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Articoli filtrati per data: Dicembre 2020

Cinquanta libri sono stati regalati ieri ai piccoli guerrieri ricoverati nella TIN di Rimini. Saranno i loro genitori, presenti in reparto 24 ore al giorno, anche durante questo periodo Covid, a dare voce ai testi donati da Andrea e Cristina Moretti, mamma e papà di un bimbo, ospite in TIN qualche anno fa.

Tutto questo  in collaborazione con il Centro per le Famiglie del Comune di Rimini, che cura il progetto dei “Magnifici lettori volontari in TIN” e con la libreria Viale dei Ciliegi 17, che ha contribuito al progetto applicando uno sconto speciale sull’acquisto dei libri, continuando a mostrare sensibilità ed attenzione nei confronti della TIN. Questi libri saranno accolti in un mobile libreria donato al reparto da parte di Club Agora Rimini, presieduto da Elena Casadei, con il contributo di Prisma Arredamenti, Rimini.

Da anni in reparto si opera per promuovere la lettura fin dai primi giorni di vita: il suono della voce familiare, su un bimbo posto a contatto pelle-pelle con mamma o papà, è protettivo per lo sviluppo del suo cervello e favorisce il forte legame genitore-bambino, bruscamente interrottosi a causa della nascita prematura. La lettura diventa una routine protettiva anche per i genitori, in quanto riesce a normalizzare una situazione stressante quale quella del ricovero del loro bambino, appena nato, in una terapia intensiva. E la lettura, iniziata precocemente, accompagnerà tutta la famiglia anche dopo la dimissione dall’ospedale, favorendo benessere, relazione e socializzazione, migliorando concretamente il futuro dei  nostri piccoli guerrieri.

In TIN sono tante le occasioni in cui le famiglie sperimentano il piacere ed  i benefici della lettura. E’ stato necessario in questo periodo armonizzare le esigenze di sicurezza -relativamente al contagio Covid- con la volontà di mantenere attivo un progetto prezioso. Oltre alla voce dei genitori, i piccoli e le loro famiglie, potranno ascoltare i Magnifici Lettori Volontari tramite dei monitor collegati alla rete, disponibili a Rimini per ciascuna culla di terapia intensiva. Il 20 dicembre alle ore 16.00 le famiglie in TIN e fratelli, nonni, zii da casa, tutti connessi in streaming, potranno sintonizzarsi sull’ascolto del “Il tesoro del bruco baronessa”, favola musicata a  cura di Garilli Sound Project, il cui libro, edito da Carthusia, verrà donato a tutti i bambini ricoverati, questo grazie al contributo di BPER Banca.

Tutti connessi anche se lontani!

All’associazione Agorà i sentiti ringraziamenti anche dalla direzione sanitaria dell’Ospedale “Infermi”, in particola da parte del direttore medico del presidio, dottoressa Catia Drudi.

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La storia del ventiquattrenne ravennate Lorenzo Savini, che si è laureato in Giurisprudenza nel reparto di Ortopedia dell'ospedale di Forlì, dove era stato operato di tumore benigno al femore, diventa oggetto di un servizio del Tg 3, in onda questa sera alle 19,30 su Rai 3.

Grazie anche al supporto dei medici e degli infermieri "che non smetterò mai e poi mai di ringraziare" dice Lorenzo, venerdì  scorso da una stanza del reparto di Ortopedia di Forlì, diretto dal dottor Roberto Casadei, il medico che peraltro lo ha operato e "rimesso in piedi",  ha discusso la tesi e coronato un sogno.

"Ho trovato un personale formidabile - racconta Lorenzo  - Mi hanno concesso di studiare nella stanza delle fisioterapiste il pomeriggio e la sera, dove piano piano sono riuscito a prepararmi per sostenere l'esame di laurea. Penso questo possa rappresentare un bel messaggio di speranza per tutti, visto il brutto momento che stiamo vivendo".

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Nuova, importante donazione, per la Pediatria di Ravenna, da parte della ditta ravennate "Tim Color Service srl": i signori Luca Spinella e Valentina Saragoni sono giunti alle porte del reparto diretto dal dottor Federico Marchetti, con una notevole quantità di doni, tra cui giochi, strumenti musicali, colori e calendari, predisposti con passione per i bimbi e piccoli pazienti, che vi trascorreranno il Natale e forse anche oltre.

I donatori, essendo loro stessi genitori, si sono mostrati molto sensibili alla salute dell’infanzia e, accolti dal dottor Marchetti e dal suo staff, hanno tenuto a motivare il loro gesto mosso da vicinanza sia ai sanitari che si trovano ad operare con enorme impegno in un momento particolare, sia ai pazienti che verosimilmente non potranno vivere le festività prossime nel proprio ambiente.

