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Articoli filtrati per data: Giugno 2020

Il Comitato quartiere Romiti  di Forlì, presieduto da Naldi Maurizio, ha donato oggi un navigatore per le ambulanze all'ospedale di Forlì come gesto di sostegno e vicinanza agli operatori sanitari dell'emergenza impegnati nella lotta al Covid 19.

La direzione sanitaria del presidio ospedaliero forlivese ha ringraziato il comitato per il gesto di solidarietà.

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Un apparecchio dedicato e performante, per eseguire le ecografie polmonari nelle strutture per anziani (Cra), al fine di contrastare il covid nella maniera più efficace possibile. E’ stato donato, ed è già utilizzato da alcune settimane, dall’unità operativa “Anziani, Disabili Fisici e Sensoriali” di Rimini, diretta dalla dottoressa Elisabetta Silingardi, dalla Fondazione Isal e dalla Associazione Santarcangiolese “Dottor Paolo Onofri” che hanno collaborato all’insegna dell’idea che è l’ Unità della Comunità la forza più profonda per contrastare il Covid 19.
 
L’effettuazione dell’ecografia polmonare dove vivono le persone (domicilio o strutture dedicate) presenta molti vantaggi sia sanitari sia organizzativi, tra cui la possibilità di eseguire l’esame senza spostare il paziente, riducendo così il rischio di diffondere il virus e con un approccio ancor più tempestivo.
L’ecografia viene effettuata all’ospite della struttura nei casi sospetti a seguito di indagine epidemiologica o dell’insorgenza dei sintomi, nonché nei casi accertati per affinare la diagnosi, consente di intercettare i quadri di  polmonite interstiziale, e insieme alla visita, di distinguere i pazienti da inviare alla presa in carico ospedaliera o di intraprendere terapia specifica per i casi meno gravi che possono essere gestiti domiciliarmente.
“Effettuavamo già le ecografie presso le Cra – spiega la dottoressa Silingardi – ma grazie alla donazione che la Fondazione Isal e l’ Associazione Santarcangiolese ‘Dottor Paolo Onofri’ ci hanno voluto elargire, ora abbiamo a disposizione un apparecchio a ciò totalmente dedicato e molto performante dal punto di vista diagnostico e leggero per i trasporti”.
Da parte del Servizio e della Direzione Aziendale, un sentito ringraziamento ai donatori per il loro significativo gesto.
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La puntata di Faccia a Faccia dal titolo “A caccia del più piccolo” con ospite il professor Vittorio Sambri, direttore dell’UO Microbiologia del Laboratorio Unico di Pievesestina, andrà in onda:

Il 13/6 alle ore 12,30 su TR24 (11 sul telecomando) e alle ore 13,30 su Teleromagna (14 sul telecomando).

Il 14/6 alle ore 16,30 su Teleromagna e alle ore 17,30 su TR24.

Il 16/6 alle ore 21,30 su TR24

Il 17/6 alle ore 23 su Teleromagna.

 

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“Per il nostro territorio questo è il luogo simbolo della lotta contro il COVID-19 ed è importante per me essere qui oggi per ringraziare voi tutti a nome dei cesenati e di tutti coloro che sono stati sottoposti in questi reparti alle cure sanitarie richieste. Se stiamo vincendo questa battaglia è merito anche vostro: non siete degli eroi, ma donne e uomini che amano la propria professione dedicandosi ad essa senza sosta e con dedizione. Grazie”. Lo ha detto il Sindaco Enzo Lattuca questa mattina all’ospedale “Bufalini” ringraziando tutti gli operatori sanitari per l’impegno e il lavoro svolto in questi mesi di emergenza. Accompagnato dal Direttore di presidio Dottor. Carlo Lusenti, il Sindaco Lattuca ha visitato alcuni reparti ospedalieri che nel corso dell’emergenza sanitaria sono stati oggetto di una serie di interventi strutturali e di ammodernamento tecnologico, grazie anche ai quali il nosocomio cesenate è stato in grado di fornire in tempi rapidi una pronta e adeguata assistenza ai malati affetti da COVID-19 e non. Tanto che, superata la fase più critica e drammatica, l’ospedale “Bufalini” procede verso il progressivo ritorno alla normale attività sanitaria contando su una riorganizzazione più funzionale che va a consolidare diversi settori strategici dell’ospedale rafforzandone la vocazione.

