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Articoli filtrati per data: Ottobre 2017

Seminario "La celiachia oggi"

Sabato 11 Novembre 2017

Aula Magna - Polo Didattico - presso Ospedale Pierantoni Morgagni - Forlì

Padiglione Valsalva

dalle ore 9 alle ore 13

 

 

Il seminario è promosso dalla Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Forlì e Cesena , con la collaborazione dell'U.O. di Pediatria e del Servizio di Nutrizione Clinica.

 

E' forte l'esigenza per pediatri e gastroenterologi di fare il punto sulla evoluzione nella conoscenza della celiachia, sulla definizione delle ultime Linee Guida diagnostiche, sulle implicazioni con altre patologie, rivolgendosi a medici e figure professionali in un aggiornamento interdisciplinare imprescindibile.

 

L'evento è sostenuto dalla Associazione Italiana Celiachia Emilia Romagna Onlus, che da 30 anni è a fianco del celiaco e, fra l'altro, si batte in una azione continua nell'ambito della società civile dalla scuola alla ristorazione per informare adeguatamente sulle caratteristiche della insostituibile terapia per il celiaco , cioè la dieta "gluten free".

 

La presenza, fra gli altri,  di relatori , riconosciuti maestri, in campo nazionale e internazionale in ambito di celiachia e direttamente impegnati da anni nella ricerca attiva, quali prof. Volta e prof. Amarri , De Giorgio rendono il seminario sicuramente di altissima qualità.

 

Coordinatrice scientifica: dr.ssa Daniela Valpiani

 

L'evento è accreditato ECM per i dipendenti dell'Ausl Romagna, per i medici in Medicina Generale, Medicina Interna, Pediatria, Gastroenterologia, Chirurgia, Geriatria, Dietologia e Nutrizione Clinica, Igiene, Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica, Dermatologia, Reumatologia. per professione Biologo, Dietista, Farmacista, Infermiere, Tecnico di Laboratorio.

Iscrizione consigliata - per i dipendenti accedere al " Portale WHR-Time Gru-Rer" e seguire indicazioni. Per gli esterni inviare mail a: daniela.valpiani@auslromagna.it

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Un nuovo ambulatorio per la “presa in carico attiva” dei pazienti affetti da malattie croniche, grazie al lavoro di squadra tra Medico di Medicina Generale e Infermiere.

E’ stato inaugurato questa mattina al piano terra della Casa della Salute del Rubicone l’Ambulatorio della Cronicità, fulcro del nuovo percorso di presa in carico dei pazienti affetti da diabete di tipo 2, una delle malattie croniche più diffusa. 

Presenti, tra gli altri, Imma Cacciapuoti del Servizio Assistenza Territoriale della Regione Emilia-Romagna, Filippo Giovannini, Sindaco di Savignano sul Rubicone Luciana Garbuglia, Presidente del Comitato di Distretto del Rubicone e Sindaco di San Mauro Pascoli, Quintino Sabattini Sindaco di Sogliano al Rubicone, Francesca Righi Direttore del Distretto Rubicone dell’Ausl della Romagna, Riccardo Varliero Direttore dell’unità operativa Cure Primarie Forlì-Cesena dell’Ausl della Romagna, Veronica Pasini Medico di Medicina Generale e coordinatore del Nucleo Cure Primarie di Savignano e Giuliano Guiducci Responsabile Infermieristico, Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Ausl della Romagna.

Si tratta di una novità importante per la Casa della Salute del Rubicone di Savignano che introduce un modello innovativo di assistenza, quello basato sulla “Medicina di Iniziativa” che non aspetta il cittadino (sanità di attesa), ma gli “va incontro” prima che le patologie insorgano o si aggravino, riducendo la comparsa di complicanze della malattia cronica, garantendo interventi “su misura” e puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione.

L’Ambulatorio, entrato in funzione oggi, è un servizio territoriale dell’Unità Operativa di Cure Primarie di Forlì-Cesena dell’Ausl, finalizzato alla “presa in carico attiva” dei pazienti con malattie croniche, che vengono invitati a sottoporsi a controlli e interventi di prevenzione e promozione della salute, con azioni educative per l’adozione di sani stili di vita e la riduzione dei principali fattori di rischio.

