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Festa della Donna: inaugurata una scultura in memoria di Antonella e attenzione della Direzione alle politiche di genere

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Il momento dell'inaugurazione Il momento dell'inaugurazione

Un modo diverso per festeggiare la Festa della Donna. L’Ausl Romagna ha deciso di dedicare la data ad Antonietta Santullo, collega scomparsa alcuni mesi fa. Stamane è stata dunque inaugurata una scultura in sua memoria, realizzata dai colleghi dell’Ufficio Tecnico aziendale.

La dottoressa Antonietta Santullo, ma per tanti colleghi (e amici) Antonella, è stata il direttore della Direzione Tecnica Infermieristica dell’Ausl di Rimini e successivamente ha ricoperto importanti incarichi dirigenziali, in particolare nel settore Formazione, nell’Ausl Romagna. Come ricordato, stamane, dal direttore degli ospedali riminesi Romeo Giannei, dal direttore tecnico infermieristico di Ausl Romagna Silvia Mambelli e dalla presidente e vicepresidente dell’”Associazione Internazionale Antonella Santullo”, Gabriella Pesaresi e Nunzia Bondioli, a lasciato un solco profondo nell’ambito della professione infermieristica e delle professioni sanitarie più in generale, attraverso il suo lavoro e la sua opera, come emerso anche nel convegno a lei dedicato e svoltosi il 24 ottobre scorso a Rimini. Ma ha lasciato anche un ricordo molto forte in tutti i colleghi e coloro che l’hanno conosciuto, per le sue innate doti umane.

La professionalità e la vitalità di Antonella, infatti, non si sono limitate all’ambito stretto della professione. Donna di grande umanità e passione, ha sempre profuso impegno su progetti e idee di altissimo profilo. Come ad esempio l’asilo nido interaziendale costruito accanto all’Ospedale “Infermi” di Rimini e inaugurato nel 2013. Una struttura fondamentale per dare gambe vere e concrete alle politiche delle pari opportunità e della crescita delle professionalità femminili in Azienda. Basti pensare che delle circa undicimila donne che lavorano per l’Ausl Romagna, più della metà sono in età fertile. Della struttura hanno usufruito, in questi anni, decine di bimbi in età 0 – 3 anni. Un servizio che si sta concretamente pensando di ampliare ulteriormente anche per la fascia d’età 3 – 6 anni, per erogare un servizio ancora più completo.

E’ parso naturale dunque dedicare il “Belnido” (così era già stato chiamato il nido interaziendale) ad “Antonella Santullo”. E da parte dei colleghi è poi nata l’idea di arricchire la rotatoria interna dell’accesso ospedaliero che si affaccia su via Flaminia, con una scultura in memoria della dottoressa Santullo. Sempre i colleghi, in particolare i professionisti dell’Ufficio Tecnico aziendale di Rimini, hanno ideato l’opera che si inaugura ufficialmente oggi: un nido e una cicogna, realizzati in metallo, a ricordare l’approccio del “care”, che sta alla  base della professione infermieristica e che Antonella ha messo in campo in tutto e per tutto, perseguendo grandissimi risultati. E diventando indimenticabile.

L’attenzione alle politiche di genere è stato sottolineato anche dal direttore generale Marcello Tonini, che ha chiuso la breve e sobria cerimonia tagliando il nastro e consegnando un simbolico omaggio al marito di Antonella, Giuseppe Serpe. “Seguendo l’esempio di Anto – ha detto – continueremo il nostro impegno per politiche vere di pari opportunità. E, in collaborazione col Cug, stiamo pensando a misure e iniziative da mettere in atto per dare alle donne che lavorano in azienda un punto di riferimento qualora dovessero subire comportamenti discriminanti o scorretti di qualunque natura”.

Ultima modifica il Giovedì, 08 Marzo 2018 13:18 Modificato da:
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