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Articoli filtrati per data: Ottobre 2022

Dalla Regione le indicazioni organizzative alle Aziende sanitarie. Confermata la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antipneumococcico o antiCovid-19. Tra i destinatari della vaccinazione gratuita i cittadini di 60 e più anni, con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, donne in gravidanza, medici e operatori sanitari, persone dai 6 mesi ai 59 anni con patologie croniche ad elevato rischio di complicanze o ricovero correlati all'influenza - compresi i conviventi - e addetti ai servizi essenziali

Bologna - Emilia-Romagna pronta a partire da lunedì 24 ottobre con la campagna di vaccinazione antinfluenzale: a fissare la data di avvio, le indicazioni organizzative per la somministrazione del vaccino e la sorveglianza dell’influenza, la nota che è stata inviata alle Aziende sanitarie dalla Direzione generale dell’assessorato alle Politiche per la salute, sulla base delle disposizioni del ministero della Salute.  

A disposizione ci sono già 1.150.000 dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1.380.000 ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale anche se la persona si presenterà in ritardo, cioè oltre il 31 dicembre 2022.

Confermata la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antipneumococcico o quello antiCovid-19.

Poiché anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, la campagna punta a rafforzare ulteriormente l’offerta e innalzare la copertura per le persone ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (gravidanza) o esposizione lavorativa, con un duplice obiettivo: ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, gli accessi ai Pronto soccorso, evitando co-infezioni con il Covid. In particolare, si punta a raggiungere il 75% di copertura vaccinale nei cittadini dai 65 anni in su (fascia d’età per cui l’Emilia-Romagna è già al primo posto tra le grandi regioni italiane come percentuale di copertura), e comunque a confermarne il trend in aumento e le buone coperture vaccinali del personale sanitario.

“Continuiamo a tenere alta la guardia contro il Covid e a ribadire l’importanza della vaccinazione, ma al tempo stesso siamo pronti per avviare la campagna vaccinale antinfluenzale, fondamentale per proteggere i più fragili, a partire dagli anziani e dalle persone con patologie croniche- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Bisogna continuare a sensibilizzare i cittadini, e per questo come ogni anno la Regione metterà in campo una campagna di comunicazione rivolta a tutta la popolazione, in particolare a quella anziana. Altrettanto importante- chiude Donini- è la vaccinazione del personale sanitario, anche per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia”.  

Destinatari della vaccinazione gratuita

La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum; medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;  persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all'influenza (compresi i conviventi); addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell'ordine e protezione civile, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue. Su richiesta degli interessati, è prevista la gratuità anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.

Viene in particolar modo raccomandato alle Ausl il coinvolgimento delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili e persone vulnerabili per garantire la vaccinazione agli operatori e agli ospiti.

Vaccinazione a pagamento

Il vaccino potrà essere somministrato presso i servizi vaccinali regionali a pagamento su richiesta degli interessati a soggetti sani che rientrano nelle fasce d’età 7 anni - 59 anni, ma solo a condizione che venga prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie per le quali il ministero prevede l’offerta attiva gratuita.

In questi casi, trattandosi di prestazioni facoltative e non incluse nei Livelli essenziali di assistenza, si applica il pagamento di 22 euro a dose (comprensivo del costo del vaccino sostenuto dal servizio sanitario regionale).

I cittadini tra i 18-59 anni sani potranno essere vaccinati anche presso le farmacie convenzionate aderenti e la prestazione sarà a pagamento, secondo quanto previsto dall’accordo nazionale.

Dove vaccinarsi

A somministrare il vaccino saranno i medici di medicina generale aderenti alla campagna 2022-2023, i servizi di Igiene e sanità Pubblica, i servizi di Pediatria di Comunità; le farmacie convenzionate aderenti al progetto vaccinazioni antinfluenzali, che continueranno anche a vaccinare contro il Covid-19; mentre è ancora in corso la discussione sull’apposito tavolo di trattative per il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta. È ribadita la centralità dei professionisti nell’informare e promuovere negli assistiti e nei cittadini una migliore adesione alla vaccinazione. Viene inoltre raccomandato il coinvolgimento dei medici specialisti, in particolare i ginecologi e i professionisti sanitari, ad esempio le ostetriche, che possono proporre l’opportunità di vaccinarsi ai propri pazienti, alle donne in gravidanza o alle puerpere in fase di dimissione, se non ancora vaccinate.

Per quanto riguarda la vaccinazione da parte dei medici convenzionati aderenti, le Aziende sanitarie, per facilitare la somministrazione del vaccino, potranno valutare l’eventuale messa a disposizione di locali aziendali dove i suddetti medici possano partecipare alla campagna vaccinale, nel caso risultino reali difficoltà logistiche a garantire l’attività vaccinale presso i propri studi.

Rispetto alle vaccinazioni in farmacia, sulla base dell’accordo Regione/Associazioni di categoria delle farmacie convenzionate, che da tempo hanno offerto supporto nell’attività di somministrazione dei vaccini anti Covid-19 nella popolazione maggiorenne e di vaccini antinfluenzali nella popolazione non avente diritto alla prestazione gratuita, potranno ricevere il vaccino antinfluenzale direttamente in farmacia: i cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito della compilazione del modulo di triage pre-vaccinale, siano risultati idonei alla vaccinazione in farmacia (l’elenco delle farmacie aderenti, pubblicato sul sito della Regione, è in costante aggiornamento).

