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Articoli filtrati per data: Marzo 2021

Il Ristorante Pizzeria Saporetti di Marina di Ravenna, in collaborazione con Auser Il Timone, La Bella Marina, il Comitato Cittadino e la Pro Loco di Marina di Ravenna, organizza l'iniziativa "Pizza ad offerta libera" per le sere del 10, 11 e 12 marzo.

Il ricavato sarà devoluto all’Ospedale di Ravenna per combattere il Coronavirus.

 

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Primo intervento in Romagna di artroprotesi di ginocchio in un paziente emofiliaco

Collaborazione tra il Centro Malattie Emorragiche Congenite di Cesena ed Ortopedia di Forlì

Dal 2018, nel territorio dell’Azienda USL della Romagna è presente il Centro Malattie Emorragiche Congenite (MEC) che ha sede presso l’Ospedale Bufalini di Cesena . E' uno dei tre centri MEC riconosciuti dalla regione Emilia-Romagna ed ha come obiettivo  la presa in carico e l’assistenza globale di circa 380 pazienti con disordini emorragici congeniti provenienti anche da aree limitrofe il nostro territorio. Dalla collaborazione tra i professionisti di questo centro e la Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Forlì, diretta dal dottor Roberto Casadei, è scaturita la possibilità, pochi giorni fa, di effettuare all'ospedale di Forlì un intervento chirurgico finora effettuabile solo fuori dai confini della Romagna.

" Il 16 febbraio scorso - spieg a il   dottor Rino Biguzzi , direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale di Cesena- Forlì  -    presso l’Unità Operativa Ortopedia e Traumatologia di Forlì è stato effettuato per la prima volta nel territorio della Romagna, dal dottor  Marcello Lughi,  un intervento di artroprotesi di ginocchio in un giovane paziente emofilico di 36 anni. Attualmente non esiste una terapia definitiva e il trattamento prevede l’utilizzo di concentrati del fattore carente, o l’impiego di nuovi agenti emostatici per arrestare emorragie spontanee o secondarie a traumatismi di lieve entità e prevenire il sanguinamento stesso."

" I pazienti emofilici - prosegue  la dottoressa Chiara Biasoli, responsabile del Centro Emofilia di Cesena  -  presentano molto frequentemente alterazioni funzionali a carico del distretto muscolo scheletrico, causate da ripetuti sanguinamenti articolari che portano all’instaurarsi di una precoce "artropatia emofilica", fortemente invalidante. Di qui la necessità da parte del centro emofilia di coordinare un team multidisciplinare medico e infermieristico che comprende i settori di ortopedia, fisiatria, fisioterapia, psicologia, odontoiatria, laboratorio analisi per diagnosi e monitoraggio trattamento terapeutico, farmacia. Tutte queste professionalità garantiscono una presa in carico del paziente a 360 gradi. Fondamentale è anche  la collaborazione fornita dall’associazione di pazienti che condivide programmi di prevenzione, informazione e formazione rivolta ai pazienti e agli operatori sanitari sul tema specifico delle malattie emorragiche congenite."

"Nel caso del paziente in specie - conclude il dottor Biguzzi -  la grave artropatia non consentiva la deambulazione senza ricorrere ad ausili e necessitava di terapia antalgica importante. La proficua collaborazione con tutti gli attori coinvolti ha permesso l’esecuzione dell’intervento in prossimità della residenza del paziente che, a partire dalla settimana successiva l’intervento stesso, ha proseguito il trattamento di riabilitazione nelle strutture pubbliche adiacenti la residenza. Il paziente continuerà ad essere seguito dai professionisti del team per proseguire le terapie preventive."

 

(nella foto i componenti del Centro Mec di Cesena)

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Un percorso innovativo per le terapie intravitreali per ridurre i tempi d'attesa tra diagnosi ed accesso alla prima terapia iniettiva. Secondo i principi di umanizzazione delle cure.

