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Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dal 18 al 24 ottobre

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Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dal 18 al 24 ottobre Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dal 18 al 24 ottobre

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 18 al 24 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).
Nella settimana di riferimento, si sono registrate 835 positività (3,0%) su un totale di 28.116 tamponi.
Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+213). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello verde 2, ossia un livello di occupazione dei posti letto in malattie infettive maggiore del 70%. In totale sono ricoverati 74 pazienti, di cui 5 in terapia intensiva.

“Il lieve aumento dei casi, registrato in questa settimana, commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna, ci conferma ancora una volta che il virus continua a circolare, favorito anche dalla ripresa di tutte le attività e soprattutto dalla permanenza maggiore negli ambienti al chiuso, dato dalla stagionalità. Ma al momento ci conferma anche che l’alta percentuale di vaccinati raggiunta sul nostro territorio, rappresenta il più efficace antidoto alle conseguenze più gravi ( ospedalizzazioni- terapie intensive) che l’infezione da Covid potrebbe produrre senza la barriera rappresentata dal vaccino. Da qualche settimana abbiamo iniziato la somministrazione delle terze dosi, partendo dalla popolazione più fragile per età e patologia, poi gli operatori sanitari e da ieri anche gli over 60. E’ fondamentale che anche in questo caso l’adesione alla terza dose sia alta. Un richiamo particolare lo rivolgiamo agli operatori sanitari per l’importante ruolo che svolgono nella cura dei malati. Usiamo questo strumento, unito alle importanti misure di sicurezza che ormai conosciamo per superare questi mesi invernali. Ci rendiamo conto che si tratta di esortazioni continue e ripetute da tempo, ma i dati ci confermano che questa è e rimane l’unica strada da perseguire”.

Ultima modifica il Venerdì, 19 Novembre 2021 21:22 Modificato da:
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