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Articoli filtrati per data: Febbraio 2020

INVITO AD INCONTRO CON

Dr. Pietro Bartolo

Onorevole Parlamento Europeo

Forlì, sabato 22 febbraio 2020

Sala Pieratelli Ospedale Morgagni Pierantoni Forlì

(ore 9.30 -12)

Le Stelle di Lampedusa

Testimonianza e Confronto: per costruire ponti e abbattere muri

 

Moderatore: Lucio Boattini, Centro Studi “Giovanni Donati”

Intervengono:

Daniela Valpiani, medico, Laura Gaspari, pediatra, Francesco Landi, medico

Walter Neri, medico , direttore “ Migrantes” Forlì

 

 

Pietro Bartolo è un medico, eurodeputato dal 2019.
È noto soprattutto per essere stato, dal 1992 al 2019, il responsabile delle prime visite ai migranti che sbarcano a Lampedusa.
Da sempre in prima linea nel soccorso ai migranti, si è meritato numerose onorificenze, tra le altre: il titolo di “ Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” conferitogli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, conferitogli dal presidente Sergio Mattarella.
“ …Povera Porta d’Europa, sempre più inutile, sempre più grottesca. Giorno dopo giorno, sgretolata dai venti del Mediterraneo che questa mattina arrivano da sud, dalla Libia, e fischiano, e gridano, portando fino a qui le voci delle migliaia di poveri cristi che aspettano di capire cosa sarà di loro, chiusi in qualche lager dall’altra parte del mare, torturati e umiliati….
Cambieranno i governi, i consigli d’amministrazione delle fabbriche di bombe, i board delle banche internazionali;cambieranno le rotte dei disperati, i cartelli dei trafficanti, le mani degli assassini. Ma il sangue degli uomini resterò sempre lo stesso, così come resterà sempre la stessa la voglia di libertà e di migliorare la propria condizione e quella dei propri figli. E allora, presto, la Storia, quella con la S maiuscola, tornerò a bussare alle nostre case. E lo farà con la sua solita forza….”

da “Le stelle di Lampedusa”, Pietro Bartolo

Pubblicato in Solidarietà

Grande successo, questa mattina, per l'iniziativa "Cardiologie aperte" svoltasi all'ospedale di Lugo. Dopo un momento di councelling, medici ed infermieri presenti hanno eseguito 44 ecg e rilevato la pressione arteriosa ad altrettanti utenti che si sono presentati per l'evento. Per fortuna tra i partecipanti, a nessuno è stata diagnosticata una patologia ignota, ma il momento è stato molto importante a livello di sensibilizzazione.

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Sono venti i "manichini Mini Anne" donati  questa mattina da AUTOSCUOLA VITTORIO di Riccardo Sansavini  e da  BULLONERIE RIUNITE ROMAGNA SpA di Mauri Luca al team Viva di Forlì , per il proseguimento della Campagna VIVA per la rianimazione cardiopolmonare a Forlì. La task force forlivese di "Viva" è composta da medici e infermieri di Irc, Rianimazione, Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, 118 e Cardiologia dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, coordinati da Sandra Nocciolini e Debora Bombardi , anche quest'anno ha raccolto l’invito dell’Unione Europea e di European Resuscitation Council a promuovere, sviluppare e realizzare la Campagna di Sensibilizzazione per la Rianimazione Cardiopolmonare con iniziative di formazione e sensibilizzazione rivolti, come sempre, alle scuole e alla popolazione del comprensorio di Forlì.