L'invecchiamento della popolazione conduce inevitabilmentead un aumento delle patologie oculistiche correlate all'età: cataratta, degenerazione maculare senile (DMS) e glaucoma. In particolare, la gestione della degenerazione maculare senilerappresenta la sfida oculistica del futuro. La DMS è infatti una malattia che colpisce in maniera selettiva la parte centrale della retina cioè la macula, ed interessa oltre il 10-15% delle persone oltre i 65 anni, rappresentando la prima causa di deficit visivo nel mondo occidentale.

"Ad oggi - spiega il dottor Giacomo Costa ,  direttore della Uo di Oculistica di Forlì -  l'unica terapia dimostratasi efficace per la DMS è quella iniettiva intravitreale con farmaci Anti-VEGF , effettuati con cadenza mensile, o comunque periodica, secondo protocolli ben definiti. Questo  comporta un enorme  impegno di tempo e di risorse sia da parte delle strutture ospedaliere,  che da parte dei pazienti e di coloro che li accompagnano, per ottenere, purtroppo, a volte, risultati alquanto deludenti."

"Per cercare di rispondere a questo bisogno primario - prosegue il dottor Costa - l'U.O. Oculistica di Forlì ha realizzato un setting assistenziale nuovo, nel quale potere effettuare le terapie intravitreali nel rispetto di tutte le leggi vigenti e delle linee guida nazionali ed europee. E' stato quindi realizzato un "ambulatorio chirurgico oculistico protetto", che inauguriamo oggi e che  risponde alle logiche del principio di "Umanizzazione della cura del paziente fragile", nel rispetto degli standard di sicurezza richiesti delle sale operatorie destinate alla chirurgia ambulatoriale, dedicato alle  terapie intravitreali."

 L'ambulatorio sarà attivo quattro giorni a settimana:  tre giorni per le iniezioni intravitreali (lunedì,mercoledì e giovedì) e il venerdì mattina per interventi in anestesia locale.

"Questo progetto - conclude il dottor Costa -  nel quale si crede fortemente, ha come scopo primario quello di ridurre i tempi d'attesa tra "diagnosi" e "accesso" alla prima terapia iniettiva, poiché è noto a tutti, pazienti in primis, quanto sia importante in queste patologie la tempestività del trattamento. Ringrazio, infine,  tutto il personale medico, infermieristico e le Operatrici socio sanitarie della mia Unità Operativa, il Servizio Tecnico aziendale e la Direzione medica ed  infermieristica, per la disponibilità e la collaborazione che hanno profuso per la realizzazione di questo importante percorso."

 

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 22 al 28 febbraio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono verificate 4.524 positività su un totale di 42.956 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 10,5 per cento, evidenziando, in questa settimana, un trend di crescita dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo (slide 5). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 7), entro le 48 ore, si mantiene molto alta, registrando il 99 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 1 marzo, si registra la quota di 430 ricoveri, con un rialzo di 54 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l'azienda all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid. “Come si evince dai grafici contenuti nel bollettino, commenta Mattia Altini, direttore Sanitario Ausl Romagna, i dati dell’ultima settimana di febbraio registrano un ulteriore progressivo aumento del numero dei nuovi casi, iniziato in modo graduale dalla prima settimana di febbraio. Una situazione seria che anche alla rapidità di circolazione e contagiosità ci conferma il ruolo predominante che la variante inglese sta assumendo sul nostro territorio. Dall’analisi delle classi di età si evince che questo aumento è particolare evidente in età scolare, mentre si riducono significativamente gli over 80. Un dato positivo probabilmente per effetto della progressione della campagna vaccinale. Da questo scenario si è giunti alla relazione redatta dall’Azienda e inviata ai sindaci che attraverso l’ordinanza , in vigore da martedì, colloca i territori di Ravenna, Cesena e Rimini ( ad esclusione di Forli) in “fascia arancione scuro con misure più restrittive finalizzate a contrastare e circoscrivere il contagio. Una misura che la settimana precedente era già stata adottata dai comuni di Massa Lombarda, Conselice, Riolo Terme e Bagnara, per l’alto numero di contagi registrati. Ora l’obiettivo e lo sforzo primario è il contenimento della diffusione del virus, non dobbiamo abbassare la guardia. Se l’approvvigionamento dei vaccini sarà, come ci auguriamo, più celere, costante e con numeri di dosi significative, potremo accelerare la macchina organizzativa e procedere celermente alla vaccinazione della popolazione. Adesso a differenza dell’anno scorso abbiamo un’arma contro il virus”.

