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Inaugurata una nuova sala per il parto in acqua nel Reparto di Ostetricia dell’Ospedale M. Bufalini, grazie alla donazione della vasca.

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Taglio del nastro nuova sala parto Taglio del nastro nuova sala parto

Un nuovo importante gesto di solidarietà nei confronti della Sanità romagnola in questo particolare momento storico per la Sanità pubblica e per l’intera comunità, un dono di grande valore, questa volta destinato al reparto di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale M. Bufalini, diretto dal dott. Patrizio Antonazzo. Si tratta di una vasca per il parto in acqua, che va ad arricchire il Punto Nascita di Cesena, di una nuova sala parto, dedicata appunto alle mamme che desiderano scegliere di dare alla luce il proprio bambino, partorendo in acqua.

La vasca, del valore di circa 40.000 euro, è stata acquisita grazie ad una campagna di raccolta fondi, promossa nel corso del 2020 dall’Azienda Usl della Romagna, alla quale hanno aderito numerosi donatori, Aziende, privati cittadini, compresi anche alcuni dipendenti dell’Azienda sanitaria , che hanno spontaneamente promosso iniziative specifiche.

In particolare si tratta del Gruppo Amadori, Loretta Amadori, Zoffoli banane SRL, Circolo Dipendenti della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Rotary Club di Cesena, la famiglia Cheli-Colonna, Silvia Muccioli, i dipendenti del TEAM Covid del Laboratorio Unico dell’Azienda della Romagna guidato da Orietta Donati, Claudio Venturelli e Manuela Gori, che hanno curato l’edizione di un volume di scritti e poesie di autori vari, dal titolo “Momenti Sospesi” il cui ricavato è stato devoluto interamente alla causa.

La cerimonia di inaugurazione della nuova sala parto, è avvenuta questo pomeriggio, presso l’Ospedale M. Bufalini. Presenti, oltre ai donatori, il sindaco Enzo Lattuca, il Direttore Sanitario dell’Azienda della Romagna Mattia Altini insieme a Claudio Lazzari, il neo Direttore dell’Ospedale M. Bufalini, il Direttore dell’UO Patrizio Antonazzo e la Coordinatrice Ostetrica Gilda Sottile, con l’equipe medica e ostetrica e infine la Dott.ssa Elisabetta Montesi, responsabile dell’ufficio di Fundraisng dell’Azienda della Romagna.

Grazie a questa donazione, il Punto Nascita di Cesena dispone oggi di due ambienti per l’immersione in acqua:

  •  La sala Relax, all’interno del reparto di Ostetricia, dove è possibile utilizzare la vasca per la prima fase del travaglio (fase prodromica/travaglio iniziale).
  •  La Sala Parto che è stata denominata “Ninfea” dove è possibile utilizzare la vasca per il travaglio ed il parto in acqua.

Entrambi gli ambienti sono dotati di impianto musicale, cromoterapia e aromaterapia, metodiche già utilizzate da tempo nella realtà cesenate.

Il parto in acqua è offerto a tutte le donne con gravidanza fisiologica a termine con travagli insorti spontaneamente e senza fattori di rischio.

“L’acqua è un elemento ancestralmente legato al tema della nascita - afferma la Dott.ssa Gilda Sottile, Coordinatrice delle Ostetriche - il suo utilizzo (attraverso la doccia calda, gli impacchi, la borsa dell’acqua calda, il bagno caldo) ha un effetto rilassante, sostiene, contiene e massaggia. In particolare, l’immersione in acqua rende il corpo più leggero, favorendo il libero movimento. Il travaglio in acqua favorisce un'assistenza ostetrica molto rispettosa del processo fisiologico del parto. Le donne che hanno affrontato il travaglio o partorito in acqua riferiscono un vissuto positivo grazie al senso di controllo e benessere e ripeterebbero l’esperienza. Affinché l'immersione in acqua sia efficace, il livello dell'acqua deve permettere alla madre di sedersi con il ventre completamente coperto e deve arrivare al seno in modo da creare l'effetto di galleggiamento da cui derivano i cambiamenti ormonali utili per ridurre i tempi del travaglio. L'uso dell'acqua è considerato sicuro, è indicato nel travaglio fisiologico. Le ostetriche del Punto Nascita sono già state formate con un corso specifico tenuto da un’ostetrica dell’Ospedale S. Gerardo di Monza con consolidata esperienza sul tema, per conto dell’associazione scientifica IRIS. Fino ad oggi sono nati 9 bambini in acqua e tutte le donne (e i rispettivi compagni) hanno riportato di aver vissuto un’esperienza positiva del parto."

“Siamo davvero grati a tutti i donatori – dichiara il dott. Patrizio Antonazzo -perché questa vasca di ultima generazione, costituisce un rilevante passo avanti dal punto di vista della qualità e dell’umanizzazione dell’assistenza, consentendoci di raggiungere uno dei nostri principali obiettivi che è quello di dare una offerta assistenziale qualitativamente elevata, completa e sicura, rispetto al momento certamente più importante della vita delle persone, quale è quello della nascita di un figlio. Le principali note distintive del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Cesena sono la gestione delle gravidanze a rischio e con patologie materno-fetali da un lato, e la promozione della salute e alla tutela della fisiologia durante il travaglio dall'altro. Dall'inizio dell'anno ad oggi sono nati 1815 bambini, 41 parti sono stati gemellari. L'attenzione nel travaglio è assicurata dalla presenza, nella quasi totalità dei travagli, di un'assistenza dedicata one-to-one e nel sostegno alla donna, sia mediante metodiche naturali come ipoalgesia e digitopressione, sia mediante perdurale.

Anche il direttore sanitario Mattia Altini, rivolge un ringraziamento a tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa, per il sostegno che hanno voluto assicurare con questa importante donazione alla Sanità romagnola, in un momento ancora difficile, in cui è particolarmente importante avere attestazioni concrete di fiducia, solidarietà e vicinanza, ingredienti tutti, fondamentali per la migliore risposta che l’intero sistema sanitario pubblico è chiamato a dare, contribuendo al raggiungimento di un risultato connotato da solidarietà e grande senso della comunità.

Ultima modifica il Venerdì, 17 Dicembre 2021 18:30 Modificato da:
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