Peculiarità del servizio è l’introduzione dell’Infermiere dedicato, dotato di competenze specifiche, che ha il compito di facilitare e coordinare l’assistenza al paziente lungo tutto il suo percorso, attraverso una stretta integrazione con il Medico di Medicina Generale e con gli specialisti afferenti a più discipline (diabetologo, cardiologo, oculista) che, a seconda delle necessità, concorrono nel percorso di cura del paziente.

Il nuovo percorso di presa in carico della patologia diabetica

E’ dedicato ai pazienti affetti da diabete di tipo 2, che non presentano gravi complicanze. La presa in carico presso l’Ambulatorio della Cronicità avviene su invito del Medico di Medicina Generale, attraverso una lettera in cui si comunica anche la data dell’appuntamento. L’assistenza è assicurata dall’Infermiere che concorda con il Medico di Medicina Generale il percorso clinico assistenziale. Una settimana prima dell’appuntamento l’infermiere contatta telefonicamente il paziente per ricordagli la data. Al primo accesso all’ambulatorio, l’infermiere rileva lo stato generale di salute del paziente, registrando le informazioni utili da inviare al Medico di Medicina Generale.

L’infermiere verifica l’aderenza alla terapia e agli stili di vita (alimentazione, assunzione di alcool, attività fisica e abitudine tabagica), si accerta della corretta assunzione della terapia farmacologica e dell’effettuazione degli accertamenti; prenota il successivo accesso all’ambulatorio infermieristico, informa il paziente sulle opportunità presenti nel territorio utili a modificare il proprio stile di vita. In condivisione con il Medico di Medicina Generale, qualora siano necessari accertamenti specialistici (come ad esempio l’esame del fondo oculare, etc…) è attivo un percorso facilitato che consente all’Infermiere di prenotare direttamente la prestazione specialistica. Ad oggi sono già state spedite ai pazienti 30 lettere di invito; entro la fine dell’anno saranno invitate altre 82 persone.

 

La Casa della Salute del Rubicone

L’apertura dell’Ambulatorio della Cronicità va ad ampliare l'offerta di servizi già erogati nella Casa della Salute del Rubicone: l’Ospedale di comunità, l’Hospice, i Medici di Medicina Generale associati in Medicina di Gruppo, l’Ambulatorio di Osservazione e Terapia (AOT), con Medici di Famiglia che assicurano una presenza H12; i Pediatri di libera scelta; l’Ambulatorio Infermieristico per attività programmate; il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica); il Servizio Infermieristico Domiciliare; le Assistenti Sociali, il Punto Prelievi, lo Sportello farmaceutico; lo Sportello CUP, l’ufficio assistenza protesica, la Radiologia, la dialisi (CAL).

Nella struttura sono anche presenti poliambulatori specialistici dove operano medici specialisti di cardiologia, fisiatria, neurologia, oculistica, diabetologia, dermatologia, oncologia, otorino, endocrinologia, urologia, ortopedia, pneumologia, l’ambulatorio per i disturbi cognitivi e si possono effettuare alcune indagini strumentali quali, l’ecografia, l’ecodoppler, l’ecocardio, l’ECG e l’audiometria. La struttura accoglie inoltre alcune Associazioni di Volontariato.

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Due giorni dedicati interamente alla Colonscopia Virtuale, con prove pratiche e casi clinici su workstation dedicate, esercitazioni ed interventi interattivi, discussioni e tavole rotonde. Si svolgeranno al Palacongressi di Rimini il 26 e il  27 ottobre 2017. Il corso formativo, organizzato dal Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell'AUSL Romagna, in collaborazione con il Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica  di Ferrara, e con il patrocinio della SIRM,  Società Italiana di Radiologia, è rivolto a Medici Radiologi di tutta Italia e vede come responsabili scientifici Enrico Cavagna, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell'AUSL Romagna, Giorgio Benea, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica dell'AUSL di Ferrara, e Roberto Rizzati, referente aziendale per la Radiologia Gastroenterologica dell'AUSL di Ferrara.

La colonscopia virtuale, nel corso degli ultimi anni, grazie anche all’evoluzione tecnologica, alla bassissima dose di radioesposizione e alla ridotta preparazione intestinale, è ormai considerata dalla letteratura internazionale una metodica alternativa e complementare alla colonscopia ottica nella diagnosi e nella prevenzione del carcinoma colon-rettale. Tra i momenti più interessanti dell’evento, una tavola rotonda "screening e colonscopia virtuale" cui prenderanno parte specialisti epidemiologi, gastroenterologi, oncologi, anatomo-patologi, chirurghi e radiologi dell'Emilia-Romagna, incentrata sul ruolo che questa metodica ha ormai assunto nei programmi di screening del cancro colo-rettale.

