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Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dal 20 al 26 giugno

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Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dal 20 al 26 giugno Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dal 20 al 26 giugno

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 20 al 26 giugno (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 9.231 positività (36.2%) su un totale di 25.519 tamponi (molecolari e antigenici). Anche questa settimana si registra un aumento delle nuove positività sia in termini assoluti (+2928) che percentuali.Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in aumento rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 181 pazienti, tra questi 6 sono in terapia intensiva.

“I dati di questa settimana -  commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna, registrano un ulteriore crescita, prevedibile di casi a cui corrisponde un aumento dei ricoveri nei reparti di degenza ordinaria, ma la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale si mantiene ancora lontana dalla soglia di allerta.  Omicron 5, anche se meno aggressiva, si sta diffondendo velocemente, complice anche il nostro comportamento che con il venir meno delle restrizioni è meno attento. Non dobbiamo allarmarci ma neanche sottovalutare i rischi. La raccomandazione per tutti è di fare attenzione. E’ bene continuare a usare la mascherina, anche se non c’è più l’obbligo, nelle situazioni in cui c’è folla ed è difficile mantenere il distanziamento, e proteggerci con la vaccinazione che resta fondamentale per prevenire le conseguenze più gravi dell’infezione. Mi rivolgo ancora una volta  alle persone più fragile e ultraottantenni: fate la quarta dose, non è tardi per vaccinarsi”.

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