Ecco il dettaglio degli interventi effettuati in questi mesi e quelli in corso di realizzazione

 

Anestesia e Rianimazione. Nella prima settimana di marzo sono stati ripristinati i locali dismessi dell'ex Terapia Intensiva Post Operatoria al quarto piano dell’ospedale per la realizzare di 5 nuovi posti letto. In una settimana sono stati messi a norma tutti gli impianti e i locali sono stati dotati di nuovi dispositivi e tecnologie per un valore complessivo di circa 350 mila euro di cui 270.000 di nuova acquisizione. Oggi il reparto può contare su una dotazione complessiva di 22 posti letto di terapia intensiva.

Neurologia. Durante l’emergenza, per far fronte al raddoppio della casistica dei pazienti con patologia neurologica tempo dipendente legata alla centralizzazione primaria dei pazienti colpiti da ictus dei territori di Rimini e Forlì, il reparto ha rimodulato l’attività riducendo di due posti letto la degenza ordinaria (da 12 a 10) e raddoppiando quelli dell’area semi-intensiva che sono passati da 4 a 8. Anche la dotazione tecnologica è stata potenziata e sono inoltre state allestite 4 nuove postazioni per l’osservazione breve intensiva. Ciò ha consentito di evitare il passaggio dei pazienti in pronto soccorso velocizzando al contempo la loro presa in carico. Il valore tecnologico complessivo dell’intervento effettuato è pari a 72 mila euro.

Piattaforma angiografica Neuroradiologia. Fin dall’inizio dell’epidemia il reparto di Neuroradiologia ha garantito una maggior attività interventistica legata alla centralizzazione primaria di tutti i pazienti colpiti da ictus ischemico dei territori di Rimini e Forlì che durante l’emergenza non avrebbero potuto svolgere la fase diagnostica negli ospedali di riferimenti, ottenendo anche in questo modo un miglioramento in questi mesi dell’efficienza del percorso stroke aziendale.

Radiologia. Nonostante l’emergenza e la mole di attività portata avanti, sono stati avviati i lavori di ristrutturazione dei locali destinati ad ospitare una nuova diagnostica TC attualmente in fase di aggiudicazione definitiva e il cui costo di acquisizione sarà superiore ai 500 mila euro.

Terza sala angiografica. Sono stati completati i lavori in una area contigua al blocco operatorio per l’installazione di una nuova apparecchiatura angiografica dedicata alle funzioni della Radiologia interventistica, della Chirurgia Vascolare e dell’attività di emodinamica della Cardiologia. Il letto radiotrasparente, con elevata capacità di carico, e la dotazione software dell’installazione è concepito espressamente per l’interventistica radiologica e cardiologica necessaria a questa destinazione d’uso. Il sistema Angiografico FD20 consente di ridurre la dose al paziente e i tempi dell’intervento con limitazione anche del trauma chirurgico, e ottenere immagini di elevata qualità necessarie agli scopi della sala secondo gli standard tecnologici più moderni. All'interno della sala angiografica sarà inoltre installato un apparecchio di anestesia dotato dello stesso monitoraggio dei parametri vitali della zona di osservazione. Il valore complessivo di acquisizione ammonta a 690.500,00 euro.

Pronto Soccorso. Appena possibile, sono ripresi a pieno ritmo anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso. I lavori che hanno richiesto un investimento pari a 1.770.019,77 euro di cui 40.000 per oneri della sicurezza, prevedono che la realizzazione dell’ampliamento del PS sia conclusa entro fine ottobre 2020. Una volta completata la costruzione del nuovo edificio, si passerà a ristrutturare anche la ‘vecchia’ area d’attesa e la zona dedicata all’osservazione breve intensiva. L’intervento, la cui conclusione è prevista entro maggio 2021, porterà maggiori spazi a disposizione, migliorando la situazione sia per i pazienti sia per i sanitari e l’attività stessa del Pronto Soccorso, elementi fondamentali fino a quando la struttura sarà operativa, in attesa della costruzione del nuovo ospedale di Cesena.

