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Articoli filtrati per data: Marzo 2018

"Salute e benessere al femminile". E' il titolo di una conferenza organizzata dall'associazione ADOCM Crisalide di Rimini, che si svolgerà sabato 17 marzo, a partire dalle ore 9, a Rimini, presso la Sala AUSER di via Caduti di Marzabotto, 30.

Saranno trattati, anche da professionisti dell'Ausl Romagna, due temi molto significativi nel percorso delle pazienti colpite da tumore del seno: "Terapia ormonale ed effetti collaterali" e "Linfedemi e &: percorsi riabilitativi".

Maggiori dettagli nell'allegata locandina.

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Andare a funghi in sicurezza. E’ questo l’obiettivo del Corso di Micologia base organizzato dall’Ispettorato micologico di Rimini dell’Ausl Romagna, col patrocinio del Comune di Novafeltria, che si svolgerà presso la sala consigliare (piazza Vittorio Emanuele, 2 – Novafeltria) a partire da giovedì prossimo 15 marzo e per quattro giovedì sera.

Di seguito il calendario degli incontri, che si svolgono dalle ore 20:30 alle 23.

  • 15 marzo – Cenni di biologia ed ecologia dei funghi: riproduzione, parassitismo, saprofitismo e simbiosi – Relatore dottor Silvio Cantori
  • 22 marzo – Tossicologia dei funghi e presentazione delle principali specie velenose – Relatore dottor Maurizio Crociani
  • 29 marzo – Presentazione della principali specie fungine commestibili – Relatore dottor Silvio Cantori
  • 5 aprile – Specie fungine a confronto e buon comportamento durante la raccolta – Relatore dottor Silvio Cantori.

Il corso è ad ingresso libero e gratuito. Ulteriori dettagli e contatti nell'allegata locandina.                                                    

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L’unione fa la forza, anche sulla formazione del personale. L’Azienda USL della Romagna ha condiviso un percorso con i Collegi provinciali IPASVI di Forlì/Cesena, Rimini e Ravenna per accreditare gli eventi formativi promossi e organizzati dai Collegi stessi a favore degli infermieri e degli assistenti sanitari loro iscritti. Il sistema di Educazione Continua in Medicina (Ecm) individua nell’aggiornamento professionale un’attività diretta a migliorare le competenze, le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari che lavorano presso strutture pubbliche e private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale. La formazione continua è dunque uno specifico dovere degli operatori, che hanno l’obbligo di curare il costante aggiornamento della propria competenza professionale al fine di garantire la qualità e l’efficacia della prestazione professionale nell’interesse della collettività.

“L’Azienda  ha pertanto condiviso l’interesse dei Collegi IPASVI  ad accrescere la professionalità degli infermieri e degli assistenti sociali con l’accreditamento di opportuni eventi formativi da inserire nella pianificazione annuale della formazione aziendale valorizzando ulteriormente i rapporti fra i Collegi e l’Azienda che già negli anni passati hanno avuto momenti di forte integrazione - spiega il direttore dell’Unità operativa “Sviluppo organizzativo, formazione e valutazione” Pierdomenico Lonzi -. Questo progetto di collaborazione rientra pienamente nello spirito che ci ha portato a dar vita al progetto Cura, mirato, tra l'altro, a mettere a sistema tutti i soggetti con forte professionalità sulla formazione, come appunto IPASVI, presenti nell’ambito della sanità romagnola sia pubblica che, come in questo caso, privata”.

 

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L’Associazione “Crescere a piccoli passi” Genitori della Terapia Intensiva Neonatale di Cesena e della Neonatologia di Forlì sarà ospite di Radio Studio Delta, lunedì 12 marzo, dalle ore 19 alle 20, per presentare i prossimi eventi benefici organizzati a sostegno della neonata Associazione.

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Il trauma è la prima causa di morte e di disabilità nelle persone di età inferiore a 40 anni e il 16% dei pazienti curati dal Trauma Center dell'ospedale Bufalini di Cesena ha meno di 25 anni.