Vaccinazione del personale sanitario

Nella circolare dell’assessorato regionale alle Ausl si ribadisce come la vaccinazione antinfluenzale dei medici e di tutto il personale sanitario sia un’azione di assoluta rilevanza strategica per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione nelle comunità e garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia influenzale. Pertanto si considera opportuno consolidare quanto già sperimentato positivamente negli anni scorsi: coinvolgere attivamente i medici competenti; invitare in maniera capillare tutti gli operatori, fornendo informazioni sulla malattia e sul vaccino, sottolineando la particolare utilità di una protezione immunitaria in relazione al rischio di infezione durante l’assistenza, nonché il valore etico della stessa; coinvolgere attivamente gli operatori dei reparti che ricoverano persone ad alto rischio di complicanze per influenza; facilitare la vaccinazione mediante l’esecuzione presso i reparti ospedalieri o presso ambulatori con orari che favoriscano gli accessi; ricercare nuove modalità di intervento per ottenere l’adesione del maggior numero possibile di operatori sanitari anche con specifici eventi formativi/informativi.

Vaccinazione antipneumococcica

Non solo il vaccino antinfluenzale. La vaccinazione antipneumococcica viene offerta attivamente e gratuitamente in età pediatrica (nel corso del primo anno di vita), alle persone di qualunque età con patologie croniche che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie invasive da pneumococco e, dal 2017, alle persone che compiono 65 anni nell’anno in corso. Anche in questo caso i vaccini verranno consegnati dalle Aziende Usl ai medici di medicina generale, che potranno effettuare le somministrazioni durante tutto l’anno. È possibile la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con i vaccini contro lo pneumococco e con altre vaccinazioni, comprese quelle antiCovid-19.

Sul sito www.vaccino-antinfluenzale.it tutte le informazioni utili e i link per ulteriori approfondimenti

 

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 Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, il 20 ottobre promuove in oltre 100 strutture del network dei Bollini Rosa la settima edizione dell’(H)-Open Day dedicato alla salute delle ossa, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce.

RAVENNA (già esaurite le prenotazioni per Ravenna)

L’Ospedale di Ravenna, assieme alle oltre 100 strutture del network dei Bollini Rosa, aderisce all’iniziativa (H)-Open Day Osteoporosi offrendo servizi gratuiti ed integrati, grazie alla partecipazione dei professionisti sanitari delle Unità Operative di: Ortopedia e Traumatologia, Medicina Interna 2, Reumatologia, Endocrinologia e Medicina Interna 1.

Giovedì 20 ottobre dalle ore 9:30 alle ore 15:00, su prenotazione, presso l’ambulatorio 9 - Scala Azzura - 1°Piano, l’ortopedico e il medico internista offrono congiuntamente 20 esami diagnostici gratuiti di MOC ecografici e visite specialistiche per la valutazione dell’esame svolto. Per partecipare è richiesta la prenotazione obbligatoria chiamando il numero 0544-287399, da lunedì 17 a martedì 18 ottobre, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, fino ad esaurimento posti. Le pazienti al momento della prenotazione dovranno segnalare che intendono partecipare all’iniziativa “Open Day Osteoporosi”.

Inoltre, nella medesima giornata sarà allestito, presso il 1° piano-Scala Azzurra, un punto informativo dedicato e la proiezione di un videoclip, realizzato dai professionisti dell’U.O. Medicina Interna 1 e Strutture Semplici di Reumatologia e di Endocrinologia, dove presenteranno la storia naturale dell’osteoporosi nelle varie fasi della vita, le complicanze, il trattamento, gli stili di vita ed i consigli speciali per le donne in gravidanza.

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito www.bollinirosa.it/h-open-day-osteoporosi .

RIMINI (per la partecipazione  si consiglia l'utilizzo di smartphone o PC)

Anche l’Ospedale “Infermi” di Rimini, assieme alle oltre 100 strutture del network Bollini Rosa, partecipa all’(H)-Open Day Osteoporosi offrendo un incontro virtuale sulla piattaforma zoom promossa dall’U.O. Medicina Interna e Reumatologia, giovedì 20 ottobre dalle ore 9 alle ore 12, per affrontare assieme la tematica dell’Osteoporosi dal titolo: “Quello che vorresti sapere sull’Osteoporosi e che non hai mai chiesto”. Durante l’incontro sarà possibile rivolgere dei quesiti ai medici partecipanti. Per partecipare  potete collegarvi a https://us02web.zoom.us/j/83052602959?pwd=K1FDUjlJNUdybk9JZ2NKSk15SVRnUT09 oppure al link breve personalizzato: https://bit.ly/osteoporosirimini 


