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Articoli filtrati per data: Giugno 2022

Il 10 e 11 giugno si terrà il Convegno regionale Associazione Urologi Italiani dell’Emilia-Romagna presso il Centro Residenziale Universitario di Bertinoro (Forlì).
Presidente: Dottoressa Roberta Gunelli, direttrice della Urologia dell'ospedale di Forlì 
Destinatari del corso di formazione: Medici Chirurghi e infermieri. Crediti formativi ECM: 7
Saranno approfonditi vari temi, come le reti uroncologiche, il carcinoma prostatico, la calcolosi urinaria, la cronicità in urologia, la medicina di territorio.
Programma completo in allegato
 Registrazione: https://bit.ly/3NFHvgG
 Info Segreteria organizzativa: mail@eurotraining.it 

"Sono ormai trascorsi molti anni dalle prime esperienze di rete hub & spoke e fin dai primi momenti erano presenti dubbi sulla accettabilità di tale sistema da parte dei medici, e fin d’allora si era ritenuto importante valutare le percezioni dei professionisti coinvolti nella rete circa le relazioni professionali, la messa in comune di conoscenze, le relazioni organizzative - spiega la dott.ssa Roberta Gunelli-
E’ molto delicato il rapporto fra professionisti ed istituzione ed ancora di più quello fra professionisti, quanto è valido ed efficace nei Paesi del Nord Europa non è ugualmente applicabile nelle stesse forme nei paesi latini, questo non vuol significare l’impossibilità di applicare il concetto di rete alle nostre realtà, si tratta di trovare la rete “giusta” per “catturare” le varie professionalità nelle migliori espressioni e, trattenendole all’interno di una rete preconfigurata nelle forme e dimensioni, stimolare positivamente le modalità di “convivenza attiva” per migliorare la qualità delle cure, migliorare la gestione delle risorse, condividere best practice, condividere competenze come recita la definizione di rete.
Questo fine, nelle nostre realtà, non è risultato facilmente realizzabile con l’applicazione di una struttura hub & spoke su tutto il territorio e per tutti gli ambiti medici e questo per una mancanza di attitudine a spersonalizzare la propria attività professionale a favore della realtà entro la quale si svolge la nostra attività."
"La formazione che abbiamo ricevuto - prosegue - ha sempre reso difficile il lavoro di gruppo e solo da pochi anni l’attività dei TMD ( Team Multidisciplinare) sta modificando questa attitudine, mettendo in evidenza i vantaggi per Pazienti e Medici in termini prima di tutto clinici, sia nel campo dei risultati che in quello, oggi purtroppo sempre più importante, medico-legale.
Siamo quindi pronti ad affrontare un sistema di reti, adottando un network che preveda la possibilità di lavorare per progetti che potrebbero trovare di volta in volta un gruppo coordinatore, lasciando così spazio alla voglia di migliorarsi e di impegnarsi in prima persona in progetti innovativi.
E’ ovvio che questa non sarebbe una proposta di “anarchia” poiché, come ho già detto, la rete dovrebbe essere di giusta forma e dimensioni, e queste caratteristiche, date dalla direzione strategica aziendale/regionale, tenendo conto delle risorse disponibili, traccerebbero la strada da percorrere per raggiungere gli obbiettivi proposti.
La garanzia di una comune prassi è in ogni caso data dalla formulazione ed applicazione pratica dei PDTA (percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali)che stanno definendo in modo sempre più esteso la tessitura della nostra attività clinica, ed anche il lavoro che si sta svolgendo in questo campo rappresenta un momento di crescita per arrivare in modo naturale alla generazione delle reti cliniche che potrebbero a questo punto rappresentare la logica evoluzione dei dipartimenti."
"Con questo Congresso - conclude- vogliamo analizzare l’attualità delle reti cliniche a livello regionale, cercando però di tenere lo sguardo rivolto al futuro per individuare i possibili momenti di miglioramento e le criticità che ci aspettano, in modo da essere costantemente attivi e propositivi, garantendo la massima efficacia alla nostra quotidiana attività."

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L' Associazione Italiana per lo studio del pancreas si riunirà per la prima volta all'ospedale di Forlì  mercoledì 8 giugno. 

Esperti provenienti da tutta Italia parteciperanno al. Convegno dal tema "GESTIONE CLINICA ED ENDOSCOPICA DELLA PANCREATITE CRONICA E  DELLE CISTI PANCREATICHE", diretto da Gabriele Capurso (Milano) e da Carlo Fabbri, direttore della Unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Forlì e Cesena.

FACULTY 


Luca Barresi, Palermo
Cecilia Binda, Forlì
Gabriele Capurso, Milano
Silvia Carrara, Milano
Chiara Coluccio, Forlì
Stefano Francesco Crinò, Verona
Alessandro Cucchetti, Forlì
Giorgio Ercolani, Forlì
Carlo Fabbri, Forlì
Luca Frassineti, Forlì
Alberto Larghi, Roma
Massimiliano Mutignani, Milano
Nico Pagano, Novara
Claudio Ricci, Bologna

Monica Sbrancia, Forlì

In allegato il programma 

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Sabato 11 giugno dalle ore 9.30 “La Cura Attraverso l’Arte”, si trasformerà in un evento itinerante che unirà tutta la Vallata del Bidente in un unico appuntamento dedicato alla storia e all’arte che cura.

L’evento, già annunciato al termine della seconda giornata di studio della Associazione  Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI), di cui l’Ausl Romagna ne è giovane socia, vedrà  l’Ausl Romagna in collaborazione con i Comuni di Meldola, Civitella e Santa Sofia impegnata in una narrazione inusuale dove l’ arte sarà regina.