Per aiutare i più giovani a conoscere e prevenire i politraumi è nata l’iniziativa "Preveni..Amo", che sabato 10 marzo, dalle 9,30, nell’Aula Magna del Dipartimento di Psicologia (piazza Aldo Moro 90, Cesena) vedrà medici del Trauma Center ed esperti a confronto diretto con gli studenti delle scuole superiori cesenati.

I dati Istat mostrano che nella nostra regione si è ridotto sensibilmente il numero di vittime della strada ma rimane elevato il numero di vittime per incidenti a pedoni e due ruote a motore. Nell’ultimo anno al Trauma Center di Cesena, centro di riferimento dell'Ausl Romagna, hanno avuto accesso circa 500 traumi maggiori, di cui la metà ricoverati in Rianimazione. A Cesena l’età mediana dei pazienti con trauma grave è di 45 anni, il 16% dei traumi ha età inferiore ai 25 anni. La causa prevalente di trauma (62%) sono il traffico ed incidenti stradali. Un malato su 10 muore in rianimazione per trauma e un malato su tre tra i sopravvissuti ha disabilità residua a distanza.

Da qui è nato l’obiettivo del Sistema di Assistenza Integrata Traumi (Siat) della Romagna di lavorare insieme al cittadino per la sensibilizzazione  al tema  trauma e soprattutto alla sua prevenzione. "Preveni..Amo" è stato ideato e voluto da medici che sono in contatto quotidiano con il dramma del trauma. Questi eventi negativi improvvisi possono segnare l’intera esistenza di chi ha ancora una lunga prospettiva di vita. L’incontro sarà un meeting tra dottori e ragazzi delle scuole superiori per conoscere e prevenire i traumi.

All'appuntamento verranno illustrati agli studenti delle scuole superiori quelle che sono le più comuni conseguenze ed i comportamenti e le linee guida più aggiornate per la loro prevenzione. Non mancheranno testimonianze dirette di sportivi che hanno affrontato nella loro disciplina grandi rischi e di quello che hanno portato della propria esperienza nella vita di tutti i giorni. Saranno proiettati dei video clip per entrare con più efficacia nel mondo dei giovani.

L’incontro si aprirà con il saluto del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, del Direttore Generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini e dell’Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi. A seguire, interverranno il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Collerodo, il pilota di Superbike Lorenzo Savadori, medici del Trauma Center dell’ospedale Bufalini di Cesena (Vanni Agnoletti, Luca Ansaloni, Federico Coccolini, Emiliano Gamberini, Costanza Martino, Patrizia Cuppini, Vanessa Agostini, Luigi Tosatto) e medici del Trauma Center di Parma (Fausto Catena, Gianfranco Cervellin, Pierluigi De Angelis, Sandra Rossi).

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Prima edizione

TRAPIANTO, ATTIVITA' FISICA E SPORT
26 MARZO 2018
dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Sala Pieratelli, Pad. Morgagni
Ospedale Morgagni-Pierantoni
FORLI'


Prosegue nell'anno 2018 l'attività di formazione del Centro Riferimento Trapianti dell'Emilia-Romagna relativa al programma regionale Trapianto, Attività Fisica e Sport.


La prima Edizione si terrà a Forlì il 26 Marzo, grazie alla disponibilità del Servizio di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, diretto dal dottor Giovanni Mosconi, che è anche referente nazionale del programma "Trapianto ... e adesso sport".

"La Regione Emilia Romagna - spiega il dottor Mosconi -  ha inserito i pazienti trapiantati o in lista per trapianto nei protocolli di Attività Motoria Adattta (in precedenza definita come EFA Esercizio FisicoAdattato) con specifica delibera del dicembre 2016. Come Ausl Romagna stiamo cercando di portare avanti il lavoro insieme alla Medicina dello sport di Ravenna e Forlimpopoli."


Nell'ambito del corso, verrà presentato il programma regionale, con la descrizione del percorso per i Centri Trapianti e le Unità Operative che vogliono indirizzare i pazienti nel pre- e nel post-trapianto, a svolgere attività fisica personalizzata, prescritta dal Centro di Medicina dello Sport dell'Azienda USL.L'evento sarà aperto alla partecipazione di: Medici dei Centri Trapianto e delle Unità Operative che si occupano dei pazienti nel pre- e post-trapianto, Medici dello Sport, Medici di Base, Infermieri, Dietisti, Psicologi, Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e di perfusione cardiovascolare, Fisioterapisti, Laureati in Scienze Motorie o ISEF (con Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche dell'Attività Motoria Preventiva e Adattata), Associazioni di volontariato del settore.



