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Articoli filtrati per data: Gennaio 2021

Il Covid-19 è principalmente una malattia respiratoria, ma attacca anche altri organi, compreso il sistema nervoso. A fare il punto su questa problematica il primario di Neurologia di Forlì e Cesena, dottor Marco Longoni, protagonista di un servizio del Tg 3 che andrà in onda, oggi, nelle edizioni delle  ore 14 e delle ore 19 30. Oggetto del servizio proprio il rapporto tra problemi neurologici e Covid 19. 

Nella stessa occasione è  stato intervistato il primario della Neurologia di Ravenna, dottor Pietro Querzani. Quest'ultimo servizio andrà  in onda nel fine settimana, sempre sul Tg3.

I servizi sono disponibili sul canale Youtube dell'AUSL della Romagna:

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La Fumettoteca Regionale Alessandro Callegati “Calle" di Forlì, unica realtà in Emilia Romagna, in segno di solidarietà ha donato oltre 1.200 volumi e albi a fumetti al Reparto di Pediatria dell’Ospedale G.B. Morgagni - L. Pierantoni di Forlì. La donazione, avvenuta nella mattinata di mercoledì 20 gennaio, ha visto coinvolti i responsabili del Reparto di Pediatria, in collaborazione con alcuni membri dello Staff Fumettoteca, giovani volontari e televolontari, che ha permesso il primo passo per inaugurare la “Fumettoteca dei ragazzi” all’interno del reparto ospedaliero. Una iniziativa atipica ed esclusiva che, grazie alla donazione mossa dalla volontà di fare un regalo ai piccoli ospiti della struttura, offre la possibilità ai degenti di avvicinarsi al vasto mondo dei fumetti, per divertirsi in compagnia di simpatici personaggi come Topolino, Paperino, Il Giornalino, Coccobill, Lamù, Tex, Magico Vento e tanti altri. La Fumettoteca, inoltre, si è resa disponibile ad eventuali altre collaborazioni con il reparto.

"Il regalo che lo staff della Fumettoteca di Forlì ha voluto fare oggi alla Pediatria del nostro ospedale - spiega il primario di Pediatria, Enrico Valletta -  è di quelli che non passeranno inosservati. Un numero davvero incalcolabile di bellissimi fumetti che, siamo certi, accompagneranno i bambini e renderanno meno pesanti i momenti trascorsi durante il ricovero o nelle sale d'attesa dei nostri ambulatori. Senza nasconderci che, con tutta probabilità, verranno apprezzati anche da molti genitori... Ciascuno di noi sa, perchè lo ha sperimentato su se stesso, quanta forza creativa e quanto stimolo all'immaginazione e alla fantasia ci possa essere dentro ogni album di fumetti. Nella nostra Pediatria avranno un posto d'onore e siamo grati ad Annalisa, Giuseppe e Gianluca per il loro dono."

 Moltissimi i fumetti donati che la Fumettoteca ha potuto elargire, anche grazie alla recente ricca donazione del "Fondo Alessio Legramante", giunta da Frascati, Roma, formata da una collezione privata del Prof. Alessio Legramante che dal 1970 al 1998 ha ricoperto la carica di Primario dell'Ospedale di Frascati. Casualità, con questa iniziativa vari albi e volumi del Prof. Legramante rimangono legati al mondo ospedaliero. Con l'enorme ampliamento del parco fumetti, attualmente può contare diverse decine di migliaia di pezzi disponibili per il pubblico interessato. Una quantità considerevole, che la “Biblioteca dei Fumetti” ha deciso di condividere con l’Ospedale di Forlì, consapevole degli effetti benefici che la lettura di fumetti può sortire sui giovani lettori ricoverati. La Fumettoteca non è nuova infatti a questo tipo di donazioni ed è forte del successo già riscontrato quando aveva contribuito ad arricchire la nuova Biblioteca Scolastica del plesso Zangheri di Ca'Ossi, Forlì, con la donazione di varie centinaia di fumetti, suscitando l’interesse e la curiosità dei più giovani. Da sempre sensibile ai temi dell’infanzia, l'attività fumettotecaria organizza anche eventi legati al mondo dei più piccoli, come l'adesione ogni anno alla “Giornata per i diritti dell’Infanzia, sempre con lo scopo di promuovere la diffusione del linguaggio del fumetto e i suoi vantaggi per i bambini.