Come ribadito dal signor Spinella, l’impegno degli adulti deve rimanere quello di accompagnare per mano e possibilmente col sorriso i piccini verso una crescita armonica ed una completa guarigione in ogni tempo e in ogni momento, motivo per cui è importante impegnarsi fortemente, affinchè i piccini non perdano mai il sorriso e la certezza che gli adulti saranno sempre loro vicini.

Il dottor Marchetti, con premura e gratitudine, ha tenuto a ringraziare la ditta "Tim Color Service srl" di Ravenna per il nobile gesto espresso con attenzione e cura.

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Coordinatore del progetto il dottor Giovanni Mosconi

Pubblicato sulla rivista internazionale Renal Failure lo studio “Physical activity and renal function in the Italian kidney transplant population”, che analizza l’efficacia della attività fisica nei pazienti con trapianto di rene sulla più ampia casistica finora disponibile sull’argomento (oltre 6000 pazienti studiati). La pubblicazione si avvale dei dati del Sistema Informatico Trapianti del Centro Nazionale Trapianti e si inserisce nel Progetto di studio nazionale “Trapianto … e adesso sport” coordinato dal dr Giovanni Mosconi (Direttore della Nefrologia di Forlì-Cesena), in collaborazione con il Dr G. Sella (Direttore della Medicina dello Sport di Ravenna).

"Lo studio - spiega il dottor Mosconi - evidenzia, in pazienti con trapianto di rene, gli effetti positivi di uno stile di vita attivo sull’andamento della funzione renale. In questo settore mancano fino ad oggi dati di correlazione prolungati nel tempo e su grandi casistiche. Il nostro lavoro valuta 6055 pazienti trapiantati su tutto il territorio nazionale con un periodo di osservazione di oltre dieci anni; confronta l’andamento funzionale renale in pazienti sedentari e in pazienti attivi. Un miglior andamento funzionale a lungo termine si correla con lo svolgimento di una regolare attività fisica; il dato risulta particolarmente evidente in persone con età superiore ai 50 anni”.

Fin dai tempi antichi, l’attività fisica è considerata parte integrante del concetto di salute. Ippocrate affermava che “se potessimo dare ad ogni individuo la giusta quantità di nutrimento e di esercizio fisico, né troppo né poco, avremmo trovato la giusta strada per la salute”. Relazioni tra ginnastica e salute sono state riprese da Galeno “la ginnastica rientra nel potere curativo che spetta al medico”. Più vicino ai nostri tempi il forlivese Gerolamo Mercuriale riportava che “la ginnastica giova alla salute...la giusta miscela di comportamenti corretti può prolungare lo stato di benessere delle persone”.

La sedentarietà coinvolge infatti circa il 60% della popolazione mondiale e si correla con un’aumentata incidenza di patologie croniche degenerative e di morte prematura. Questi concetti, già documentati nella popolazione generale, necessitano però di conferme scientifiche anche in settori specifici come quello del trapianto ed è in questa direzione che si indirizza il progetto di studio “Trapianto … e adesso sport”, ideato nel 2008, che vede l' attiva collaborazione del Centro Nazionale Trapianti, dell’Università di Bologna, dell’Azienda Sanitaria della Romagna, della Regione Emilia Romagna e della Regione Veneto.

"Nell'ambito dell'AUSL Romagna, grazie ad una collaborazione fra la Nefrologia di Forlì-Cesena e la Medicina dello Sport di Ravenna - conclude il dottor Mosconi - è presente una consolidata attività di ricerca con prescrizione di attività fisica personalizzata in pazienti con trapianto di organo solido. I positivi risultati sono stati pubblicati su riviste internazionali nel corso degli ultimi anni. Va infine ricordato che, nel 2019, la Conferenza Stato/Regioni ed il Ministero della Salute hanno elaborato delle Linee di indirizzo sull’attività fisica, che recepiscono pienamente il progetto di lavoro ed il modello organizzativo che si è sviluppato nella nostra regione e nella nostra azienda."

Masiero, L., Puoti, F., Bellis, L., Lombardini, L., Totti, V., Angelini, M. L., Spazzoli, A., Nanni Costa, A., Cardillo, M., Sella, G., & Mosconi, G. (2020). Physical activity and renal function in the Italian kidney transplant population. Renal failure, 42(1), 1192–1204. https://doi.org/10.1080/0886022X.2020.1847723
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33256487/

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Grazie all’iniziativa "Aiutaci a crescere, regalaci un libro" la Libreria Giunti al Punto di Cesena ha consegnato oggi 800 volumi alla Pediatria di Comunità di Savignano sul Rubicone.