Per informazioni:

trapiantoesportcrter@gmail.com oppure via fax: 051-6364700

 PROGRAMMA

Corso regionale“TRAPIANTO, ATTIVITA’ FISICA E SPORT” Un percorso per i pazienti nel pre e nel post trapiantato

Ore 14.00 Saluti e apertura dei lavori

Gabriela Sangiorgi, CRT-ER

Ore 14.15 Il protocollo di ricerca nazionale “Trapianto…e adesso sport”: risultati scientifici.

Giovanni Mosconi, U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale Morgagni-Pierantoni, Forlì

Ore 14.45 Ruolo del CRT-ER nella promozione del percorso: i risultati ottenuti, monitoraggio, formazione e informazione.

Tiziana Campione, CRT-ER

Ore 15.15 Il programma regionale “Trapianto, attività fisica e sport”: attualità e prospettive.

Valentina Totti, CRT-ER/Aned Sport

Ore 15.45 Il ruolo centrale del Centro Trapianti nella promozione dell’attività fisica nel trapiantato.

Mariarosa Tamè – Paola Todeschini; U.O. Gastroenterologia; U.O. Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna

Ore 16.15 Il ruolo del personale infermieristico nello sviluppo del percorso.

Roberta Amici - Medicina dello Sport di Ravenna

Daniela Fadda - U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale Morgagni-Pierantoni, Forlì

Loredana Succi - U.O. Nefrologia e Dialisi - Cesena

Ore 16.30 Il Nuovo Piano di Prevenzione Regionale: il ruolo del Centro di Medicina dello Sport e delle Palestre che promuovono salute per l’attività motoria adattata nella prescrizione dell’esercizio fisico.

Giorgio Chiaranda; Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna

Ore 17.00 I protocolli di valutazione funzionale e le proposte di attività fisica supervisionata in palestra o in autonomia per il soggetto trapiantato d’organo e in attesa di trapianto.

Gianluigi Sella, Medicina dello Sport di Ravenna

Ore 17.30 Le palestre che promuovono salute per l’attività motoria adattata: il ruolo degli specialisti dell’esercizio.

Luca Pomidori, Palestra “Esercizio Vita” Ferrara

Ore 1745 Valutazione dell’apprendimento e consegna dei certificati.

Ore 18 Chiusura dei lavori

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Un modo diverso per festeggiare la Festa della Donna. L’Ausl Romagna ha deciso di dedicare la data ad Antonietta Santullo, collega scomparsa alcuni mesi fa. Stamane è stata dunque inaugurata una scultura in sua memoria, realizzata dai colleghi dell’Ufficio Tecnico aziendale.

La dottoressa Antonietta Santullo, ma per tanti colleghi (e amici) Antonella, è stata il direttore della Direzione Tecnica Infermieristica dell’Ausl di Rimini e successivamente ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali, in particolare nel settore Formazione, nell’Ausl Romagna. Come ricordato, stamane, dal direttore degli ospedali riminesi Romeo Giannei, dal direttore tecnico infermieristico di Ausl Romagna Silvia Mambelli e dalla presidente e vicepresidente dell’”Associazione Internazionale Antonella Santullo”, Gabriella Pesaresi e Nunzia Bondioli, a lasciato un solco profondo nell’ambito della professione infermieristica e delle professioni sanitarie più in generale, attraverso il suo lavoro e la sua opera, come emerso anche nel convegno a lei dedicato e svoltosi il 24 ottobre scorso a Rimini. Ma ha lasciato anche un ricordo molto forte in tutti i colleghi e coloro che l’hanno conosciuto, per le sue innate doti umane.