“Io stesso – spiega Riccardo Sansavini dell’Autoscuola Vittorio di Forlì – ho provato, sulla mia pelle, l’importanza della rianimazione cardiopolmonare. Nel 2017, infatti, ho avuto un arresto cardiaco e sono stato salvato da un mio collega che mi ha praticato il massaggio, prima dell’arrivo del 118”

"Oggi - ricorda Sandra Nocciolini -  più di due pazienti su dieci, colpiti da arresto cardiaco, giungono vivi in ospedale a Forli grazie alla "catena della sopravvivenza" e, di questi, circa la metà ne escono senza gravi menomazioni. La donazione fatta oggi da questi imprenditori è  pertanto particolarmente importante per i volontari del team VIVA che  si recano ogni anno nelle scuole forlivesi per i corsi di sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare.Il manichino MiniAnne è un piccolo manichino realizzato per un veloce apprendimento. "

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Come usare bene il 118: è un tema molto importante, del quale il dottor Maurizio Menarini (nella foto), ha parlato alla trasmissione di Icaro TV "Tutta Salute", intervistato dalla giornalista Lucia Renati. La trasmissione andrà in onda questa sera, venerdì 7 febbraio alle 19:35 e replicata la domenica alle ore 13, sempre su "Icaro TV" (canale 91).

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Sabato 29 febbraio, all'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì, presso la Sala Pieratelli, dalle ore 9 alle ore 12, si terrà  l'incontro tra medici e pazienti dal titolo "Le malattie infiammatorie croniche intestinali: la persona al centro della cura".

L' evento, aperto a tutti, è organizzato dall'Associazione AMICI e vede la partecipazione di medici e professionisti ospedalieri.

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Il retinografo ad ottiche adattive è uno strumento innovativo che serve per l’esame dell’occhio. Si tratta di uno strumento molto raro, e l’Oculistica di Rimini dell’Ausl Romagna ne avrà uno, presso l’Ospedale Ceccarini di Riccione, grazie alla generosità di Rivierabanca di Rimini. L’istituto di credito ha infatti donato una prima tranche di centomila euro ed ora anche i restanti quarantamila, raggiungendo così il valore complessivo dell’apparecchiatura, che è di 140mila euro. Proprio stamane, alla presenza del presidente di Rivierabanca Fausto Caldari, del direttore medico del Presidio Ospedaliero di Riccione-Cattolica Bianca Caruso, del primario dell’Oculistica Andrea Mercanti, della responsabile del Fundraising dell’Ausl Romagna Elisabetta Montesi, è stato consegnato il secondo assegno. L’acquisto verrà dunque a breve perfezionato.

“L’Rtx-1 è un apparecchio innovativo presente in Italia in 3 unità, ed in tutto il mondo in 35, è una fundus camera ad ottiche adattive – spiega il dottor Mercanti -. Grazie ad una tecnologia mutuata dall'ingegneria aerospaziale è in grado di ottenere immagini retiniche così dettagliate, da permettere di studiare strutture retiniche finora non visibili: fotorecettori, pori della lamina cribrosa, microaneurismi e pareti arteriolari.
Permetterà di studiare la situazione retinica nel dettaglio aiutandoci a comprendere meglio se trattare e quando trattare differenti tipi di maculopatia”.

Circa 800 l’anno le prestazioni che potranno essere effettuate con l’apparecchiatura, che si presta inoltre ad una ultra specialistica attività di ricerca. E va a questo proposito ricordato che l’oculistica riminese è convenzionata con l'università di Bologna ed ospita per la formazione ogni anno gli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Oftalmologia.

“Siamo estremamente grati a Rivierabanca per questo ulteriore segno di vicinanza alla sanità romagnola e riccionese – ha detto la dottoressa Caruso -. Sarà nostro impegno utilizzare al meglio il retinografo in favore dei pazienti del territorio. Questa dotazione è una ulteriore dimostrazione dell’importanza che l’Ospedale di Riccione ha nella rete ospedaliera romagnola”.

Il presidente di RivieraBanca Fausto Caldari, insignito recentemente del titolo di Commendatore di Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha invece dichiatato: “Con questa donazione continua la nostra missione e si rafforza la nostra caratteristica di essere vera banca del territorio, non solo come intermediario economico, ma anche come banca sociale e mutualistica, a sostegno della comunità di appartenenza. In dieci anni, sono diverse le nostre donazioni agli ospedali del riminese e vogliamo proprio continuare su questa strada, perché per noi quella legata alla sanità è una priorità. La salute delle persone significa benessere per un territorio, proprio quel territorio col quale noi abbiamo un rapporto speciale”.

