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Articoli filtrati per data: Novembre 2021

Sabato 27 Novembre, presso la Sala Pieratelli dell'ospedale di Forlì si terrà un corso dal titolo: "Alleanza Ospedale Territorio - Famiglia nella gestione del bambino con patologia cronica complessa".

"Sarà un momento di condivisione tra la Pediatria di Comunità - spiega la direttrice facente funzioni della stessa, Dott.ssa Giovanna Indorato - e la Pediatria Ospedaliera, diretta dal Dottor Enrico Valletta, i Pediatri di libera scelta e tutte quelle figure del Distretto di Forlì, che rientrano all'interno del percorso di rete di presa in carico del bambino cronico complesso e a rischio di sviluppare disabilità multipla nel contesto della Rete delle Cure Palliative Pediatriche dell'Emilia Romagna".

"Il percorso di rete - prosegue la Indorato - prevede la costituzione di un'alleanza tra Ospedale, Territorio e Famiglia e la presa in carico multidisciplinare del bambino ad alta complessità fino all'assistenza domiciliare. Il percorso è già in atto e davvero ben funzionante.Il referente della rete è la Dott.ssa Lucia Marangio della Pediatria di Comunità di Forlì".

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Venerdì 12 Novembre presso il Grand Hotel Mattei di Ravenna in V.le Enrico Mattei, 25 si svolgerà il 3° CONVEGNO SLA/ALS FORMAZIONE E INFORMAZIONE - SEMPRE AVANTI! un evento gratuito patrocinato da Aisla, AssiSLA, Ausl Romagna, Comune di Ravenna, Lions Club Bisanzio, OMCeO Ravenna, OPI Ravenna, Rotary Club Ravenna e rivolto ai professionisti sanitari ma aperto anche al pubblico, alle persone affette da SLA e ai loro familiari e caregivers.

Responsabili Scientifici dell’evento sono il Prof. Andrea Calvo e il Dott. Pietro Querzani.

L’evento, promosso da FabiOnlus, grazie all’intervento di medici specialisti neurologi, gastroenterologi e palliativisti prosegue nell’obiettivo di far luce sulle ultime novità in ambito terapeutico. Importante il confronto fra i partecipanti alla Tavola Rotonda, dove saranno approfondite le modalità di gestione della patologia da parte dell’AUSL Romagna.

FabiOnlus nasce il 31 marzo 2016, su iniziativa di un gruppo di familiari ed amici di Fabio Bazzocchi per provvedere, attraverso un appello alla solidarietà rivolto alla comunità, alle cure necessarie ad affrontare la malattia. Allo stesso tempo gli 11 soci fondatori e i soci attivi, con il complesso delle loro attività, intendono far germogliare sensibilità e attenzione verso tutti i malati di SLA e le loro famiglie, per sostenere l'assistenza e incoraggiare la ricerca.

Per maggiori informazioni contattare la Segreteria Organizzativa dell’evento: Unika Conferences&Events – Tel. 336.335045 – Mail: frontoffice@unikacongressi.com

 

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Sono stati consegnati nel pomeriggio di mercoledì 3 novembre u.s. alla U.O. Pediatria dell'Ospedale di Faenza, diretta dal Dr. Federico Marchetti, 3 televisori donati dalle Consorti del Rotary Club di Faenza.

Il gruppo Consorti Rotary affianca da oltre 50 anni i service del Club di Faenza, con attività svolte in vari ambiti, con particolare attenzione all’educazione, finanziandosi grazie a numerose iniziative benefiche. La delegazione del gruppo Consorti Rotary, composta da Cristina Valpiani, Claudia Cavalli, Isabella Penazzi, oltre alla Vice Presidente del Rotary Maria Teresa Tosi, è stata accolta dal Direttore del Presidio Ospedaliero di Faenza dr. Davide Tellarini e dal Direttore del Dipartimento Maternità Infanzia, Età Evolutiva  di Ravenna, dr. Federico Marchetti, che insieme allo staff hanno ringraziato le donatrici, per la sensibilità ed il sostegno volto in particolare ad incrementare i percorsi di umanizzazione degli ambienti e del comfort in area pediatrica, sui quali particolarmente le Direzioni mediche sono molto attente.

E' infatti in atto, anche in altri ambiti, quali ad esempio la Pediatria dell'ospedale di Ravenna, sempre diretta dal Dott. Marchetti, un percorso che comprende opere di riqualificazione e rivisitazione degli ambienti, per ciò che attiene a quel processo continuo di miglioramento dell'assistenza, che pone il paziente al centro della cura, secondo un approccio olistico, che implica un'attenzione non solo allo stato di salute, ma anche ai sentimenti e ai diversi bisogni. Tutto, con l'obiettivo di promuovere costantemente il benessere del paziente e della sua famiglia, pur nei vissuti di degenza ospedaliera.