“Partendo con una disponibilità iniziale di 17 posti letto di terapia intensiva, – spiega il dottor Carlo Lusenti – nella fase più acuta dell’emergenza siamo arrivati a schierarne 31, mettendo a disposizione complessivamente al Bufalini 140 posti letto dedicati ai malati da coronavirus. Adesso in rianimazione non ci sono più pazienti covid, mentre sono ancora una ventina quelli ricoverati nel reparto post acuti. Tutto quello che con grande sforzo organizzativo, da parte di tutti, è stato fatto in parte è già passato. L’emergenza pare superata e l’attività ospedaliera sta procedendo. Ora guardiamo avanti e lavoriamo per consolidare percorsi e servizi anche in vista della realizzazione del nuovo ospedale. Il passato è passato, viviamo il presente concentrandoci sul futuro”.

 

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Può cominciare tutto con uno schiaffo, uno strattone o un insulto. Per poi rendersi conto di aver passato il segno. Prima una, due, tre volte. Poi sempre più spesso, fino a convincersi che la violenza sia un comportamento 'normale' o provocato dagli errori degli altri.
La violenza domestica contro le donne è un problema che ha importanti dimensioni, purtroppo anche aumentate durante il lockdown dovuto dall'emergenza Coronavirus . L' obiettivo prioritario è sempre quello di riuscire ad intervenire a protezione delle vittime, donne e molto spesso bambini, vittime di violenza assistita, anche aiutando gli autori delle violenze a cambiare. Se si vuole provare a frenare il preoccupante fenomeno, infatti, è fondamentale riuscire a modificare i comportamenti di chi usa la violenza come soluzione ai propri problemi, senza rendersi conto che la violenza è essa stessa un grande problema.  La Regione Emilia Romagna ha fortemente promosso la nascita di centri pubblici per il trattamento degli uomini che agiscono violenza contro le donne, collocati nell'ambito dei Consultori Familiari, denominati Liberiamoci dalla Violenza (LDV).

Liberiamoci dalla Violenza (LDV)  Ausl Romagna  è un centro istituito nel 2017 e gestito da un'istituzione pubblica, che intende fornire un percorso di accompagnamento al cambiamento per gli uomini. Alle sedi consultoriali possono accedere tutti gli utenti dell'Ausl Romagna, prenotando telefonicamente con le modalità indicate nella pagina dedicata al servizio

Presa in carico e trattamento di uomini autori di violenza di genre

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Un altro tassello verso la normalità del dopo Covid. Ha riaperto infatti oggi, all’Ospedale di Lugo, il reparto di Riabilitazione Intensiva dell’unità operativa “Medicina Riabilitativa” dell’ambito territoriale di Ravenna diretta dalla dottoressa Cinzia Lotta. L’attività del reparto era stata trasferita a Faenza nel periodo più duro dell’emergenza Covid ed ora torna nel Presidio di Lugo, per di più in una nuova sede che, grazie alla collaborazione della Direzione Medica di Presidio e della Direzione Tecnica Infermieristica, offre una migliore funzionalità e servizio agli utenti.

Si può dunque parlare di un vero e proprio nuovo Reparto, posto al terzo piano del Padiglione A, con camere di degenza ampie e bagni ristrutturati, con accessi facilitati e funzionali, ampi spazi riabilitativi al piano, quali palestre e studio di logopedia: una nuova logistica che permetterà un miglior e più articolato approccio al percorso riabilitativo di ciascun utente ricoverato.

Il Reparto è dotato di 14 posti letto dedicati alla degenza ordinaria, in cui vengono ricoverati pazienti affetti da disabilità di varia origine e gravità, tale da rendere necessaria la presenza medica 24 ore su 24, interventi di nursing specificamente dedicati e anch’essi articolati nell'arco delle 24 ore, e interventi riabilitativi intensivi interprofessionali fisioterapici, logopedici, neuropsicologici.

“La stessa equipe assistenziale/riabilitativa – spiega la dottoressa Lotta - assicura il percorso post-dimissione dei pazienti facilitando il loro rientro al domicilio con attivazione di proseguimenti ambulatoriali o domiciliari, assicurando la continuità ospedale/territorio, caratteristica peculiare dei percorsi riabilitativi”.