Il Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell'AUSL Romagna ha un'esperienza decennale nella colonscopia virtuale, consolidata anche dai rapporti costanti con i reparti di Gastroenterologia e  Chirurgia e con i Centri di Screening del carcinoma del colon-retto, ed effettua regolarmente esami di Colonscopia Virtuale anche in supporto ai programmi di screening. Il Dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Azienda Usl di Ferrara vanta nello studio del colon con TC una delle casistiche più importanti di Italia e rappresenta uno dei centri nazionali di riferimento.

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Uno dei pionieri della chirurgia robotica oggi all’ospedale di Forlì.

Il professor Bert W. O'Malley, Jr. , Direttore del Dipartimento di Otorinolaringoiatria della PENN University di Philadelphia (USA) è intervenuto come relatore all'incontro di aggiornamento organizzato dal Dipartimento Testa- Collo, diretto dal prof.Claudio Vicini e ha ascoltato, con grande attenzione, le esperienze dei tanti giovani fellows e tirocinanti, stranieri e italiani che, durante tutto l’anno, arrivano all’ospedale di Forlì per apprendere le tecniche di chirurgia robotica in questo settore specifico.

 Riconosciuto come uno dei due inventori della tecnica  di Chirurgia transorale robotica è il chirurgo con la maggior casistica al mondo in tale settore (circa duemila interventi). È direttore del programma di ricerca sul cancro della testa e del collo, co-direttore del Centro per il cancro della testa e del collo e co-direttore del Centro per la chirurgia della base cranica della PENN.

“Abbiamo conosciuto il prof. O’Malley – spiega il prof. Claudio Vicini – a seguito di una ricerca su Internet. Nel 2007, dopo la donazione del robot chirurgico Da Vinci all’ospedale da parte della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, stavamo cercando notizie e contributi sulla formazione robotica, quando ci siamo imbattuti nell’anteprima di un volume sulla chirurgia robotica transorale, a cura di Gregory Weinstein e Bert W. O’Malley.”

“A questo punto - prosegue – abbiamo deciso di incontrare il prof.Weinstein e abbiamo concordato un nostro percorso formativo a Philadelphia. Com’è noto, a Forlì ci occupiamo da anni di trattamento delle apnee e così decidemmo di provare ad applicare la robotica a tale settore, ancora inesplorato. Il risultato fu che il team forlivese divenne il primo al mondo ad effettuare un intervento robotico su una sindrome ostruttiva del sonno e che questo lavoro venne descritto in un capitolo del volume di cui avevamo visto l’anteprima e che poi venne pubblicato »

Attività Robotica in Otorinolaringoiatria a Forlì (équipe chirurgica: Prof. Claudio Vicini, Dr. Filippo Montevecchi)

"L’Unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì, diretta dal professor Claudio Vicini, è la prima al mondo ad aver applicato la chirurgia robotica alla cura del paziente con apnee ostruttive in sonno (OSAS), intervenendo sulla base della lingua. Nella chirurgia del distretto testa e collo la robotica rappresenta la tecnologia più sofisticata e moderna. Il suo più grande vantaggio è la possibilità di evitare approcci chirurgici invasivi (trans mandibolari/transcervicali) nelle neoplasie e nelle recidive dell’orofaringe che hanno un elevato tasso di complicanze post-operatorie e cicatrici deturpanti.

Dal 2008 ad oggi sono stati effettuati 503 interventi, di cui:

278 interventi pazienti OSAS

117 interventi in pazienti oncologici

108 altri interventi

Le collaborazioni scientifiche più importanti sono con : l’Università di Filadelfia (USA) (Prof. Weinstein ed O’Malley) per lo studio delle apnee notturne e dei carcinomi orofaringei; l’Universita del Michigan (USA) (Prof. Paul Hoff) per lo studio delle apnee notturne e con la quale è stato pubblicato un libro della Springer; il Florida Hospital Nicholson Center (USA) (Prof. Scott Magnuson).

Dal 2010 ad oggi sono stati pubblicati 25 articoli scientifici citati su PUB MED, 6 capitoli su libri internazionali di chirurgia robotica, altre 40 pubblicazioni inerenti relazioni ufficiali di congressi nazionali ed internazionali.