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Il reparto di Urologia dell’Ospedale Infermi di Rimini è stato dotato di due nuovi macchinari, grazie alla sensibilità di RivieraBanca. Si tratta di un Olmio Laser chirurgico e di un apparecchio per urodinamica. Il primo è uno strumento indispensabile per il trattamento della calcolosi renale mediante litotrissia endoscopica retrograda, che consente la polverizzazione del calcolo. E’ un trattamento diventato uno standard, che permette una più efficace cura della litiasi renale ed ureterale alta, che si traduce immediatamente in minore ricorso a manovre ancillari (cateterismi uretrali), re-ricoveri e re-interventi. A parità di sedute e tempi operatori, si possono trattare più pazienti e ridurre le liste di attesa. Vengono effettuate circa 200 prestazioni per anno. La seconda è un’apparecchiatura per diagnostica funzionale in urologia, dotata di poltrona motorizzata. Consente l’esame urodinamico completo con interpretazione dei risultati mediante nomogrammi e analisi del profilo pressorio uretrale statico e dinamico e valutazione degli stati di incontinenza urinaria. I macchinari, il cui valori si aggira sui 60 mila euro, sono già disponibili e in uso per i pazienti. “Siamo grati a RivieraBanca - afferma il Direttore del reparto di Urologia, Francesco Montanari – per il gesto di grande generosità che permetterà di rispondere, con tecnologie di ultima generazione, alle esigenze dei pazienti di tutto il nostro territorio.

Si unisce ai ringraziamenti Francesca Raggi - direttrice dell’Ospedale Infermi - che aggiunge, “Quella di Riviera Banca è una consolidata collaborazione che perdura da anni caratterizzata da una disponibilità della Presidenza e della dirigenza, sempre in prima linea e pronta a rispondere alle esigenze dell’Azienda della Romagna”.

“Il nostro Istituto – spiega il Presidente di RivieraBanca Fausto Caldari – ripone grande attenzione al settore della sanità, perché convinti che una persona in salute costituisce il perno della nostra società. Siamo orgogliosi di poter contribuire al sistema sanitario riminese, proprio per essere di supporto alle istituzioni. Essere Banca del territorio significa anche questo. Poter contribuire a migliorare l’offerta sanitaria è motivo di grande soddisfazione per la nostra banca, per i nostri soci, per i nostri clienti, ancor di più in questi tempi”.

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Consegnati ufficialmente oggi all’ospedale Franchini due nuovi ecografi, del valore di 35mila euro, acquistati grazie alla raccolta fondi promossa dall’Associazione “Paolo Onofri” insieme all’Amministrazione comunale di Santarcangelo a sostegno dell’ospedale.

Presenti alla consegna, la Sindaca del Comune di Santarcangelo Alice Parma, il Presidente dell’Associazione Santarcangiolese “Paolo Onofri” Giorgio Ioli la direttrice dell’Ospedale Infermi Francesca Raggi, il direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna Luca Morolli, il direttore dell’Unità Operativa Post Acuti Manuela Solaroli e la responsabile del Fundraising aziendale Elisabetta Montesi. Nel dettaglio, la donazione ha consentito l’acquisto di un Ecografo carrellato dotato di sonda convess e di sonda lineare e di una stampante, del valore di 31.000 euro, che è stato devoluto all’ambulatorio ecografico dell’U.O. di Medicina dell’Ospedale di Santarcangelo diretto dal dottor Luca Morolli. Grazie alle due sonde di alta qualità la nuova attrezzatura consente la copertura di una vasta gamma di esami, incluso l’imaging addominale, muscoloscheletrico, vascolare, small parts, urologico. È dotato di Touch Control zoom, ingrandimento e freeze delle immagini con un semplice tocco.