“Aiutaci a crescere. Regalaci un libro” l’iniziativa solidale nata a livello nazionale dall’impegno delle Librerie Giunti al Punto presenti sul territorio, anche quest’anno ha lanciato la raccolta di libri finalizzata ad arricchire le biblioteche scolastiche delle scuole elementari e materne del territorio e delle aree pediatriche del Dipartimento materno infantile di Cesena.

“Anche in questo 2020 davvero difficile per tutti – spiega Mirna Foschi della Libreria Giunti al Punto di Cesena, promotrice dell’iniziativa cesenate – non è mancato il contributo dei cittadini e di alcune aziende del territorio, che ha consentito di raccogliere 1356 volumi, che sono stati distribuiti tra scuole e pediatrie di comunità di Cesena e Savignano sul Rubicone. A livello nazionale, grazie al supporto di donatori e sponsor, negli undici anni di raccolta si è raggiunta a livello nazionale la cifra di 2 milioni di libri donati. Un grazie speciale a tutti i nostri clienti e alle aziende che hanno contribuito alla formazione dei lettori e dei cittadini di domani partecipando all’iniziativa: Centrale del latte, Romagna iniziative, Martini , Endas, Babbi, Lions, Parco Safari Ravenna, Mirabilandia, Giorgini assicurazioni, Credito cooperativo Romagnolo, Comune di Cesena e Bper”.

“E’ una bellissima iniziativa – dichiarano Teresa Ghini e Ginetta Nucci referenti aziendali del Progetto nati per Leggere - che ci consente di utilizzare i libri nei servizi pediatrici mettendoli a disposizione dei bimbi che vi accedono. L'Unicef dice che basta avere 1 libro in casa (UNO!) per migliorare i risultati su literacy e numeracy: con questo dono faremo venir la voglia a tutti di averne”. “Del resto – afferma Antonella Brunelli- Responsabile della Pediatria di Comunità di Cesena - da sempre abbiamo cercato di consentire ai bambini che lo desideravano, di portare a casa il libro scelto durante il ricovero o la visita in ambulatorio, proprio per incentivare la passione per la lettura e quest’anno a maggior ragione, vista anche la situazione emergenziale”.

L’Azienda USL ringrazia la Libreria “Giunti al Punto” di Cesena, rappresentata dalla storica Mirna Foschi, che con il suo proverbiale entusiasmo consolida la sua collaborazione al progetto di promozione della lettura in età pediatrica e tutte le persone che hanno scelto di donare, contribuendo ad incentivare la presenza dei libri nei luoghi cura e a regalare emozioni ai bambini che accedono alle strutture sanitarie.

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Donati 24 caldi kit per i neonati prematuri della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale cesenate. Sono stati realizzati interamente a mano dalle signore di ‘Uncinetto e caffè’ che continuano a sferruzzare per aiutare i neonati ad affrontare meglio il freddo inverno. Il kit che sarà donato al bambino in dimissione , comprende: una copertina,una cuffietta, un paio di scarpine, e 1 pupazzetto a forma di polipo e un libro di favole. Si ringrazia tutto il Gruppo di Signore per questa nuova generosa donazione

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Il presepe con infermieri e medici "angeli", allestito nell'ospedale di Forlì dall’Associazione italiana amici del presepe di Forlì, protagonista di un servizio del Tg 3 che andrà in onda oggi alle 19:30 su Rai 3.

 

"Purtroppo a causa del Covid, tutti i tradizionali eventi programmati per le feste natalizie, come l'amatissima mostra dei presepi di Forlì, quest'anno verranno annullati - spiega Andrea Donori, presidente dell'associazione - ma noi abbiamo voluto offrire gratuitamente, come ogni anno, l'allestimento del presepe all'ospedale di Forlì, a chi ci lavora e a chi viene curato in esso. Ed in queste particolari e drammatiche circostanze, lo abbiamo voluto dedicare proprio a chi ha dedicato, ed a volte addirittura sacrificato, la propria vita agli ammalati di Covid con queste figure di angeli che sono vestite, sì, come dei sanitari, ma rappresentano tutti coloro che da infermieri, medici, personale ausiliario, personale tecnico ed amministrativo, si sono prodigati per curare i malati. L'anno 2020 sarà ricordato per questo terribile virus che sta flagellando il mondo, ma non possiamo perdere la speranza, speranza di riallacciare i nostri affetti, di tornare ad abbracciarci, di tornare a vivere una vita normale." "Il presepe - prosegue - è un simbolo universale di unità, di pace e di serenità, non solo per i cristiani. Ed è questo l'augurio che abbiamo voluto fare a tutti quelli che si fermeranno a guardarlo in ospedale. Tradizione vuole che fosse stato proprio San Francesco ad allestire il primo Presepe al mondo, il 24 dicembre del 1223, in una grotta di Greccio, Rieti, dove venne messa in scena la nascita di Gesù bambino."

