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Articoli filtrati per data: Aprile 2022

Si è svolta oggi la cerimonia di consegna degli "Attestati di riconoscimento" e ringraziamento alle Associazioni di volontariato che hanno prestato servizio all'Hub Fiera e al Padiglione Vallisneri dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, a seguito della campagna vaccinale contro il Covid-19. Centinaia i partecipanti.Sono intervenuti il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, l'assessore Rosaria Tassinari, il Prefetto di Forlì e Cesena Antonio Corona, autorità cittadine. Erano presenti il dottor Andrea Galeotti,  responsabile della Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Ausl Romagna-  Forlì, il dottor Francesco Sintoni, direttore ad interim del distretto socio sanitario di Forlì, Michela Dassani, referente Ausl per le Associazioni di volontariato, Emilia Biguzzi, coordinatrice Igiene Pubblica di Forlì, i referenti delle vaccinazioni  Casadei Laura, Chiara Di Vito, Filippo Zanotti, Donatella Cocchi, Romana Biserni e la referente amministrativa, Annalisa Dall'Agata.

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Venerdì, 08 Aprile 2022 17:22

Le uova di Ail per la Pediatria di Forlì

 Le colorate Uova di Pasqua di Ail Forlì-Cesena, anche quest’anno sono arrivate in Pediatria a Forlì. Infatti, Ascom Confcommercio Forlì  ha scelto, per il terzo anno consecutivo, di donare ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria di Forlì - diretta dal dottor Enrico Valletta - l’uovo di cioccolato dell’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Sezione di Forlì-Cesena.

"Un gesto di solidarietà al quadrato che si rinnova dimostrando nuovamente come è semplice generare il bene facendo del bene. Con il generoso gesto di solidarietà di Ascom Confcommercio Forlì, ricordiamo che la nostra campagna di raccolta fondi “Uova di Pasqua Ail 2022” continua Le nostre uova di cioccolato si possono richiedere nella nostra sede a Forlì in viale Roma 88 e nei vari Punti di Solidarietà che ci sostengono".

Per prenotazioni e consegne a domicilio contattare i numeri 0543 782005, 3313280989 oppure scrivere alla email info@ailforlicesena.it, o visitare il sito www.ailforlicesena.it.

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Il Nosocomio dedicato alla memoria di Sua Maestà Umberto I, inaugurato il 21 ottobre 1900, sostituì il vecchio Ospedale Infermi collocato nel centro della città. Il vecchio Ospedale, giudicato in varie occasioni obsoleto e non in grado di rispondere alle richieste della cittadinanza, indusse le autorità amministratrici del territorio lughese a recuperare la somma necessaria per la costruzione di un Ospedale capace di rispondere alle esigenze di una comunità in crescita.

Per la realizzazione dell’opera edilizia fu indetto un concorso, che raccolse l’adesione di sedici progetti. La commissione scelse il progetto “le barche sono i veri ospedali del futuro”, presentato dall’Ing. Pellegrino Piana di Bologna e dal Dott. Giuseppe Ballotta, ma il progetto fu messo in discussione e la Commissione Cassa per la fabbrica dell’Ospedale appoggiò il progetto dell’Ing. Emilio Speroni.

Negli anni, in seguito all’incremento degli spazi dedicati alla cura, sono aumentati gli edifici legati al complesso originario, modificandone parzialmente la forma anche se la struttura iniziale risulta ancora riscontrabile.

Nel 2003 sono stati effettuati importanti lavori di riqualificazione e alcuni artisti contemporanei romagnoli, invitati dalla Direzione Ospedaliera, hanno donato all’Ospedale i loro dipinti rendendo maggiormente gradevoli e accoglienti i locali rinnovati, realizzando una vera galleria d’arte contemporanea.

Il percorso espositivo che ha preso forma dalle donazioni, a cui è dedicato il catalogo “ConfortArte, pittori e scultori per l’ospedale di Lugo”, conta di circa sessanta pezzi.

Curiosità: L’ex Ospedale di Cesena, oggi Istituto Superiore Pascal Comandini, fu costruito dall’Architetto Emilio Speroni tra il 1908 e il 1911. L’ingresso presenta uno scalone simile a quello dell’Umberto I.

Bibliografia: Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 28 marzo al 3 aprile (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 7.750 positività (27.0%) su un totale di 28.873 tamponi (molecolari e antigenici). Per la quarta settimana consecutiva si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+616) che percentuali. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid ancora in crescita rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 209 pazienti, mentre è in calo il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che sono 3.

