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Articoli filtrati per data: Novembre 2019

 

Sala Pieratelli dell'ospedale di Forlì gremita da medici, infermieri e pazienti per il Convegno "IBD CARE experience" svoltosi questa mattina all'ospedale di Forlì.

L'iniziativa, che vedeva come Responsabile scientifico la dottoressa Daniela Valpiani e  come presidente il dottor Carlo Fabbri, direttore della UOC di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Forlì-Cesena, si è aperto con i saluti del sindaco di Forlì, Gianluca Zattini, del dottor Cesare Bini, che rappresentava la direzione sanitaria di Presidio e della dottoressa Silvia Mambelli, direttrice del Servizio infermieristico e Tecnico dell'Ausl Romagna

"Sono davvero contento di vedere il logo della prossima mostra "Ulisse. L'arte e il mito", che si terrà a Forlì nel 2020, utilizzato nelle locandine di questo convegno - ha esordito il sindaco - Forlì è diventata una città riconosciuta a livello internazionale per eventi di cultura e di arte, ma anche per le sue eccellenze sanitarie, che presto verranno ulteriormente potenziate con l'arrivo del corso di Laurea in Medicina dell'Università di Bologna. Mi complimento poi con gli organizzatori e i medici per l'importante evento organizzato"

"In Italia ci sono circa duecentocinquantamila pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e, solo a Forlì, ne abbiamo in carico milleduecento – spiega la dottoressa  Daniela Valpiani – Dal 2004  nell’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ospedale di Forlì venne creata una IBD Unit (Inflammatory Bowel Disease) per la gestione del paziente con malattia infiammatoria intestinale, Crohn e rettocolite ulcerosa e, nel 2007, iniziò anche il progetto, unico in Italia, di registro di patologia IBD”, una struttura epidemiologica in grado di garantire la registrazione continua ed esaustiva di una malattia, per migliorare la conoscenza della patologia stessa. Il progetto pilota, condotto a Forlì, prese in esame quindici anni, evidenziando un tasso di incidenza di circa 15 nuovi caso/anno di rettocolite ulcerosa e di 8 nuovi casi di malattia di Crohn. Successivamente si passò alla rete integrata fino alla costituzione attuale del PDTA, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale”.

"Ringrazio la dottoressa Valpiani per l'importante lavoro svolto in questi anni, ma soprattutto per l'essenziale attività realizzata nell'integrazione e nella creazione di una rete per la diagnosi e la cura delle MICI -  chiarisce il dottor Carlo Fabbri - Va spiegato che l'ospedale non è il centro di cura obbligato per queste patologie, ma che vanno sempre coinvolte anche le città e le reti sociali"

Ad aprire i lavori della mattinata il Prof. Massimo Campieri, professore universitario e  noto esperto di fama internazionale nelle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Particolarmente toccante, tra i vari interventi, anche  la testimonianza di Giuseppe Cianci,  rappresentante dell' Associazione  nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (AMICI),  che riunisce le persone affette da Colite Ulcerosa e da Malattia di Crohn, i loro familiari e tutti coloro che condividono il valore della salute e il vincolo di solidarietà sociale: "Sono qui a nome dei tantissimi pazienti che come me, ogni giorno, lottano con questo tipo di patologie, che scontano la mancanza di un registro nazionale, i ritardi diagnostici, percorsi di cura non standardizzati, costi della malattia. L’associazione intende garantire un più sereno inserimento nell’ambito familiare e sociale ai malati cronici, la cui condizione è sconosciuta all’opinione pubblica. Per questo AMICI si è impegnata nel tentativo di fornire sostegno ma anche supporto concreto ai pazienti, attraverso progetti di supporto psicologico gratuito in diversi centri di cura italiani, campagne di sensibilizzazione come “Invisible Body Disabilities”, realizzate per infrangere il muro di silenzio attorno ai pazienti affetti da MICI, sensibilizzando al contempo su tematiche meno riconosciute quali, appunto, le disabilità invisibili. " Presenti all'evento  come mdoeratori anche il dottor Omero Triossi, responsabile della Uo di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Ravenna e il dottor Mauro Giovanardi, direttore della omonima Unità Operativa  di Rimini.