 

"Tutte le offerte raccolte nella piccola cassettina posta dinanzi al presepe -conclude - saranno devolute, come ogni anno, per mantenere a distanza dei bambini indiani in gravi difficoltà economiche. Per ricevere informaizoni su come sostenere questo progetto potrete scrivere a aiapforli@libero.it"

 

La direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Forlì ringrazia sentitamente l'Associazione dei presepi di Forlì per l'allestimento del presepe ed anche per l'omaggio rivolto agli operatori sanitari in questo difficile periodo di pandemia.

 

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 23 al 29 novembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo), da cui emerge, a fronte di un ulteriore aumento dei ricoveri, un calo di nuove positività. Nella settimana di riferimento si sono verificate infatti 3.778 positività su un totale di 42.224 tamponi (vale a dire oltre seimila al giorno di media), con una incidenza dunque del 8,9 per cento, quindi in discesa, per la prima volta dall'inizio della "seconda ondata", nonchè più bassa rispetto all'incidenza nazionale (slide 4). Su questo specifico indicatore si registra, nell’ultima settimana, un calo in tutti e quattro i territori; Rimini, pur essendo il territorio con l'incidenza maggiore anche nell'ultima settimana (10,5) è quello che registra il maggior calo, di 2 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Analogo ragionamento anche rispetto all’indicatore delle positività su popolazione residente (slide 6). Restano pressochè invariate le percentuali di asintomatici (slide 7) con quella di Rimini ancora superiore alle altre. Non altrettanto positivo l'indicatore relativo alle persone ricoverate, in quanto si è raggiunto a fine della scorsa settimana la quota di 548 ricoveri, che supera il livello rosso previsto nel Piano dinamico covid per gli ospedali romagnoli; per quanto riguarda però le Terapie intensive vi è invece un calo di ricoverati, sia in valore assoluto sia rispetto all'incidenza sul totale dei ricoveri, che passa dal 9 al 7,8 per cento: il calo è del 8,5 per cento (slide 12); in ogni caso l'indicatore dell'incidenza dei pazienti in terapia intensiva in Romagna rispetto ai residenti, resta inferiore a quello medio regionale. "La Romagna continua ad avere indicatori più positivi rispetto al resto della regione; in questa settimana abbiamo superato di poco il numero di posti letto che avevamo stimato per livello rosso come previsto nel nostro Piano dinamico covid per gli ospedali - spiega il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -: questo incremento non ha per ora compromesso se non in piccola parte le attività a favore dei pazienti non covid. Comunque si apprezza una lieve diminuzione dei contagi quindi ci aspettiamo che la curva dei ricoveri si stabilizzi, ma su un tema così delicato il condizionale non è per noi sufficiente perchè, come abbiamo già detto, una ulteriore crescita di ricoveri significherebbe limitare di conseguenza il resto dell'attività sanitaria extra - covid, ovviamente per le prestazioni non urgenti. Noi stiamo continuando a lavorare sul contact tracing e stingendo accordi con l'ospedalità privata, in tutti i territori, per mettere a disposizione ulteriori posti letto, dedicati a pazienti non covid, in modo da poterli seguire adeguatamente e avere più spazi negli ospedali dell'Ausl per i pazienti covid. Ma a tutto questo deve affiancarsi lo sforzo della cittadinanza, che deve continuare con perizia a seguire le buone pratiche mirate a limitare il contagio. Solo insieme ce la possiamo fare".

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La Banca della Cute dell'Ausl Romagna, diretta dal dottor Davide Melandri protagonista oggi di un servizio, in onda su Rai 3 alla trasmissione "Buongiorno Regione" e realizzato dal giornalista Samuele Amadori.

Il servizio è visibile dal minuto 15,48: https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/notiziari/index.html?/tgr/video/2020/12/ContentItem-8278ce64-0840-4a7d-b241-9f0f038547c5.html

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Il dottor Carlo Fabbri, direttore della Uo di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì - Cesena, ospite del programma di medicina "La Casa della Salute con Luciano Onder" su RTV San Marino - Rai ERAS.

L'intervista avrà come tema “malattie gastroenterologiche, prevenzione oncologica nell'era del Covid" ed andrà in onda il 9 gennaio 2021 e, a seguire, nella stessa settimana le repliche:

1° passaggio SABATO 9 gennaio ore 20.00

1^replica DOMENICA ore 23.15

2^replica MARTEDI ore 9.00

3^replica MERCOLEDI ore 16.30

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