La seconda attrezzatura, una sonda ecografica wireless e portatile, del valore 4.000 euro, è stata invece donata all’U.O. Post Acuti dell’Ospedale di Santarcangelo diretta dalla dottoressa Manuela Solaroli. E’ l’ecografo più piccolo, leggero e versatile attualmente in commercio. Le sonde ecografiche wireless sono portatili, tascabili, e si interfacciano con tablet, smartphone o PC in modalità wireless, essendo compatibili con i diversi sistemi operativi. Tale sonda ecografica permette pertanto di operare in modo più agevole e semplificato, consentendo una diagnosi tempestiva direttamente al letto del paziente.

“Il mio ringraziamento più sentito va all’associazione Paolo Onofri, che ha promosso questa raccolta fondi insieme all’Amministrazione comunale, e ai tanti santarcangiolesi che hanno voluto contribuire con una donazione, dimostrando ancora una volta la propria sensibilità” ha detto la sindaca di Santarcangelo, Alice Parma.“Questa donazione è particolarmente significativa perché va a implementare una dotazione non direttamente impegnata nella gestione del Covid-19, ma reparti che si stanno occupando di tutto il resto, contribuendo al mantenimento di quei servizi che devono comunque continuare a essere garantiti anche durante la pandemia”.

“La raccolta fondi – spiega il Presidente dell’Associazione Santarcangiolese “Paolo Onofri" Giorgio Ioli - è stata avviata a inizio pandemia e ha permesso l’acquisto, a maggio, di un ecografo palmare, dal costo di 5.100 euro in compartecipazione al 50% con la Fondazione ISAL, già in funzione presso l’unità operativa Anziani e Disabili fisici e sensoriali dell’ambito territoriale di Rimini. Grazie alle sue ridotte dimensioni, lo strumento viene attualmente utilizzato dagli operatori sanitari dell’equipe USCA per effettuare ecografie polmonari direttamente presso il domicilio dei pazienti affetti da Coronavirus. Grazie alla generosità di tutto coloro che hanno aderito, la raccolta fondi ora ha permesso l’acquisto questi di due ulteriori strumenti donati all’Ospedale di Santarcangelo”.

Da parte dell’Azienda USL della Romagna e dei professionisti tutti, un sentito ringraziamento all’Associazione Paolo Onofri, che da anni è impegnata a favore della sanità riminese, per il miglioramento della qualità delle cure e dell’assistenza, all’Amministrazione comunale di Santarcangelo e a tutti coloro che aderendo alla raccolta fondi hanno contribuito a questa nuova preziosa donazione”.