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"Pesce d’Aprile" tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci, è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci e Tiziana Foschi. In un’alternanza di situazioni dolorose, grottesche, a volte divertenti, si delinea l’immagine di una donna prigioniera di un corpo che non le obbedisce più e che lotta per riconquistare la propria vita, con il suo uomo che le è accanto sempre e comunque sorridente. Con ironia e disarmante lucidità prende corpo una testimonianza diretta che trasmette tanta forza, quella forza che spesso manca nel quotidiano. Un racconto al quale si assiste in un contrasto positivo di emozioni: con gli occhi lucidi e la risata che prorompe all’improvviso a volte amara, altre volte semplice, spontanea, liberatoria.        

Lo spettacolo (del quale in allegato è consultabile la locandina) si inserisce nell'ambito del progetto "La cura in rete" presentato dalle Associazioni Alice, Alzheimer Ravenna e Parkinson Ravenna nell'ambito dei progetti dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale ed è realizzato grazie al sostegno dell'Assessorato ai servizi sociali del Comune di Ravenna. Fondamentale, per il buon esito del progetto, la forte collaborazione delle tre Associazioni coinvolte che hanno lavorato in stretta sinergia con il Comune di Ravenna, il Distretto sociosanitario e con le unità operative di Neurologia, Medicina Riabilitativa  e Cure primarie dell'Az Usl della Romagna – Ravenna. Le tre Organizzazioni sono impegnate rispettivamente nella lotta all’Ictus Celebrale, all’Alzheimer e al Parkinson e all’assistenza e al sostegno dei malati e dei loro caregiver familiari. Grazie al ricavato dello spettacolo le Associazioni potranno continuare a finanziare le attività e i progetti finalizzati a migliorare il benessere psico-fisico di anziani, malati e persone non autosufficienti.

Lo spettacolo è stato presentato ieri mattina, con una conferenza stampa cui hanno preso parte:

  • Daniela Toschi - Presidente Associazione Alice Ravenna;
  • Barbara Barzanti – Presidente Associazione Alzheimer Ravenna;
  • Franco Venturini - Associazione Alzheimer Ravenna;
  • Un rappresentante dell’Associazione Ravenna Parkinson;
  • Rachele Nanni - Direttore Programma Psicologia Ausl Romagna
  • Roberta Mazzoni – Direttore del Distretto di Ravenna Ausl Romagna.

Il progetto “La cura in rete” è portato avanti dalle associazioni in collaborazione e raccordo con l’Ausl Romagna e con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Ravenna, punta a ridurre, per quanto possibile, le conseguenze debilitanti delle malattie, che hanno riflessi non piccoli anche sulle famiglie dei pazienti. Un aspetto questo sottolineato con forza dai rappresentanti delle associazioni.

E proprio per questo a Ravenna vi è una fortissima integrazione tra le associazioni stesse, l’Azienda USL (e al suo interno tra i servizi ospedalieri e i servizi della medicina territoriale) le Istituzioni, vari sostenitori e sponsor privati, al fine di mettere in campo tutto quanto possibile per attivare percorsi di cura ma anche di assistenza a pazienti e famiglie, come spiegato dalla dottoressa Mazzoni: “Cerchiamo di creare spazi accoglienti e in grado di dare risposte a tutto tondo”. Come ad esempio, ha spiegato la dottoressa Nanni, presa in carico da parte di neurologi, fisiatri, geriatri, psicologi e l’attivazione di progetti di arteterapia, musicoterapia, yoga, svago, contrasto dello stress cronico, sia per dare sollievo a pazienti e famiglie sia per limitare ulteriormente fenomeni di stigma: “Cerchiamo di creare un cuntinuum nella presa in carico, andando anche incontro alle esigenze espresse dalle associazioni, e con il sostegno loro, delle Istituzioni e di tutta al comunità del Ravennate”.