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Un ecografo portatile donato dal Distretto 2072 e dai Rotary Club di Forlì al dipartimento di Cure primarie Forlì- Cesena, destinato alla diagnosi precoce di patologie dell’anziano fragile a rischio di ospedalizzazione, ospite di casa residenza anziani (CRA). Si tratta di un ecografo costituito da una sonda tascabile e soprattutto senza fili, che si interfaccia con un tablet e permette pertanto di operare in modo più agevole e semplificato, consentendo al personale medico di fare una diagnosi tempestiva in bed site, durante le visite domiciliari e in ambulatorio. La donazione del Rotary arricchisce e completa un progetto avviato a Forlì nel 2021 per l'intercettazione dell’anziano fragile ospite di casa residenza anziani . Lo scopo del progetto è di intercettare i pazienti ospiti di CRA prima del ricorso a strutture di emergenza o a ricoveri ordinari; facilitare la presa in carico rapida per obiettivi, integrando il modello territoriale di cura; sviluppare percorsi appropriati. Il medico di medicina generale/medico di struttura o il medico di PS nel caso di accesso in ospedale e rientro in CRA possono richiedere l'intervento del geriatra in struttura. E’ stato ampiamente dimostrato che l’approccio multidisciplinare e un sistema a rete di servizi per malati anziani e polipatologici sono in grado di ridurre il ricorso a ricoveri ordinari ospedalieri, di ridurre la durata e la frequenza dell’ospedalizzazione, di migliorare la funzionalità e qualità di vita dei malati, permettendo una continuità di cura nella gestione domiciliare e in struttura territoriale. L'utilizzo della tecnica ecografica in modo semplice e maneggevole facilita il mantenimento della persona in struttura, arricchisce di elementi clinici importanti il progetto di cura, evitando il ricorso all'ospedale. A ciò consegue un contributo fondamentale alla qualità di vita di persone già fortemente fragili. “ Esprimo sincera gratitudine, – afferma il dott. Giuseppe Benati, Direttore del Dipartimento Cure Primarie Forlì- Cesena e della UO Geriatria di Forlì, ai Rotary Club per il sostegno che hanno voluto assicurare a questo servizio, con la donazione di uno strumento di fondamentale importanza per ridurre il rischio di ospedalizzazione dei pazienti cronici. L'occasione della donazione è un elemento di valorizzazione e di sviluppo delle competenze delle professioni, in particolare, di quella infermieristica, finalizzata da sempre alla copertura dell’incremento di bisogno di continuità di assistenza soprattutto per i soggetti più fragili, affetti da multi-morbilità; l'utilizzo della sonda ecografica permette il posizionamento di accessi vascolari, elemento imprescindibile per poter gestire e implementare sul territorio esperienze assistenziali e di cura efficaci”.

Il dispositivo è stato consegnato ufficialmente oggi, alla presenza tra gli altri del presidente del Rotary di Forlì Ginestri, del RC Valle del Savio (Maria Teresa Bonanni), Pierluigi Ranieri Rc Forlì, Rocco de Lucia Rc Cesena, Alessandro Bassini (vice presidente) Rc Forlì Tre Valli, Silvia Magni Rc Cervia-Cesenatico, Gualtiero Roveda Cesenatico Mare Claudio Faggiotto Rc Valle del Rubicone del direttore del Dipartimento di Cure primarie di Forlì-Cesena dottor Giuseppe Benati, dottor Francesco Sintoni, direttore del Distretto di Cesena e Forlì, della responsabile del Fundraising aziendale dell’AUSL Romagna dottoressa Elisabetta Montesi. Da parte dell’Azienda USL della Romagna, un sentito ringraziamento ai Rotary Club sopra menzionati, nonché al distretto 2072, che con questo ennesimo generoso contributo a beneficio dei pazienti assistiti presso le CRA e di tutta la medicina territoriale, hanno consolidato un rapporto di collaborazione già da tempo esistente, sostenendo in modo sempre più attento e sensibile i bisogni della sanità locale.

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 Alcuni giorni fa il dottor Roberto Casadei, direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Forlì e il dottor Marcello Lughi, chirurgo presso la stessa struttura, hanno effettuato due sedute, impiantando due protesi di ginocchio con tecnica robot assistita presso le sale operatorie dell’ospedale di Ravenna dove è a disposizione, per i chirurghi delle unità operative appartenenti al Dipartimento Osteo - articolare dell’ Ausl Romagna, il sistema Robotizzato Mako. Gli interventi sono perfettamente riusciti.