“Giorno dopo giorno assistiamo al progressivo ritorno alla piena funzione dell’ospedale di Lugo, in linea con quanto abbiamo sempre assicurato ai cittadini della Bassa Romagna – dichiarano il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il sindaco referente per le Politiche socio sanitarie dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Luca Piovaccari -. Da oggi torna all’‘Umberto I’ anche la Riabilitazione Intensiva e così sarà per tutti i reparti, fino al definitivo ritorno alla normalità. Teniamo a rivolgere un enorme ringraziamento a tutto il personale sanitario che sta portando avanti un lavoro straordinario per contrastare questa terribile emergenza”.

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Ancora solidarietà, e donazioni, per l’ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna. 

Alla presenza del direttore del Presidio Paolo Tarlazzi, del direttore della Pneumologia Carlo Gurioli e del dottor Gianluca Danesi, l’associazione culturale “Ravenna Centro Storico”, rappresentata dalla presidente Cecilia Menghi, dal vicepresidente Nicola Grandi e dalla consigliera Paola Tizzone, ha donato al reparto due sistemi di telemetria: una importante dotazione tecnologica del valore di circa 12.500 euro. Ha aggiunto inoltre una donazione in denaro di ulteriori tremila euro per ulteriori acquisti in favore dei pazienti.

A questa donazione si aggiunge quella dell’associazione culturale e sportiva “Quadrifoglio Ravenna”, che ha donato 50 mascherine per persone con disabilità linguistica, consegnate dalla presidente Carla Ciotti. “Quadrifoglio Ravenna” è un’associazione impegnata nella promozione dello sport e della cultura per persone affette da disabilità. Attiva sull’intero territorio Romagnolo, è particolarmente vocata a fornire competenze tecniche e strutturali della comunicazione visivo-spaziale attraverso un’adeguata formazione per la comunicazione con persone sorde,  sul posto di lavoro così come in qualsiasi ambito della vita quotidiana.

Due gesti molto importanti, e ai donatori sono andati i sentiti ringraziamenti della Direzione di Presidio e della Direzione Aziendale.

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L’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Forlì, diretta dal Dott Stefano Maitan , da oggi annovera tra i suoi medici un medico che ha ottenuto l' Abilitazione Scientifica Nazionale per ricoprire le funzioni di Professore di II Fascia nel settore concorsuale di Medicina, Disciplina Anestesiologia, il Dott Ruggero Massimo Corso. Molto positivi i giudizi della Commissione nazionale che gli ha assegnato tale abilitazione.

 

 Il Dott. Corso, Coordinatore Medico del Blocco Operatorio della UO Anestesia Rianimazione dell’Ospedale “G.B Morgagni - Pierantoni", già rappresentante per l’Italia alla Società Europea per la gestione delle vie aeree (European Airway Management Society), oltre che membro del comitato scientifico della medesima società, è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e relatore in numerosi congressi nazionali e internazionali. 

 

La sua attività di ricerca è incentrata prevalentemente sul controllo delle vie aeree nei diversi contesti clinici, sulla gestione perioperatoria dei pazienti affetti da sindrome delle apnee ostruttive del sonno e sulla organizzazione dei percorsi chirurgici.

 

 

 

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Il  Corso di Laurea in Infermieristica di Forlì, a partire dalla data odierna, si è trasferito dal padiglione Valsalva dell'ospedale di Forlì alla sede di  Via Pratella n. 12/14, sempre a Forlì.

I numeri telefonici del Corso non subiranno variazioni e le linee saranno attive a partire da venerdì 12 giugno.

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 In occasione dell' emergenza COVID - 19,  Bofrost Italia Spa , filiale di Forlì, ha donato  mille buoni spesa da trenta euro l 'uno ai  dipendenti del servizio sanitario  ed una somma di cinquemilacinquecento  euro  per  l'  ospedale  "Morgagni - Pierantoni " di Forli.  I  buoni per la spesa alimentare online verranno distribuiti a  medici, infermieri e professionisti, impegnati a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, che li potranno utilizzare per l’acquisto delle specialità surgelate dell’azienda.

 "Tutti i venditori  di Forli e i clienti  - spiegano Bruno Tassini, area manager Bofrost e Michel Gaiani, responsabile filiale Forli -   sono stati coinvolti ed hanno partecipato a questa raccolta fondi per l' ospedale forlivese e siamo lieti di manifestare, con questa donazione,  tutto il nostro sostegno e la più forte vicinanza agli operatori del servizio sanitario, in prima linea in questo periodo di pandemia."

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