Lo staff forlivese ha partecipato, come relatore, a 153 congressi nazionali ed internazionali, compreso l’ American Academy of Otolaryngology, fa parte del gruppo di tutor europei per l’insegnamento della chirurgia robotica. Inoltre si è recato presso diverse strutture ospedaliere nazionali ed internazionali per dare avvio al programma di chirurgia robotica (Zurigo, San Paolo, Newcastle, Doha Qatar, Milano San Pio X, Roma San Giovanni, Napoli Monaldi, San Giovanni Rotondo, Singapore, Mumbai, Istambul, Bassano del Grappa, Pescara, Nuoro, Cagliari )Dal 2010 è in atto una collaborazione con l’Hamad Hospital di Doha, Qatar, dove sono stati eseguiti 5 interventi robotici in collaborazione con i medici locali e 2 corsi di chirurgia robotica, i primi in medio-oriente.Sono già oltre 100 i medici, provenienti da 25 nazioni diverse, che sono venuti all’Ospedale di Forlì per apprendere la tecnica robotic dal team degli otorini forlivesi."

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La Regione Emilia-Romagna da quest’anno mette a disposizione gratuitamente a tutti i sessantacinquenni il vaccino anti-pneumococcico. Lo pneumococco è responsabile nell’adulto di molti casi di polmonite e altre malattie gravi, che spesso richiedono il ricovero in ospedale anche di diverse settimane. Vaccinarsi significa ridurre drasticamente la possibilità di ammalarsi.

