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Articoli filtrati per data: Marzo 2022

Appreso che a Faenza era in corso la raccolta di presidi sanitari in favore della popolazione ucraina, i dipendenti della U.O. Programmazione e Acquisti si sono subito rimboccati le maniche. In un giorno hanno selezionato, inscatolato e trasportato a Faenza la campionatura gratuita presentata in gare d’appalto concluse.

Cittadini ucraini residenti a Faenza, infatti, in contatto con associazioni di volontariato presenti in Ucraina e la C.R.I., si sono riuniti spontaneamente per raccogliere materiale sanitario e di prima necessità per l’invio in patria.

Con il riuso della campionatura, altrimenti destinata allo smaltimento, al comportamento ecologista, si unisce l’impulso solidaristico dei dipendenti che hanno offerto la loro opera per rendere possibile la raccolta.

I beni raccolti già sabato partiranno per l’Ucraina, hanno assicurato i volontari che, commossi, ringraziano l’A.U.S.L. della Romagna e i suoi dipendenti.

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Continua l’impegno dell’Azienda USL della Romagna per garantire ai servizi sanitari guide di comprovata esperienza e professionalità. A Ravenna sono stati presentati dalla Direzione generale i due nuovi direttori alla guida di altrettante strutture complesse che rivestono un ruolo chiave nell’ambito dell’organizzazione aziendale, sia a livello ospedaliero che territoriale. Si tratta  del dottor Stefano Tamberi che ha assunto l’incarico di direttore dell’Unità Operativa di Oncologia e della dottoressa Sara Zagonari designata direttore dell’Unità Operativa Consultori Familiari di Ravenna.

 

DOTT. STEFANO TAMBERI NUOVO DIRETTORE UNITA’ OPERATIVA “ ONCOLOGIA RAVENNA”

Laureato nel 1992 in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna con lode,  ha conseguito la specializzazione in Oncologia nel 1997 con lode sempre all’Università di Bologna.Ha svolto un Dottorato di Ricerca in “oncologia gastrointestinale” all’Università di Modena e Reggio Emilia. Nel 2015 consegue un master universitario di II livello presso l’Università degli Studi di Bologna in “ Funzioni direttive e gestione dei servizi sanitari”.Inizia il suo percorso professionale nel 2000, come dirigente medico a tempo determinato presso la Medicina interna all’ospedale di Bentivoglio,  poi presso l’Oncologia dell’ospedale Umberto I di Lugo; in seguto fino ad agosto 2001 segue un incarico libero professionale all’U.O. Oncologia dell’Arcispedale S.Anna di Ferrara.Torna in Romagna a settembre 2001 in qualità di dirigente medico in oncologia a tempo indeterminato presso l’Ospedale Infermi di Faenza; e diventa responsabile di struttura semplice dipartimentale dell’oncologia di Faenza nel 2010  Dal 2015 al 2016 è anche responsabile facente funzioni della struttura semplice dell’Oncologia dell’ospedale di Lugo. Diventa direttore f.f. dell’Unità Operativa “Oncologia Ravenna da ottobre 2020 fino a febbraio 2022, quando gli viene conferito il ruolo di direttore dell’U.O. Oncologia di Ravenna.E’ Presidente della Commissione farmaco di Ausl Romagna e componente del GREFO (Gruppo regionale Farmaci Oncologici), e dei gruppi di lavoro regionale sul PDTA dei tumori del colon retto e dell’ovaio. Dal 2021 è Professore a contratto per la Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università di Ferrara.Principal Investigator Unico per la ricerca in ambito della gastroenterologia oncologica, ha al suo attivo 66 pubblicazioni scientifiche  sulle principali riviste internazionali  del settore a elevato impact factor. Ampia la sua attività e partecipazione ai gruppi di ricerca nel ruolo di principal investigator negli specifici ambiti dei tumori gastrointestinali, epatobiliopancreatici e nella ginecologia oncologica. In particolare è componente del gruppo Giscad ( gruppo italiano Studio Carcinoma apparato digerente);  membro dell’ Italian Sarcoma Group e rete tumori rari; componente del gruppo di ricerca nazionale MITO ( Multicentre Italians Trials In Ovarian Cancer) e del gruppo GIM ( gruppo italiano Mammella), GONO (Gruppo Oncologico Nord Ovest) EORTC (European Organisation for Research and Treatment of Cancer)Ha acquisito elevate competenze gestionali nell’organizzazione dei percorsi oncologici e dei gruppi multidisciplinari ed è da tempo impegnato nella costante ricerca di soluzioni organizzative  innovative per migliorare la relazione e l’approccio terapeutico con il paziente. A questo proposito ha partecipato ad uno stage aziendale svoltosi in Quebec (Canada) su “ Organizzazione per Programmi centrati sul destinatario” secondo il modello canadese dei Programmes clientels.

