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Articoli filtrati per data: Dicembre 2020

Hanno individuato una complicazione neurologica del Covid 19, la Sindrome di Guillain-Barré, in una paziente ravennate, trattata con successo, e da quel caso è stato tratto un articolo scientifico pubblicato su una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali di settore in collaborazione con l'Università di Bologna. Non solo: confrontandosi con la clinica universitaria di Ulm (Germania), che ha trattato casi analoghi, è stato elaborato un dettagliato profilo clinico della la Sindrome di Guillain-Barré covid associata. Un importante lavoro di squadra quello svolto dalla Neurologia ravennate, diretta dal dottor Pietro Querzani, che aiuterà a definire meglio le complicanze neurologiche del Covid.

L'articolo scientifico è stato pubblicato nell' aprile scorso sulla rivista internazionale Journal of Neurology ed è stato redatto dai medici dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di Ravenna - diretta dal dottor Querzani - descrivendo uno dei primi casi al mondo di Sindrome di Guillain-Barré, una malattia infiammatoria dei nervi periferici, correlata al covid. Nell’articolo (link: [ https://link.springer.com/article/10.1007/s00415-020-09849-6 | https://link.springer.com/article/10.1007/s00415-020-09849-6 ] ), scritto dal dottot Matteo Foschi e dalla dottoressa Marina Padroni in collaborazione con altri colleghi della Neurologia e con due specializzandi della Clinica Neurologica della Università di Bologna, veniva riportato il caso di una paziente che aveva sviluppato una forma di tetraparesi rapidamente progressiva (grave perdita di forza ai quattro arti) alcune settimane dopo essere guarita da una forma lieve di COVID-19. La paziente è stata ricoverata presso il reparto di Neurologia di Ravenna, trattata con successo utilizzando una terapia a base di immunoglobuline, poi indirizzata ad un percorso riabilitativo. L’articolo ha raggiunto in pochi mesi più di 100 tra citazioni internazionali e condivisioni online. Ma soprattutto è stato recentemente menzionato nelle linee guida sul COVID-19 del Robert Koch Institute (organizzazione responsabile per il controllo e prevenzione delle malattie infettive in Germania, facente parte del Ministero federale della salute tedesco). Il lavoro ha contribuito a far luce sull’associazione tra COVID-19 e la sindrome di Guillain-Barré confermata poi da ulteriori studi epidemiologici che hanno osservato un picco di incidenza di tale complicanza neurologica durante la prima ondata della pandemia.

Successivamente, a seguito della descrizione di un caso analogo in Germania, è stata realizzata una revisione sistematica in collaborazione con il dottor Samir Abu-Rumeileh ed altri colleghi neurologi dell’Università di Ulm (Germania) che ha raccolto più di 70 casi di Sindrome di Guillain-Barrè associata a COVID-19 ( [ https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00415-020-10124-x%29 | https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00415-020-10124-x) ] . Tale lavoro è al momento la più grande raccolta di casi di Sindrome di Guillan-Barré associata al COVID-19 in letteratura ed ha permesso la dettagliata caratterizzazione del profilo clinico, diagnostico e terapeutico della malattia. In particolare, accanto alla frequente buona risposta alla terapia con immunoglobuline gli autori hanno ribadito come l’esame neurologico, elettromiografia ed analisi di laboratorio (puntura lombare), siano fondamentali per diagnosticare precocemente e correttamente la sindrome di Guillan Barrè nel contesto del COVID-19.

Nella foto, il dottor Querzani e la sua equipe

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Giovedì 10 dicembre alla trasmissione Ping Pong, dal titolo "“MOMENTI SOSPESI” ", trasmessa su Teleromagna (canale 14), alle ore 21, saranno ospiti il direttore sanitario Mattia Altini , il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il direttore dell’ospedale Bufalini Carlo Lusenti e alcuni professionisti dell'Ausl Romagna.
Nel corso della puntata saranno affrontate le situazioni difficili e di disagio nel tempo di sars 2 covid 19, attraverso le testimonianze di medici, personale sanitario, e rappresentanti delle istituzioni. Per l’occasione verrò presentato il libro benefico che dà il titolo alla trasmissione ‘Momenti sospesi’, un volume che raccoglie poesie e racconti ai tempi del Covid-19” (InEdit edizioni, 2020) - a cura di Claudio Venturelli e Manuela Gori, con la prefazione scritta dal Sindaco Enzo Lattuca - nato con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare al reparto di Ostetricia e Ginecologia del Bufalini per l’acquisto di una vasca da parto. La trasmissione andrà in onda in replica domenica 13 dicembre alle ore 15.15, sabato 2 gennaio alle ore 23.15, venerdì 8 gennaio alle ore 21.15 e domenica 10 gennaio alle ore 15.15.