Il Museo a cielo aperto dell’Ausl Romagna, denominato “La cura attraverso l’Arte”, rivela una stretta relazione tra la produzione artistica e il territorio realizzando  nuovi percorsi di visita che si snodano sia nelle città sia nei borghi romagnoli tramite percorsi pensati nel rispetto dell’ambiente affiancando cultura e educazione alla salute.

Sarà il Comune di Meldola ad aprire la nostra giornata con l’inaugurazione l’undicesimo nucleo del Museo diffuso dell’Ausl della Romagna presso la piccola Chiesa quattrocentesca, detta dell’Ospedale. Un piccolo scrigno d’arte sanitaria che custodirà la sua storia. 

Sonia Muzzarelli, Conservatore dell’Ausl Romagna, narrerà la storia sanitaria meldolese compiendo parallelismi con le altre raccolte aziendali supportate dalle quindici guide racchiuse nel cofanetto “La cura attraverso l’arte, il patrimonio artistico dell’Ausl della Romagna”.

Alle ore 11.30 ci troveremo tutti nell’affascinante Castello di Cusercoli, dove sarà proiettato, nella chiesa di San Bonifacio, il video “ non ti potrò scordar...Romagna mia”– ideato e realizzato dal Gruppo di lavoro Ausl Romagna, presentato il 10 settembre del 2021 all’Alzheimer Fest di Cesenatico.

Nel video le principali località della Romagna sono illustrate utilizzando il ricchissimo patrimonio artistico, documentale e archivistico di proprietà dell’Azienda USL della Romagna: un insieme di edifici, dipinti, sculture, libri e documenti d’archivio – sconosciuto ai più – che testimonia una storia ospitaliera vecchia di oltre seicento anni .

Nel giardino del Castello di Cusercoli “la compagnia dei Musivari” esperti nell’arte terapia, allestirà un laboratorio esperienziale di lavorazione del mosaico.

La giornata terminerà a Santa Sofia nell’Ex Ospedale Nefetti, oggi sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Alle ore 16.00, Sonia Muzzarelli, presenterà il  patrimonio storico e artistico dell’Ausl della Romagna.

Dalle ore 15.00 alle 16.00 e dalle 17.00 alle 18.00 saranno possibili visite guidate al centro visite del  Parco Nazionale delle Foreste casentinesi a cura di Atlantide    

 

In ricordo della benefattrice Porzia Fucci vedova Nefetti sarà presentato il fascicolo sulla storia dell’Ospedale Nefetti di Santa Sofia (copertina in allegato) nato della collaborazione tra Ausl della Romagna,  l’Ufficio Cultura, Turismo, Sport, Comunicazione Istituzionale Unione dei Comuni della Romagna forlivese-Unione Montana Comuni di Galeata, Santa Sofia, Premilcuore e l’Associazione Sophia in Libris.

 

 

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 23 al 29 maggio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 2.583 positività (14.7%) su un totale di 17.531 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un ulteriore calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 958) che percentuali.Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in calo rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 103 pazienti, tra questi solo 1 è in terapia intensiva.

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Mercoledì, 01 Giugno 2022 13:56

L'Ospedale "Nefetti" per Santa Sofia - Forlì

Le prime notizie di insediamenti ospedalieri  nel territorio di Santa Sofia risalgono al medioevo, ma solo dal XV secolo si avranno informazioni più precise riguardo i due hospitali del territorio: Santa Maria Nuova e del Gonfalone e della Misericordia.

Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre del 1768, un disastroso terremoto portò estese distruzioni nell'alta valle del Bidente e non risparmiò Santa Sofia.

L'hospitale di Santa Maria Nuova subì danni notevoli, che portarono alla sua demolizione definitiva nel 1835 con la costruzione della nuova strada carrozzabile detta Traversa di Romagna.

Il punto di partenza per l’ospedale moderno è il 15 aprile del 1875, quando Porzia Fucci, vedova Nefetti, ricca proprietaria terriera di Santa Sofia, nella sua villa di San Francesco di Paola presso Firenze, stabiliva di fare il suo ultimo testamento lasciando beni stabili, mobili, crediti, azioni, ragioni, per una somma ingentissima allo scopo di fondare un Ospedale in Santa Sofia, sotto prefettura di Rocca San Casciano Provincia di Firenze, a servizio e sollievo degli infermi poveri del Comune di Santa Sofia.

Dopo la sua morte, l'Ospedale venne ben presto costruito e intitolato “Ospedale Nefetti".

Il 10 novembre del 1918 una violentissima scossa di terremoto danneggiò l’Ospedale, che fu ricostruito con il contributo dello Stato.

Va ricordato che la cancellata rischiò di essere fusa con l'entrata in vigore della legge 408/40, che obbligava gli Enti ad aderire alla campagna “ferro alla Patria”, ma il valente chirurgo Germano Giovanetti si oppose fermamente a questa decisione.

Oggi il palazzo Nefetti di Santa Sofia ospita la sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Curiosità:
Nello Statuto Organico dell’ospedale Nefetti, parte integrante del testamento segreto del 15 aprile 1875 aperto nell’agosto del 1881, al capitolo secondo “dell’Amministrazione” è scritto: “l’Ospedale sarà diretto ed amministrato da una Commissione gratuita composta di Cinque individui, cioè del Sindaco pro-tempore del Comune di S. Sofia che sarà il Presidente...”.

 

Bibliografia:

Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020

Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: Santa Sofia - storia e opere del patrimonio artistico di proprietà dell’Azienda USL della Romagna - Forli’, centro stampa di Cesena, giugno 2022

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