 

DOTT.SSA SARA ZAGONARI NUOVO DIRETTORE “UNITA’OPERATIVA CONSULTORI FAMILIARI RAVENNA”

Ravennate, già direttore facente funzioni dell’Unità Operativa “ Consultori familiari di Ravenna”, si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna nel 1996 e ha conseguito la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia all’università di Bologna nel 2001. Inizia la sua esperienza professionale nel 2002 all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Bologna, in qualità di ricercatrice. Dal 2004 a maggio 2012, presta servizio all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Ravenna, prima con contratto a tempo determinato, poi dal 2006 , con rapporto di lavoro esclusivo. Durante questa esperienza professionale sviluppa particolari competenze nella diagnostica ecografica ostetrica ginecologica e diagnostica prenatale invasiva, che la portano nel 2010 a ricoprire l’incarico di referente per l’ecografia e la diagnostica prenatale. Dal 2012 al 1°gennaio 2017, la sua attività professionale si sposta all’Unità Operativa di”Ostetricia e Medicina Età prenatale” dell’ospedale S.Orsola-Malpighi di Bologna, dove sviluppa maggiori competenze sulla gestione delle gravidanze a rischio, diviene corresponsabile dell’ambulatorio delle malattie infettive in gravidanza e tutor nella scuola di Specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale Sant’Orsola, con particolare rilevanza alla formazione ostetrica ed alle patologie del pavimento pelvico. Torna in Ausl Romagna a fine gennaio 2017 in qualità di dirigente medico con rapporto di lavoro esclusivo all’U.O. Consultori familiari di Ravenna e dal 2019 assume l’incarico di Facente Funzioni. Fra le principali mansioni e responsabilità si occupa dell’organizzazione , coordinamento e supervisione dei servizi erogati dai Consultori Famigliari degli ambiti di Ravenna, Lugo e Faenza; in particolar modo sviluppa il percorso nascita, gli spazi giovani e progetti di attività nelle scuole, relativamente ad educazione all’affettività/sessualità, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e contraccezione. Avvia o implementa nuovi progetti relativamente al counselling prenatale, test combinato, ecografia morfologica di I°e II° livello ,ecografia del terzo trimestre e gestione della gravidanza a medio e alto rischio. Partecipa a diversi progetti regionali/nazionali/europei, quali “Icare”rivolto alle donne/minori richiedenti asilo; studio sull’implementazione della procedura inerente il percorso disordini della sfera emozionale della gravidanza al periodo postnatale; percorsi di “Home Visiting” in collaborazione con i Centri per le Famiglie per la promozione degli interventi nei primi mille giorni di vita; progettazione del percorso diagnostico assistenziale (PDTA) sull’endometriosi; aderisce al progetto di ricerca “il miovaccinoCovid-19”; è responsabile della conduzione di un progetto di ricerca in collaborazione con l’Università di Bologna “Un approccio ‘multi-omico’ per lo studio del microbiota vaginale in gravidanza e suo ruolo nell’outcome del parto”. E’ referente per gli ambiti di Ravenna, Faenza e Lugo dei gruppi regionali di coordinamento dell’attività dei consultori familiari e spazi giovani ; componente a livello regionale del gruppo di coordinamento e gruppo tecnico adolescenza , anche relativamente alla revisione dei materiali educativi dei progetti scolastici relativi alle malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione. Ha partecipato a numerosi convegni di natura organizzativa ed è stata docente/relatore di altrettanti corsi di aggiornamento inerenti la sua branca specialistica. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche

 

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Continua l’impegno dell’Azienda USL della Romagna per garantire ai servizi sanitari guide di comprovata esperienza e professionalità. Oggi a Cesena il Direttore generale Tiziano Carradori e il Direttore sanitario Mattia Altini hanno presentato i sei nuovi direttori di altrettante strutture complesse che rivestono un ruolo chiave nell’ambito dell’organizzazione aziendale, sia a livello ospedaliero che territoriale.

Il dottor Claudio Lazzari è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Direzione Medica di Presidio Ospedaliero Cesena che comprende gli ospedali di Cesena, Cesenatico e San Piero in Bagno; la dottoressa Federica Matteucci ha assunto la direzione dell’Unità Operativa Medicina Nucleare della Romagna; al dottor Claudio Graziano è stata affidata la guida dell’Unità Operativa Genetica Medica della Romagna; la dottoressa Raffaella Francesconi è stata designata direttore dell’Unità Operativa Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza  di Cesena;  il dottor Luca Montaguti è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Medicina Interna di Cesena e Cesenatico; la dottoressa Antonella Brunelli è stata nominata direttore dell’Unità Operativa Pediatria e Consultorio Familiare di Cesena.