Per quanto riguarda i biglietti per lo spettacolo, è possibile acquistarli sul sito www.vivaticket.it o presso i rivenditori autorizzati (Bar Tabacchi Revenge, Tessere di Viaggio, Agenzia la Classense e Desiderando Viaggiare)

Sono stati infine ringraziati gli “sponsor” che ci hanno sostenuto ìlla realizzazione del progetto: Adiura, Associazione Anch’io (gruppo Bucci), Assicura, BPER, CNA Ravenna, Consorzio Ciicai, Romagna Acque, Studio Legale Legalitax, Alma Petroli, BCC, Consorzio Consar, Emme Infissi, NaturaSì, Studio Palmiero.          

 

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L'evento IOKREO è promosso dalla Rete Adolescenza del territorio di Forlì.


La Rete Adolescenza è un tavolo di lavoro attorno al quale siedono operatori di vari servizi pubblici e privati che lavorano con gli adolescenti nell'ambito sociale, sanitario, educativo, aggregativo, ricreativo, sportivo e culturale.
Essa intende promuovere la crescita positiva delle ragazze e dei ragazzi, la realizzazione delle loro potenzialità e la loro partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità.
A tal fine, in questi anni la Rete ha realizzato varie iniziative pubbliche, che hanno visto il coinvolgimento diretto degli adolescenti. Tra queste spicca  "iOKreo" , un evento a forte collaborazione e integrazione tra il mondo dei servizi e la scuola.
"iOKreo" coinvolge i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di Forlì e i ragazzi dei centri aggregativi e ricreativi del territorio forlivese e cesenate:
è un evento biennale e quest'anno è alla sua terza edizione. Il titolo - scelto dagli stessi ragazzi -  è  " Viaggi mentali e non ".

IOKREO 2020 comprende quattro appuntamenti aperti alla cittadinanza ad ingresso libero e gratuito:

1. La Mostra: Opere creative di adolescenti  Si potranno ammirare le opere  realizzate dai ragazzi, ispirate dal tema "Viaggi mentali e non..." (pitture, disegni, installazioni, fotografie, poesie, video e altro ... ) presso il Palazzo Ex Gil viale della Libertà 4 Forlì. L'allestimento della mostra è a cura di Enfap Emilia-Romagna, sede di Forlì.

La mostra sarà inaugurata il 21 febbraio alle ore 16:00, alla presenza dell'Assessore Casara, e rimarrà aperta fino al 21 marzo con i seguenti orari di apertura: martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00 e il sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

2. Lo Spettacolo:  Adolescenti in scena   Gli adolescenti si esibiranno in performances musicali, teatrali, canore, di ballo e altro.. Lo spettacolo si terrà il 26 febbraio alle ore 20:30 presso la Sala Cinema/Teatro San Luigi.

3. Il monologo: “ Storia perfetta dell’errore” di Roberto Mercadini.   La performance si terrà il 05 marzo 2020 alle ore 9:30 presso l'Auditorium Intesa San Paolo, in collaborazione con Festival del Buon Vivere. Sono invitati gli studenti delle scuole ed i ragazzi che hanno partecipato alla mostra.

4. La conferenza: " Viaggi dell'adolescenza, mentali e non”  tenuta dallo psicoanalista

 

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Tanti nuovi giocattoli per stimolare la creatività dei bambini ricoverati e rendere più confortevole la loro permanenza in ospedale. Li dona il Racingpoint Cesena che a dicembre aveva lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dei piccoli pazienti del Bufalini e alla quale hanno aderito tanti appassionati di auto racing e vintage che hanno dato il loro prezioso contribuito al raggiungimento dell’obiettivo.

I giochi, del valore di 500 euro, sono stati consegnati oggi in Pediatria. “Abbiamo attivato questa raccolta fondi - spiegano i fondatori di RacingPoint Cesena Francesco Tani e Simone Guerra - per dimostrare che noi romagnoli oltre ad avere una grande passione per i motori siamo anche persone generose e di cuore. Ci fa molto piacere poter consegnare questi doni per i bambini ricoverati e regalare loro qualche sorriso”.