 

 

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 11 al 17 gennaio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento si sono verificate 3.196 positività su un totale di 34.501 tamponi, con una incidenza dunque del 9,3 per cento, e quindi con un calo di quasi 2 punti percentuali rispetto alla settimana precedente ed un calo di 800 casi di nuove positività nel corso della settimana, rispetto al dato registrato due settimane fa; l'incidenza inoltre resta al di sotto della media nazionale (slide 4). Su questo specifico indicatore si registra, nell’ultima settimana, un calo in tutti i territori salvo Rimini, che aumenta di un punto e mezzo (slide 5); medesimo trend si riscontra quanto all’indicatore delle positività su popolazione residente (slide 7), ma Rimini e Ravenna hanno le percentuali di nuovi diagnosticati asintomatici più alte: 46 per cento contro la media romagnola del 39 per cento, (slide 8). La performance dei tempi di refertazione dei tamponi (slide 6) entro le 48 ore è stabile sull'89 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna a fine della scorsa settimana la quota di 584 ricoveri, pur mantenendo l'azienda oltre il livello rosso del Piano ospedaliero Covid, riporta questo indicatore al livello dell'ultima decade di dicembre, con un calo di 35 ricoverati rispetto alla settimana scorsa; si mantengono stabili da novembre i riempimenti nelle terapie intensive (range 37-45), la percentuale dei ricoverati in terapia intensiva resta comunque inferiore a quella media regionale. "Questi dati positivi certo ci fanno piacere, ma non devono in alcun modo farci deflettere dal massimo impegno, nei nostri quotidiani comportamenti, rispetto al mantenimento di quelle che sono le linee guida per la sicurezza sul covid - mette in guardia il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -, e conseguentemente, nonostante l'inizio delle vaccinazioni, resta indispensabile mantenere altissima la guardia e rispettare le linee guida relative alle pratiche per cercare di limitare il rischio di contagio. Fortunatamente sono in calo anche i dati dei ricoveri ma dobbiamo rientrare entro livelli più contenuti per svolgere con ancor più slancio e risorse l'attività ordinaria. Quindi massima attenzione da parte di tutti, per cercare di capitalizzare questi risultati ed evitare che al contrario gli indicatori tornino a salire: dipende solo da noi. In attesa della vaccinazione, cerchiamo il più possibile di limitare i danni".

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A soli 30 giorni di vita, affetta da una malformazione cistica del collo congenita, una infezione da Covid ha costretto i neonatologi della Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Infermi di Rimini a collegarla ad un respiratore artificiale.

“Il virus questa volta, oltre a causare una polmonite interstiziale – spiega la dottoressa Gina Ancora Direttore della Terapia Intensiva Neonatale dell’infermi nonchè direttore Dipartimento Salute Donna Infanzia Adolescenza di Rimini – potrebbe aver accelerato l’espansione della malformazione cistica del collo, che sebbene non visibile prima di allora era arrivata rapidamente a comprimere le vie aeree, impedendo alla piccola di respirare. La sua vita era a rischio. Ecco perché è stato necessario, oltre a curare il coronavirus, sottoporla, per la prima volta in Romagna, anche ad una proceduta chirurgica estremamente delicata, vista la collocazione della cisti e l'età della paziente così piccola."

L'operazione è stata effettuata direttamente nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Infermi di Rimini, Hub romagnolo per questo tipo di patologie nei neonati, grazie alla forte integrazione multidisciplinare di una equipe medico-infermieristica afferente alla Terapia Intensiva Neonatale, diretta dalla dottoressa Gina Ancora, alla chirurgia pediatrica, diretta dal dottor Vincenzo Domenichelli, alla radiologia, diretta dal Dott. Enrico Cavagna ed alla otorinolaringoiatria diretta dal dottor Marco Trebbi. Alla piccola, posta in una stanza a pressione negativa per evitare la diffusione ospedaliera dell'infezione, è stata così eseguita una sedazione profonda e l'aspirazione eco-guidata della cisti con successiva infusione di una sostanza cicatrizzante. La bimba è stata dimessa in ottime condizioni dopo essersi negativizzata al Covid contratto in precedenza all’interno delle mura domestiche. La famiglia non ha comunque perso un solo istante della degenza della piccina, tenuta costantemente informata con chiamate, anche video, dal personale medico-infermieristico della Tin, potendo poi abbracciarla in reparto una volta che mamma e papà sono diventati negativi al Covid.