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L'Azienda Usl della Romagna informa che, quale misura di rafforzamento delle strategie di lotta alla pandemia da COVID19 e grazie all'accordo con i medici di famiglia, in tutto il territorio aziendale è stato attivato un nuovo importante servizio dedicato ai soggetti contatti stretti asintomatici in isolamento domiciliare, che potranno concludere al decimo giorno la propria quarantena effettuando un test rapido a cura del proprio medico di famiglia. Nel territorio della provincia di Rimini, come ripreso anche in un servizio di Rai Tre Emilia Romagna, questo servizioè attivo da lunedi 14 dicembre. Questa nuova modalità rappresenta una valida e veloce alternativa a quella già in essere (l'esecuzione del tampone molecolare presso i drive thorugh aziendali, che comunque rimane attiva): le persone poste in quarantena perchè, a seguito del tracciamento effettuato dall'Igiene pubblica, sono state individuate come "contatti stretti" di persone positive al COVID-19, e durante il periodo della quarantena sono rimaste prive di sintomi, possono effettuare, previo appuntamento con il proprio medico, il tampone antigenico"rapido" allo scadere del decimo giorno di quarantena; il vantaggio è la velocità del test, che consente di conoscere immediatamente l'esito del test,che si ha infatti entro 5-8 minuti. Nel caso di negatività del test, la persona può tornare immediatamente alla propria abituale attività; in caso di positività, invece, verrà immediatamente allertato il Dipartimento di Sanità Pubblica per l'esecuzione di un un test molecolare di conferma (nel frattempo il soggetto continuerà la propria quarantena). Il test antigenico rapido (che si effettua tramite tampone nasofaringeo) viene eseguito dal medico di medicina generale del Nucleo di Cure Primarie del paziente presso apposite sedi individuate dall'Ausl e in collaborazione con le amministrazioni comunali (che si ringraziano), che in alcuni casi hanno messo a disposizione loro spazi, in un'ottica di grande collaborazione e reciproco supporto. Le modalità di organizzazione del servizio (drive o tradizionale) possono variare in base alla logistica della sede. In ogni caso il soggetto interessato, quando contatterà il proprio medico per l'appuntamento, riceverà tutte le informazioni necessarie. Data la sua specificità superiore al 95%, il test antigenico rapido permette di escludere la presenza del virus con grande affidabilità e, per queste ragioni, il suo utilizzo è particolarmente indicato per escludere la presenza del virus nei soggetti contatti stretti in decima giornata, dove esprime la massima affidabilità. Per tutte le altre categorie di persone in isolamento (soggetti positivi), rimane l'obbligo, al momento, di eseguire il tampone molecolare con le modalità già in essere. Per il pazienti assistiti dai medici del Nucleo di cure primarie di Coriano il servizio avrà inizio il lunedi successivo presso la nuova casa della salute, il cui trasferimento è in corso proprio in questi giorni. Ancora una volta i Medici di famiglia sono a fianco dei pazienti nella lotta contro questa terribile pandemia.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 30 novembre al 6 dicembre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento si sono verificate infatti 3.376 positività su un totale di 36.806 tamponi, con una incidenza dunque del 9,2 per cento, con un lieve aumento rispetto alla settimmana precedente (8,9), nonostante un calo in valore assoluto di positività (circa 400 in meno rispetto alla settimana precedente) e comunque al di sotto dell'incidenza nazionale (slide 4). Su questo specifico indicatore si registra, nell’ultima settimana, un aumento nei territori di Rimini e Cesena (con un punto percentuale in più), una sostanziale situazione stazionaria a Ravenna ed un calo (due punti percentuali in meno) nel Forlivese (slide 5) . Mentre rispetto all’indicatore delle positività su popolazione residente (slide 6) si verifica un calo in tutti i territori. Restano pressochè invariate le percentuali di asintomatici (slide 7) con quella di Rimini ancora superiore alle altre. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, a fine della scorsa settimana la quota di 557 ricoveri (più 9 rispetto alla settimana precedente) a fronte del quale si registra però un ulteriore calo di ricoveri in terapia intensiva: meno 9,3 per cento rispetto alla settimana precedente e meno 20 per cento rispetto a due settimane fa (slide 12); cala anche l'indicatore dell'incidenza dei pazienti in terapia intensiva in Romagna rispetto al totale dei ricoveri e rispetto ai residenti, dato quest'ultimo che resta inferiore a quello medio regionale. In un allegato a parte è stato inoltre aggiunto il grafico dei tempi di risposta, da parte dei Servizi di Igiene pubblica della Romagna, rispetto alla effettuazione e refertazione dei tamponoi nasofaringei, da cui emerge che, dopo un periodo di difficoltà, recentemente si è nelle condizioni di dare risposte entro 24-48 ore nella maggior parte dei casi. Un risultato colto grazie anche all'aiuto e alla collaborazione con altre Istituzioni, rispetto alle quali la Direzione Aziendale coglie l'occasione per esprimere il proprio ringraziamento. "La situazione non è molto dissimile da quella della settimana precedente, notandosi un appiattimento della curva delle nuove positività che non trova ancora riscontro in quella dei ricoverati - spiega il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -. Pur confortandoci il calo di ricoverati nelle terapie intensive, sia in valore assoluto sia relativo, e attendendoci anche un calo di tutti i rioveri, non possiamo che tornare a raccomandare la massima prudenza. Ci avviciniamo alle Festività natalizie, rispetto alle quali dobbiamo tornare a consigliare la massima prudenza. Mi riferisco a tutti, ma in particolare ai giovani: anche durante le feste dobbiamo, tutti quanti, evitare gli assembramenti e limitare al massimo i contatti; quando questi ultimi avvengono, non dobbiamo mai dimenticare tutte le misure di sicurezza legate a distanziamento, alla mascherina e all'igiene delle mani. Dobbiamo cercare di proseguire nel trend di calo delle positività anche in vista dell'arrivo dell'influenza stagionale poichè, soprattutto a livello ospedaliero, la somma di ricoveri causati da queste due infezioni potrebbe diventare davvero di difficile gestione. Cerchiamo di evitarlo tutti insieme, pure con qualche piccolo sacrificio, anche durante le Feste, che servirà a stare meglio nell'immediato futuro".