“Fino al mese di marzo – spiega il dottor Casadei - l’impiego della robotica in chirurgia protesica avveniva solo per i pazienti della provincia di Ravenna, a seguito della sperimentazione avviata dal dott. Alberto Belluati, direttore del Dipartimento Osteoarticolare dell’Ausl Romagna. Dal mese di settembre 2021, a seguito dell’acquisizione da parte di Ausl Romagna del sistema robotizzato Mako si era avviato un progetto di estensione chirurgica, che coinvolge i pazienti afferenti a tutte le altre Unità Operative della Romagna. Noi abbiamo accolto con grande entusiasmo questa possibilità, che veniva offerta ai nostri pazienti, con l’ obiettivo di offrire uno standard qualitativo più elevato, assicurando un livello di assistenza in linea con i più moderni criteri di chirurgia protesica del ginocchio”

“Con questo progetto i nostri pazienti candidati all’intervento di protesi di ginocchio – prosegue il direttore dell’ Ortopedia forlivese -  svolgono la preparazione preoperatoria nel nostro ospedale, secondo protocolli condivisi. Alla data fissata, il paziente viene ricoverato direttamente presso l’U.O. di Ortopedia e Traumatologia del presidio ospedaliero di Ravenna, il giorno prima dell’intervento. L’intervento viene da noi svolto il giorno dopo, presso le sale operatorie dell’ospedale di Ravenna. Trascorsi i primi due giorni postoperatori, il paziente viene infine trasferito in ambulanza presso il nostro reparto  per il proseguimento della riabilitazione e di tutti i successivi controlli”

“Siamo molto contenti – chiarisce il dottor Lughi, che ha effettuato le protesi di ginocchio, in occasione della prima seduta chirurgica – che anche i pazienti forlivesi possano usufruire di questa avanzata tecnologia. La chirurgia Robot assistita implementa sicuramente l’esperienza del chirurgo, consentendo una pianificazione dell’intervento più accurata, riuscendo a renderlo più ‘personalizzato e su misura”  del paziente. Si tratta di una chirurgia più accurata nel posizionamento della protesi, meno invasiva per il paziente, con riduzione del sanguinamento e del dolore post-operatorio ed anche con un rapido recupero funzionale.”

“Va ricordato inoltre – concludono i due ortopedici forlivesi – che il recupero funzionale nei tempi  più brevi possibili è, da alcuni mesi, un obiettivo fondamentale  dell’ Ortopedia forlivese, che cerca di raggiungere nel minor tempo possibile il miglior risultato funzionale.”

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Giovedì 21 Aprile 2022 si terrà la IV Giornata della Prevenzione per la diagnosi precoce dei tumori del cavo orale promossa da AOOI, Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani.

I tumori del distretto testa-collo sono il settimo cancro più comune in Europa, circa la metà dei tumori del polmone ma due volte più comuni del cancro del collo dell’utero. In Italia rappresentano il 3% dei casi oncologici, con una frequenza media tre volte superiore negli uomini e un’incidenza che aumenta progressivamente con l’età a partire dai 50 anni.

Diffondere informazioni utili, stimolando così una consapevolezza condivisa e una corretta prevenzione, rappresenta una tappa fondamentale nella lotta ai tumori, centrale nell’attività svolta dall’AOOI. Basti pensare che il 75% dei carcinomi della testa e del collo è causato dal fumo di tabacco e dall’abuso alcolico; altri fattori determinanti sono le esposizioni prolungate a materiali nocivi (polveri di legno, lavorazioni del cuoio, amianto, nichel...), alcuni virus tra i quali il papilloma umano (HPV) e il virus di Epstein-Barr (EBV), o ancora l’esposizione a radiazioni ionizzanti e a inquinanti atmosferici. Inoltre, adottare buone abitudini a livello alimentare e fisico resta il primo e più importante passo per condurre una vita lunga e sana. È infatti comprovato che alcuni comportamenti irregolari, come una dieta povera di fibre vegetali e ricca di carni rosse, l’obesità, o una scarsa igiene orale, se protratti nel tempo, possono essere fattori incentivanti nello sviluppo di problemi oncologici.