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Anche il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna ha aderito all’iniziativa di orientamento in ingresso Campus for you, evento di presentazione dei Corsi di Laurea e Laurea magistrale a ciclo unico dei Campus di Cesena e Forlì, previsto per la settimana dall’8 al 12 novembre .

L’iniziativa replicherà la medesima modalità utilizzata per Porte aperte ai Campus, con singoli Virtual open Day pomeridiani, affiancati da appuntamenti, organizzati dall’Ufficio orientamento e rivolti agli studenti degli ultimi anni della scuola superiore di secondo grado, potenziali futuri studenti Unibo.

Il corso di Medicina e Chirurgia di Forlì aprirà l’evento, lunedì 8 Novembre, alle ore 15, con un proprio Virtual Open Day di presentazione del corso, sulla piattaforma MS Teams.

"L’incontro - spiega la professoressa Irene Faenza, vicecoordinatrice del corso di Medicina di Forlì - inizierà con il saluto e la presentazione del Corso , a cura del Coordinatore, Prof. Franco Stella. Ci sarà quindi un collegamento dai laboratori del Corso , siti presso l’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì , dei virtual tour dei laboratori e delle attività da me curate. Successivamente, gli studenti del secondo anno di Medicina racconteranno la propria esperienza di studio a Forlì. Tutto si concluderà con un confronto finale ".

Sarà possibile registrarsi fino al giorno precedente l’evento, sul sito: https://almaorienta.unibo.it/it/agenda/virtual-open-day-studiare-medicina-e-chirurgia-a-forli-8-novembre-2021

Per chi non si fosse registrato, 15 minuti prima dell’inizio dell’evento, il link di partecipazione sarà reso pubblico sul sito del'Università

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“Affrontare una pandemia: formazione e aggiornamento degli infermieri” è il titolo del corso di formazione che OPI Rimini ha organizzato in collaborazione con l'Azienda USL della Romagna per giovedì 9 dicembre, dalle ore 8.30 alle 12.30, presso l’Aula G dell’ospedale Infermi di Rimini.

Info e iscrizioni nel programma allegato

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Buongiorno a tutti e, come promesso, ogni settimana vi accompagnerò alla scoperta dei grandi benefattori dell’Ausl della Romagna. Oggi vi aprirò le porte dell’ospedale degli Infermi di Faenza.

La struttura fu edificata tra il 1753 e il 1763 sulla antica via Emilia, oggi via Mazzini, da qui si accede direttamente alla Galleria dei Benefattori, risultato dell’importante ristrutturazione ottocentesca. Fu proprio per quella occasione che l’Amministrazione dell’Ospedale chiese alla cittadinanza un contributo economico per poter adeguare l’ospedale alle nuove esigenze; le cronache del tempo riportano molti dibattiti al riguardo, proprio come avviene oggi.

Per ringraziare i benefattori del lodevole gesto, la Commissione decise che: “quelli che donarono o doneranno dalle diecimila lire in su abbiano la propria effige posta in un quadro e affissa all’atrio dell’ospedale”. Grazie a questa scelta oggi la collezione aziendale ha una documentazione “ visiva ” del legame, sempre molto sentito, tra l’ospedale e la cittadinanza faentina. Un primo studio dei ritratti ha dato la possibilità di cogliere alcune informazioni sui benefattori come, ad esempio, la loro estrazione sociale, infatti nessun benefattore appartiene alla nobiltà faentina e scarsi sono i rappresentanti del clero ad eccezione del Canonico Francesco Lanzoni. Prevale, quindi, una media e alta borghesia la cui costanza nel fare lasciti e donazioni, anche notevoli per il tempo, non è spiegabile solo in termini autocelebrativi o di ascesa sociale ma evidenzia un profondo legame tra Istituzione e cittadinanza.

La serie dei benefattori comprende un totale di 39 dipinti che partono in ordine cronologico dalla parte destra dell’ingresso con il ritratto del Vescovo Antonio Cantoni, fondatore dell’ospedale, per concludersi con il ritratto di Pietro Montuschi datato 1959.

Curiosità: la maggior parte degli artisti impegnati nei ritratti appartengono al cenacolo faentino denominato Cenacolo baccariniano.Tra questi ricordiamo: Achille Calzi, Pietro Melandri, Francesco Nonni.

Nel 2016 la pulizia dei quadri dei benefattori è avvenuta grazie al “service” del “Gruppo Consorti del Rotary Club di Faenza

Bibliografia:

  • Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna,Ospedale Degli Infermi Faenza.Centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it
  • Le pagine di questa rubrica daranno vita ad un nuovo “quaderno”, disponibile dalla primavera del 2022 che andrà ad arricchire la collana “La Cura attraverso l’Arte”.
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Uro-Oncology challenge: la sfida dell'AUSL Romagna” è il titolo del congresso che si svolgerà il 5 e 6 novembre all'’Hotel “Embassy & Boston” di Milano Marittima. L'importante evento è stato organizzato dai quattro direttori delle Urologie di Ausl Romagna: Roberta Gunelli Forlì, Salvatore Voce Ravenna, Carlo Lusenti Cesena, Francesco Montanari Rimini.