L’osteoporosi consiste in una condizione silente e asintomatica di deterioramento dell’architettura ossea e di riduzione della massa minerale, con conseguente aumento della fragilità dell’osso e maggior rischio di fratture spontanee o a seguito di traumi di minima entità. In Italia, stando ai dati del Report 2021 “The Scorecard for Osteoporosis in Europe” (SCOPE) dell’International Osteoporosis Foundation, si stima che il 23,4 per cento delle donne e il 6,9 per cento degli uomini con più di 50 anni abbiano questa patologia e, in totale, siano 4.359.000 gli italiani colpiti da osteoporosi, di cui il 79,8 per cento sono donne. .
“Obiettivo di questa iniziativa, giunta alla sua 7ª edizione, è sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione primaria, attraverso l’adozione di corretti stili di vita fin dalla giovanissima età e un corretto introito di calcio e vitamina D, secondo un’alimentazione equilibrata e adeguata”, commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. “Nell’ambito della prevenzione gioca un ruolo strategico anche la diagnosi precoce per impedire il verificarsi delle fratture da fragilità che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante dell’osteoporosi. Ecco perché l’(H)-Open Day di Onda è una valida occasione per offrire alla popolazione strumenti di prevenzione e sensibilizzazione su questa patologia”.
Fondazione Onda, dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento dei Bollini Rosa; il network, composto da 354 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
L’iniziativa gode del patrocinio di Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO), Società Italiana della Menopausa (SIM), e Società Italiana di Reumatologia (SIR), e del contributo non condizionante di SPA, Società Prodotti Antibiotici.

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Dopo il rinvio dell’iniziativa causa maltempo dello scorso 17 settembre, arriva sabato 15 ottobre  a Ravenna, la clinica mobile per la prevenzione del rischio cardio vascolare.

Clinica mobile per screening gratuiti ed educazione alla prevenzione in Piazza Kennedy. E’ l’appuntamento della tappa ravennate , sabato 15  ottobre, dell’iniziativa “Tieni in forma il tuo cuore”, il progetto per la prevenzione del rischio cardiovascolare avviato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2021, giunto alla seconda edizione.

Dalle ore 10 alle 18,  in Piazza Kennedy, medici ed infermieri dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, si dedicheranno all’interno di una clinica mobile composta da un automezzo attrezzato e gazebo, a diversi tipi di check-up gratuiti che non necessitano di prenotazione: la determinazione dell’assetto lipidico, tramite un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica. Questi test permetteranno di calcolare il punteggio di rischio cardiovascolare e valutare la carta del rischio dell’utente attraverso un algoritmo computerizzato. I cardiologi presenti forniranno la consulenza necessaria: i soggetti più a rischio saranno invitati a contattare il proprio medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, verrà garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio.

Al fine di favorire i cittadini ed evitare lunghe attese per l’esecuzione dei check-up, si consiglia di presentarsi per l’accettazione in anticipo rispetto all’avvio dell’iniziativa. Il personale presente provvederà ad assegnare sulla base dell’ordine di arrivo, l’orario in cui eseguire gli esami previsti.

Contemporaneamente saranno presenti operatori sanitari del Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna per promuovere le  buone pratiche su attività fisica, alimentazione sana e stop al fumo e rispondere alle domande dei cittadini sugli stili di vita sani che aiutano a mantenere in buona salute il sistema cardiovascolare.

Tutte le informazioni sul sito della Regione: https://regioneer.it/tieninformacuore

I fattori di rischio cardiovascolare e la loro diffusione in Romagna

In Romagna la prevalenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione adulta (18-69 anni) è pari al 4,7% (3,8% Forlì, 4% Ravenna, 4.9% Cesena e 5,2% Rimini, quest’ultimo in linea con le stime regionali).  Se si considera la popolazione con più di 70 anni, a livello aziendale la prevalenza raggiunge il 32%, valore in linea con quello regionale.  

Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita, (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.

In Romagna, nella popolazione 18 – 69 anni di età, il 20% soffre di ipertensione (il 21% degli ipertesi è completamente sedentario, il 45% consuma meno di 3 porzioni di frutta e verdura al giorno e il 69% è in eccesso ponderale); il 31% ha alti livelli di colesterolo nel sangue (tra gli ipercolesterolemici il 16% è completamente sedentario, il 47% consuma meno di 3 porzioni di frutta e verdura e il 56% è in eccesso ponderale; il 4% soffre di diabete ( tra questa il 31% fuma sigarette, il 25% ha uno stile di vita sedentario, il 18% consuma alcol in modo potenzialmente rischioso per la salute, il 76% è in eccesso ponderale); il 42% è in eccesso ponderale; il 30% è in sovrappeso e il 12% presenta obesità. Solo il 12% dei romagnoli mangia giornalmente frutta e verdura a livelli raccomandati (5 o più porzioni); il 27% degli adulti è parzialmente attivo in quanto pratica attività fisica nel tempo libero ma a livelli inferiori di quelli raccomandati dall’OMS, mentre circa 1 adulto su sette (14%) è completamente sedentario. Fonte: Profilo di Salute Ausl Romagna 2021 stilato dal Dipartimento di Sanità Pubblica

 