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Col termine della stagione fungifera, come gli anni scorsi lo Sportello micologico dell'Ausl, per i territori del Riminese, del Forlivese e del Cesenate, mantiene il servizio di consulenza per esaminare i funghi raccolti, solo su appuntamento. Si torna con l'occasione a raccomandare a coloro che raccolgono funghi per il consumo che è sempre consigliabile sottoporre i prodotti raccolti all'Ispettorato micologico, e per farlo è sufficiente prendere un appuntamento telefonando ai seguenti recapiti:

- per la provincia di Rimini: 0541 707290

- per il comprensorio di Cesena: 0547 352079

- per il comprensorio di Forlì: 0543 733585.

 In provincia di Ravenna invece l'Ispettorato mantiene un'apertura fissa, il martedì dalle ore 9 alle ore 11, oltre che la possibilità di accedere per appuntamento telefonando allo 0544 286698.

 

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Domani quarto appuntamento per fare il punto sulla situazione Covid-19 con il sindaco Michele de Pascale e il dottor Venerino Poletti, direttore del dipartimento Malattie dell'apparato respiratorio e torace dell'Ausl Romagna.

Continuano infatti le conversazioni del mercoledì alle 13 in diretta streaming tra il sindaco Michele de Pascale e i professionisti e le professioniste del mondo della sanità, per fare il punto sull’emergenza sanitaria nel nostro territorio.E mercoledì 9 dicembre, l’appuntamento è con il professor Venerino Poletti. La diretta streaming sarà visibile sulla pagina facebook del sindaco, del Comune di Ravenna e della Provincia di Ravenna, e sul canale youtube “Michele de Pascale sindaco”.

