorenti di Santa Sofia, con a capo Ilario Fabbri della Faggiola, Governatore della fraternità del Gonfalone e Compagnia della Misericordia, cercarono di ovviare alla mancanza di un vero nosocomio aggiungendo una stanza all’ospedale del Gonfalone.

Il 15 aprile del 1875 la signora Porzia Fucci, vedova Nefetti, ricca proprietaria terriera di Santa Sofia, nella sua villa di San Francesco di Paola, presso Firenze, stabiliva di fare il suo ultimo testamento lasciando «beni stabili, mobili, crediti, azioni, ragioni», per una somma ingentissima, allo scopo di fondare un ospedale «in Santa Sofia, sotto prefettura di Rocca San Casciano, Provincia di Firenze, a servizio e sollievo degli infermi poveri del Comune di Santa Sofia». Dopo la sua morte, l’ospedale venne ben presto costruito e intitolato “Ospedale Nefetti”. In ricordo della benefattrice fu realizzato dallo scultore fiorentino Raffaello Romanelli un busto bronzeo collocato sopra una colonna di granito, tuttora ubicato nel vecchio giardino dell’ospedale, circondato dalla grande cancellata perimetrale realizzata nel 1889 dalla fonderia Pignonedi di Firenze.

Va ricordato che la cancellata rischiò di essere fusa con l’entrata in vigore della legge 408/40 che obbligava gli Enti ad aderire alla campagna “ferro alla Patria”, ma il valente chirurgo Germano Giovanetti si oppose fermamente a questa decisione.

Oggi il palazzo Nefetti di Santa Sofia ospita la sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, lasciando spazio a un nuovo ospedale ubicato su un’amena collina che domina il paese.

Il quadro, da sempre collocato nell’ingresso del nosocomio, è stato oggetto di una manutenzione straordinaria curata dal Gruppo Cultura dell’Ausl Romagna, su suggerimento di Maurizio Boscherini. Da oggi il ritratto, affiancato da un pannello contenente una breve descrizione storica sulla figura di Porzia Nefetti, è posizionato all’ingresso dell’ospedale.

Ritengo doveroso ricordare Porzia Fucci Nefetti e onorarne la memoria – dice il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi -. Grazie alla donazione lasciata da questa cittadina benemerita, infatti, Santa Sofia ha il suo ospedale che, oggi come allora, garantisce un fondamentale servizio per l’alta Valle del Bidente“.

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Domenica 29 settembre a Cesena si svolgerà la “Nico Run”, camminata ludico motoria non competitiva di 5 -11 chilometri aperta a podisti – nordic walking - dog friendly. Obiettivo dell’evento solidale: raccogliere fondi per l’acquisto di nuova apparecchiatura da destinare al reparto di Medicina Riabilitativa dell’ospedale Marconi di Cesenatico.

Partenza ore 9.30 da Just Pilates Studio, Via Cerchia di S. Egidio 952 – CESENA.; Informazioni corsa: cell. 340. 4057390 domaniarrivasempre@gmail.com -  info@justpilatesstudio.it; Informazioni donazioni: cell. 348 8748514
www.retedeldono.it (Nico Run). Maggiori informazioni nei materiali allegati.

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Per sensibilizzare sul tema del riciclo e diminuire l'impatto sull'ambiente, l'ospedale "Morgagni - Pierantoni" di Forlì, a partire da oggi, utilizzerà, per ora solo nel reparto di Cardiologia e nel pre-ricovero, esclusivamente carta riciclata per stampare tutti i referti e le lettere di dimissione.

"Sosteniamo che il riciclo della carta sia utile a preservare la natura - spiegano la coordinatrice del pre-ricovero e degli ambulatori di cardiologia, Debora Bombardi e il coordinatore della degenza di Cardiologia, Aldo Troiano - e che renderlo parte integrante della nostra vita sia un valore aggiunto, pertanto abbiamo proposto al direttore della Cardiologia forlivese, dottor Marcello Galvani e alla dottoressa Elena Vetri, della direzione sanitaria del presidio, di utilizzare carta riciclata per tutta la documentazione di questi reparti ed ambulatori. Stiamo informando gli utenti sul fatto che i documenti avranno un "colore diverso" e sulla motivazione proprio per coinvolgerli in questa operazione di educazione civile."