Claudio Lazzari (Direzione Medica di Presidio Ospedaliero Cesena). Mantovano di origine, si è laureato nel 2003 in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna e specializzazato in Igiene e Medicina Preventiva. Dopo diverse esperienze professionali alla Direzione Medica Ospedaliera del Policlinico S.Orsola-Malpighi, nel 2009 lavora in qualità di dirigente medico responsabile di organizzazione medica al Dipartimento Materno Infantile dell'Ausl di Bologna occupandosi di processi organizzativi e promozione di modelli gestionali innovativi. Nel 2012 viene assegnato alla Direzione medica di presidio dell'ospedale Maggiore, dove ha collaborato con specifico ruolo di responsabilità su vari temi: progettazione e coordinamento del progetto di riordino di area medica per intensità di cura e complessità assistenziale, referente del percorso Logistica del Paziente,  progettazione e presidio della sperimentazione della cartella clinica informatizzata, coordinamento delle rete chirurgica aziendale, integrazione dell’area neurologica e Stroke unit. Nel 2014 prende servizio nella capitale, maturando diverse esperienze professionali nel campo della direzione medica di presidio.  Dapprima lavora all'Asl Roma E, dove, a seguito del processo di definizione della Micro organizzazione nella Macro Struttura Area Direzione sanitaria aziendale, assume anche l'incarico dirigenziale di alta specializzazione “Innovazione processi ospedalieri” Successivamente si trasferisce all'Asl Roma 1 con un ruolo di responsabilità presso la Direzione Sanitaria Aziendale e poi la Direzione Medica del Presidio Ospedaliero garantendo il coordinamento delle attività ospedaliere dei processi di informatizzazione (e-Health), responsabile della Centrale Operativa Ospedale- Territorio, Percorso del Paziente Chirurgico e Qualità della Documentazione Sanitaria.Nel corso della sua carriera professionale ha partecipato, anche come relatore, a oltre cento corsi, convegni e congressi. E’ autore e coautore di numerosi articoli e volumi scientifici.

Federica Matteucci (Medicina Nucleare Romagna).Toscana di nascita ma Faentina di adozione, si è laureata in Medicina nel 1989 all’Università degli Studi di Pisa, specializzandosi in Medicina Nucleare. Dopo una breve esperienza presso l’Azienda ospedaliera Pisana, inizia a lavorare in Romagna, prestando la propria attività  nei reparti di Medicina Nucleare degli ospedali di Faenza, Forlì e all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei Tumori. Nel corso degli anni ha sviluppato ampie competenze specialistiche nel campo della diagnostica medico nucleare e nell’utilizzo di traccianti innovativi, terapie radio metaboliche convenzionali ma anche nell’ambito di protocolli sperimentali, e di trattamenti medico nucleari tradizionali e di più recente introduzione, per la diagnosi e la cura dei tumori. Ha inoltre acquisito conoscenze e capacità nel campo della ricerca, partecipando alla stesura di numerosi lavori pubblicati su riviste scientifiche, sia in ambito della diagnosi PET che della terapia radio metabolica. Grazie alla produttività scientifica maturata nell’ultimo decennio ha ottenuto l’abilitazione a professore di II fascia nel settore concorsuale ‘Diagnostica per Immagini , radioterapia e neuroradiologia’. La sua intensa attività scientifica ha inoltre consentito l’adesione a bandi nazionali ed internazionali con l’assegnazione di finanziamenti per progetti di ricerca finalizzata, anche del Ministero, in ambito oncologico. E’ autrice di 60 pubblicazioni su riveste scientifiche nazionali e internazionali, 156 abstract presentati a congressi e capitoli di libri.

Claudio Graziano (Genetica Medica Romagna). Di origine fiorentine, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1997 all’Università degli Studi di Firenze dove poi si è specializzato in Genetica Medica. La sua carriera professionale inizia in ambito universitario come ricercatore, prima presso il Dipartimento di Fisiopatologia Clinica dell’Università degli Studi di Firenze e successivamente presso il Dipartimento di Medicina Interna e Cardioangiologia dell’Università degli Studi di Bologna.  Dal 2017 ha svolto una intensa attività clinico assistenziale nel settore presso il reparto di Genetica Medica del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, in qualità di responsabile dell’ambulatorio congiunto di Nefrogenetica, referente per il centro Marfan e per il percorso ospedaliero delle patologie neuromuscolari. Nel corso della sua attività professionale ha maturato diverse competenze specialistiche, in particolare nell’ambito delle patologie ereditarie dell’adulto e del bambino, della diagnosi molecolare e caratterizzazione di patologie rare.  Negli anni ha svolto anche attività di docenza per il Corso di Laurea in Ostetricia delle Università di Bologna e Firenze e presso le Scuole di specializzazione in Genetica medica sia dell’università degli Studi di Torino che di Bologna. Coautore di più di 70 pubblicazioni in riviste scientifiche internazionali, all’attività clinica assistenziale il dottor Graziano affianca una intensa attività scientifica rivolta in particolare all’identificazione di nuovi geni malattia e alla caratterizzazione molecolare di patologie genetiche, nell’ambito di collaborazioni nazionali e internazionali. 