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Prosegue a ritmo incessante la campagna vaccinale in Romagna. Dal 16 febbraio sono stati vaccinati oltre 25.000 over 85enni. Ciò ha permesso di mettere al riparo una fascia di popolazione altamente a rischio, per condizioni di fragilità. Stanno cominciando anche le prime somministrazioni al personale scolastico e sono iniziate ieri le prenotazioni delle persone di fra gli ottanta e gli ottantaquattro anni di età. Contestualmente, partirà a breve la vaccinazione nei confronti delle Forze dell’Ordine. Proseguono le prenotazioni delle persone con età compresa fra gli ottanta e 84 anni, arrivate ad oggi a 30189. Tutto bene quindi? Nessuno vuole nascondere qualche intoppo occorso legato ai sistemi informatici, che in alcuni casi hanno reso più lungo l’accesso alla prenotazione. Ma ciò può accadere quando sono tante le persone che contemporaneamente cercano di prendere l’appuntamento. Ma il vero problema è legato alla carenza dei vaccini che ci costringe ad allungare i tempi di somministrazione, come le lettere e dichiarazioni dei cittadini testimoniano. Ovvero l’impossibilità di somministrare a tutti il vaccino in tempi rapidi, nei 25 punti vaccinali organizzati dall’Azienda, che come è stato dimostrato, garantirebbero un accesso di elevata prossimità ai cittadini della Romagna. Siamo costretti in questa fase, con le attuali scorte vaccinali, a dover tener conto oltreché degli appuntamenti già prenotati in precedenza, anche della necessità di completare con la seconda dose il ciclo vaccinale di tutti gli over85. Ci muoviamo quindi facendo grandi equilibrismi finché non abbiamo garanzia di forniture piene, cercando di tenere insieme le esigenze dei nostri cittadini e le effettive disponibilità. “Posso concordare, con chi sollecita una campagna vaccinale, più rapida, ribadisce il direttore Generale, Tiziano Carradori, e la nostra organizzazione ha già ampiamente dimostrato di essere pronta, ma se manca la materia prima che è il vaccino, credo che ogni sottolineatura sia solamente fine a sé stessa”. Quindi ora la scommessa si gioca sull’arrivo dei vaccini, che se arriveranno a ritmi più sostenuti, consentiranno di aumentare sensibilmente il numero delle vaccinazioni nei nostri punti vaccinali .

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FORLI : scatta da giovedì la sospensione della didattica in presenza nelle scuole superiori. Escluse classi quinte, attività di laboratorio e studenti con disabilità

Forlì, 2 marzo. Primarie e scuole medie in presenza. Superiori in dad al 100% ad eccezione di laboratori, quinte e ragazzi/e con disabilità.
I Sindaci di Forlì, Forlimpopoli e Galeata, d’intesa con il Presidente della Provincia, hanno adottato ordinanze contingibili e urgenti che dispongono, a partire da giovedì 4 marzo e fino a domenica 14 marzo, la sospensione di tutta la didattica in presenza –  con esclusione delle attività di laboratorio – per gli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado ubicate nel territorio dei rispettivi Comuni, fatta eccezione per gli alunni delle classi quinte, per i quali è prevista la presenza in alternanza fino al 50%, e degli studenti/sse con disabilità.
L'ordinanza, maturata all'esito di un confronto costruttivo con l'ufficio scolastico provinciale e i dirigenti scolastici del territorio, è stata condivisa con la Prefettura e sottoposta all'attenzione della Regione Emilia-Romagna. 
Il provvedimento, che verte solo sulla didattica delle scuole superiori, non incide sulle scuole medie e sulle primarie le cui lezioni proseguiranno in presenza. 
“Pur essendo stato escluso il territorio del distretto forlivese dall'applicazione delle misure più stringenti disposte dall’ultima ordinanza del Presidente Bonaccini, restano comunque valide le considerazioni tecniche ed i rilievi dell’Ausl Romagna in ordine all’aumento dei contagi e alla mutazione del virus. Questo tipo di situazione, anche alla luce del fatto che i plessi scolastici delle Scuole Secondarie di II° grado del nostro comprensorio sono frequentati da molti alunni provenienti dalle aree interessate all'applicazione delle cosiddette fasce “Arancione scuro”, ci ha indotto a disporre forme di chiusura mirata degli istituti scolastici superiori al fine di eliminare, almeno in parte, potenziali aumenti di rischio di contagio anche in questo territorio.” 
Nessuna chiusura, dunque, per le scuole dell'Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado del distretto forlivese “la cui attività scolastica” – spiegano in una nota congiunta i Sindaci di Forlì, Gian Luca Zattini, Forlimpopoli, Milena Garavini, Galeata, Elisa Deo e il Presidente della Provincia, Gabriele Fratto – “proseguirà regolarmente in presenza, senza alcun tipo di limitazione se non il rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza. Questo perché vogliamo evitare, in relazione ai più piccoli, le difficoltà connesse all'impatto della didattica a distanza sull'organizzazione delle famiglie coinvolte e limitare i disagi di natura psichica che la mancanza di socialità provoca alle generazioni più fragili.”
“Questo provvedimento” – concludono – “è il frutto di un prezioso confronto che ci ha visti in prima linea per l'individuazione di una soluzione efficace volta al contenimento della diffusione del virus tra i più giovani. La Provincia, in quanto direttamente competente nella gestione delle scuole superiori, ha saputo tirare le fila di un percorso condiviso che ha portato all'adozione di un’ordinanza volta prima di tutto alla tutela della salute dei nostri ragazzi e a quella delle loro famiglie.”