Come ridurre il rischio

scegli una dieta sana e mantieni il peso ideale. Frutta e verdura: 5 porzioni al giorno, meglio se di colore diverso e di stagione. Farai il pieno di vitamine, fibre, sali minerali ed acqua. Più legumi: Fagioli, piselli, ceci, lenticchie, usali sia freschi che secchi per preparare primi o secondi piatti ed altre preparazioni; sono un’ottima alternativa alle proteine animali. Alterna le fonti proteiche: scegli più volte a settimana il pesce, sia fresco che surgelato, meglio se azzurro e tra le carni prediligi quelle magre come pollo, tacchino e coniglio…è preferibile la cottura alla piastra o al vapore. Preferisci olio extravergine d’oliva per condire i tuoi piatti. Inserisci nella tua alimentazione prodotti integrali ricchi di fibre, come pane, pasta, cereali e farine. Limita il consumo di salumi e formaggi, spesso molto ricchi di grassi e sale. Modera l’assunzione di dolci e di bevande zuccherate. Riduci l’aggiunta di sale nei piatti, per insaporire i tuoi piatti utilizza spezie ed erbe aromatiche. Consuma bevande alcoliche con moderazione e preferibilmente durante i pasti.

non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi e i benefici iniziano subito

Pratica esercizio fisico in modo regolare e moderato per almeno 30 minuti al giorno; cerca di essere più attivo: scegli la bicicletta invece che la macchina per i piccoli spostamenti, utilizza le scale, passeggia all’aria aperta; considerando il tuo stato di salute, valuta col tuo medico di fiducia se praticare attività più intense, come camminate a passo veloce, nuoto e sport più volte a settimana. Inserisci nella settimana almeno 2 sedute di esercizi muscolari come stretching, yoga, flessioni..; stai seduto il meno possibile e ciclicamente prova ad aumentare il livello della tua attività fisica. Smetti di fumare, otterrai benefici immediati. Dopo un anno, il rischio di malattie cardiovascolari si dimezza e progressivamente si riduce negli anni successivi. È dannoso sia il fumo attivo che quello passivo.

controlla regolarmente e presta attenzione a: una pressione arteriosa superiore a 140/90 mm Hg; un valore di glicemia uguale o superiore a 126 mg/dl a digiuno; un valore di “colesterolo cattivo” (LDL) nel sangue superiore al normale range previsto dal laboratorio; un peso corporeo superiore a quello indicato per la tua età e statura.

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Sabato 5 novembre 2022 a Ravenna, presso l'Ospedale Santa Maria delle Croci - Aula Magna 'Omero Triossi’, Viale Randi 5, si terrà il convegno:

La migliore gestione delle infezioni nella pratica pediatrica ambulatoriale e ospedaliera

Dal dato di prescrizione ai protocolli condivisi

Il Convegno rientra nel programma di incontri di formazione organizzati dai Pediatri Ospedalieri e Pediatri di famiglia dell’Azienda AUSL della Romagna.
La partecipazione è estesa a tutti i pediatri interessati della Regione Emilia Romagna.

RESPONSABILI SCIENTIFICI
Federico Marchetti, Carlo Biagetti, Fabio Pieraccini, Enrico Valletta, Gianluca Vergine, Marcello Stella

ISCRIZIONE
L’iscrizione avviene tramite collegamento al portale GRU, codice corso 35334.1

Di seguito il link per gli operatori dell’AUSL Romagna
https://portale-gru.progetto-sole.it/exec/

Provider AUSL della Romagna

Crediti ECM: 4 (quattro)

La partecipazione al Convegno è gratuita.

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Il dottor Davide Melandri, Direttore del Centro Grandi Ustionati/Dermatologia Cesena  e Forlì e della Banca della Cute Regione Emilia Romagna, sarà presidente del 59° Congresso Nazionale ADOI “La dermatologia oltre la pelle, un approccio clinico integrato”, che si terrà a Riccione, presso il PalaRiccione (Palazzo dei congressi di Riccione), dal 26 al 29 ottobre 2022.
Il programma scientifico è mirato a valorizzare tutta la dermatologia ospedaliera italiana. In questo Congresso, che segna finalmente il ritorno a una normalità a lungo e intensamente desiderata, si conta di alimentare ulteriormente i tradizionali rapporti di collaborazione e di reciproco sostegno con gli altri gruppi e società scientifiche di area dermatologica, in un’ottica di integrazione, inclusione e multidisciplinarietà.

Per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a consultare il sito https://riccione2022.congressiadoi.it/

PRESIDENTE ESECUTIVO DEL CONGRESSO

Davide Melandri

PRESIDENTE ONORARIO

Giorgio Landi

CO PRESIDENTI

Michela Tabanelli

Andrea Conti

Ignazio Stanganelli

 

L’Evento verrà accreditato presso il Ministero della Salute per Medico Chirurgo. Discipline: ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA; DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA; MALATTIE INFETTIVE; MEDICINA INTERNA; ONCOLOGIA; PEDIATRIA; REUMATOLOGIA; CHIRURGIA GENERALE; CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA; MEDICINA GENERALE (MEDICI DI FAMIGLIA)

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Via M. Pietravalle, 11 – 80131 Napoli

tel. 0815456125

www.eubea.it – segreteria@nazionaleadoi2022.it

 

 

In allegato il programma da scaricare

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E’ stato inaugurato oggi il nuovo reparto di Neuropsichiatria Infantile di Rimini in presenza di Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia Romagna, Jamil Sadegholvaad, Sindaco di Rimini Tiziano Carradori, Direttore Generale Ausl Romagna, Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna, Francesca Raggi, Direttore Medico dell’Ospedale Infermi di Rimini, una rappresentante della Direzione Infermieristica e Tecnica Ausl Romagna, Andrea Tullini, Direttore Dipartimento Salute Mentale RN, Cinzia Giulianelli, Responsabile S.S. NPI, Marco Sergiani Coordinatore Infermieristico NPI, Enrico Sabatini, Direttore U.O. Attività Tecniche, Fabio Scala, Presidente Associazione Nuovi Sguardi Onlus.