Raffaella Francesconi (Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza Cesena). Già direttore ad interim del Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’ospedale Bufalini di Cesena, sede peraltro del Truma Center, è nata a Faenza e si è laureata in Medicina e Chirurgia all’università degli Studi di Bologna nel 1991. Dopo la specializzazione in Medicina Interna intraprende un percorso formativo nell’ambito dell’emergenza-urgenza e nel 2016 consegue anche il Master in formazione manageriale.La sua esperienza lavorativa inizia a Modena, dove lavora come dirigente medico di primo livello presso la Medicina Interna del Presidio Ospedaliero Castel Franco Emilia.  Successivamente ricopre incarichi di dirigente medico negli ospedali di Rimini e di Bologna. Nel 1999 torna a Faenza, dove inizia a prestare attività al Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’ospedale per gli Infermi. Nel 2010 assume l’incarico di alta specializzazione “Valutazione dell’applicazione degli Standard formativi e gestionali necessari per la stabilizzazione e centralizzazione del paziente critico”. Nel 2012 arriva la nomina a direttore del reparto faentino. Dal 2020 a tutt’oggi è alla guida del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Azienda USL della Romagna che mette in rete tutte le strutture dell’emergenza- urgenza del territorio romagnolo. Eautrice e coautrice di numerose pubblicazioni e ha al suo attivo numerose attività di docenza svolte in ambito aziendale e regionale sui temi dell’emergenza.

Luca Montaguti (Medicina Interna di Cesena e Cesenatico). Cesenate, già Direttore facente funzione dell’Unità Operativa di Medicina Interna di Cesena e Cesenatico, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987  a Bologna. E’ specializzato in Medicina Interna e in Reumatologia.Nel 1989 inizia la sua collaborazione con l’allora AUSL di Cesena, dapprima come Assistente Medico poi come dirigente medico di Medicina Interna all’Ospedale Bufalini, maturando specifiche competenze nell’attività  di ricerca nell’ambito nello studio del microcircolo in varie patologie (ipertensione arteriosa, diabete mellito, patologie cardiovascolari), in ambito sportivo e di Medicina di Montagna. All’attività in corsia  alterna esperienze all’estero, presso il laboratorio di Microcircolazione Clinica dell’Ospedale Universitario di Zurigo, in Nepal nell’ambito di un progetto del CNR e a Chamonix, per studi sull’adattamento vascolare all’alta quota.  Nel 1995 apre il Servizio di Reumatologia, dopo un'esperienza all'estero presso l'Hammersmith Hospital di Londra. Il Servizio di Reumatologia viene progressivamente riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna come Centro per le Malattie Rare Reumatologiche e Centro prescrittore dei farmaci Biotecnologici e dei farmaci di secondo livello per la Osteoporosi severa Nel 2005 assume l'incarico di Responsabile di Struttura Semplice di Reumatologia. Nel 2009, in collaborazione con l’Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna, da il via al progetto ‘Arianna’ (premiato da FIASO nel 2011 e inserito nel Libro Bianco delle buone pratiche a livello nazionale) attivando un percorso assistito preferenziale per la presa in carico dei pazienti affetti da malattie reumatiche infiammatorie croniche. Nel 2017 consegue un Master di secondo livello in Reumatologia. Componente attivo della rete Reumatologica Romagnola ha partecipato come relatore e moderatore a diversi convegni regionali, nazionali e internazionali ed è autore di innumerevoli pubblicazioni.

Antonella Brunelli (Pediatria e Consultorio Familiare Cesena). Cesenate, si è laureata in Medicina e Chirurgia a Bologna. Dopo la specializzazione in Pediatria ha effettuato il Continuing Education Course -Department of Pediatrics, Mayo Clinic Rochester, Minnesota-USA e nel 2014 ha conseguito il Master in Economia e Politica Sanitaria all’Università di Torino/CoRiPe. La sua prima attività pediatrica si svolge nei reparti ospedalieri, prima a Faenza e Rimini, poi nella divisione di Pediatria e  Terapia Intensiva Neonatale del Bufalini, dove rimane per circa 13 anni dedicandosi, oltre alla attività clinica, a temi inerenti il maltrattamento infantile, i disturbi del comportamento alimentare, l’epidemiologia, la promozione della salute, screening e percorsi integrati. Dal 2013 al 2015 è stata Direttore del Distretto Rubicone e dal 2011 al 2016 Direttore delle Attività Socio-Sanitarie ad Interim di Cesena. Dal 2015 è referente per la Rete Infanzia Adolescenza dell’AUSL Romagna. Dall’esperienza ospedaliera e territoriale di lavoro in équipe e con lo sguardo sulla salute non solo del singolo ma della collettività, da 6 anni è rientrata nell’UO Pediatria e Consultorio Familiare di Cesena. Ha svolto e continua a svolgere anche una intensa attività di tipo culturale e didattico sullo sviluppo del bambino, salute degli adolescenti e capacità genitoriali, attività di ricerca, di docenza e tutoraggio. Presidente dell’Associazione Culturale Pediatri ACP Romagna dal 1994 fa parte del comitato editoriale della rivista nazionale "Quaderni ACP". Ha organizzato e partecipato a numerosi congressi pediatrici nazionali e regionali. Lavori scientifici editi a stampa oltre 140.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 21 al 27 febbraio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 4.442 positività (19.4 %) su un totale di 22.888 tamponi (molecolari e antigenici).Dopo quattro settimane di aumento si registra per la quinta settimana una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti (-1.908) che percentuali. Anche per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid, si registra un lieve calo rispetto alla settimana precedente. In totale sono ricoverati 170 pazienti, di cui 10 in terapia intensiva.