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Sono partite oggi le prenotazioni per la vaccinazione delle persone di età compresa tra gli 80 e gli 84 anni compiuti. Alle 15,30 le persone prenotate in Romagna erano 24.864. ( Ravenna 8.237; Forli 4802; Cesena 4927; Rimini 6.898). Questa fascia di popolazione si aggiunge così agli anziani nati nel 1936 e negli anni precedenti che hanno potuto prenotarsi dal 15 febbraio scorso e che stanno effettuando la vaccinazione.

Personale scolastico

E’ iniziata oggi anche la somministrazione del vaccino al personale scolastico da parte dei medici di medicina generale. Ricordiamo ancora una volta il personale scolastico avente diritto: personale scolastico, cioè maestri, professori, educatori, operatori e collaboratori delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private parificate, dei servizi educativi 0-3 anni e degli enti di formazione professionale della RER, di età compresa tra 18 e 65 anni, assistiti dal Servizio Sanitario Regionale che non abbiano contratto il virus negli ultimi 6 mesi, è escluso il personale di ditte di appalto (cucine, pulizie). Infine si rammenta che una volta conclusa la campagna vaccinale al mondo della scuola, dell’educazione e della formazione si partirà con il personale delle Università.

Forze Dell’Ordine

L’Ausl Romagna ha provveduto a richiedere alle Prefetture gli elenchi del personale per iniziare a pianificare le sedute vaccinali.

 

Pazienti con gravissime disabilità acquisite

Sono già partite le vaccinazioni nelle strutture residenziali e sono in corso le vaccinazioni per questa tipologia di pazienti al domicilio. Contestualmente proseguono le vaccinazioni al domicilio dei pazienti over 80 non trasportabili nelle sedi vaccinali.

 

Punti vaccinali

Si ricorda che le sedi provinciali di Ravenna, Rimini, Cesena e Forlì garantiranno tutti i giorni l’attività vaccinale per 10 ore al giorno, dalle ore 9 alle 19.

Settimana dal 1° marzo al 7 marzo Le sedi distrettuali Hub ( Lugo-Faenza- Riccione- Savignano sul Rubicone garantiranno l’attività vaccinale nelle giornate di venerdì 5 marzo e sabato 6 marzo dalle ore 9 alle 19. Mentre le sedi Spoke, saranno aperte nelle giornate di:

 

Ambito Ravenna:

Russi lunedì 1 marzo 14-19

Alfonsine lunedì 1 marzo 14-19

S. Pietro in Vincoli martedì 2 marzo 14-19

Cervia Mercoledì 3 marzo 14-19

Castel Bolognese Mercoledì 3 marzo 14-19

 

Ambito Cesena

Cesenatico lunedì 1 marzo 9-14

Cesenatico giovedì 4 marzo 9-14

Mercato Saraceno martedì 2 marzo 9-14

Bagno di Romagna mercoledì 3 marzo 9-14

 

Ambito di Forli

Santa Sofia lunedì 1 marzo 9-14

Modigliana martedì 2 marzo 9-14

Rocca San Casciano mercoledì 3 marzo 9-14

Predappio giovedì 4 marzo 9-14

 

Ambito di Rimini

Novafeltria lunedì 1 marzo 9-14

S.Arcangelo martedì 2 marzo 9-14

Morciano martedì 2 marzo 9-14

Cattolica mercoledì 3 marzo 9-14

Bellaria mercoledì 3 marzo 9-14

 

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