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Articoli filtrati per data: Luglio 2021

Anche quest'anno, grazie al patrocinio e al finanziamento della Regione Emilia Romagna e alla collaborazione dell'Ausl Romagna, l'Associazione Emofilici e Talassemici "Vincenzo Russo Serdoz" potrà organizzare la magnifica esperienza della vacanza per ragazzi emofilici,  dall'ultimo sabato di luglio al primo sabato di agosto.
In Europa sono oltre 32.000 le persone affette da emofilia A o B, in Italia sono 10.627 i pazienti affetti da malattie emorragiche congenite, mentre i pazienti noti ai Centri Emofilia della Regione Emilia-Romagna nel 2019 raggiungevano le 1544 unità (dal Registro Malattie Emorragiche congenite).
Dal 2002 la Regione Emilia-Romagna, tra le prime in Italia,  ha organizzato  un sistema assistenziale Malattie Emorragiche Congenite secondo il modello Hub and Spoke, ove i vari Centri sono coordinati dal Centro Hub e forniscono prestazioni standardizzate e, dal 2019, i Centri Emofilia attivi della Rete MEC sono tre: Parma (Centro Hub), Bologna e Romagna con sede a Cesena (Centri Spoke).
 
"Ogni anno, da ben diciassette anni - spiega la presidente dell'Associazione, Serena Russo - portiamo una trentina di ragazzi emofilici provenienti da tutta Italia, e anche dall'estero, a Madonna di Pugliano, 850 metri d'altezza, sull'Appennino tra Marche e Romagna sopra la fortezza di San Leo. L'Ausl Romagna ci sostiene mettendoci a disposizione un medico del Centro Malattie Emorragiche Congenite di Cesena, diretto dalla dottoressa Chiara Biasoli. Nello staff sanitario che accompagna i ragazzi ci sono anche fisioterapisti ed infermieri . I ragazzi durante la vacanza fanno la profilassi alla mattina e imparano anche a gestirla, poi hanno momenti di svago, ginnastica, gite, lavori a tema, come in una normale vacanza o centro estivo. L'ideatore di queste vacanze è stato il signor Brunello Mazzoli, che è anche il direttore della rivista che ne racconta ogni anno l'esperienza raccogliendo testimonianze di genitori, piccoli pazienti ed educatori .Ringraziamo anche il dottor Paolo Masperi, della direzione sanitaria dell'Ausl Romagna, che ci ha fornito un supporto costante  insieme ai professionisti Ausl coinvolti."
 
"Nel 2004 l'Associazione -  spiega la dottoressa Chiara Biasoli - decise di progettare una vacanza estiva per pazienti emofilici. Lo scopo era di portare ragazzi dai 9 ai 13 anni fuori dall'ambito famigliare e dargli la possibilità di vivere, con altri ragazzi affetti dalla stessa patologia, un'esperienza di affrancamento alle limitazioni della libertà personale. Scopo dell'Associazione e dei medici era di farli divertire, ma anche di insegnargli ad autogestirsi sia nello stile di vita che nella somministrazione della terapia specifica. Nel 2008 nacque l'idea di coinvolgere la Regione Emilia Romagna, che da allora ci sostiene e ci finanzia con grande convinzione."
"Forti dell'esperienza maturata - prosegue la dottoressa Biasoli -  il soggiorno estivo è stato organizzato anche nel 2020, sempre osservando le misure di sicurezza richieste per la prevenzione del contagio di Covid. Il progetto, ci teniamo a ribadirlo, rappresenta anche un'importante esperienza formativa per i professionisti dell'Ausl che si occupando della cura dei pazienti emofilici
 
L'associazione Emofilici e Talassemici "Vincenzo Russo Serdoz"

L'Associazione Amici della Fondazione dell'Emofilia di Ravenna è nata nel 1972. L'attività principale dei primi anni, per il fondatore dell'associazione Vincenzo Russo Serdoz e degli altri componenti il primo Esecutivo, fu di andare a cercare gli emofilici esistenti in provincia di Ravenna, per informarli e far loro capire quanto fosse importante non nascondersi e non vergognarsi di questa malattia così strana e sconosciuta, che da pochissimo tempo si aveva anche la possibilità di curare attraverso un prodotto nuovissimo chiamato emoderivato. Facendosi interpreti di un desiderio di vivere una vita normale, questo primo gruppo di emofilici decise di allargare la propria attività e l'associazione ad altri nella provincia di Forlì. La prima grande conquista dell'associazione fu di contribuire a far istituire presso l'Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna un Centro Emofilia, ubicato presso il Servizio Trasfusionale. Inoltre, unico esempio in Italia, decise, nel 1976, di associarsi anche con i pazienti affetti da talassemia e drepanocitosi, cambiando nome in "Associazione Emofilici e Talassemici della Romagna". Si associò anche alla Lega Italiana per la Lotta alle Emoglobinopatie. Dal 2016 con il nome di Associazione Emofilici e Talassemici "Vincenzo Russo Serdoz" fa parte di UNITED l’Associazione Nazionale dei Talassemici e Drepanocitici.