locandina vaccinazione anti-pneumococco regione Emilia-Romagna

Che cos’è lo pneumococco?
Lo pneumococco è un batterio. Ne esistono oltre 90 tipi diversi, non tutti ugualmente pericolosi. Può essere presente nel naso e nella gola senza dare malattia (portatori sani), può causare malattie di media gravità ma, in talune circostanze, quando vi è un calo delle difese immunitarie, può provocare malattie gravi quali: meningiti e sepsi, polmoniti, otiti.
Che sintomi danno queste malattie?
La meningite si manifesta con febbre elevata, forte mal di testa, irrigidimento della parte posteriore del collo (rigidità nucale), vomito o nausea, alterazione del livello di coscienza, convulsioni.
La sepsi generalmente si presenta con febbre alta e, nei casi gravi, si diffonde a tutto l’organismo con compromissione di molti organi fino allo shock settico.
La polmonite può dare febbre elevata con brividi, tosse, respiro frequente con difficoltà a respirare, dolore al torace.
Chi sono le persone più a rischio?
I bambini nei primi anni di vita e le persone a partire dai 65 anni sono a rischio di sviluppare una malattia da pneumococco. Per questo viene loro offerta la vaccinazione gratuita con un calendario appropriato all’età e non sono necessari richiami. L’influenza o altre infezioni virali a volte possono debilitare l’organismo e aprire la strada alle polmoniti da pneumococco.
Anche il fumo favorisce le infezioni da pneumococco.
Inoltre le persone di qualunque età con malattie croniche (ad esempio cardiopatie, malattie polmonari gravi, malattie renali croniche, diabete mellito, tumori) o che hanno assunto farmaci che li hanno indeboliti sono ad elevato rischio di sviluppare una malattia da pneumococco.
Come si diffonde l’infezione da pneumococco?
Lo pneumococco si diffonde quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Spesso si tratta di portatori sani che non hanno sintomi di malattia ma hanno il batterio nel loro naso o gola e possono diffonderlo.
Sono frequenti le malattie gravi da pneumococco (meningiti e sepsi)?
Lo pneumococco è la causa più frequente di meningite e sepsi, superando di gran lunga il ben più temuto meningococco.
Il meningococco colpisce prevalentemente i bambini e i giovani adulti, lo pneumococco colpisce i bambini molto piccoli e gli anziani.
Le polmoniti da pneumococco sono frequenti? E gravi?
Sì, la polmonite è la più frequente infezione grave da pneumococco. Di solito la polmonite da pneumococco si manifesta con un’infiammazione acuta di uno o più lobi polmonari che vengono invasi dai batteri e riempiti da liquido infiammatorio. I polmoni non consentono più una respirazione normale ed è necessario un trattamento antibiotico adeguato e precoce.
Come devo fare per difendermi dallo pneumococco?
Avere una alimentazione sana, fare attività fisica, non fumare, insomma adottare uno stile di vita sano sicuramente aiuta a mantenersi in buona salute. Tuttavia è importantissimo vaccinarsi contro lo pneumococco. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che la promozione della prevenzione vaccinale nella popolazione più a rischio sia prioritaria.
La vaccinazione è resa ancora più importante dal fatto che diversi tipi di pneumococco sono resistenti ad alcuni antibiotici, quindi più difficili da curare.
Quali vaccini contro lo pneumococco esistono?
Esistono due tipi di vaccino contro lo pneumococco: il vaccino coniugato 13 valente e quello polisaccaridico 23 valente. Il primo protegge verso 13 tipi di pneumococco, il secondo verso 23 tipi.
Il vaccino “coniugato” è realizzato con tecniche che permettono di ottenere una risposta immunitaria migliore. A differenza del vaccino polisaccaridico, è efficace anche nei bambini più piccoli e lascia una memoria immunitaria duratura.
Devo farli tutti e due?
Sì: il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19, al fine di assicurare la maggior protezione possibile, prevede nei 65enni l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione con vaccino pneumococcico coniugato, seguita da una dose di vaccino polisaccaridico, garantendo gli adeguati intervalli fra i due vaccini. Non è necessario eseguire richiami a meno che non siano presenti gravi malattie debilitanti.
Sono vaccini sicuri?
Sì, sono vaccini sicuri.
Gli effetti collaterali più comuni sono: rossore, dolore e gonfiore nel punto in cui è stata fatta l’iniezione, febbre, perdita dell’appetito, mal di testa, debolezza, dolori muscolari. Questi sintomi, se si presentano, in genere durano circa 2 giorni. Come tutti i medicinali anche i vaccini contro lo pneumococco possono causare reazioni allergiche. Tali reazioni dopo un vaccino sono molto rare, valutate circa 1 su un milione di dosi e si verificano da pochi minuti a poche ore dopo la vaccinazione.
Quando è meglio vaccinarsi contro lo pneumococco? Posso farlo insieme all’antinfluenzale?
La vaccinazione contro lo pneumococco può essere fatta in qualunque momento dell’anno. Tuttavia per praticità si può eseguire in concomitanza con l’antinfluenzale, lo stesso giorno, in due sedi separate, nella parte superiore delle braccia (muscolo deltoide).
A differenza dell’antinfluenzale però non va ripetuta tutti gli anni, ma si fa una volta nella vita.
Come posso vaccinarmi se ho più di 65 anni?
L’offerta gratuita riguarda solo i 65enni e le persone con fattori di rischio di tutte le età.
È però possibile vaccinarsi contro lo pneumococco anche per chi ha più di 65 anni e non ha patologie a rischio, prenotando la vaccinazione presso la propria Ausl.
In questo caso la vaccinazione sarà a pagamento con un prezzo agevolato.
A partire dai nati nel 1952 verrà mantenuta la gratuità anche per chi si vorrà vaccinare negli anni successivi..
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L'Influenza è una malattia infettiva che si trasmette per via respiratoria. Alle persone con malattie croniche (adulti e bambini) e alle persone anziane l’influenza può invece provocare serie complicanze respiratorie, che possono richiedere il ricovero in ospedale. In alcuni casi rari, e nelle persone più fragili, può provocare la morte. La vaccinazione protegge se stessi e riduce la possibilità per gli altri di ammalarsi.