“E’ importante per noi – tiene infatti a sottolineare la dottoressa Ancora – tenere sempre aperto il reparto anche ai genitori di bambini positivi al Covid, purché loro siano negativi, perchè gli affetti più cari sono importanti strumenti di cura per la persona. La prevenzione dell'infezione si fa invece attraverso il rigoroso rispetto delle misure di prevenzione, soprattutto il corretto uso della mascherina e l’attenta igiene delle mani”.

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Inserito nel bando per la selezione di operatori volontari di Servizio Civile Universale il programma presentato dall’ Azienda USL della Romagna, dal titolo "La Salute di Tutti - Buone prassi per sostenere i percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione dei cittadini appartenenti alle categorie fragili e favorire l’equità in sanità".

Sono previsti due progetti per un totale complessivo di 32 posti disponibili per l’Azienda USL della Romagna, nelle province di Forli-Cesena, Ravenna e Rimini.

Il primo progetto, con 24 posti disponibili, riguarda i servizi del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, ed ha come titolo “Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, gli operatori volontari possono fare la differenza!

Il secondo, con 8 posti disponibili, riguarda gli Uffici Relazioni con il Pubblico, ed ha come titolo “Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e Health Care negli Ospedali di Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini. Con gli Operatori Volontari del Servizio Civile è più facile capirsi”.

Si tratta di una esperienza altamente formativa, di crescita umana e professionale aperta ai giovani.I progetti, della durata di 12 mesi, prevedono un monte ore complessivo pari a 1.145 ore che equivale ad un impegno medio di 25 ore settimanali. In tale periodo è possibile usufruire di permessi di assenza (20 giorni) e altri permessi straordinari per circostanze specifiche come la partecipazione ad esami universitari, la donazione del sangue, ecc.

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione entro il 17/02/2021 ore 14 esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line accessibile tramite SPID all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Per informazioni sui progetti di Servizio Civile Universale dell’Azienda USL della Romagna: https://www.auslromagna.it/comunita/servizio-civile-universale

E-mail: alessandro.marianidaltri@auslromagna.it

Tel.: 0547/394372

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L'emergenza Covid ha evidenziato come la telemedicina non sia solo una questione di ‘comodità’, di sale d’attesa e code evitate: nella medicina digitale, o “e-health”, c’è anche il potenziale di un salto di qualità nell’assistenza personalizzata.

Il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, afferente all'U.O di Geriatria, diretta dal Direttore Giuseppe Benati, ha convertito in modalità on-line i propri corsi di stimolazione cognitiva per persone con deterioramento cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment-MCI). Ogni anno,  la psicologa dott.ssa Elena Mariani, dell'ambulatorio di Neuropsicologia del Centro, organizzava due cicli di stimolazione cognitiva in presenza presso il Padiglione Allende dell'ospedale di Forlì per persone con MCI. Dato il protrarsi della pandemia da COVID 19, il training cognitivo, il cui obiettivo è quello di potenziare le funzioni cognitive e le abilità residue dei partecipanti, verrà erogato invece tramite piattaforma on-line.

"Nel 2021 - spiega la la dottoressa Mariani -  l'offerta dei percorsi di riattivazione cognitiva verrà  inoltre ulteriormente ampliata. Il Centro,  in collaborazione con la psicologa dott.ssa Laura Mambelli dell'ambulatorio di Neuropsicologia afferente all' U.O di Neurologia di Forlì, implementerà dei percorsi on-line di stimolazione cognitiva anche per persone con demenza precoce, aumentando quindi il numero di cicli proposti e di utenza raggiunta.In aggiunta a questi percorsi, verranno convertiti in video-conferenza anche i corsi psicoeducativi per famigliari di persone con problemi di memoria e deterioramento cognitivo, per mantenere la vicinanza con le famiglie in questo complesso periodo di pandemia."

(nella foto, da sx Elena Mariani, Giuseppe Benati, Benedetta Maltoni)

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Un ecografo portatile per la diagnosi precoce domiciliare di polmonite da covid. Lo ha donato l’Azienda Aikom Technology srl di Riccione alle Usca riminesi, le unità speciali di continuità assistenziale che fanno all’Unità Operativa di Cure primarie di Rimini e che si occupano dell’assistenza ai pazienti sospetti o positivi al domicilio. Un bel gesto di solidarietà da parte dell’Azienda che ha voluto offrire un aiuto concreto al lavoro quotidiano delle squadre USCA nella lotta alla pandemia.