"La gestione responsabile della natura riguarda anche l’impiego coerente di carta riciclata e diverse misure volte a ridurre il consumo di carta in ambito amministrativo - spiega la Direzione di Presidio ospedaliero di Forlì - In breve tempo estenderemo questa buona pratica ad altri reparti e servizi"

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Alla Conferenza Nazionale per la Salute Mentale che si è svolta a Roma il 14-15 giugno scorso l’esperienza aziendale del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Ravenna è stata segnalata quale esempio di buona pratica da poter esportare e diffondere ai fini di eliminare il ricorso alle contenzioni fisiche. Sin dal 2000 il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Ravenna, diretto dal dottor Roberto Zanfini, ha avviato un percorso sul tema della contenzione con una serie di interventi strutturali, clinico organizzativo e formativi, arrivando a ridurre il numero delle contenzioni nel corso degli anni: dalle 150 del 2000 (il reparto aveva 15 posto letto) alle 3 del 2016 (il reparto nel frattempo aveva aumentato a 20 il numero dei posti letto). L’ultima contenzione meccanica risale all’agosto 2016. Tutti i dettagli nell’allegato rapporto.

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Da oggi in onda in tutta Italia, grazie alle emittenti che aderiscono al Network della Salute, la puntata n 147 di Tuttobene Tv, diretta da Roberto Feroli.

Ospite in studio il Dott Gabriele Testi della Chirurgia Vascolare forlivese.
Focus  della puntata su una tecnica innovativa per il trattamento della patologia arteriosa ostruttiva periferica, la "FORLEE Tecnique", che è stata messa a punto per la prima volta presso l'Ospedale "Morgagni - Pierantoni" di Forlìdal team endovascolare . La tecnica è stata oggetto di una ricerca a pubblicata in questi giorni proprio dal Dott Gabriele Testi, operativo presso l'ospedale di Forlì, sulla prestigiosa rivista internazionale "Journal of Endovascular Therapy".


TUTTOBENE TV è un programma televisivo dedicato alla medicina, salute, benessere e stili di vita.TUTTOBENE TV intende promuovere la consapevolezza individuale e collettiva nella determinazione del proprio stile di vita influenzato anche “dall'economia”, e di eventuali cure necessarie al miglioramento della salute propria o altrui.

La puntata 147, con ospite il Dott Gabriele Testi, andra' in onda su Teleromagna, a partire dal 5/8 (vedi orari sotto)

Gli orari di trasmissione delle puntate su Teleromagna sono sempre: 

Martedì h 11.15/30

Giovedì h 16

Sabato h 00

A queste programmazioni vanno aggiunte svariate repliche e la messa in onda su tutte le emittenti locali italiane della rete Tuttobene Tv.

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Rete Abilità Diverse promuove il Corso di Formazione dal titolo "Affettività e Sessualità: parliamone!". L’evento è rivolto ai professionisti e agli operatori dell'Ausl Romagna ambito cesena, delle Associazioni della Rete Abilità Diverse Forlì-Cesena e degli enti ad esse connesse.
Le due giornate di formazione si terranno a Cesena il 20 settembre e l'11 ottobre nell'Aula Magna dell’Ospedale Bufalini (viale Ghirotti n. 286). Maggiori informazioni nei materiali allegati

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Ancora una donazione alla Pediatria ravennate. Un gruppo di dipendenti dell’Enel di Ravenna ha infatti voluto devolvere una generosa somma all’Unità Operativa Complessa del Presidio Ospedaliero “Santa Maria delle Croci”, diretta dal professor Federico Marchetti, somma che è stata utilizzata per l’acquisto di due carrelli porta cartelle e porta pc utilizzati dal personale medico e infermieristico durante la visita quotidiana dei bambini e adolescenti ricoverati.

La raccolta fondi è stata frutto di una piccola autotassazione con l’accordo che il denaro raccolto sarebbe servito a finanziare un’iniziativa benefica per la Pediatria.

Al momento della consegna erano presenti: in rappresentanza dell’Enel di Ravenna il signor Luca Piraccini e la signora Lorena Vassura; quindi il professor Marchetti, che ha espresso il ringraziamento per il generoso gesto a nome di tutto il personale dell’Unità Operativa, e la Direzione Ospedaliera.

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