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La presa in carico del paziente oncologico. Nasce il progetto Arianna. Un esempio di integrazione ospedale e territorio.

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La presa in carico del paziente oncologico. Nasce il progetto Arianna. Un esempio di integrazione ospedale e territorio. La presa in carico del paziente oncologico. Nasce il progetto Arianna. Un esempio di integrazione ospedale e territorio.

Come aiutare i pazienti oncologici a non perdersi nei percorsi di cura che comprendono esami diversi e molteplici specialisti? Per rispondere a questa domanda è nato il progetto Arianna.

Un progetto il cui nome rimanda alla principessa di Creta che aiutò l'eroe Teseo a orientarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro. L’obiettivo e quello di costruire un percorso diretto di accesso alle cure dei pazienti con nuova diagnosi di neoplasia, che parte dal medico di medicina generale. Tramite una apposita mail infatti, il medico di medicina generale segnalerà la sospetta neoplasia del paziente all’Unità Operativa di Oncologia.  Entro 48 ore la persona verrà contattata, presa in carico e sarà informato il medico di medicina generale su tutto il percorso clinico che il cittadino dovrà intraprendere.  Sicurezza della presa incarico, riduzione dell'accesso al Pronto soccorso (circa il 20% dei pazienti  con nuova diagnosi di neoplasia transita al PS, la maggioranza senza codici di urgenza), maggiore efficienza del percorso diagnostico terapeutico sono gli obiettivi principali. Il progetto è un esempio di integrazione tra ospedale e territorio. Ideato dal dott. Stefano Tamberi, direttore UOC Oncologia Ravenna,  è stato condiviso con la dott.ssa Francesca Bravi, direttrice sanitaria AUSL Romagna, con la dott.ssa Roberta Mazzoni, direttrice distretto Ravenna, con il dott. Stefano Falcinelli, presidente Ordine dei Medici di Ravenna,  e diffuso ai nuclei di cure primarie, grazie al dott Mauro Marabini,direttore dipartimento cure primarie e medicina di comunità. Dopo un periodo di sperimentazione e verifica degli obiettivi proposti tale percorso, attivato su tutta la provincia di Ravenna, potrà essere esteso ad altri ambiti della Romagna.

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