“I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario Ausl Romagna – confermano un ulteriore calo della circolazione del virus. Su tutto il territorio romagnolo scendono i nuovi casi di positività e anche sul versante ospedaliero si osserva una incoraggiante riduzione dell’occupazione dei posti letto nei reparti covid e nelle terapie intensive. Tant’è che l’allerta del piano ospedaliero aziendale torna a livello arancione e questo significa per gli ospedali romagnoli prepararsi a un ritorno alla normalità. E’ un nuovo importante segnale di miglioramento, la situazione è favorevole e possiamo pertanto guardare al futuro con prudente ottimismo. Sul fronte vaccinale, siamo partiti ieri con le somministrazioni della quarta dose di richiamo (booster) alle persone immunodepresse che ricordo possono accedere liberamente ai centri vaccinali aziendali, senza prenotazione. Una altra importante novità riguarda l’avvio delle vaccinazioni, solo con prenotazione obbligatoria, con il siero Novavax  destinato alle persone dai 18 in su che non hanno ancora scelto di ricevere alcuna somministrazione. Speriamo davvero che questo nuovo siero anti- covid possa convincere chi ancora ha dubbi e paure”.

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Il dottor Davide Melandri, direttore del Centro Grandi Ustionati/Dermatologia AUSL Romagna e Banca della Cute Emilia Romagna ed Elena Bondioli dirigente responsabile attività Ingegneria Tessutale, direttore tecnico Cell Factory e Sala Criobiologica, ospiti della trasmissione Focus, nella puntata dal titolo "La banca della Cute", condotta da Francesca Leoni  ed in onda su Teleromagna.

 

Ecco di seguito le date e gli orari della messa in onda:

  • 6-03-22:  ore 12,30 ch 11 (o 74 se già effettuato il cambio canale)
  • 07-03-22  ore 8,30 ch 14 e ore 17,30 ch 11  (o 74 se già effettuato il cambio canale)
  • 8-03 ore 16,30 ch 14 e 21,30 ch 11  (o 74 se già effettuato il cambio canale)

 

 

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Questa sera, alle 20:40, il direttore sanitario dell’Ausl Romagna, Mattia Altini,  sarà ospite su IcaroTV del programma "Tutta salute". Titolo della puntata: "La sanità del futuro in Emilia-Romagna: PNRR salute".

Tra i temi, la posa della prima pietra della nuova casa della salute di Rimini che fa parte del “PNRR-salute” che ha destinato all’Ausl Romagna 133 milioni di euro (dei 529 attribuiti alla Regione Emilia-Romagna per l’attuazione degli investimenti del Pnrr). A due anni dal primo caso di Covid in Emilia-Romagna – il 22 febbraio 2020, preso in carico a Piacenza – la Regione mette basi solide per il rafforzamento del sistema sanitario pubblico, guarda al futuro e programma investimenti per oltre mezzo miliardo di euro. Con Lucia Renati farà il punto sulla campagna vaccinale. Si parlerà anche del nuovo vaccino Novavax. Un’altra arma contro il Covid e, soprattutto, un’occasione per chi ha rifiutato fino ad ora. È stato ribattezzato: il vaccino per gli indecisi. Dal 26 febbraio, si può prenotare anche in Emilia Romagna. Sono ancora poche, 74.500, le dosi disponibili (23.000 all’ausl romagna) ma presto ne arriveranno altre. Cos’è come funziona? E perché dovrebbe piacere agli indecisi?

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Con la posa della prima pietra prendono ufficialmente il via oggi a Rimini i lavori per la realizzazione della nuova Casa della Salute, la prima che sorgerà in città, a fianco del polo ospedaliero.

La nuova struttura – si prevede la costruzione ex novo di un edificio a 5 piani  (1 interrato e 4 fuori terra) con una superficie utile lorda di circa 6mila metri quadrati -  rappresenterà un presidio territoriale di grande importanza per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini di Rimini, in un’ottica di medicina di iniziativa, prevenzione e mantenimento della salute.

Alla presentazione e posa simbolica della prima pietra erano presenti, tra gli altri,  il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, l’Assessore alle politiche per la Salute Comune di Rimini Kristian Gianfreda, il Direttore generale Ausl Romagna Tiziano Carradori, il Direttore sanitario di Ausl Romagna Mattia Altini, il Direttore U.O. Progettazione e Sviluppo Edilizio Ausl Romagna Enrico Sabatini, il Direttore delle Attività Socio Sanitarie Mirco Tamagnini insieme a numerosi professionisti.

 

IL PROGETTO

Attualmente non esiste a Rimini una Casa della Salute ed i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali sono erogati in strutture dislocate in vari punti nella città. Non essendo perseguibile riutilizzare strutture esistenti di proprietà Ausl in grado di accogliere sia i servizi di cura primaria che parte dei nuclei di medicina generale, l’unica scelta perseguibile è realizzare un’immobile di nuova costruzione. La realizzazione del nuovo complesso si sviluppa all’interno di un percorso per la definizione di iniziative comuni di attuazione delle linee strategiche di sviluppo nell'ambito territoriale di Rimini tra Ausl della Romagna e il Comune di Rimini attraverso la permuta di alcuni beni tra i quali l’area di Via Settembrini, adiacente al polo ospedaliero.