L’AOOI è un'organizzazione medico scientifica senza fini di lucro, regolarmente accreditata al Ministero della Salute ai sensi del dm 2 agosto 2017, che raccoglie specialisti otorinolaringoiatri ospedalieri e varie professionalità sanitarie. Quest’anno ricorre il 75° anniversario dalla sua fondazione e su tutto il territorio nazionale si terranno iniziative di sensibilizzazione e visite mediche gratuite presso numerose strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. In particolare, l’ Ausl Romagna aderisce all’iniziativa, coordinata dalle Unità Operative di Otorinolaringoiatria, offrendo visite gratuite, secondo le seguenti modalità:

 

CESENA

A Cesena sarà attivato un ambulatorio il giorno 21 aprile dalle ore 08:30 alle ore 12:30.

Le prenotazioni dovranno essere fatte al Centro Interno di Prenotazione (C.I.P.)  nelle seguenti modalità:

-  direttamente al CIP della Piastra Servizi e dell'Atrio dell'Ospedale Bufalini, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 18.30 e il sabato, dalle 7.00 alle 12.00;

-   oppure telefonando allo 0547/394488, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 16:00, e  il sabato dalle ore 10 alle ore 12

 

FORLI’

A Forlì il giorno 21 aprile verrà  riservato un ambulatorio presso il Padiglione Morgagni dell’ospedale Morgagni – Pierantoni  (il numero 8) che, a partire dalle ore 8, prevederà un totale di venti accessi, a distanza di 20 minuti uno dall'altro. Gli accessi sono prenotabili, tramite chiamata del Medico di Medicina Generale, al numero della segreteria dell’ambulatorio ORL 0543/735020.

 

RAVENNA

 A  Ravenna , nella giornata del 21 aprile, saranno disponibili per l’iniziativa due ambulatori che accoglieranno gli utenti, prenotati  per la visita.

Gli utenti possono già  prendere appuntamento chiamando  il numero 0544/285727, dalle 10.00 alle 12.00, dal lunedì al venerdì

 

RIMINI

 A Rimini  sono previste visite di screening gratuito nell’ ambulatorio oncologico del Reparto ORL per la mattinata del giorno 21 aprile, dalle ore 8 alle ore 14.  Ci si potrà prenotare, a partire dall’11 aprile, al numero: 0541/653037 ( ore 9-12)

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Donati al Reparto di Pediatria di Forlì dispositivi medici per il controllo della glicemia nei bambini.

Con la consegna dei dispositivi medici per il controllo della glicemia nei bambini diabetici all'UO di Pediatria dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni, composto da un ricevitore, due trasmettitori e tre sensori, si è concluso il service "Un sensore per la vita", promosso dal Lions Club Forlì Host.

La consegna, effettuata da Riccardo Bevilacqua, presidente del Club, e dai soci Caterina Rondelli, Paolo Talamonti e Claudio Sirri, è avvenuta alla presenza del dottor Enrico Valletta, della dottoressa Benedetta Mainetti, della dott.ssa Antonella Liverani, della caposala e di alcuni infermieri.

Le strumentazioni donate permettono l'inserimento di un piccolo sensore sotto la cute dei bimbi diabetici che misura continuamente i livelli di glucosio ed invia i dati in tempo reale a un dispositivo di visualizzazione mediante un trasmettitore permettendo così di intervenire immediatamente in presenza di una ipogligemia grave.

La prevenzione è fondamentale e, nonostante tutti i tentativi fatti, oggi non esiste alcun modo certo per prevenire il diabete di tipo 1.
Questa malattia è in progressivo aumento e interessa sempre di più i bambini anche in età prescolare. Si tratta di una malattia cronica, che comporta una gestione quotidiana complessa: è infatti indispensabile effettuare numerosi controlli glicemici durante la giornata per ottenere un adeguato controllo e somministrare la giusta dose di insulina ai pasti.   Monitorare correttamente la glicemia in un bambino con diabete tipo 1 significa garantirgli una buona qualità di vita, rendendo possibile le varie attività quotidiane: un sereno impegno scolastico, la partecipazione all’attività sportiva, la condivisione del tempo libero con gli amici, i giochi al parco. Fino a pochi anni fa i controlli glicemici erano possibili solo attraverso micro-prelievi di sangue capillare. Fortunatamente la tecnologia è venuta in aiuto. I sensori glicemici sono dispositivi che consentono di rilevare la glicemia evitando il prelievo della gocciolina di sangue dal dito. In particolare, i dispositivi oggetto della donazione, sono dotati della più alta affidabilità, in quanto sono sensori real-time che consentono di registrare continuamente i valori glicemici e di trasmettere il dato a ricevitori a distanza. Questa innovazione tecnologica ha migliorato significativamente  la qualità di vita dei bambini: le maestre, sia alla scuola materna sia alla scuola elementare, possono gestirli con maggiore serenità, i genitori possono a distanza controllare l’andamento glicemico e non sono più in ansia come prima. I bambini accettano volentieri questo nuovo apparecchio, ne vanno anzi orgogliosi, mostrandolo  ai compagni come “un nuovo cellulare ancora più bello, ancora più tecnologico”. 