La professionalità e la vitalità di Antonella, infatti, non si sono limitate all’ambito stretto della professione. Donna di grande umanità e passione, ha sempre profuso impegno su progetti e idee di altissimo profilo. Come ad esempio l’asilo nido interaziendale costruito accanto all’Ospedale “Infermi” di Rimini e inaugurato nel 2013. Una struttura fondamentale per dare gambe vere e concrete alle politiche delle pari opportunità e della crescita delle professionalità femminili in Azienda. Basti pensare che delle circa undicimila donne che lavorano per l’Ausl Romagna, più della metà sono in età fertile. Della struttura hanno usufruito, in questi anni, decine di bimbi in età 0 – 3 anni. Un servizio che si sta concretamente pensando di ampliare ulteriormente anche per la fascia d’età 3 – 6 anni, per erogare un servizio ancora più completo.

E’ parso naturale dunque dedicare il “Belnido” (così era già stato chiamato il nido interaziendale) ad “Antonella Santullo”. E da parte dei colleghi è poi nata l’idea di arricchire la rotatoria interna dell’accesso ospedaliero che si affaccia su via Flaminia, con una scultura in memoria della dottoressa Santullo. Sempre i colleghi, in particolare i professionisti dell’Ufficio Tecnico aziendale di Rimini, hanno ideato l’opera che si inaugura ufficialmente oggi: un nido e una cicogna, realizzati in metallo, a ricordare l’approccio del “care”, che sta alla  base della professione infermieristica e che Antonella ha messo in campo in tutto e per tutto, perseguendo grandissimi risultati. E diventando indimenticabile.

L’attenzione alle politiche di genere è stato sottolineato anche dal direttore generale Marcello Tonini, che ha chiuso la breve e sobria cerimonia tagliando il nastro e consegnando un simbolico omaggio al marito di Antonella, Giuseppe Serpe. “Seguendo l’esempio di Anto – ha detto – continueremo il nostro impegno per politiche vere di pari opportunità. E, in collaborazione col Cug, stiamo pensando a misure e iniziative da mettere in atto per dare alle donne che lavorano in azienda un punto di riferimento qualora dovessero subire comportamenti discriminanti o scorretti di qualunque natura”.

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In questi giorni una troupe, guidata dal giornalista Lorenzo Pinna, si è recata all'ospedale "Morgagni -Pierantoni " di Forlì per girare alcune riprese, finalizzate ad un servizio televisivo che andrà in onda nella trasmissione Superquark, su Rai 1. (vi comunicheremo, su questo sito, la data di messa in onda del servizio appena ne verremo a conoscenza dalla redazione)

L'obiettivo era di documentare la formazione dei chirurghi robotici e i percorsi di informatizzazione e gestione dei pazienti, dei farmaci in monodose, del vitto e di altro materiale in ospedale.

La chirurgia robotica forlivese ha festeggiato da poco il suo primo decennale, presentando i progetti di una scuola chirurgica di Ausl Romagna e le esperienze maturate in tutte le discipline .Alle riprese hanno partecipato moltissimi giovani chirurghi italiani e stranieri, specializzandi universitari e chirurghi già specializzati

 Il robot chirurgico Da Vinci è stato donato all'ospedale dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e presenta dati di attività fortemente significativi, in questi primi dieci anni: oltre 1606 interventi suddivisi in ben sette discipline chirurgiche.

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Taglio del nastro ieri mattina alla Casa della Salute Valle Savio di San Piero in Bagno per l’inaugurazione dell’Ambulatorio della Cronicità, fulcro del nuovo percorso di presa in carico dei pazienti affetti da diabete di tipo 2, una delle malattie croniche più diffuse.

Erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, l’Assessore alla Sanità Enrica Lazzari, la dirigente del Servizio di Assistenza Territoriale della Regione Emilia Romagna Imma Cacciapuoti, il direttore del Distretto Cesena Valle Savio Francesca Righi, il direttore dell’Unità Operativa Cure Primarie di Forlì-Cesena Riccardo Varliero, il coordinatore del Nucleo di Cure Primarie Valle Savio Duccio Fabbri della Faggiola e il responsabile Infermieristico e Tecnico di Cesena Giuliano Guiducci.