 

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Si sono vaccinati tutti contro l’influenza per proteggere il loro compagno e consentirgli di tornare a scuola. E’ l’iniziativa di una classe di seconda elementare di una scuola cesenate. Un anno fa il loro compagno Tommaso è stato colpito da una leucemia linfoblastica acuta che lo ha costretto a un lungo periodo di cure, lontano dalla scuola e dagli amici, e lo espone tutt’oggi al rischio di infezioni. Il suo sistema immunitario infatti è ancora debole e anche una semplice influenza potrebbe avere su di lui effetti gravi. Per questo, le famiglie hanno scelto di vaccinare i propri figli, per fargli da scudo protettivo e ridurre i rischi: una trentina di bambini, tra cui sette di una classe a fianco, insieme alle insegnanti e anche a diversi genitori e fratelli dei compagni, si sono così sottoposti nei giorni scorsi alla vaccinazione antinfluenzale presso la Pediatria di Comunità. Grazie a loro e alla solerzia del dirigente scolastico, il piccolo Tommaso è potuto tornare sui banchi di scuola. “Questi bambini e questi genitori – commenta la dottoressa Antonella Brunelli responsabile della Pediatria di Comunità di Cesena - hanno compiuto un gesto di responsabilità, di generosità e di amicizia che ci ha riempito di gioia e ci ha fatto pure commuovere. Come riconoscimento simbolico abbiamo regalato ad ogni bambino un libro donatoci dalla Libreria “Giunti al Punto” di Cesena nell’ambito del progetto Nati per Leggere, a conferma che la ‘literacy’ contribuisce a migliorare lo stato di salute dell’intera comunità”.

 

 

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La salute è anche una questione di genere? Questo il titolo del seminario pubblico organizzato dall’Azienda USL della Romagna in collaborazione con l’Unione Comuni del Rubicone, che si svolgerà mercoledì 13 novembre, dalle ore 14.30 alle 18 a Teatro Villa Torlonia di San Mauro pascoli (via dei Due Martiri, 2).

L’evento è promosso nell’ambito della rassegna di iniziative “Insieme contro la violenza 2019” e si propone di fornire un primo inquadramento trasversale sul tema della medicina di genere, in accordo con i lavori del Coordinamento regionale Medicina di genere ed equità.

La medicina di genere è un approccio innovativo alle diseguaglianze di salute a partire dall’insorgenza e dall’evoluzione della malattia, legate non solo a una differente appropriatezza diagnostico-prescrittiva, ma soggette anche a diseguaglianze sociali, culturali, psicologiche, ed economiche. La medicina di genere non è quindi una nuova specialità ma una necessaria e doverosa dimensione interdisciplinare della medicina.

Il seminario sarà aperto da Luciana Garbuglia Sindaco di San Mauro Pascoli e Francesca Righi Direttore Distretti Cesena - Valle Savio e Rubicone. A seguire, interverranno: Laura Baffoni dell’U.O. Medicina d’Urgenza - Rimini sul tema “La Medicina di genere non è la medicina delle Donne”; Maria Grazia Piscaglia dell’unità operativa di Neurologia di Ravenna parlerà di farmacologia e salute; Mauro Palazzi dell’unità operativa Epidemiologia e Comunicazione dell’Ausl illustrerà alcuni dati su differenze di genere e salute; Luigi Palestini dell’Agenzia Sociale e Sanitaria Regionale - Progetto Innovazione Sociale esporrà le linee di indirizzo regionali e il piano Aziendale equità per un approccio centrato sulla persona; Margherita Pieri Presidente Comitato Unico di Garanzia Ausl Romagna spiegherà infine il ruolo del Comitato Unico di Garanzia nella promozione della cultura di genere.