 Le attività:

• Informazione: organizza e partecipa a convegni, e si batte per avere una legislazione adeguata per le persone affette da emofilia, talassemia e drepanocitosi. Da 47 anni pubblica una rivista mensile "EX" attraverso la quale fornisce e divulga informazioni agli emofilici ed ai talassemici, combattendo la disinformazione anche a livello medico. Potete seguirci anche attraverso il nostro sito internet: www.emoex.it ed anche su facebook e su twitter.

Formazione nelle scuole: l’associazione, in collaborazione con le associazioni dei donatori di sangue e di organi, partecipa all’informazione sulle specifiche malattie genetiche nelle scuole medie (terza) e delle scuole superiori.

In collaborazione con la Federazione delle Associazioni Emofilici Italiani (FEDEMO) e con la Unione Associazioni per le Anemie rare, la Talassemia e la Drepanocitosi (UNITED) delle quali siamo soci fondatori, difendiamo i sistemi di cura, gli ausili terapeutici che permettono una qualità di vita confrontabile con tutti gli altri membri della società.

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Nuova importante donazione da parte dell’Associazione Acistom di Cesena, a sostegno dell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva degli ospedali di Forlì e Cesena: un innovativo sistema tecnologico, per mettere in collegamento bidirezionale le sedi operative e gli studi medici delle due sedi ospedaliere, dove vengono svolte attività clinico assistenziali, operative e diagnostiche. In sintesi, il sistema del valore complessivo di 35.000 euro, è composto da monitor medicali ad alta definizione con un complesso sistema di registrazione per le sale interventistiche e da monitor da 70 pollici completi di impianti audio con casse collegabili via Bluetooth e microfono, Apple tv 4 k e cuffie per sistema di videoconferenza, installati e messi in connessione con sistema audio video bidirezionale, per garantire di fare assistere agli interventi in remoto, i medici e gli infermieri in formazione.

Il nuovo sistema tecnologico, che ha messo in collegamento le due sedi, oltre ad essere finalizzato alla facilitazione della formazione continua in medicina - dal momento che il settore centrale della gastroenterologia è strettamente dipendente dalle immagini- mira sostanzialmente all’annullamento delle distanze, e alla promozione della formazione con l’obiettivo di migliorare l’efficienza organizzativa, gestionale e assistenziale.

L’Unità operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva della Provincia di Forlì-Cesena, presenta diverse complessità gestionali e organizzative, essendo connotata dalla presenza in entrambe le sedi di un reparto di degenza, di un Day Hospital-Day Service, di un servizio di endoscopia diagnostica ed interventistica, di attività ambulatoriali settorializzate per competenze specifiche ed ecografiche. Attualmente conta 20 medici assegnati nelle due sedi prevalenti, di cui 8 a Cesena e 12 a Forlì.

“Il nostro contesto, - spiega il dottor Fabbri – è connotato da equipe mediche caratterizzate da professionalità e specializzazioni differenziate, che necessitano di una relazione costante per ridurre il rischio clinico e per facilitare e garantire le relazioni di collaborazione tra colleghi e l’acquisizione delle procedure in costante divenire. E’ infatti noto come l’endoscopia interventistica attuale sia sempre più spesso costituita da procedure di elevata complessità interpretativa da un punto di vista diagnostico e di elevata competenza tecnica da un punto di vista interventistico. Talvolta gli interventi vengono eseguiti da più medici con specialità diverse (endoscopisti,radiologi, chirurghi). Per questo l’impianto tecnologico audio video che oggi abbiamo acquisito grazie alla donazione, è fondamentale, in quanto favorisce e consente l’approccio multidisciplinare e la relazione intra-disciplinare e quindi il miglioramento dei processi di diagnosi e cura dei pazienti”.