locandina campagna Vaccinazione antinfluenzale Regione Emilia-Romagna

L’influenza
È una malattia infettiva provocata da virus influenzali che si trasmettono per via respiratoria da una persona ammalata a una persona sana. L’influenza si presenta ogni anno durante la stagione invernale con epidemie che possono colpire molte persone. Generalmente in Emilia-Romagna il picco si registra tra il mese di gennaio e la fine di febbraio. L’influenza insorge improvvisamente con febbre alta, tosse, raffreddore, cefalea, inappetenza, dolori muscolari e stanchezza. Nella maggioranza dei casi la malattia si risolve in pochi giorni, anche se la debolezza può proseguire per alcune settimane. Alle persone con malattie croniche (adulti e bambini) e alle persone anziane l’influenza può invece provocare serie complicanze respiratorie, che possono richiedere il ricovero in ospedale. In alcuni casi rari, e nelle persone più fragili, può provocare la morte.
La vaccinazione protegge se stessi e riduce la possibilità per gli altri di ammalarsi.
Il vaccino è efficace e sicuro
La vaccinazione è un mezzo sicuro ed efficace per prevenire l’influenza e per ridurne le possibili complicanze, temibili soprattutto per adulti e bambini con malattie croniche e per le persone anziane. La protezione si sviluppa circa due settimane dopo la somministrazione del vaccino e permane per tutta la stagione epidemica.
I virus influenzali cambiano di frequente. Per questo la composizione del vaccino viene determinata, ogni anno, sulla base dei virus circolanti nel mondo. I vaccini utilizzati sono di diverso tipo. La scelta di quello più adatto alla persona compete al medico che prescrive o effettua la vaccinazione. Il vaccino viene somministrato con una iniezione preferibilmente nella parte superiore del braccio (muscolo deltoide). Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità.
Vaccinandoti proteggi te e chi ti sta vicino. Più persone vaccinate contribuiscono a limitare le conseguenze gravi della malattia.
A chi è assicurata la vaccinazione gratuita
La vaccinazione antinfluenzale è considerata necessaria e quindi è offerta gratuitamente dal Servizio sanitario regionale a:
  • tutte le persone (bambini e adulti) con malattie croniche per le quali l’influenza può causare un aggravamento delle patologie di cui soffrono;
  • persone dai 65 anni perché con l’età anziana, in caso di infezione, i rischi di complicanze sono più severi;
  • personale di assistenza (operatori sanitari e socio-sanitari) per evitare che possano contagiare i malati di cui si prendono cura e per evitare che contraggano l’influenza dalle persone ammalate;
  • donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
  • familiari e contatti di persone ad alto rischio;
  • addetti ai servizi pubblici essenziali (come insegnanti, autisti di mezzi pubblici..) per evitare di mettere in crisi servizi necessari alla collettività;
  • donatori di sangue per evitare cali nelle donazioni in periodo epidemico;
  • personale che è a contatto con animali per diminuire la probabilità di ricombinazioni genetiche tra virus influenzali animali e umani.
Quando vaccinarsi e dove andare
Le vaccinazioni vengono effettuate dai medici di famiglia (medici di medicina generale) e dai servizi vaccinali dell’Azienda Usl.
Agli operatori sanitari e socio-sanitari la vaccinazione gratuita viene offerta direttamente dalle Aziende sanitarie.
Il periodo più idoneo per vaccinarsi è compreso tra novembre e dicembre.
I bambini, che si ammalano facilmente di influenza, se sono in buone condizioni di salute, guariscono normalmente dall’influenza in pochi giorni. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita per i bambini a rischio di complicanze: bambini con malattie croniche o congenite.
Le vaccinazioni sono effettuate nelle Pediatrie di comunità, o in alcune realtà, dal pediatra di famiglia, al quale ci si può rivolgere per tutte le informazioni utili.
A chi rivolgersi per avere informazioni
Per informazioni sulla vaccinazione il primo riferimento sono il medico e il pediatra di famiglia. Informazioni sulla campagna di vaccinazione possono essere richieste anche al numero verde del Servizio sanitario regionale 800 033033 (tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 17.30; il sabato e prefestivi dalle 8.30 alle 13.30).
Prevenire la diffusione dell’influenza
Ognuno di noi può limitare la diffusione del virus anche mediante semplici misure di protezione personale.
  • Lavarsi spesso le mani
  • Coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce, e poi lavarsi le mani
  • Soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta monouso, gettarlo in una pattumiera chiusa, e poi lavarsi le mani.
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Grazie al torneo di beneficenza organizzato dal "Biondo" nei campi di Villanova, al quale han contribuito il gruppo dei Vigili del Fuoco, Reggio boys, Villanova, "Quelli del Lunedì", "del martedi", "bar Garage", gli "Amici del Biondo" e il "Quartiere Romiti", son state acquistate due poltrone per l'allattamento e un lettore dvd per il Reparto di Pediatria dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì.“

 

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Il dottor Marco Maltoni, coordinatore della Rete delle Cure Palliative della Romagna, partecipera' al XIX Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), che si terrà a Roma dal 27 al 29 ottobre, all'interno della Sessione Speciale "Cure Simultanee" con una relazione dal titolo: "Le evidenze scientifiche e le linee-guida ASCO", in cui esporra'  i dati americani ed europei sulle cure palliative precoci.

 Il medico forlivese interverra' anche al XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative (SICP), che si terrà a Riccione dal 15 al 18 novembre.