“L’apertura di questo nuovo reparto –  ha sottolineato Raffaele Donini, Assessore regionale alle Politiche per la salute - è una delle risposte che la Regione Emilia-Romagna sta dando per affrontare le gravi situazioni di sofferenza e di psicopatologia che investono i preadolescenti e gli adolescenti oggi. Le nostre analisi mostrano un quadro complesso, che richiede un urgente intervento. Proprio per questo abbiamo impostato un piano di intervento che coinvolge tutte le Aziende sanitarie della nostra regione e di altre regioni italiane, per costruire percorsi facilitati ed efficaci e che rispondano ad un bisogno di salute dei nostri ragazzi e ragazze. Ed è’ proprio in questa direzione che vanno i servizi che oggi inauguriamo.”

"Pur in una fase difficilissima della sanità italiana – ha dichiarato Jamil Sadegholvaad,  Sindaco di Rimini  - va avanti con forza quel progetto di servizi sanitari eccellenti e integrati portato avanti dalla Regione insieme all'Ausl Romagna e agli Enti locali. Rimini si conferma polo di tutto ciò che ruota intorno alla cura della natalità e dell'infanzia, affermando nella concretezza il senso di una programmazione moderna e soprattutto mai ferma, dinamica, capace di interpretare i problemi e le soluzioni di una società in cui il ciclone Covid ha messo in crisi molti dei pilastri sui quali poggiava in precedenza il Servizio Sanitario Nazionale."

“Questa inaugurazione – ha precisato Tiziano Carradori,  direttore generale dell’Ausl Romagna – non è che un altro tassello sui servizi al territorio che il servizio sanitario e sociale di questa terra è riuscito a realizzare, grazie anche alle proficue sinergie instaurate con le comunità. Inoltre il tema della salute mentale risulta particolarmente importante ed attuale, soprattutto per l’incremento di casi cui abbiamo assistito in questi ultimi anni”

 “Nell’ambito del disegno di sistema Romagna –  ha spiegato la dottoressa Francesca Raggi, direttrice dell’Ospedale di Rimini -  all’Ospedale polispecialistico “Infermi” di Rimini è stata assegnata la vocazione distintiva di centro di riferimento per l’area materno infantile.In tale logica, l’Ospedale accoglie l’unica sede aziendale della chirurgia pediatrica, dell’oncoematologia pediatrica e un piccolo reparto di Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la cui degenza è stata finora collocata al piano terra del padiglione Flaminio, con una dotazione di 2 posti letto di degenza ordinaria e 1 di DH. Il ricovero presso tale reparto, particolarmente se conseguente a condizioni di emergenza-urgenza, ha lo scopo di consentire al minore un distacco dagli stressors dell’ambiente di origine (es.: famiglia, scuola, coetanei), con obiettivo di risoluzione della fase acuta di crisi. In virtù di ciò la peculiarità del Reparto della Psicopatologia dell’Adolescenza è quella di attuare un ricovero in assenza del caregiver, per favorire l’osservazione e l’inquadramento diagnostico. I criteri clinici di inclusione sono legati alla necessità di approfondire da un punto di vista diagnostico ed impostare o aggiornare eventuali trattamenti farmacologici in merito a specifici quadri clinici, quali ad esempio: esordi psicotici, disturbi d’ansia/disturbi depressivi/disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo con mancata risposta a terapie già avviate, disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta, gesti autolesivi fino a tentativi suicidari.”

 Negli ultimi anni si è evidenziato un rilevante incremento delle richieste di diagnosi e intervento per disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, e ad un rapido cambiamento nella tipologia di utenti e famiglie e dei loro bisogni. In nessuna altra area della medicina si è assistito ad un aumento degli accessi ai servizi così rilevante, che in meno di dieci anni ha portato quasi al raddoppio degli utenti seguiti nei servizi di NPIA e ad una prevalenza trattata due volte superiore a quella di una delle più comuni patologie pediatriche, l’asma infantile; 4 volte superiore a quella dei servizi di salute mentale adulti; 8 volte superiore a quella dei servizi per le dipendenze patologiche; 20 volte superiore a quella dell’area psicologica dei consultori. L’analisi dell’andamento degli accessi in Pronto Soccorso e dei ricoveri con diagnosi NPI, presso i reparti di Psichiatria, Pediatria e NPI, per pazienti 0- 17 anni compiuti, realizzata a cura del Controllo di Gestione aziendale, ha confermato l’incremento per gli anni 2018- 2021.