Il dispositivo è stato consegnato ufficialmente oggi ai medici riminesi, alla presenza tra gli altri del direttore del distretto di Rimini, dottor Saverio Lovecchio, del direttore della UO Cure primarie di Rimini dottoressa Antonella Dappozzo, della presidente e del direttore generale dell’Azienda Aikom Technology Sabrina Vescovi e Mauro Renzi, della responsabile del Fundraising aziendale dell’AUSL Romagna dottoressa Elisabetta Montesi.

“Si tratta di uno strumento molto utile – spiega la dottoressa Dappozzo –, grazie a questo nuovo ecografo potremmo potenziare l'attività ecografica domiciliare per la diagnosi precoce della polmonite interstiziale nel paziente affetto da infezione COVID da parte delle squadre USCA Rimini che attualmente contano dieci medici, di cui 9 schierati su turno ogni 6 ore”.

“Nutriamo un sentimento di profonda gratitudine per il lavoro svolto dal personale medico e da tutti gli operatori sanitari nella lotta alla pandemia Covid – dichiarano la presidente Sabrina Vescovi e il direttore generale Mauro Renzi di Aikom Technology - Abbiamo vissuto sulla nostra pelle, attraverso le esperienze dei collaboratori della nostra azienda il dramma del distanziamento obbligato dal virus e in questo contesto abbiamo potuto comprendere quanto importante sia la medicina di base e l’intervento delle Unità Specializzate di Continuità Assistenziale. Per questo motivo – precisa Sabrina Vescovi - crediamo che l’analisi precoce della malattia da Covid possa evitare ospedalizzazioni che costringono le famiglie al distacco e i malati alla solitudine dell’isolamento. Con la donazione dell’ecografo polmonare trasportabile vorremmo dunque supportare l’AUSL Romagna in questa dura battaglia. Nella vita ordinaria raramente ci rendiamo conto che riceviamo molto di più di ciò che diamo e che è solo con la gratitudine che la vita si arricchisce. Con questo sentimento e con questo spirito abbiamo scelto di sostituire i doni natalizi per i nostri clienti con un gesto sincero di ringraziamento e sostegno agli uomini e le donne che ogni giorno combattono per noi una battaglia ad armi impari in cui vogliamo fare sentire il nostro tifo per loro”.

Da parte dell’Azienda USL della Romagna, del dipartimento di Cure Primarie di Rimini e di tutti i medici USCA un sentito ringraziamento all’Azienda Aikom Technology per questo importante sostegno a beneficio dei pazienti assistiti al domicilio e di tutta la medicina territoriale.

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Sono state consegnate sabato mattina presso il Dipartimento di cure primarie di Ravenna, attrezzature consistenti in 5 pulsossimetri palmari professionali, completi di sensore Adulti e 1 personal computer portatile,da parte di 7 Rotary club della provincia Ravennate - Rotary Club Ravenna, Rotary Club Ravenna Galla Placidia, Rotary club Cervia- Cesenatico, Rotary di Lugo, Rotary Club di Faenza, Rotary Castel bolognese e Rotary E- Club Romagna - che si sono uniti in associazione, per dotare l'Unità speciale di continuità assistenziale (USCA) dei dispositivi,necessari a fronteggiare l'emergenza pandemica da Covid19.

"Questa pandemia ha cambiato completamente l'ordine delle priorità - ha affermato il Dott Roberto De Gaspari, Presidente Rotary club Ravenna - e ha fatto comprendere l'importanza di investire sui servizi di prossimità, perché solo il potenziamento delle strutture sanitarie territoriali può ridurre il carico di lavoro degli ospedali e permettere una migliore selezione dei pazienti che possono essere seguiti al loro domicilio, da quelli che devono essere curati indifferibilmente in ambiente ospedaliero. Con questo spirito il Rotary vuole continuare a dare il proprio contributo alla lotta contro la pandemia, rispondendo alle esigenze che di volta in volta emergono dalla società civile"

Alla consegna erano presenti per l'Azienda sanitaria il dott. Mauro Marabini, Direttore del dipartimento di Cure Primarie e Medicina di comunità Ravenna, il dott. Mauro Budini medico USCA, la Dott.ssa Elisabetta Montesi, Responsabile aziendale del fundraising e la dott.ssa Patrizia Baratoni, mentre per il Rotary ,il presidente del Club di Ravenna Roberto De Gaspari, il presidente del club Ravenna Galla Placida, Riccardo Papa e la Dott.ssa Amelia Tienghi, medico oncologo già dipendente dell'Azienda sanitaria.