"In questo caso, - spiega il dottor Maltoni - l''intervento assumera' un significato particolare perche', nella sessione di chiusura  a conclusione del Congresso, ci sarà un "Confronto a due voci", intitolato "Autonomia relazionale vs autonomia personale". La moderazione sara' a cura del Presidente della Società, Italo Penco e io spieghero'  le ragioni per cui  la persona ammalata è da considerarsi certamente autonoma nelle sue scelte,  ma all'interno delle relazioni familiari, sociali,  ed amicali di cui ogni uomo è costituito, in pratica l '"essere sociale". Il dottor Carlo Peruselli, invece, porterà  le ragioni di una autonomia del paziente orientata ad una totale autodeterminazione."

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Millecinquecentocinquanta persone hanno invaso questa mattina Terra del Sole, per partecipare alla “Fuga Forrest”, organizzata dall' Associazione Corri Forrest a favore dell’Unità Operativa di Pediatria di Forlì, diretta dal dottor Enrico Valletta (ndr. che ha partecipato, in tuta e pantaloncini, alla gara!).

1550 podisti piu' i tantissimi volontari dell' Associazione, della Pro Loco, gli sbandieratori di Terra del Sole, i Clown di Vivere in Positivo, che offrono la loro opera gratuita in ospedale e gli alunni della scuola  elementare Duilio Peroni di Vecchiazzano che, accompagnati dalla maestra Lara Verni, hanno aperto la gara leggendo con un brano.

Anche i piccoli lettori non erano stati scelti a caso... l' anno scorso questi stessi bimbi sono stati protagonisti delle Letture a voce alta nell'ospedale di Forli', realizzate grazie anche alla donazione di un amplificatore acquistato dalla Corri Forrest.

Una catena di solidarieta' e sport che anche quest'anno ha avuto uno strepitoso successo, raccogliendo oltre novemila euro, che verranno interamente donati per l' acquisto di attrezzature per la Pediatria forlivese.

La Fuga Forrest - spiegano gli organizzatori - ha come unico intento donare l’intero incasso alla pediatria di Forlì per poter finanziare l’acquisto di arredamento per il nuovo reparto. La camminata ludico-motoria era caratterizzata da tre percorsi, 13 km 7,5 km e 2,8 km: i primi due percorsi per corridori e camminatori mentre i 2,8 km erano prettamente orientati ai bambini. La gara era un evento podistico non competitivo e per questo motivo non sono state stilate classifiche".

 

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Nell'ambito di MÀT – SETTIMANA DELLA SALUTE MENTALE - VII^ edizione

promossa dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Modena,

dalle Associazioni di Utenti e Familiari e dai Comuni della Provincia di Modena

e dalla Regione Emilia Romagna,

Ausl della Romagna, Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche – U.O. di Psichiatria, Centro Diurno Psichiatrico di Forlì e Centro Diego Fabbri,

presentano

Venerdì 27 Ottobre 2017

ore 21.00

presso

La Tenda

Viale Monte Kosica angolo Viale Molza, Modena

Uno spettacolo Sciué Sciué

Spettacolo teatrale della compagnia “IL DIRIGIBILE”

formata da ospiti e operatori del Centro Diurno Psichiatrico di via Romagnoli

del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl della Romagna Sede di Forlì

collaboratori tecnici e di scena Cinzia Tonelli, Franco Tomasini, Laura Trolli

montaggio effetti sonori e musiche di Alberto Ferrari

sceneggiatura e regia di Michele Zizzari

 

Una sgangherata compagnia di teatro tenta di allestire uno spettacolo, ma il protagonismo degli attori, i luoghi comuni dettati dai media e dalla pubblicità e l’incertezza del regista producono solo un’accozzaglia di frammenti, animati dall’esibizionismo, dall’onnipresenza dei refusi televisivi e dalla banalità. Uno spettacolo squinternato, dall’andamento imprevedibile, ironico, ricco di colpi di scena, metafora della condizione di estrema confusione di valori in cui si dibatte l’umanità contemporanea. Uno smarrimento cui né la tecnica, né la scienza, né l’arte, né la politica riescono a dare risposta e dove consapevolezza, nuovi stili di vita e libertà d’espressione faticano a emergere, sviliti dalla pressione omologante di una cultura di basso profilo. Resta solo la speranza dell’imprevedibilità degli eventi… e una clava.

Ingresso gratuito

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