Il seminario è rivolto ai medici e operatori sanitari, agli operatori degli enti locali e a tutti i cittadini interessati. Volontari e cittadini interessati devono effettuare l’iscrizione rivolgendosi all’U_cio di Piano del Rubicone
(tel. 0541. 809614, psz@unionecomunidelrubicone.fc.it). Info e programma nell'allegata locandina

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Iniziative nel ravennate per la Giornata mondiale della prematurità, che si celebra il 17 novembre, perchè i neonati prematuri sono piccoli e fragili, e hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione.

“Il neonato al centro del futuro" è lo slogan della campagna promossa dalla Società Italiana di Neonatologia - SIN e dal  ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale della prematurità, che si celebra ogni anno il 17 novembre.

Il World Prematurity Day, è riconosciuto dal Parlamento Europeo ed è stato istituito nel 2008 per richiamare l’attenzione sui neonati pretermine che in Italia, costituiscono il 10% delle nascite totali.

L’obiettivo della campagna è richiamare il valore dell’assistenza sottolineando l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire il verificarsi della prematurità.

Si tratta di bambini nati prima della 37esima settimana di gestazione che, fin dai primi istanti di vita, hanno bisogno di cure adeguate

Per accendere una luce su questa importante problematica, sempre più frequente, ma ancora poco conosciuta, saranno illuminati monumenti, edifici e piazze di molte città italiane di un bel colore viola, che in tutto il mondo rappresenta la prematurità.

La città di Ravenna per celebrare l’evento accenderà luci viola sul MAR (Museo d’arte della Città di Ravenna) in via di Roma 13.

Le associazioni che collaborano con la pediatria e con la neonatologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, con il patrocinio del Comune e con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, hanno organizzato un fine settimana dedicato ai bambini prematuri e alle loro famiglie.

Nella giornata del 16 novembre dalle ore 16, presso il Centro Sociale Bosco Baronio in via Meucci 23 a Ravenna, prenderà avvio una bellissima iniziativa aperta a tutta al cittadinanza e in particolar modo ai genitori e ai loro bimbi che sono nati pretermine.

A cura dell’Associazione “Parole Nuove”, intervista ai medici e gli infermieri dell’equipe di neonatologia  e Terapia Intensiva Neonatale; saranno presenti anche le infermiere che parleranno della “care” del neonato prematuro.

Saranno inoltre presenti le psicologhe e psicoterapeute dell’associazione “Dalla Parte dei Minori” che stanno collaborando con l’equipe ospedaliera nel progetto di cuonseling psicologico “Genitori Prematuri” destinato ai genitori per cercare di alleviare parzialmente il loro impegno emotivo.

Il pomeriggio sarà allietato dalle musicoterapeute Mara Luzietti e Jenni Burnazzi, dalle letture amene delle volontarie di “Nati per Leggere”, dagli scherzetti del gruppo clown della Croce Rossa Italiana.

Sarà allestito uno spazio giochi organizzato dal Centro per Le Famiglie Ravenna, Russi e Cervia .

Domenica 17 novembre dalle ore 10 le Associazioni attendono la cittadinanza nell’ingresso dell’ospedale Santa Maria delle Croci  in Via Missiroli per illustrare l’insostituibile apporto che il volontariato fornisce ai bimbi nati prematuri.

Gli operatori dell’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia incontreranno i genitori e la cittadinanza all’interno dei reparti per illustrare e divulgare la carta dei diritti del bambino nato prematuro, per l’intera  giornata sarà possibile visitare la Terapia Intensiva neonatale, aperta e allestita a festa per l’evento, i visitatori saranno accolti dal personale medico e infermieristico per una breve visita.

Entrambe le giornate sono state organizzate con il contributo e la collaborazione fondamentali delle seguenti associazioni: AGEBO: Assistenza genitori e bambini ospedalizzati; Il MOSAICO; CUORE DI MAGLIA; ASSOCIAZIONE DALLA PARTE DEI MINORI; LA RUOTA MAGICA; PAROLE NUOVE; SORRISI CONTAGIOSI DELLA CROCE ROSSA ITALIANA; NATI PER LEGGERE.