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Lunedì, 07 Dicembre 2020 18:40

Anche Ravenna ha di nuovo un covid hotel

E’ stato aperto oggi a Ravenna, dopo l’esperienza del Covid Hotel di Massa Lombarda la cui convenzione è scaduta a fine ottobre, un nuovo Covid Hotel.

La nuova struttura alberghiera, il B&B Hotel Ravenna,  possiede i requisiti di sicurezza previsti e ha a disposizione 46 camere,  dislocate su due piani della struttura alberghiera.

Ospiterà prevalentemente cittadini ravennati, covid positivi asintomatici o paucisintomatici e coloro per i quali è stata disposta la quarantena ma non possono restare isolati in modo adeguato al proprio domicilio. Si tratta di persone  autosufficienti e senza bisogno di particolari  cure, che verranno contattati costantemente dagli operatori sanitari  o dal proprio Medico di Medicina Generale per verificare il loro stato di salute.

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Nuova generosa donazione a favore della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica dell’ospedale Bufalini da parte della Famiglia Donati e dell’Associazione ‘Crescere a Piccoli Passi’ che hanno devoluto al reparto cesenate due saturimetri per il controllo costante delle funzioni vitali di neonati e de bambini più grandi, associati ad un sistema di ancoraggio che consente di avere la massima sicurezza durante il trasporto in ambulanza, sia per il piccolo paziente, sia per l'equipaggio sanitario.

“A nome di tutto il personale della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica ringrazio di cuore la famiglia Donati e l’Associazione Crescere a Piccoli Passi per questa generosa ed utilissima donazione – afferma il dottor Marcello Stella Direttore U.O. Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale-Pediatrica. “Queste attrezzature – aggiunge il primario - sono molto importanti ed utili nell'ambito delle funzioni specifiche che svolge l’Unita Operativa di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale-Pediatrica di Cesena, nell'assistenza del neonato pretermine, a termine, nel bambino traumatizzato o con patologia acuta severa”.

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Gli interventi chirurgici urgenti non si sono mai fermati neppure durante la prima ondata di covid 19, ma anche l’esecuzione delle TAVI, intervento di chirurgia cardiaca che si svolge in elezione, e la cui effettuazione da parte dei cardiologi dell’Ausl Romagna in collaborazione con Maria Cecilia Hospital di Cotignola è iniziata nel luglio 2019, ha numeri significativi: nonostante quattro mesi di fermo dovuti alla pandemia sono stati infatti sono stati trattati cento pazienti.

Il progetto TAVI riguarda la cardiologia intervenitstica relativa alla stenosi valvolare aortica calcifica degenerativa: una patologia molto comune nei Paesi occidentali, tipica soprattutto delle fasce d’età più avanzate. Si tratta di una valvulopatia cronica evolutiva che porta progressivamente allo sviluppo di insufficienza cardiaca e a prognosi infausta entro pochi mesi. Si stima che il 4 per cento della popolazione ultrasettantacinquenne ne resti colpito, con un picco del 6 per cento nei pazienti over 90. Per migliorare I sintomi e l’attesa di vita la valvola aortica degenerata va sostituita chirurgicamente con una protesi meccanica o biologica, intervento che però è spesso gravato da un elevato rischio operatorio (con mortalità del 20-30 per cento), data l’età avanzata dei pazienti e la frequente concomitanza di altre patologie. Da circa un decennio esiste una modalità terapeutica alternativa: l’impianto percutaneo di una valvola aortica biologica (TAVI). Si tratta di una tecnica meno invasiva e rivolta attualmente ai pazienti con stenosi aortica severa non trattabili con intervento cardiochirurgico convenzionale. La tecnica prevede, in primo luogo, l’identificazione del rischio operatorio del paziente affetto da stenosi aortica, in modo da poterlo indirizzare verso la scelta terapeutica più adeguata.