La nascita della Casa della Salute in una struttura nuova, situata in una zona della città a ridosso del centro, adiacente al polo ospedaliero e con un ottima accessibilità alle principali infrastrutture permetterà di dare concreta realizzazione a quei capisaldi che si ritrovano nelle linee guida regionali:

- facilità di accesso alla struttura, già di per sé vicina al centro storico e alla parte della città più densamente abitata, utilizzando diversi mezzi di spostamento e trasporto: percorsi pedonali, corsie per le biciclette, stazioni e fermate degli autobus urbani ed extraurbani e parcheggi sufficienti ad accogliere il grande afflusso di cittadini;

- collocazione nella casa della salute di servizi, attività sanitarie, sociosanitarie e sportelli a cui i cittadini, soprattutto i più fragili, accedono con maggiore frequenza, liberamente o per appuntamento, il tutto coerente con l'obiettivo dell'ottimizzazione delle locazioni senza più una parcellizzazione dei servizi all'interno della città;

- presenza di un'area direzionale, dedicata principalmente alla direzione/responsabilità organizzativa, ad accogliere il board e i coordinamenti di natura clinica e organizzativa e ad assicurare ad operatori e cittadini luoghi di incontro, occasioni di confronto e di iniziative di promozione della salute;

- semplificazione dei percorsi dei cittadini all'interno della casa della salute, trattandosi di struttura di grandi dimensioni posta su più piani, grazie ad un sistema e a un percorso di accoglienza che permette di assicurare a chi vi accede: informazioni di carattere generale all'ingresso, situato centralmente; un'accoglienza più specifica nel punto di accesso ai diversi servizi; la presa in carico multidimensionale e integrata e l'inserimento in un percorso di cura per gli utenti con problemi più complessi

- collocazione all'interno della struttura, in coerenza con le linee guide della recente delibera regionale per le Casa della Salute a media/alta complessità, dei servizi e delle attività, articolate in aree integrate di intervento sulla base della intensità assistenziale:

- prevenzione e promozione della salute;

- popolazione con bisogni occasionali-episodici;

- benessere riproduttivo, cure perinatali, infanzia e giovani generazioni;

- prevenzione e presa in carico della cronicità;

- non autosufficienza;

- rete cure palliative

L’ADEGUATEZZA DELL’AREA PRESCELTA

L’area a disposizione per la nuova Casa della Salute si compone di un ampio terreno contiguo al polo ospedaliero ed al padiglione Ovidio. Ad est, il suddetto terreno confina con il Viale Luigi Settembrini e a nord-est con la strada di accesso al Pronto Soccorso che a sua volta confina con un altro terreno destinato a parcheggi per gli utenti, anch’esso di proprietà dell’Ausl.

La scelta del luogo è strategica per le seguenti ragioni:

  • dal punto di vista organizzativo, la correlazione con le principali strutture sanitarie presenti all’interno del complesso ospedaliero
  • dal punto di vista territoriale, la favorevole posizione con le principali vie di comunicazione, baricentrica anche rispetto all’utenza

Il sito presenta infatti un buon livello di accessibilità, sia per quanto attiene il trasporto pubblico che privato. L’ubicazione dell’area è infatti prossima alle principali vie di comunicazione (come la SS 16 e la A 14, il cui casello Rimini sud dista circa 2,5 km). La stazione ferroviaria si trova a 3,5 km, l’aeroporto a 4 km e, ad 1 km di distanza la fermata “Toscanini” del “Metromare” (trasporto rapido costiero fra Rimini e Riccione). La zona è servita da strade dotate di marciapiedi sui due lati, quindi facilmente percorribili a piedi, e dalla ciclabile che costeggia la Via Flaminia lato mare.

 

UN INVESTIMENTO DI OLTRE 9MILIONI DI EURO

La Regione Emilia Romagna ha approvato l'allegato A " Programma straordinario di investimenti in Sanità ex art. 20 L.67/88 - V Fase primo stralcio" contenente l'elenco degli interventi da finanziarsi con risorse statali e regionali, tra cui quelle per la realizzazione della nuova casa della salute di Rimini pari ad euro 8.250.000,00, ai quali si aggiungono euro 780.000,00 dell’Ausl della Romagna per un totale di euro 9.030.000. La fine dei lavori è prevista entro dicembre 2026.