Tutta l’equipe dell’Unità Operativa complessa di Pediatria e Neonatologia ringrazia sentitamente le associazioni che tutti i giorni collaborano attivamente per migliorare l’accoglienza dei bambini ricoverati e delle loro famiglie.

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L’Unità operativa di “Ortopedia e Traumatologia” del presidio ospedaliero di Riccione – Cattolica ha un nuovo direttore: il dottor Massimo Pompili. Il professionista è stato presentato questa mattina, alla presenza del direttore del dipartimento Osteoarticolare dell’Ausl Romagna Alberto Belluati e del direttore medico del presidio ospedaliero Bianca Caruso.

Il dottor Pompili arriva dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (Struttura semplice dipartimentale di “Revisione delle protesi d’anca e di ginocchio e sviluppo nuovi impianti”) e precedentemente aveva lavorato per l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma presso la quale ricopriva il ruolo di responsabile della Struttura semplice dipartimentale “Programma di Traumatologia nel Dipartimento di Emergenza urgenza”; per la stessa Azienda era inoltre membro del Trauma Service. Ancor prima aveva lavorato presso l’ospedale Maggiore di Bologna, e precedentemente aveva svolto incarichi temporanei presso altri ospedali.

Il dottor Pompili ha all’attivo oltre cinquemila interventi chirurgici, sia in Chirurgia ortopedica sia di Traumatologia. Si è occupato in particolare dei politraumi e della traumatologia del bacino, per cui svolgeva anche attività didattica presso la relativa Scuola di specializzazione. Ha svolto inoltre attività accademica presso l’Ateneo di Parma nonché presso le strutture in cui ha operato. Durante il servizio militare il dottor Pompili è stato sottotenente medico presso l’Ospedale militare di Padova. Ha inoltre svolto attività all’estero presso il Saint Luke’s Medica Center e l’Harrington Arthritis Research Center di Phoenix in Arizona.

Laureatosi all’Università di Bologna nel 1984 il professionista ha conseguito la specializzazione presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna nel 1989 col massimo dei voti, ed ha all’attivo decine di pubblicazioni e un nutritissimo l’elenco di corsi e convegni cui ha partecipato come uditore o relatore,

L’Unità operativa di “Ortopedia e traumatologia” di Riccione è una struttura complessa, inserita nel Dipartimento Osteoarticolare diretto dal dottor Alberto Belluati, che dispone di 27 posti letto di degenza ordinaria ed 1 di day hospital, e svolge attività operatoria presso gli ospedali di Riccione e Cattolica. Sono oltre 1.800 l’anno i pazienti dimessi compresi quelli di day hospital. Le patologia più frequentemente trattate sono la sostituzione di articolazioni, gli interventi su ginocchio, su anca o femore, sul piede, sia per adulti sia per minorenni, la rimozione di mezzi di fissazione interna. Si aggiunge l’attività ambulatoriale per circa 18mila prestazioni annue sia per pazienti esterni (circa 12mila) sia in consulenza per pazienti di Pronto soccorso o ricoverati.

“I nostri principali obiettivi – ha detto il dottor Pompili – son quelli aumentare ulteriormente la percentuale di pazienti con fratture di anca o femore entro le 48 ore, che è un obiettivo di qualità a livello nazionale e regionale e che già conseguiamo nell’80 per cento dei casi. Inoltre vogliamo aumentare il volume di interventi in elezione per le protesi di anca, anche per i reinserimenti, cioè pazienti in cui per vari motivi, necessita la sostituzione della protesi. Infine stiamo lavorando alla creazione del fast track ortopedico, vale a dire l’invio dei pazienti con problemi ortopedici che si presentano in Pronto soccorso, direttamente in Ortopedia, dove completeranno il loro iter di cura senza dover tornare in Pronto soccorso. Questo agevolerà ovviamente i pazienti e allo stesso tempo contribuirà a sgravare il Pronto soccorso. Più in generale lavoreremo per dare risposta ai residenti del territorio, per tutte le problematiche di ordine ortopedico che si possono presentare”.