Il trend del periodo evidenzia un incremento degli accessi in PS, al netto del brusco calo durante il 2020, determinato dalla pandemia. Tale fenomeno emerge chiaramente osservando la pronta ripresa nell’anno 2021.L’andamento dei ricoveri risulta eterogeneo sui diversi territori aziendali, mostrando un differente impegno percentuale delle discipline di Pediatria e Psichiatria, oltre alla Neuropsichiatria infantile, che è presente solo sull’ospedale di Rimini.A completamento del quadro di fabbisogno per la popolazione romagnola, è stata indagata la mobilità passiva nel triennio di riferimento per i ricoveri nella disciplina di Neuropsichiatria infantile: dalle estrazioni effettuate risulta rappresentare il 4% del totale dei ricoveri per la stessa disciplina, concentrati in massima parte presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

 “A seguito dell’analisi dei tassi di ospedalizzazione nazionali e locali per i disturbi NPI – ha proseguito la dottoressa Raggi -  la Direzione Aziendale ha deciso di procedere all’ampliamento della suddetta struttura, incrementando la dotazione di posti letto da 2 a 6, prevedendo un percorso di presa in carico dei minori da tutti i territori aziendali, in collaborazione con le psichiatrie e le pediatrie in rete. Al fine di fornire una risposta tempestiva all’esigenza di incrementare la capacità di accoglienza, è stata individuata l’area ospedaliera precedentemente occupata dal reparto di Chirurgia Pediatrica, presso il primo piano dell’edificio “Monoblocco”, per una superficie totale pari a circa 370 mq. Tale idea ha consentito di disporre nell’immediato di 6 posti letto, prevedendo tuttavia alcuni interventi di adeguamento necessari a garantire la sicurezza della specifica tipologia dei pazienti, quali ad esempio: sostituzione delle cinghie con motore elettrico per apertura e chiusura delle tapparelle messa in sicurezza dei radiatori e dei controsoffitti, sostituzione delle porte di accesso alle camere di degenza con porte ad anta unica rinforzata, installazione di sistema di videosorveglianza e protezione di tutti i quadri elettrici, etc.

Il nuovo reparto sarà dotato di stanze singole, un spazio adibito alle attività educative, al lavoro di gruppo e individuale, uno spazio adibito al consumo dei pasti e/o merende e una stanza dedicata ai pazienti che afferiranno in regime di DH.

La spesa complessiva dell'intervento ha totalizzato indicativamente € 220.000 di manutenzione straordinaria e di 15.000€ di arredi. Un aspetto estremamente rilevante è rappresentato dal potenziamento di professionisti richiesto in termini di personale infermieristico e di educatori professionali. Gli infermieri sono passati infatti da 6 a 13, mentre gli educatori professionali da 2 unità a 3. “

LE DONAZIONI

Il progetto ha visto il coinvolgimento di più associazioni, di seguito indicate, che continuano a supportare le attività dell’Unità Operativa, grazie al volontariato e a donazioni liberali.In particolare, l’Associazione Nuovi Sguardi Onlus, nata da genitori di pazienti presi in carico presso la NPI, ha partecipato con donazioni di arredi e complementi, del valore complessivo di circa 10.000€.All’umanizzazione del reparto hanno partecipato anche l’Associazione Rimini Smoke box e l’Associazione “Svalvolati dell'Adriatico”, che continuerà ad organizzare eventi per continuare a contribuire all’allestimento delle camere di degenza.È stato realizzato anche uno spettacolo di raccolta fondi, realizzato dalla Compagnia teatrale dilettantistica i Komodos, con il supporto organizzativo dell'Associazione Nuovi sguardi presso il Teatro degli Atti di Rimini. Infine il Rimini calcio, che ha partecipato con una erogazione liberale e la donazione di 3 televisori, ha espresso la disponibilità a continuare a supportare il progetto.

Il coinvolgimento delle associazioni e dei privati porta certamente un valore aggiunto prezioso all’intervento pubblico con un supporto concreto alla realizzazione del programma, ma accresce soprattutto la visibilità del progetto, promuove la sensibilizzazione della popolazione alle psicopatologie dell’infanzia e dell’adolescenza e accresce il senso di appartenenza al nostro sistema sanitario, inteso sempre più come bene comune.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 3 al 9 ottobre (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo).Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.045 positività (34.9%) su un totale di 20.176 tamponi (molecolari e antigenici). Questa settimana si registra un incremento delle nuove positività in termini assoluti (+1.503) e percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in aumento rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 159 pazienti, tra questi 3 sono in terapia intensiva

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All’ospedale di Lugo due nuovi incarichi di direzione per la guida di altrettante strutture complesse che rivestono un ruolo chiave sul fronte della medicina ospedaliera.

La Direzione generale ha nominato il dottor Fabio Ansaloni a capo dell’Unità Operativa di Radiologia e il dottor Nicola Fabbri, alla direzione dell’Unità Operativa di Chirurgia generale.