Il “Progetto TAVI” dell’Ausl Romagna prevede che il paziente selezionato venga indirizzato ad un percorso decisionale che prende avvio nelle diverse Cardiologie aziendali in collaborazione con la Cardiochirurgia di “Maria Cecilia Hospital” di Cotignola. Il paziente candidato a TAVI viene quindi ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna o nelle Cardiologie di Cesena , Forlì e Rimini il pomeriggio precedente l’intervento per il necessario percorso pre-operatorio, ed il giorno dell’intervento viene trasferito presso la Cardiochirurgia di Maria Cecilia dove viene sottoposto alla procedura da parte dell'equipe di Cardiologi-emodinamisti e cardioanestesisti dell’Ausl Romagna appositamente formati e in possesso di clinical competence. Al termine della procedura il paziente viene trasferito in ambiente intensivo cardiologico per la sorveglianza del decorso post-TAVI e il mattino seguente viene rivalutato dal medico cardiologo che ha effettuato l’intervento e che ne giudica la trasferibilità presso l'Ospedale di Ravenna o nelle altre Cardiologie della Romagna dove poi rimane ricoverato fino alla dimissione. La casistica per le TAVI in Romagna si attesta su circa 150 interventi l’anno.

“Rispetto alle previsioni iniziali ci siamo dovuti scontrare con l’emergenza covid – racconta il professor Giancarlo Piovaccari, direttore del diparimento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Ausl Romagna -, nonostante questo in 12 mesi di attività effettiva siamo riusciti a curare cento pazienti con TAVI. I risultati sono stati molto soddisfacenti poichè confermano che la TAVI riduce drasticamente le complicanze (mortalità non superiore all'uno per cento) in pazienti molto anziani (età media superiore 80 anni) e con gravi comorbidità che avrebbero avuto un rischio operatorio proibitivo con l’intervento cardiochirurgico di sostituzione valvolare Inoltre la relativa semplicità tecnica della procedura permette di dimettere I pazienti dopo 3-4 giorni dall’impianto della valvola biologica. L’accorciamento del ricovero ospedaliero di questi pazienti fragili comporta anche una riduzione delle non rare complicanze post-operatorie dell’intervento cardiochirurgico tradizionale. In base a questi risultati molto positivi in AUSL Romagna la TAVI è indicata e prevista nei pazienti con stenosi aortica grave con età superiore ad 80 anni o anche ai più giovani qualora presentino gravi altre patologie. Penso che questo sia un messaggio molto importante da diffondere poiché grazie all’abnegazione dei nostri clinici ed operatori e all’ottima collaborazione con Maria Cecilia Hospital, stiamo continuando a ad assistere e curare questi malati gravi con stenosi aortica anche in concomitanza della pandemia da covid. Un segnale dunque di speranza oltre che di grande impegno, per i quali vanno ringraziati i professionisti di tutti i territori dell’Ausl Romagna e cito, a nome anche degli altri, i cardiologi- emodinamisti Fabio Felice Tarantino dell’Ospedale di Forlì, Marco Balducelli del Santa Maria delle Croci di Ravenna, Andrea Santarelli dell’Infermi di Rimini, alla cardioanestesista Cecilia Nencini e al direttore dell’Anestesia di Ravenna dottor Maurizio Fusari".

"L'importanza di questo progetto - aggiunge il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini - risiede anche nell'approccio aziendale ad un problema complesso, e in collaborazione con un privato di avanguardia come il Maria Cecilia Hospital. Così facendo abbiamo messo a sistema il meglio di tutto quello che la Romagna, e i suoi territori, offrono, a vantaggio del paziente. E i risultati si vedono, e continueranno a vedersi".

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L'Azienda USL della Romagna informa tutta la cittadinanza dello sciopero nazionale di tutto il personale dipendente degli Enti e delle Amministrazioni in cui si applicano i Contratti collettivi nazionali del personale dei comparti e delle Aree Funzioni Centrali, delle Funzioni Locali e della Sanità, indetto FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e UIL PA per l’intera giornata di DOPODOMANI 9 dicembre, oltre ad FSI USAE relativo al personale del Servizio Sanitario Nazionale, nella stessa giornata. Saranno come sempre assicurati i servizi pubblici essenziali, nel rispetto della vigente normativa, attraverso l’individuazione dei contingenti minimi di personale a garanzia delle prestazioni indispensabili e non dilazionabili, equivalenti ai servizi minimi assicurati normalmente nei giorni festivi

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