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Una condizione sempre più diffusa, quasi quattro milioni di persone vivono con il diabete in Italia, eppure spesso conosciuta poco, curata tardi, con possibili gravi complicanze.
Se non curato adeguatamente il Diabete può diventare una malattia sistemica quindi, che attacca vari organi, ma anche sistemica in senso sociale, perché coinvolge nella sua gestione tutta la famiglia.
Stiamo parlando del diabete, patologia in rapido incremento, anche se la sua conoscenza e la sua prevenzione non vanno altrettanto veloci. Per curarla allora occorre davvero ‘fare sistema’ con tutte le forze e le risorse disponibili.
A fare luce sul diabete torna, come ogni anno, la Giornata Mondiale che dal 1991, quando fu istituita dall'International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si celebra il 14 novembre e mette in campo almeno un migliaio di iniziative in tutta Italia legate alla conoscenza e alla prevenzione della patologia. La Giornata, che corrisponde alla data di nascita di Frederick Banting (il co-scopritore dell'insulina con Charles Best nel 1922), è organizzata da Diabete Italia - che raccoglie la voce di Associazioni di Volontariato in collaborazione con le istituzioni e le diabetologie.
Tema di quest’anno è la famiglia: il diabete è una condizione che può essere anche molto invalidante e tutti i familiari devono essere coinvolti nella prevenzione e nella sua gestione. Il diabete di tipo 2, una patologia cronica che colpisce indipendentemente dal sesso e dall’età, è maggiormente presente in età adulta e la sua incidenza aumenta con l’età anagrafica, è prevenibile in oltre l’80% dei casi con l’adozione di uno stile di vita sano. Buone abitudini alimentari e un’attività fisica adeguata, dove il ruolo della famiglia è fondamentale per metterle in atto, sono assolutamente necessarie.
In Romagna la Giornata Mondiale del Diabete è organizzata dalle Associazioni di Volontariato che si occupano di persone con diabete, Diabete Romagna e l’Associazione Diabetici della Provincia di Ravenna, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, i Lions, la Pubblica Assistenza, l’AVIS, le Diabetologie dell’adulto e delle Pediatrie dell’Ausl e i volontari che organizzeranno eventi in oltre 60 piazze della Romagna. Saranno allestiti una cinquantina di gazebo e banchetti dove sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete.
Sono oltre 78.000 le persone affette dal diabete in Romagna. Di queste 235 hanno un’età inferiore ai 18 anni. I numeri sono in forte crescita: dal 2009 ad oggi, vi è stato un incremento del 35% del numero di soggetti con diabete censiti dall’AUSL. Per fornire assistenza a queste persone l’Azienda USL della Romagna ha attivata una Rete assistenziale che coinvolge oltre ai pazienti stessi, team di professionisti della salute composti da infermieri, podologi, dietisti, psicologi, medici di medicina generale, pediatri, diabetologi che operano sia sul territorio, sia presso servizi specialistici dedicati.

Di seguito le iniziative per provincia. Per scoprire la piazza più vicina con le iniziative è comunque possibile consultare i link delle associazioni: www.diabeteromagna.it e www.adr-ravenna.org