Da Settembre 2018 l’UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Forlì- Cesena fa parte della rete formativa con l’Università di Bologna ed è convenzionata con il Master Universitario di endoscopia avanzata, che la collocano in una rete di costante rapporto con altri Atenei (Università Policlinico Gemelli di Roma, Istituto Humanitas di Milano, Università La Sapienza di Roma, ISMET di Palermo) e con professionisti di elevata expertise professionale. Il rapporto con l’Università consente uno scambio costante di informazioni e consente di accogliere nelle sale endoscopiche di Forlì e Cesena, operatori esperti in alcuni settori della Endoscopia Interventistica. Dunque, in prospettiva della necessità di una formazione costante, soprattutto per le procedure endoscopiche più complesse, il sistema di comunicazione bidirezionale oggi installato, ha un valore di grandissima utilità anche perché consente la partecipazione di tutto il personale medico e infermieristico in formazione.

La cerimonia di presentazione e ringraziamento, è avvenuta questa mattina, presso la Sala Convegni dell’Ospedale Bufalini alla presenza del direttore sanitario di Ausl Romagna Mattia Altini, del direttore del Presidio ospedaliero M. Bufalini Carlo Lusenti, del Direttore del Dipartimento internistico dottor Giovanni Mosconi, del direttore dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva Forlì - Cesena dottor Carlo Fabbri, della presidente di Acistom Giordana Giulianini insieme al Comitato direttivo dell’Associazione.

Un sentito ringraziamento da parte di tutto il personale sanitario coinvolto, ad Acistom per questo sostegno concreto, per un valore di ben 27.000 euro, che conferma la ormai consolidata collaborazione dell’Associazione, partner da sempre sensibile e attento per vocazione ai bisogni della sanità pubblica. E un ringraziamento va anche a Silvia Muccioli, una giovane cittadina che durante la prima fase della pandemia da Covid 19, ha di propria iniziativa promosso una campagna di crowdfunding, grazie alla quale è stato possibile acquisire, tra l’altro, alcune componenti indispensabili al completamento del progetto, per un valore di circa 8.000 euro.

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Promuovere e incentivare l’adesione degli over 60 alla campagna vaccinale. Con questo obiettivo l’Ausl Romagna organizza venerdì 9 luglio, a partire dalle ore 19.30, nelle principali sedi vaccinali di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, un open day straordinario con vaccino monodose Johnson&Johnson rivolto ai cittadini di età pari o superiore ai 60 anni che, previa prenotazione, potranno così immunizzarsi contro il virus con una sola dose vaccinale.

E’ possibile prenotarsi già da oggi stesso, tramite i seguenti canali: sportelli Cup dell’Ausl, Farmacup, Telefonando al Cuptel al numero 800002255.

Open Day 9 luglio le sedi vaccinali

Complessivamente le dosi a disposizione su tutta l’Azienda saranno 1900

Inoltre, per facilitare e sensibilizzare ulteriormente la popolazione over 60 a vaccinarsi, anche gli ultrassessantenni che si prenotano in questi giorni per ricevere la somministrazione nelle normali giornate di apertura di tutte le sedi vaccinali, potranno vaccinarsi con il vaccino monodose Johnson&Johnson e concludere il ciclo vaccinale in una unica seduta, senza dover fare il richiamo.

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Promuovere e incentivare l’adesione degli over 60 alla campagna vaccinale. Con questo obiettivo l’Ausl Romagna organizza venerdì 9 luglio, a partire dalle ore 19.30, nelle principali sedi vaccinali di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, un open day straordinario con vaccino monodose Johnson&Johnson rivolto ai cittadini di età pari o superiore ai 60 anni che, previa prenotazione, potranno così immunizzarsi contro il virus con una sola dose vaccinale.

E’ possibile prenotarsi già da oggi stesso, tramite i seguenti canali: sportelli Cup dell’Ausl, Farmacup, Telefonando al Cuptel al numero 800002255.

Open Day 9 luglio le sedi vaccinali • Cesena - Fiera di Cesena via Dismano 3845 Pievesestina • Forlì - Fiera via Punta di Ferro 2 • Ravenna - Pala De Andrè Viale Europa 1 • Rimini nuova sede vaccinale situata in Strada Consolare Rimini-San Marino al numero civico 76 (superstrada DIREZIONE San Marino - semaforo INCROCIO VIA PIANAZZO E VIA DELLA GROTTA ROSSA • Complessivamente le dosi a disposizione su tutta l’Azienda saranno 1900

Inoltre, per facilitare e sensibilizzare ulteriormente la popolazione over 60 a vaccinarsi, anche gli ultrassessantenni che si prenotano in questi giorni per ricevere la somministrazione nelle normali giornate di apertura di tutte le sedi vaccinali, potranno vaccinarsi con il vaccino monodose Johnson&Johnson e concludere il ciclo vaccinale in una unica seduta, senza dover fare il richiamo.