Il programma scientifico affronterà tre aspetti importanti legati alla patologia urologica: tumore della prostata, tumore del rene e tumore della vescica. Queste patologie sono attualmente tra le più frequenti in ambito oncologico e necessitano pertanto di un approccio multidisciplinare al fine di consentire il miglior trattamento possibilee di conseguenza, percorsi diagnostici condivisi non solo nell’ambito dell’AUSL Romagna , ma in ambito nazionale.Il Congresso sarà l'occasione per approfondire le nuove tecniche diagnostiche e le innovazioni in tema di trattamento chirurgico insieme a prestigiosi speaker e moderatori nazionali ed internazionali, provenienti sia dal mondo accademico che ospedaliero. Oltre al trattamento delle patologie oncologiche, nel programma scientifico sarà lasciato ampio spazio a letture sull’iperplasia prostatica benigna ed infiammazione prostatica e la gestione del paziente con disfunzione erettile che rappresentano problematiche con notevole impatto economico e sociale

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 25 al 31 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).
Nella settimana di riferimento, si sono registrate 903 positività (3,1%) su un totale di 28.908 tamponi.
Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+68). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello verde 2, ossia un livello di occupazione dei posti letto in malattie infettive maggiore del 70%. In totale sono ricoverati 90 pazienti, di cui 7 in terapia intensiva.

“Anche questa settimana, commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna, assistiamo sul territorio della Romagna ad un aumento delle positività. Un dato che conferma ancora una volta di più la necessità di non abbassare la guardia, in termini di misure di prevenzione da mantenere alte. Ma l’aspetto che ancora una volta vorrei mettere in evidenza, è l’importanza che la vaccinazione riveste per neutralizzare l’effetto del virus dal punto di vista dei ricoveri ospedalieri, o peggio ancora dalla necessità di finire nelle Terapie Intensive. I dati che pubblichiamo ancora una volta sul bollettino di questa settimana, forniti dal “Rapporto Monitoraggio dell’impatto della campagna di vaccinazione sulle infezioni da Covid-19  in Emilia Romagna, aggiornati al 26 ottobre, evidenziano ancora una volta come anche in Romagna, il rischio di contrarre il virus per i non vaccinati sia di circa 3 volte maggiore rispetto ai vaccinati e  5 volte maggiore di essere ricoverati . Questi dati elaborati e ricavati da analisi di più lungo periodo, descrivono bene nero su bianco di cosa stiamo parlando. Ecco perché l’esortazione continua ad essere la stessa. Non siamo più nella fase in cui mancava il vaccino. Ora i vaccini ci sono e i tempi per effettuarlo veloci. Invitiamo quindi tutti i soggetti, invitati in questa fase alla vaccinazione, a non esitare o attendere. I mesi invernali che ci aspettano sono impegnativi dal punto di vista della circolazione del virus e soprattutto delle condizioni favorevoli per sviluppare l’infezione. Un invito preciso che rivolgo in primo luogo agli operatori sanitari, che hanno toccato direttamente con mano le conseguenze peggiori che il virus comporta”.

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Sabato 6 novembre 2021 dalle 14.00 alle 18.00, a Brisighella presso la Casa della Salute (piano terra) e l'Ospedale di Comunità, si terrà l'incontro "Un anno di Ospedale di Comunità: risultati e prospettive future".

L'invito a partecipare è rivolto a tutta la Comunità Brisighellese.

Questo il programma:

Ore 14:00: Saluti delle autorità

(Autorità locali, Direzione Distretto sanitario di Faenza, Direzione Infermieristica Tecnica, Direzione Dipartimento Cure Primarie).

Interventi

Donatina Cilla: l'OsCo, una risposta ai bisogni di salute

Paolo Viozzi: vissuti ed esperienze nel primo anno di apertura 

Maicol Carvello: esiti e risultati assistenziali

Sonia Rapone: la presa in carico riabilitativa

Sonia Bertozzi: la presa in carico assistenziale

Maria Rosaria Serritella: la presa in carico sociale

Infermiere OsCo: la prospettiva degli infermieri

La prospettiva dei pazienti: racconti e vissuti personali

 

Ore 17:00 Confronto aperto alla cittadinanza

 

Dalle 18.00: apertura porte dell'OsCo con visita a piccoli gruppi.