 

AL VIA PERCORSO DI PARTECIPAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA PROGETTUALITÀ

Al fine di procedere fattivamente alla realizzazione della progettualità della nuova Casa della Salute sono state individuate sei aree tematiche di approfondimento che permetteranno di raccogliere importanti contributi da parte di professionisti dei servizi sanitari, sociali, educativi, terzo settore, associazioni e cittadini. Nel dettaglio le sei aree tematiche individuate sono:

  • Accoglienza. Lo spazio nel welfare di comunità
  1. Prevenzione e Promozione della salute e degli stili di vita. Medicina di iniziativa
  2. Favorire l’empowerment e la partecipazione della comunità (pazienti, caregiver, associazioni, cittadini, forum urbani, Comitati Consultivi Misti)
  3. Salute riproduttiva, cure perinatali, infanzia, adolescenza, sostegno alla genitorialità. Medicina di genere. Educare alle differenze
  4. Fragilità. Cronicità. Non autosufficienza e bisogni occasionali
  5. Presa in carico multi-professionale e interdisciplinare nei differenti setting assistenziali e di cura

AREA TRASVERSALE

  • Rimini – Salute Unica: Spazi innovativi di salute e di iniziativa sociale

 

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Un martedì grasso dedicato anche ai più piccini, nel segno della solidarietà, è arrivato in Terapia intensiva neonatale al Bufalini, con una donazione molto particolare: undici kit di vestitini confezionati a mano all’uncinetto, grazie alla creatività di una appassionata benefattrice di Cesena, Donatella Palli, che ha creato delle vere e proprie maschere carnevalesche in miniatura.

Da Zorro all’Uomo Ragno, passando per Superman, ai Minions, i minuscoli costumi rappresentano anche più tradizionali travestimenti da fatina, panda, orsetto, farfalla, margherita ecc..

Confezionati utilizzando materiali green di puro cotone sanificato, acquistati grazie al contributo dell’Associazione dei genitori della TIN “Crescere a piccoli passi”, i costumi  sono stati creati in stretta collaborazione con il personale infermieristico della Terapia intensiva neonatale, che ha fornito tutte le indicazioni necessarie a renderne la vestibilità comoda e facilmente fruibile, in considerazione della delicatezza dei piccoli da vestire. 

La consegna è avvenuta qualche giorno fa, in Pediatria, da parte dell’Associazione Crescere a Piccoli Passi alla coordinatrice infermieristica Alice Rasi, che con la sua equipe infermieristica ha accolto con gratitudine ed entusiasmo questa iniziativa, dichiarando che “Dopo due anni di chiusure dovute al Covid, che hanno imposto la sospensione delle attività ludiche e di supporto alle famiglie nel reparto, questa donazione è molto gradita anche perché  rappresenta un nuovo inizio, un ritorno alla normalità, con la ripartenza delle collaborazioni delle associazioni a supporto dell’attività assistenziale  e di cura, che per il personale sanitario e per le famiglie, è elemento fondamentale  e parte integrante dell’assistenza”

Molto contenti anche le mamme ed i papà dei piccoli pazienti, che insieme al personale infermieristico hanno ricevuto i costumi, hanno vestito e fotografato i loro piccoli, vivendo un’esperienza di ritrovata spensieratezza che lascerà loro un bellissimo ricordo.

Da parte dell’Azienda Romagna, del Dott. Marcello Stella direttore dell’UO Pediatria e Terapia intensiva neonatale e pediatrica, giunge un sentito ringraziamento alla signora Palli e all’Associazione Crescere a piccoli passi che promuovendo l’iniziativa, hanno reso più serena la degenza  ”.

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Il prof. Vittorio Sambri, il dottor Davide Melandri, il prof. Claudio Vicini  e la dottoressa Elena Bondioli ,intervistati su Chelonia Applied Science Podcast in occasione della visita e del Congresso dell'Unione Giornalisti Scientifici Italiani a Forlì, svoltisi il 15 e 16 febbraio scorso. Chelonia è un centro di ricerca che ha l'obiettivo di favorire la scienza applicata.Partecipa a progetti di ricerca, portando competenze interne nelle scienze computazionali e facendo rete con i migliori scienziati.

Gabriella Bernardi, giornalista scientifica UGIS, ha registrato una puntata speciale di Chelonia podcast proprio durante la visita organizzata dall’Unione Giornalisti Italiani Scientifici al Laboratorio di microbiologia di Pievesestina - dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna, alla Banca della cute dell’Emilia-Romagna e al Convegno organizzato al campus universitario di Forlì.

Ascolterete, tra gli altri, in ordine di registrazione:

  • Davide Melandri, direttore Centro Grandi Ustionati/Dermatologia AUSL Romagna e Banca della cute Emilia Romagna,
  • Elena Bondioli, dirigente responsabile attività Ingegneria Tessutale, direttore tecnico Cell Factory e Sala Criobiologica,
  • Vittorio Sambri, direttore dell’ Unità Operativa di Microbiologia AUSL Romagna e professore di microbiologia DIMES Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Università di Bologna,
  • Gianandrea Pasquinelli, direttore del Dipartimento DIMES dell’Università di Bologna,
  • Claudio Vicini, direttore Dipartimento Testa-Collo AUSL Romagna e Professore di Otorinolaringoriatria alle Università di Bologna e Ferrara.

"My short interviews in this podcast episode in Italian. Thank you all and also Tiziana Rambelli and Unione giornalisti italiani scientifici, Ugis" - spiega la giornalista Gabriella Bernardi, per introdurre il podcast .