Provincia di Forlì-Cesena
Castrocaro
• Conad – Viale del Lavoro 15 – sabato 9 novembre (8.30-12.30/14.30-18.30)
Cesena
• Centro Commerciale Lungo Savio – Via A.C. Jemolo, 110 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Ospedale Bufalini, Servizio di Diabetologia, Viale Ghirotti, 286 mercoledì 20 novembre (8.30- 12.30)
• Ospedale Bufalini, Ingresso Principale– Viale Ghirotti, 286 – mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
• Piazza del Popolo – sabato 9 novembre (8.30-12.30)
• Galleria Urtoller – sabato 9 novembre (8.30-13.30/14.30-18.30)
Cesenatico
• Conad – Viale Cecchini 48 sabato 9 novembre (8.30-12.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Famila – Statale Adriatica, 2100 – domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Ospedale Marconi Cesenatico – Via C.Abba, 102 – venerdì 8-15-22-29 novembre (8.30-12.30)
Forlì
• Brico Io – Via Golfarelli, 74 – sabato 9 novembre (8.30-12.30/14.30-18.30)
• Conad Appennino – Viale Risorgimento, 254 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Coop “I Portici” – Via Cristoforo Colombo, 8 – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
• Conad City Bolognesi – Viale Bolognesi, 67 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Coop Curiel – Via Curiel, 7 – sabato 9 novembre (8.30-12.30)
• Conad Cava – Piazzale Pier Luigi Giovagnoli, 3 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Conad Ravaldino – Via Corbari, 21 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Piazza Saffi, San Mercuriale – domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Mercato delle Erbe – Piazza Camillo Benso Conte di Cavour, 17 – sabato 9 novembre (8.30-12.30)
• Conad City San Varano – Via Firenze, 180 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Ospedale Pierantoni-Morgagni – Via Carlo Forlanini, 34 – da lunedì 11 a venerdì 15 novembre (8.30-12.30)
• Centro Commerciale Punta di Ferro – sab 16 (9-19) in collaborazione con Lions Club Giovanni de’ Medici Forlì
Forlimpopoli Conad Giardino – Via Ho Chi Min, 32 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
Meldola
• Conad Bidente – Via Roma, 151 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Coop – Via Roma, 166 – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
Predappio - Conad del Rabbi – Via IV Novembre, 16/A – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
Rocca San Casciano - Piazza Garibaldi – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
San Lorenzo in Noceto- Parrocchia di San Lorenzo – Viale dell’Appennino, 837 – domenica 10 novembre (8.30-12.30)
San Piero in Bagno - Piazza Allende – mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
Santa Sofia - Conad City – Viale Roma, 24 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
Sarsina - Piazza Plauto – sabato 9 novembre (8.30-12.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30) in collaborazione con Misericordia di Sarsina

Provincia di Ravenna
Cervia – Piazza Garibaldi sabato 9 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Faenza
• Piazza della Libertà – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• P.za del Popolo domenica 10 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Ravenna
• Coop c/o Ravenna Gallery – Via Gramsci, 84/86 – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
• P.za del Popolo sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
• P.za del popolo domenica 17 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Castel Bolognese – Piazzale Roma venerdì 15 novembre dalle 9.00 alle12.30
Riolo Terme – C.so Matteotti sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Lugo – Atrio Ospedale Lugo sabato 16 novembre dalle 9.00 alle 12.30
Bagnacavallo – P.za della Libertà domenica 17 novembre dalle 8.30 alle 11.30
Bagnara – Via Camangi domenica 17 novembre dalle 9.00 alle 12.30


Provincia di Rimini
Coriano - Festa dell’Oliva – domenica 10 novembre (14.30-18.30)
Morciano - SuperConad Valconca – Via Abbazia, 46 – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
Riccione
• Coop Perlaverde – Viale Enrico Berlinguer – sabato 9 novembre (14.30-18.30)
• Conad Boschetto – Viale Veneto – sabato 9 novembre (9.30-12.30) e domenica 10 novembre (9.30-12.30)
• Piazzale Ceccarini – sabato 16 novembre (14.30-18.30)
Rimini
• Piazza Tre Martiri – sabato 9 novembre (8.30-18.30) e mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
• Coop Colonnella – Via Giuliani angolo via Beltramelli – sabato 9 novembre (9.30-12.30)
• Conad Superstore – Via della Fiera, 50 – sabato 9 novembre (8.30-18.30)
• Ospedale “Infermi”, Diabetologia – Viale Settembrini, 2 – mercoledì 13 novembre (8.30-12.30)
Santarcangelo di Romagna
• Fiera di San Martino – sabato 9 novembre (14.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)
• Piazza Ganganelli – sabato 9 novembre (8.30-12.30) in collaborazione con diabetologia
Villa Verucchio - Conad – Via Statale Marecchia, 38 – sabato 9 novembre (14.30-18.30) e domenica 10 novembre (8.30-12.30)

 

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L'Associazione cesenate per la lotta contro le Malattie del Cuore - ASSOCUORE Onlus promuove la Giornata del Cuore, il 9 novembre, dalle ore 9 alle ore 19, davanti al Duomo di Cesena.