Già in servizio all’U.O. di Radiologia di Lugo dal maggio 2019 e con un incarico di Direttore f.f. attribuitogli nel febbraio 2020, con la nuova nomina il dottor Fabio Ansaloni è ora direttore della U.O. di Radiologia dell’ospedale di Lugo. Nato a Lugo, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso l’Università degli Studi di Bologna nel 2000, si specializza in Radiodiagnostica nel 2004. La sua carriera professionale inizia a Bologna nel febbraio 2005 presso l’Unità Operativa di Radiologia del Policlinico S. Orsola ( (sezione Radiologia Pediatrica). A giugno 2005 viene assunto presso il presidio ospedaliero di Ravenna come dirigente medico di Radiodiagnostica dove, dal 2013, svolge anche il ruolo di responsabile della qualità. Nel 2018 ha contribuito alla stesura della Procedura Aziendale sull’esecuzione di indagini di risonanza magnetica nei pazienti portatori di dispositivi cardiaci e ha partecipato in qualità di docente ai relativi corsi di formazione nei presidi ospedalieri di Ausl Romagna. Da dicembre 2019 è titolare di un incarico qualificato denominato “ Diagnostica cardio-radiologia TC-RM”. Sempre nel 2019 inizia a svolgere la propria attività presso il presidio ospedaliero di Lugo. Nel 2020, con l’emergenza Covid si è occupato della riorganizzazione delle attività ambulatoriali: nella fase I garantendo l’esecuzione delle prestazioni urgenti, oncologiche e non procrastinabili; nella fase II, riorganizzando la ripresa di tutta l’attività per esterni in modo da garantire il distanziamento tra i pazienti e la sicurezza degli utenti e degli operatori.  Successivamente, al fine di recuperare nella fase post pandemica le indagini radiologiche ordinarie sospese, ha promosso all’interno della U.O. di Lugo l’attività aggiuntiva serale. Sempre nel 2020 ha sostenuto per la Radiologia di Lugo ( esteso poi a tutto l’ambito di Ravenna) l’introduzione del portale di ritiro “ on-line” dei referti e della documentazione radiologica, utilizzabile anche per i pazienti che non erano in possesso del Fascicolo Sanitario Elettronico. Svolge prevalente attività nel campo delle alte tecnologie ( TC e RM), con particolare riferimento ai distretti toraco-addominale, specie in campo oncologico e di urgenza-emergenza, alla patologia cardio-vascolare, muscolo scheletrica e gastroenterologia.

Nicola Fabbri, si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1991, all’Università di Ferrara, sua città d’origine e consegue la specializzazione in Chirurgia Generale nel 1997, dopo aver svolto attività di ricerca e chirurgica negli Stati Uniti (Cleveland Ohio) presso il “Departments Of Colorectal Surgery and Patology”, in qualità di Research Fellow. Dal luglio 1998, presta servizio, in qualità di Assistente Chirurgo di Chirurgia Generale, presso l’ospedale di Stato della Repubblica di San Marino, indirizzando in particolare i propri interessi professionali verso una chirurgia generale ad indirizzo oncologico, soprattutto gastro-enterico. Approda in Emilia Romagna all’Ausl di Ferrara nel 2002, sviluppando competenze nella chirurgia oncologica e nella chirurgia proctologia. Arriva all’ospedale Bufalini di Cesena nel 2005, rivolgendo la sua attività anche alla chirurgia d’urgenza e dei traumi maggiori, oltre che allo svolgimento di interventi chirurgici di interesse toracico, vascolare, urologico che ad indirizzo oncologico avanzato, soprattutto con tecnica chirurgica laparoscopica. E’ stato componente per l’Ausl di Cesena per  l’attività di prelievo di rene e, dall’agosto 2011, è  responsabile chirurgo del percorso per lo screening del cancro del colon-retto. Nel 2012 diventa responsabile del percorso chirurgico-oncologico delle neoplasie del tratto gastroenterico che prevede la pianificazione del percorso diagnostico-terapeutico multidisciplinare e la presa in carico dei pazienti affetti da malattia oncologica. Nell’ottobre 2016 consegue il Diploma di Istruttore Nazionale “Advanced Trauma Life Support (ATLS), ottenendo l’abilitazione all’insegnamento a livello nazionale delle tecniche avanzate nel campo dei traumi maggiori. Nel 2017 diviene direttore f.f. dell’U.O. di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’ospedale di Cesena, esperienza ed incarico che ripete dall’ottobre 2020 al maggio 2021. Nel 2012 e nel 2019 gli viene conferito un incarico professionale qualificato (IPQ) rispettivamente sull’organizzazione dei percorsi di chirurgia oncologica e sui percorsi di gestione dell’urgenza chirurgica e della chirurgia del trauma.

Nel dicembre 2021 altro incarico dirigenziale di alta specializzazione (AP) denominato chirurgia del politrauma grave e percorsi di centralizzazione e step-down, afferente alla U.O. di chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale di Cesena.

Nella sua carriera ha svolto attività di docenza e tutoraggio per gli studenti del corso universitario di medicina e chirurgia, per gli specializzandi di chirurgia generale e per gli studenti di scienze infermieristiche.