Clicca qui di seguito per ascoltare la puntata integrale :

https://anchor.fm/chelonia/episodes/Innovazione-e-ricerca-sanitaria-durante-la-pandemia-in-Emilia-Romagna-e1ev1ir

oppure : https://www.youtube.com/watch?v=oWOjwtJelns

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Non si tratta dell’unica novità: a partire dal 2022, tutte le esenzioni ticket per reddito, per disoccupazione e per i nuclei familiari con almeno 2 figli a carico avranno validità annuale: dal 1° aprile al 31 marzo dell’anno successivo.

Come conseguenza di ciò, in Emilia-Romagna nel corso del 2022 saranno progressivamente chiuse le esenzioni con validità illimitata, richieste tramite autocertificazione prima del 2021, che non risulteranno confermate dal ministero. In Ausl Romagna chi non avrà diritto all’esenzione riceverà una comunicazione su FSE e un eventuale SMS. A partire dalla seconda metà di marzo tramite Fascicolo sanitario elettronico i cittadini potranno verificare se l’esenzione è stata rilasciata d’ufficio da parte dell’Azienda sanitaria

Come fare l'autocertificazione

Chi dispone già di un’esenzione totale dal ticket per altri motivi non deve preoccuparsi di richiedere l’esenzione per reddito, perché in ogni caso non è tenuto al pagamento di alcun ticket. È il caso, ad esempio, delle persone invalide. Chi ritenesse di aver diritto all’esenzione ma la stessa non fosse riconosciuta in automatico dall’Azienda, può presentare una autocertificazione attraverso il Fse, in qualunque periodo dell’anno. Tali autocertificazioni saranno sottoposte a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate per controllare che il reddito non superi i limiti previsti per beneficiare dell’esenzione. Se, in seguito al controllo fatto dall’Agenzia delle Entrate e dalle Aziende sanitarie, dovesse emergere una non conformità, i cittadini riceveranno tramite Fascicolo una comunicazione che riporta anche eventuali ticket da restituire all’Azienda.

Non hai ancora l’accesso al tuo FSE?

Puoi presentare un’ultima autocertificazione cartacea agli sportelli aziendali e in quell’occasione potrai concordare modalità e tempi per il rilascio delle credenziali SPID con cui accedere al tuo FSE.

Requisiti di reddito necessari per essere esentati dal ticket

  • Il diritto all’esenzione viene riconosciuto sulla base del reddito percepito nell’anno precedente. Così come il reddito, anche la condizione del nucleo familiare fa riferimento all’anno precedente. Sono esenti dal pagamento del ticket in base al reddito:
  • I bambini di età inferiore ai 6 anni appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 36.151,98 (codice esenzione E01).
  • I cittadini di età superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 36.151,98; l’esenzione è personale e non può essere estesa ai familiari a carico (codice esenzione E01).
  • I disoccupati, già precedentemente occupati alle dipendenze e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 8.263,31, incrementato fino a € 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori € 516,46 per ogni figlio a carico. La condizione di disoccupato deve risultare al momento attuale (codice esenzione E02). Ai sensi del D.Lgs 150/15 (job acts) non è più richiesto di recarsi al centro per l’impiego per richiedere lo stato di disoccupazione ma occorre autodichiararlo sullo stesso modulo di autocertificazione per il rilascio dell’esenzione.
  • I titolari di assegno (ex pensione) sociale e familiari a carico (codice esenzione E03) o i titolari di pensione al minimo, di età superiore a 60 anni e familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a € 8.263,31, incrementato fino a €11.362,05 in presenza del coniuge a carico e di ulteriori € 516,46 per ogni figlio a carico (codice esenzione E04). Il reddito considerato è riferito all’anno precedente.
  • I lavoratori colpiti dalla crisi e loro familiari a carico che hanno perso involontariamente un lavoro (autonomo o alle dipendenze) dal 1° Ottobre 2008 e si trovano in stato di disoccupazione ai sensi della normativa vigente.
  • Lavoratori sospesi da un rapporto di lavoro dipendente con intervento di un trattamento di integrazione salariale ai sensi del D. Lgs. 148/2015 o di CIG in deroga e che non superano il limite di reddito previsto dallo stesso d.lgs. 148/2015, art. 3, comma 5, lettera a) come rivalutato annualmente da INPS. (codice esenzione E99).

Come presentare l’autocertificazione

Presentare l’autocertificazione tramite il Fascicolo sanitario elettronico è estremamente semplice, perché molti dati necessari sono già compilati in modo automatico (dati anagrafici, scadenze); vengono richieste, in maniera guidata, solo le informazioni necessarie per il tipo di esenzione in questione. Di fatto, è più difficile sbagliare la compilazione e, quando l’autocertificazione deve essere controllata dall’Azienda Usl, tutto è semplificato. Non solo: si riducono anche i tempi di comunicazione di eventuali incongruenze. Chi non ha ancora le credenziali di accesso al proprio Fse potrà presentare un’ultima autocertificazione cartacea presso gli sportelli delle Ausl e, in quell’occasione, riceverà le credenziali Spid (carta identità digitale) per accedere al Fascicolo con cui gestire in autonomia i successivi rinnovi.

Al link https://support.fascicolo-sanitario.it/guida/autocertificazione-per-esenzione-dal-ticket-per-reddito sono presenti tutte le informazioni.

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