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L’11 novembre si celebra San Martino, giornata delle Cure Palliative. per l'occasione, gli Hospice di Lugo e Faenza grazie al contributo dei Volontari IOR e delle due psicologhe, dr.ssa Ilaria Strada e dr.ssa Giorgia Bellini , organizzano due momenti di festa e musica rivolti agli ospiti delle strutture e ai loro famigliari: il 7 novembre, alle ore 15.30, all' Hospice di Lugo e l’11 novembre, alle ore 15.30, all' Hospice di Faenza.

 

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Anche quest'anno l'Associazione di Volontariato Oltre la Ricerca ODV aderisce alla campagna di sensibilizzazione sul tumore al pancreas, portata avanti dall'Associazione Nastro Viola con la collaborazione di Fondazione Nadia Valsecchi Onlus, Oltre la Ricerca ODV e Associazione My Everest Onlus e che si propone l’illuminazione nella giornata mondiale del 21 novembre di luoghi pubblici e privati nel colore viola (colore simbolo del tumore al pancreas)
Per l’occasione, l'Associazione di Volontariato Oltre la Ricerca ODV organizza il 21 novembre alle ore 19, presso il Club Nautico di Rimini un incontro pubblico, aperto alla cittadinanza con aperitivo d’apertura e interventi di medici specialisti, per sensibilizzare e informare sulle tematiche connesse alla patologia e all’importanza della diagnosi tempestiva. Tutte le informazioni nei materiali allegati

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All’ospedale di Riccione una neonata di sole 6 settimane di vita è stata recentemente sottoposta con successo ad un delicato intervento chirurgico ad un occhio affetto da cataratta congenita, che le avrebbe irrimediabilmente compromesso la capacità visiva.

“La cataratta – spiega il dottor Andrea Mercanti, primario dell’unità operativa di Oculistica dell’Ambito Territoriale di Rimini - causa la perdita di trasparenza del cristallino, ovvero la lente naturale all’interno del nostro occhio. La patologia, che ancora oggi al mondo rappresenta una delle principali cause di perdita della vista - è solitamente un fenomeno fisiologico dovuto all’invecchiamento dell’occhio. Raramente – spiega il dottor Mercanti - si riscontra in giovane età ma nei bambini può verificarsi in forma congenita,alla nascita, ostacolando gravemente lo sviluppo della funzione visiva che avviene proprio a partire dai primi mesi di vita. E’ pertanto necessario intervenire chirurgicamente il prima possibile”.

La neonata è stata dunque sottoposta ad un intervento di lensectomia, tecnica chirurgica molto delicata che consiste nell’asportazione del cristallino catarattoso e della parte più anteriore del corpo vitreo. “Solitamente – precisa il dottor Mercanti -  nei pazienti adulti al posto del cristallino rimosso ne viene inserito uno artificiale; in questo caso, poichè il bulbo oculare della neonata è estremamente piccolo, è stata lasciata afachica, cioè senza cristallino intraoculare artificiale. La piccola paziente dovrà comunque essere sottoposta a un lungo percorso di riabilitazione visiva, mediante l’utilizzo di lente a contatto sino a quando sarà utile sottoporla ad un impianto di cristallino artificiale secondario”.

“Fondamentali per il buon esito dell’intervento – tiene a sottolineare il primario – risultano essere stati una diagnosi precoce attraverso i test di screening della funzione visiva in epoca neonatale e la stretta collaborazione multiprofessionale tra neonatologi, pediatri, oculisti ed anestesisti, tra Riccione e Rimini, riscontrabile solo in strutture sanitarie di livello”.

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