 

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Sbarca anche a Forlì, il progetto Aiutaci a crescere, regalaci un libro, della libreria Giunti di Cesena, grazie al contributo della Cooperativa Formula Servizi.
Stamattina sono stati consegnati 110 volumi alla Pediatria di Comunità dell’Ausl Romagna ambito di Forlì, nell’ambito di una cerimonia di consegna della donazione in presenza della Direttrice di UO Giovanna Indorato con la sua equipe, di Mirna Foschi della libreria Giunti di Cesena, della Presidente di Formula Servizi Antonella Conti e di alcune consigliere.
Quest’anno - spiega Mirna Foschi della Libreria Giunti al Punto di Cesena, promotrice dell’iniziativa - grazie all’appoggio importante dato da Formula Servizi, è stato possibile estendere il progetto all’ambito pediatrico di Forlì . Siamo ormai alla tredicesima edizione del nostro progetto finalizzato a promuovere la lettura fin dalla tenera età, anche con l’aiuto dei pediatri e anche quest’anno, siamo riusciti a donare sia alla Pediatria di comunità di Cesena che a quella di Forlì.
“Siamo davvero grati per questa donazione alla Libreria Giunti, - dichiara Giovanna Indorato Direttrice della Pediatria di Comunità – e a Formula Servizi. I libri donati saranno a disposizione dei bambini che si recheranno in Pediatria di Comunità e chi di loro vorrà potrà portare con sé il libro a casa e condividere la lettura con la famiglia –Desideriamo da sempre promuovere l’accesso alla lettura come atto di buona salute in quanto l’accesso alla lettura rientra nelle cure primarie dell’infanzia. E’ riconosciuto come la lettura nelle primissime fasce di vita favorisca il crescere della curiosità, sviluppa l’immaginazione e la creatività, favorendo la comprensione di sé stesso e il mondo che lo circonda. La condivisione con i genitori, inoltre, pone le basi per un’ottima relazione tra madre e bambino ed una genitorialità responsiva”.
Questi libri rappresentano per noi l’opportunità di sentirsi parte attiva delle comunità dove lavoriamo e dove risiedono tante nostre lavoratrici e lavoratori - afferma Antonella Conti, presidente di Formula Servizi -. La lettura è senz’altro un intrattenimento dal grande potenziale educativo per i bimbi e per le loro famiglie, ne abbiamo avuto conferma dal personale che opera con grande professionalità in questo prezioso distretto pubblico, le pediatrie di comunità, un fiore all’occhiello del dell’ASL Romagna.
L’Azienda USL ringrazia la Libreria “Giunti al Punto” di Cesena, rappresentata dalla storica libraia Mirna Foschi, che con il suo proverbiale entusiasmo, consolida la sua collaborazione al progetto di promozione della lettura in età pediatrica, coinvolgendo anche realtà del tessuto sociale locale e le tante persone che hanno scelto di donare, contribuendo ad incentivare la presenza dei libri nei luoghi cura.

 

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Si è tenuto a Rimini, nelle giornate del 7 e 8 Ottobre, il primo Corso Nazionale della società Italiana di Deglutologia (SID).

Il corso è stato organizzato dal Dr. Daniele Farneti, responsabile del Servizio di Audiologia Foniatria della UO di ORL dell’Ospedale di Rimini, diretta dal Dr. Marco Trebbi, in collaborazione con la Prof.ssa Elisabetta Genovese dell’Università di Modena Reggio Emilia.

Il Corso, dal titolo “I disturbi di Alimentazione e Deglutizione in età pediatrica: quale futuro nella gestione integrata Ospedale-Territorio”, ha visto coinvolti rappresentanti delle istituzioni sanitarie ospedaliere e territoriali, anche della AUSL della Romagna, ed una rappresentanza della Regione Emilia Romagna che ha avviato, dopo una specifica sensibilizzazione partita dalla nostra realtà territoriale (che da decenni coltiva una vocazione distintiva nell’area materno infantile), un tavolo regionale sulla tematica oggetto del corso.

I disturbi di alimentazione e deglutizione (difficoltà ad assumere alimenti per bocca) rappresentano un problema emergente in ambito sanitario in tutte le fasce d’età, poiché si accompagnano a complicanze infettive sulle basse vie respiratorie (dovuta a frammenti di cibo che le invadono) e malnutrizione (da riduzione dell’introito alimentare), con una corrispondente riduzione della qualità di vita dei pazienti ed un aumento della spesa sanitaria (per ricoveri e cure). Nei bambini si accompagna anche ad un ridotto accrescimento e al rifiuto del cibo.

Pazienti con tale problematica, ma soprattutto i bambini, richiedono un’attenzione particolare ed una presa in carico sanitaria che coinvolge più figure professionali (team interdisciplinare) in ambito medico, riabilitativo ed assistenziale. Il tutto finalizzato ad evitare complicanze e garantire un maggior benessere al bambino e alla famiglia.

Al Corso hanno anche preso parte tutti rappresentanti del Team interdisciplinare (fra cui alcuni ospiti internazionali dall’Olanda, Brasile e Oregon – USA), molti a rappresentanza di società scientifiche, categorie professionali ed una rappresentanza di associazioni di pazienti, attraverso interventi preordinati e Tavole rotonde che hanno fornito, ai discenti, una visione esaustiva ed aggiornata non solo delle più attuali evidenza mediche, di cura e di riabilitazione ma una prospettiva di confronto e discussione sulla riorganizzazione delle strutture sanitarie alla luce delle attuali sfide che  vengono richieste dalle più attuali disposizioni legislative.

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