L’Ambulatorio, entrato in funzione il 6 marzo, è un servizio territoriale dell’Unità Operativa di Cure Primarie di Forlì-Cesena dell’Ausl, finalizzato alla “presa in carico attiva” dei pazienti con malattie croniche, che vengono invitati a sottoporsi a controlli e interventi di prevenzione e promozione della salute, con azioni educative per l’adozione di sani stili di vita e la riduzione dei principali fattori di rischio. Peculiarità del servizio è la presenza dell’Infermiere dedicato, dotato di competenze specifiche, che ha il compito di facilitare e coordinare l’assistenza al paziente diabetico lungo tutto il suo percorso, attraverso una stretta integrazione con il Medico di Medicina Generale e con gli specialisti afferenti a più discipline (diabetologo, cardiologo, oculista) che, a seconda delle necessità, concorrono nel percorso di cura del paziente. “In un momento storico di riorganizzazione dei servizi socio sanitario – hanno dichiarato Baccini Lazzari - è per la nostra comunità un grande successo inaugurare un modello innovativo di assistenza per i nostri cittadini e per i territori limitrofi all’interno dell’Ospedale Angioloni. Proprio grazie al lavoro di collaborazione tra medici di Medicina Generale e il personale infermieristico sarà possibile iniziare un percorso concreto per la prevenzione e la cura di alcune specifiche patologie”.“Per la Casa della Salute Valle Savio di Mercato Saraceno-San Piero in Bagno – ha sottolineato  la dott.ssa Francesca Righi  - si tratta di una novità importante, che introduce un modello innovativo di assistenza, quello basato sulla “Medicina di Iniziativa” che non aspetta il cittadino (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino, riducendo la comparsa di complicanze della patologia cronica, garantendo interventi “su misura” e puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione.

Il nuovo percorso di presa in carico della patologia diabetica

E’ dedicato ai pazienti affetti da diabete di tipo 2, che non presentano gravi complicanze. La presa in carico presso l’Ambulatorio della Cronicità avviene su invito del Medico di Medicina Generale, attraverso una lettera in cui si comunica anche la data dell’appuntamento. L’assistenza è assicurata dall’Infermiere che concorda con il Medico di Medicina Generale il percorso clinico assistenziale. Una settimana prima, l’infermiere contatta telefonicamente il paziente per ricordagli la data dell’appuntamento. Al primo accesso all’ambulatorio, l’infermiere rileva lo stato generale di salute del paziente, registrando le informazioni utili da inviare al Medico di Medicina Generale.

L’infermiere verifica l’aderenza alla terapia e agli stili di vita (alimentazione, assunzione di alcool, attività fisica e abitudine tabagica), si accerta della corretta assunzione della terapia farmacologica e dell’effettuazione degli accertamenti; prenota il successivo accesso all’ambulatorio infermieristico, informa il paziente sulle opportunità presenti nel territorio utili a modificare il proprio stile di vita. In condivisione con il Medico di Medicina Generale, qualora siano necessari accertamenti specialistici (ad esempio il fundus oculi, ECG, etc…) è attivo un percorso facilitato che consente all’Infermiere di prenotare direttamente la prestazione specialistica.

Entro l’anno saranno invitati circa 300 pazienti, ad oggi, 7 marzo, sono già state spedite 42 lettere di invito ai pazienti.

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In questi giorni una troupe, guidata dal giornalista Lorenzo Pinna, si è recata all'ospedale "Morgagni -Pierantoni " di Forlì per girare alcune riprese, finalizzate ad un servizio televisivo che andrà in onda nella trasmissione Superquark, su Rai 1. L'obiettivo era di documentare la formazione dei chirurghi robotici e i percorsi di informatizzazione e gestione dei pazienti, dei farmaci in monodose, del vitto e di altro materiale in ospedale (comunicheremo su questo sito la data della messa in onda)

La chirurgia robotica forlivese ha festeggiato da poco il suo primo decennale, presentando i progetti di una scuola chirurgica di Ausl Romagna e le esperienze maturate in tutte le discipline. Alle riprese hanno partecipato moltissimi giovani chirurghi italiani e stranieri, specializzandi universitari e chirurghi già specializzati Il robot chirurgico Da Vinci è stato donato all'ospedale dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e presenta dati di attività fortemente significativi, in questi primi dieci anni: oltre 1606 interventi suddivisi in ben sette discipline chirurgiche. 

 

 

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