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Una cerimonia sobria, intima e commovente, alla presenza della sua famiglia, il marito e la figlia Francesca, dei suoi più stretti collaboratori e colleghi di lavoro e del direttore generale, Tiziano Carradori. ha accompagnato ieri mattina al Cmp di Ravenna, l’intitolazione della sala Convegni, alla dottoressa Vanna Vanni.

La dirigente prematuramente scomparsa all’età di 54 anni, nel 2008, aveva iniziato la sua attività professionale prima in Veneto, sua regione d’origine, e poi ricoperto successivi incarichi sul territorio di Lugo, dapprima come Medico Dirigente del Servizio d'Igiene Pubblica, poi come Responsabile del Servizio Medicina di Base dell'allora Usl n. 36. Successivamente, è stata Direttore Sanitario del'Azienda USL di Rimini, Direttore del Distretto di Ravenna e in seguito di Faenza, dove ha concluso la sua attività professionale a causa della malattia.

Ripercorrendo l’esperienza professionale a fianco della dottoressa Vanna Vanni, la dottoressa Roberta Mazzoni, esprimendo il pensiero dei presenti, ha tracciato il profilo della personalità di Vanna:

“Ricordo l’entusiasmo, una spinta motivazionale al cambiamento che condividevamo con le Amministrazioni Locali, i Servizi Sociali e dove la dottoressa Vanni ci guidava in questa costruzione, con una visione lungimirante e una capacità di spingersi sempre, oltre la norma…. Ancora sento le sue parole :” dobbiamo fare in modo di trovare la soluzione, non possiamo fermarci davanti a questo problema…." Sempre dalla parte dei più fragili , con rigore, metodo e una competenza professionale veramente rara.”

Altri ex colleghi da Antonella Cerchierini, a Marisa Bianchin, ex direttore del distretto di Lugo, oggi in pensione, hanno ricordato Vanna, restituendo un’immagine professionale di grande generosità e competenza. Anche Tiziano Carradori, che all’epoca della sua scomparsa era direttore di Ausl Ravenna, ha ricordato i valori e i principi che orientavano tutto il suo comportamento.

“Il Servizio Sanitario dovrebbe avere dirigenti con una visione lunga come la sua, chi cerca un dirigente per mantenere lo status quo, non cerca una come Vanna. Rigore, metodo e competenza e una determinazione che oserei definire tranquilla. Lei non alzava la voce, ma se considerava una scelta giusta, la difendeva fino in fondo con tutti e allo stesso modo”.

Una immagine professionale di grande competenza e forte affetto che è stata raccontata e restituita anche ai suoi cari.

“Il pensiero di dedicarle un luogo di formazione professionale, universitaria, ( la sala accoglierà gli studenti di Medicina) oltre che di incontro fra gli operatori, ha commentato Roberta Mazzoni. Da subito ci è parso il riconoscimento da riservarle. E’ stato un percorso lungo, che si è potuto realizzare solo con l’insediamento di questa Direzione Generale, che ha avviato la completa ristrutturazione della sala. Ci è parso il modo migliore per ricordarla con questa targa a lei dedicata”

… A te che in un attimo sei volata via, la tua passione, il tuo coraggio e la tua forza nel costruire i servizi di cura a beneficio dei più fragili ancora ci guidano e ci sostengono nel pensare al futuro, così come ci hai insegnato e come la luce dei tuoi occhi e del tuo sorriso ancora ci ricorda

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I Volontari AIL prestano la loro attività da diversi anni per assistere i pazienti ricoverati nel reparto di Ematologia dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna.

Nell’ultimo anno, la presenza in reparto è stata limitata dalla pandemia da Covid-19, pertanto i nostri Volontari non hanno più avuto accesso alle stanze di degenza.

Per sopperire a questa assenza è stato istituito un nuovo servizio “Volontari in Ascolto”, dove un gruppo di Volontari, opportunamente formati e coordinati dalla nostra psicologa Dott.ssa Giorgia Bellini, si mette a disposizione per ascoltare e fare compagnia telefonica al paziente.

Il paziente può contattare il Volontario di turno, chiamando il numero 334 3786428

e ricevere compagnia e ascolto. Il servizio sarà attivo da LUNEDI' 5 LUGLIO.

 

A cura di AIL Ravenna - Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma

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