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“Come aiutare i nostri bambini a prevenire stress e dolore in Terapia Intensiva Neonatale”

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“Come aiutare i nostri bambini a prevenire stress e dolore in Terapia Intensiva Neonatale” “Come aiutare i nostri bambini a prevenire stress e dolore in Terapia Intensiva Neonatale”

Un manuale per genitori di bimbi pretermine, grazie a Rotary e “La Prima Coccola”, che sarà presentato in un simposio internazionale in Canada. E presto, sempre da parte del Rotary, un nuovo ambizioso progetto: un luogo dedicato per le famiglie in ambito ospedaliero

Si è svolta stamane la conferenza stampa di presentazione di una importante iniziativa sostenuta dal Rotary Riccione-Cattolica, che ha finanziato la stampa di un volume, realizzato ad opera della Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Ospedale di Rimini con la supervisione delle famiglie della associazione “La prima coccola Onlus”, nell’ambito di un progetto volto a  favorire la dimissione di famiglie più informate e serene. Hanno partecipato il presidente del Rotary Riccione-Cattolica Daniele Gusella, il past president Fabrizio Pullè, il direttore medico del presidio ospedaliero Romeo Giannei, la dottoressa Gina Ancora direttore della TIN e la dottoressa Natascia Simeone, altri rappresentanti del Rotary e operatori aziendali.

Il razionale della pubblicazione. I genitori dei bambini prematuri, se non opportunamente sostenuti e preparati durante il ricovero del loro bambino in TIN, possono ammalarsi pian piano di disordine da stress post-traumatico e di altri disturbi emozionali, quali depressione ed ansietà, che a loro volta possono influenzare lo sviluppo futuro del bambino.

Un momento particolarmente delicato per le famiglie è quello della dimissione dalla TIN dopo mesi e mesi di ricovero. Spesso, alla fine del percorso di ricovero, i genitori si sentono impreparati a comprendere a sufficienza i bisogni del proprio bambino. A questo si aggiunge la loro necessità di bilanciare la cura del neonato con la cura del resto della famiglia e con le responsabilità lavorative. Lo stress derivante può minacciare la stabilità e la soddisfazione coniugale.

Comprendere ed affrontare queste preoccupazioni rappresenta uno dei compiti più alti del personale della TIN e può contribuire a sviluppare relazioni familiari positive e la crescita di un bambino più sano. E’ stato dimostrato che interventi volti a supportare e coinvolgere i genitori nella cura del proprio bambino migliorino la salute sia dei genitori che dei loro figli.

Una della maggiori preoccupazioni che assale  i genitori in TIN e che contribuisce alla loro ansia e stress  riguarda la sofferenza del proprio piccolo. Studi scientifici hanno dimostrato che i genitori in TIN desiderano ricevere maggiori informazioni su come riconoscere ed alleviare  stress e dolore del proprio bambino. A questo scopo nella TIN  di Rimini, dove è in atto un percorso di accreditamento professionale di eccellenza definito in maniera sintetica “Cura centrata sulla famiglia”, è stato attivato un progetto di formazione e coinvolgimento dei genitori nella gestione del dolore e stress del neonato il cui principio è: sono la tua mamma, sono il tuo papà, e sono qui per prendermi cura di te e per assicurarmi, insieme agli infermieri ed ai medici, nel rispetto del loro ruolo, che tu stia bene".

Personale  esperto, attraverso l’uso di un libro e di vari video,  mette  a disposizione le proprie conoscenze ed il proprio tempo per insegnare  ai genitori a riconoscere i segnali di stress e di dolore del proprio bambino ed a mettere in atto tante strategie per alleviarli. Questo progetto è stato anche oggetto di uno studio che verrà presentato dalla dottoressa Natascia Simeone, specialista per le cure centrate sulla famiglia in servizio presso la TIN di Rimini, ad un convegno mondiale sull’assistenza intensiva al neonato che si terrà in Canada dal 21 al 24 ottobre di questo anno. “Quella che stiamo creando è una vera e propria alleanza tra operatori, principalmente infermieri ma non solo, e genitori. Un’alleanza che va a beneficio di tutti ma in particolare dei piccoli pazienti – ha detto la dottoressa Ancora nel corso della conferenza stampa -. E il volume è uno strumento potente in questo senso: essere genitori sicuri dà una mano ai figli anche nell’ottica dell’accrescimento. Perciò questa donazione del Rotary è importantissima”.

La sensibilità del Rotary di Riccione-Cattolica, il cui motto è servire al di sopra di ogni interesse personale ha permesso, nel corso dell’annata rotariana 2016-2017, presieduta dall’avvocato Fabrizio Pullè, di raccogliere fondi destinati alla stampa di 4.000 libri dal titolo “Come aiutare i nostri bambini a prevenire dolore e stress in Terapia Intensiva Neonatale”. Questi libri, i cui autori sono la dottoressa Simeone e la dottoressa Ancora, in collaborazione con la onlus “La Prima Coccola”, che riunisce genitori di bimbi pretermine e che sostiene il reparto con varie iniziative, corredati di immagini e supportati da video, saranno lo strumento fondamentale per la realizzazione di questo progetto a sostegno delle famiglie e verranno regalati ai genitori dei neonati ricoverati in TIN. La consegna avviene nell’annata rotariana 2017-2018 del club Riccione-Cattolica presieduta da Daniele Gusella. Ogni anno in TIN a Rimini vengono ricoverati circa 800 neonati e molti di questi entreranno a far parte del progetto.

La dottoressa Simeone ha aggiunto che “questo strumento si suddivide in tre parti principali: la prima contempla l’idea di ricostruire il grembo materno per creare un ambiente il più possibile accogliente per i piccini, e anche il giusto tocco con cui accarezzarli, poiché i bimbi gravemente pretermine hanno una forte sensibilità anche epidermica; la seconda parte aiuta a riconoscere la scala del dolore per meglio interpretare i segnali che i bimbi inviano; la terza parte è un approfondimento scientifico ma sempre in chiave divulgativa”.

Molti ringraziamenti al Rotary Riccione-Cattolica anche da parte del dottor Giannei: “E’ molto importante per noi far sì che i genitori di questi piccini, così come i parenti di tutti i pazienti, non si sentano lasciati soli nei piccoli –grandi problemi coi loro assistiti. Questo volume ci aiuta in questo senso, ed è dunque molto importante. Questo service del Rotary ci consente di lavorare nell’ottica della continuità della cura anche fuori dall’ospedale, che è un tema sempre più fondamentale”.

Ringraziamenti raddoppiati anche alla luce dell’annuncio effettuato, nell’ambito del suo intervento, dal presidente Gusella: “Siamo orgogliosi di questo service che si traduce in un miglioramento della qualità della vita di questi bimbi e di queste famiglie. Per di più in quest’anno di mia presidenza, è già stato deliberato un altro importante service: la realizzazione di un piccolo appartamento per far sì che le famiglie di questi bimbi, che devono passare lunghe settimane ad assistere i loro piccoli prima della dimissione, abbiano un punto di appoggio, magari per riposare o prepararsi un pasto”.

Mentre il past president Pullè ha evidenziato che “nel novero delle tante iniziative che facciamo questa mi è particolarmente cara: quello che dovrebbe essere uno dei momenti più belli per una famiglia, la nascita di un figlio, talvolta si trasforma in un momento problematico. Stare vicino a una famiglia in questa situazione è proprio nello spirito rotariano. Intendo ringraziare di cuore tutti i soci che hanno collaborato alla buona realizzazione di questa iniziativa”.

 

Ultima modifica il Martedì, 26 Settembre 2017 11:18 Modificato da:
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