" Siamo grati ai Rotary Club della provincia ravennate, che da sempre sostengono le nostre strutture sanitarie - afferma il Dott. Mauro Marabini - perché ancora una volta, con questa importante donazione, ci hanno permesso di completare la dotazione strumentale per le necessità dell'USCA del territorio della provincia di Ravenna, dopo la recente acquisizione da parte dell'Azienda di sei ecografi portatili indispensabili per fare diagnosi al domicilio del paziente".

Un ringraziamento ai Rotary Club anche da parte dei medici della continuità assistenziale impegnati in prima linea nel contrasto alla pandemia e della Direzione generale dell'azienda usl della Romagna.

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Si è svolta mercoledì 13 gennaio la conferenza stampa nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Ravenna per presentare l’impiego della robotica nella chirurgia protesica di ginocchio e anca.

La sperimentazione già avviata a Ravenna, ha dimostrato gli importanti vantaggi dell’impiego.

“Posizionamento dell’impianto più accurato, riduzione del dolore post-operatorio, riduzione della durata media del ricovero e dei tassi di revisione a 24 mesi - ha spiegato il Prof. Alberto Belluati – Direttore dell’U.O. Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Ravenna - sono gli aspetti più rilevanti di questo trattamento chirurgico. La tecnologia robotica aiuta inoltre a ridurre al minimo il traumatismo chirurgico, comprimendo così i tempi di recupero e guarigione, minimizzando il rischio di complicanze locali”.

Come ci si muoverà? I pazienti romagnoli che a livello clinico sono candidabili agli interventi di protesica robotica per il ginocchio e la spalla, saranno operati a Ravenna, dove per l’expertise maturato dal team ortopedico ravennate, sarà operativo il robot; mentre la riabilitazione tornerà ad essere eseguita nelle strutture sanitarie di residenza.

Altro aspetto che ha sottolineato Belluati, riguarda l’importanza del coinvolgimento dei pazienti in tutto il percorso del trattamento.

“Una volta al mese, con tutta l’equipe incontriamo i pazienti che devono essere sottoposti all’intervento, spieghiamo loro tutti i passaggi sia pre che post operatori. Un modo per creare consapevolezza ed aiutare a vincere la naturale paura, sempre presente prima di un intervento. Contemporaneamente, si procederà con la formazione del personale ortopedico presente nei vari ambiti territoriali, per essere messo in grado di poter apprendere la tecnica. Attualmente la sperimentazione è stata avviata dall’ortopedia ravennate nel 2018 , grazie ad una procedura che l’Azienda aveva avviato che aveva consentito un periodo di prova sperimentale della tecnologia”.

Il direttore generale, di Ausl Romagna, Tiziano Carradori, nel corso della conferenza stampa, ha ribadito l’importanza degli investimenti tecnologici in sanità, quando si ottengono risultati di qualità in termini di cura per i pazienti. Il costo per l’acquisto del robot, è di oltre un milione di euro. La procedura di gara avverrà a breve.

La modalità per l’acquisizione della tecnologia può avvenire sia attraverso l’acquisto sia attraverso una forma di noleggio, in cui il costo è legato al materiale di consumo. Questa seconda opzione sembra essere preferita perchè consente una maggiore flessibilità anche nelle procedure di aggiornamento. Anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ha ribadito l’importanza dell’utilizzo della tecnica, in un reparto, che a Ravenna si è sempre distinto per competenza e qualità.

“La presenza di una qualificata Unità operativa di terapia antalgica a Ravenna contribuirà anche a curare l’aspetto del dolore, che nelle patologie articolari, mina spesso la serenità delle persone”.

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Il Dr. Andrea Spadoni, chinesiologo collaboratore della Diabetologia di Ravenna, della Medicina dello Sport di Ravenna e dell’Associazione Diabetici Ravennate, illustra una seduta di allenamento completa, seguendo il protocollo regionale AFA per pazienti affetti da Lombalgia Cronica.

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