Da parte del primario del reparto di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica, degli operatori e della responsabile del Fundraising aziendale Elisabetta Montesi, un sentito ringraziamento a Racingpoint Cesena e a tutti coloro che hanno contribuito alla generosa donazione

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Ancora una mostra negli spazi dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci”, nell’ambito del percorso di umanizzazione delle cure del presidio sanitario. Si tratta della mostra dedicata al “Medico Santo Giuseppe Moscati” inaugurata con una conferenza presso l’aula  Pavone blocco DEA dell’Ospedale, in concomitanza con l’esposizione delle reliquie del Moscati, presso l’Opera di Santa Teresa.

Ha aperto i lavori il dottor Stefano Coccolini dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (che ha organizzato la mostra in collaborazione con gli ordini professionali di tutte le professioni sanitarie), il quale ha ringraziato per l’accoglienza delle reliquie del Santo la città di Ravenna, e la Direzione del  Presidio Ospedaliero di Ravenna per l’impegno ed il supporto accordato.

Ringraziamenti contraccambiati dal dottor Paolo Tarlazzi (Direttore del Presidio Ospedaliero di Ravenna), il quale ha sottolineato l’importanza dell’aspetto umano e solidale di tutti gli aspetti della cura, che diventa anche relazione col paziente e tra professionisti.

Quindi il presidente dell’Ordine dei medici di Ravenna, dottor Stefano Falcinelli, sottolineando quanto la figura di Moscati, che si è “donato” a pazienti e studenti ma che si è occupato anche dalla salute pubblica in generale, sia di riferimento per tutti: “Maestro di rilievo ha saputo coniugare competenza ed umanità, aiuto  ai poveri e alle persone bisognose, vocazione alta che gli proveniva anche dalla fede, insegnamenti ancora oggi attuali anche nell’era della sanità tecnologica, che non potrà però mai sostituire il rapporto umano col paziente”.

 Paola Suprani, Presidente dell’Ordine Infermieri di Ravenna, ha a sua volta evidenziato come il rapporto e la relazione col paziente siano previsti anche nei protocolli di assistenza. E se questo era valido ai tempi del Moscati, in un’epoca difficile contraddistinta da gravi epidemie, lo è anche ora.

Soddisfazione per la collaborazione instauratasi con gli Ordini e con l’Ausl, è stata espressa da Mirko Coffari, vicepresidente dell’Unione professioni sanitarie e presidente dell’associazione “Scienza e Vita”, il quale, raccogliendo un invito del dottor Tarlazzi, ha assicurato la possibilità di dare continuità ad iniziative come questa.

Toccante l’intervento del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, don Alberto Brunelli, il quale ha ricordato come, per il credente, nel malato si rispecchi l’immagine di Gesù, e ricordando l’importanza della connessione tra corpo ed anima, anche durante la malattia. Per questo per il medico è importante esercitare la pazienza e aiutare, oltre a recuperare la salute del corpo, l’equilibrio dell’intera persona.

Ha concluso l’inaugurazione il dottor Paolo Bassi, direttore delle “Malattia infettive” di Ravenna nonché esperto e studioso della vita di Giuseppe Moscati: “Per me Moscati è un amico ed è un aiuto nella mia professione. Oggi, anche a causa della estrema specializzazione che ognuno di noi deve avere, si rischia di perdere il contatto con altri colleghi e con la complessità del paziente. Anche all’epoca di Moscati tutto rimaneva chiuso con estrema gelosia nei percorsi ospedalieri e di cura, ma lui ne fece libera circolazione per il bene di tutti, quindi un esempio anche in questo. Su questo percorso umano si pone quello che lo ha portato, anche in virtù di alcuni miracoli riconosciuti, a diventare Santo”.

Ospiti d’onore alla cerimonia Padre Tommaso Guadagni da Napoli custode delle reliquie in mostra all’opera di Santa Teresa e don Alberto Graziani dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia.

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