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Il 30 marzo è stata inaugurata presso l’U.O.M.R. dell’Ospedale Infermi di Rimini “la Palestra didattica”, un innovativo modello tutoriale per facilitare l’apprendimento degli studenti iscritti al corso di laurea in fisioterapia dell’Università di Bologna.

Una fisioterapista, coordinatore didattico della sede formativa, prenderà in carico alcuni pazienti ambulatoriali dell’Unità Operativa per un percorso di valutazione e trattamento. Gli studenti del primo, secondo e terzo anno potranno osservare e interagire con la fisioterapista previa registrazione in un applicativo. Ogni studente, in relazione all’anno di corso, avrà a disposizione una griglia specifica di osservazione. Al termine dei trattamenti la fisioterapista ragionerà con gli studenti del caso clinico suggerendo approfondimenti secondo l’ottica Evidence Based Practice.

La palestra didattica è intesa come spazio aperto pertanto luogo di condivisione di idee, discussioni di casi clinici fra l’equipe riabilitativa dell’U.O., il personale del corso di laurea e gli studenti. In una ottica di integrazione, la palestra didattica inoltre, non sarà prerogativa unica dei professionisti del corso di laurea, ma di ciascun fisioterapista dell’U.O. che voglia dare il proprio contributo mettendo a disposizione la propria competenza per gli studenti. Un “ponte” fra didattica, ricerca e clinica: se ne gioveranno gli Studenti, i Professionisti, gli Utenti.

Hanno partecipato all’inaugurazione La Dott.ssa Cristina Fabbri, Direttrice Direzione Infermieristica e Tecnica Ambito Rimini, il Dott. Riccardo Galassi Direttore dell’U.O.M.R, il Dott. Domenico D’Erasmo, RID - Responsabile Assistenziale Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità di Rimini e Dirigente Aziendale di Area Riabilitativa, la Dott.ssa Lucia Bertozzi Responsabile delle sedi formative di Cesena e Rimini del Corso di Laurea in Fisioterapia, la Dott.ssa Elisa Gatti, Coordinatore dell’U.O.M.R e la Dott.ssa Silvia Faenza, Coordinatore Didattico del Corso di Laurea in Fisioterapia.

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Il Corso di Laurea in tecniche di Radiologia di Rimini – Ausl della Romagna ha accolto, per 3 mesi, 11 studenti in programma Erasmus: 3 studenti dall’Università di Applied Sciences di Haarlem – Olanda, 2 Studentesse dell’Università di Porto in Portogallo, 4 studenti della University College of Dublin in Irlanda e 2 studentesse dall’University of applied Sciences di Turku in Finlandia.

Tutti gli studenti hanno frequentato 24 ore di lezione in lingua Inglese su “Psychological and communication strategies in patient care for Radiographers (MRI, NM, RT and radiography in emergency)”, 24 ore di alfabetizzazione di Lingua e cultura Italiana e 280 ore di tirocinio presso l’ospedale Infermi di Rimini e presso la Medicina Nucleare di Cesena.

Tutte le Unità Operative si sono messe a disposizione e hanno collaborato al meglio per il raggiungimento degli obietti formativi. La lingua Inglese non è risultata una barriera ma un collante per la condivisione di programmi e protocolli scientifici di indagine.

Il Responsabile delle attività didattiche professionalizzanti e di tirocinio, Dott. Gioele Santucci, ha accompagnato gli studenti nei tre mesi di stage e ha favorito il loro inserimento nei vari contesti ospedalieri.

Il Corso di Laurea di Tecniche di Radiologia dell’Università di Bologna è l’unico corso italiano inserito nel programma ERG (erasmus radiography group- https://www.erasmus-rad-group.org/web/) dell’Unione Europea e collabora con 22 Università Europee. Ha ricevuto negli ultimi anni 7 visiting Professor e promuove lezioni e seminari sulle nuove tecnologie e Intelligenza Artificiale, anche in lingua Inglese. Per il 2023, da Gennaio ad Aprile, 12 studenti italiani saranno in outgoing verso le maggiori Università partner Europee.

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