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Un pannello di 12 metri di lunghezza, che accoglie i visitatori diretti alle scale dell’Ospedale Infermi di Rimini, creato grazie a materiali ‘green’ rigenerati da rifiuti sanitari sterilizzati, da Newster, l’azienda leader nel mondo, con un progetto realizzato insieme a Kaleidon e ad altre due aziende della regione Emilia Romagna, Litokol e Mela-P.

Il ciclo dei rifiuti si trasforma così, da problema in opportunità, per una nuova visione nella quale l’ospedale è un laboratorio di cittadinanza.

Questo è il principale obiettivo del nuovo progetto che ha trovato l’indispensabile supporto della Direzione sanitaria dell’Ospedale Infermi.

Il pannello, inaugurato il 27 ottobre scorso, durante una cerimonia in presenza del Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, del direttore Sanitario dell’Ausl Romagna Mattia Altini, della direttrice dell’Ospedale di Rimini Francesca Raggi, oltre che degli imprenditori partner del progetto, diviene una mostra permanente, dal titolo ‘Ti ricordi?’ dedicata a nonni, medici, infermieri, al personale sanitario e ai volontari che operano intorno al nosocomio, soprattutto oggi, dopo due anni così difficili trascorsi nella piena pandemia Covid.

“Questo percorso - spiegano gli ideatori del progetto - è un momento di condivisione del tempo che stiamo vivendo nel luogo che più di ogni altro, negli ultimi mesi, è diventato uno spazio di comunità. Qui medici, infermieri, pazienti e visitatori hanno fatto esperienza della paura, della lontananza dagli affetti e dell’impegno quotidiano per la cura dei malati. Il pannello ci abbraccia con uno sguardo lieve costruito a partire dalle immagini dei bambini che giocano: accanto frasi e pensieri che colmano la distanza, incoraggiano e offrono consolazione e alimentano un senso di gratitudine. Il gioco avvicina i nonni ai nipoti, i medici ai pazienti, diventando la chiave per rielaborare, come comunità civile, questo tempo difficile e sospeso. Tutti siamo cresciuti giocando e ci portiamo dentro l’esperienza straordinaria e vera della gioia e dell’amicizia che nasce dal gioco. A quel bene possiamo attingere per superare i momenti difficili. È importante ricordarlo ed è importante farlo insieme”.

“Pensare l’ospedale come una cittadella della salute – dichiara Francesca Raggi, Direttrice dell’Ospedale - vuol dire “immaginarlo non solo come una struttura che eroga servizi sanitari, ma anche uno spazio di comunità. Questo progetto, tra l’altro, si colloca in un contesto in cui la progressiva ristrutturazione di reparti e servizi di cura, viene pensata in un’ottica di umanizzazione a 360 gradi, fin dalla fase di progettazione. L’umanizzazione degli ambienti di cura è un campo sempre più al centro dei piani strategici delle aziende sanitarie, indice di una sanità moderna e in evoluzione. Il concetto di “umanizzazione” non è solo una prerogativa degli obiettivi delle aziende sanitarie moderne. Umanizzare le cure, e quindi l’assistenza, è uno dei capisaldi della medicina intesa come scienza rivolta alla salute dell’uomo. Certi ambienti potranno essere ripensati come luoghi e diventare simboli di una relazione viva con le persone che li abitano. Una biblioteca, uno spazio di meditazione, una mostra con la storia dell’ospedale di Rimini, una serie di interventi artistici e di design, trasformeranno alcune aree della cittadella in spazi di bellezza condivisa. Siamo grati quindi a Newster e a kaleidon, per avere voluto promuovere, con la donazione di questo pannello, l’idea di una cittadella della salute, luogo che diviene bene comune, come bene comune è la salute stessa, alla tutela della quale siamo tutti chiamati responsabilmente. L’Auspicio per il prossimo futuro, è che questo possa essere anche un nuovo punto di partenza per sensibilizzare cittadini, imprenditori e associazioni a collaborare per renderlo possibile e sostenibile ”.

“L’opera è stata ideata per l’Ospedale Infermi, e Newster Group dona questa installazione alla città di Rimini - dicono da Newster - in occasione del 25° anno di fondazione dell’azienda. I pannelli, realizzati in resina, sono prodotti dalla lavorazione del rifiuto sanitario sterilizzato che si trasforma in nuova risorsa, per donare bellezza alla comunità. Sono il simbolo di un impegno concreto per ridurre l’impatto ambientale e rendere sostenibile l’intero processo di gestione dei rifiuti ospedalieri. Ci piace pensare l’ospedale come ad un luogo condiviso, uno spazio sempre più accogliente e una cittadella della salute dove potersi prendere cura gli uni degli altri”.

Dell’ospedale attraverso il pannello si racconta l’anima, si documenta la memoria, e, soprattutto, si condividono progetti futuri, per migliorare la percezione e la fruizione attraverso un percorso condiviso che ponga al centro la comunicazione. L’isola ecologica. Il rifiuto da problema a opportunità.

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