Skip to main content

Articoli filtrati per data: Aprile 2022

Bologna. Nonostante la fine dello stato di emergenza, si potrà continuare a ritirare in farmacia le medicine prescritte dal medico su ricetta dematerializzata, presentando la Tessera Sanitaria.

Le indicazioni contenute in un’ordinanza emessa ieri sera dalla Protezione civile nazionale, infatti, hanno prorogato fino alla fine del 2022 le misure di semplificazione - messe a punto durante la fase pandemica – per il ritiro dei medicinali in farmacia prescritti dal proprio medico con procedure semplificate.

Escluso quindi il rischio per il cittadino, paventato da alcuni, di dover tornare a consegnare in farmacia la ricetta cartacea stampata dal medico.

“Durante il difficile periodo dell’emergenza pandemica- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini- il servizio sanitario ha saputo rispondere all’esigenza di velocizzare e semplificare alcuni servizi per i cittadini. La ricetta dematerializzata, ad esempio, con la possibilità di ritirare i farmaci mostrando il proprio tesserino sanitario, ha rappresentato un grande aiuto per tutti, in particolare per chi ha meno familiarità con le tecnologie. Con scelte come quelle fatte ieri dal Dipartimento della Protezione civile nazionale, stiamo dimostrando che siamo sulla strada giusta per disegnare la sanità del futuro. Quella in cui le farmacie diventano parte di un sistema che si caratterizza per la vicinanza ai cittadini e per la possibilità di erogare servizi in maniera semplice, veloce e completamente dematerializzata”.

Rimane sempre possibile, in alternativa, ritirare i farmaci dopo aver indicato il numero della ricetta elettronica (NRE) presente nella parte in alto della ricetta, che può essere comunicato telefonicamente, via e-mail o messaggistica istantanea, direttamente all’assistito da parte del proprio medico.

Per i cittadini dell’Emilia-Romagna, poi, rimane invariata la possibilità di ritirare i farmaci attraverso una specifica funzione del Fascicolo sanitario elettronico (accedendovi tramite internet o l’app ER Salute) che consente di mostrare al farmacista il codice a barre della ricetta.

Pubblicato in Notizie dal sito

Non molti sanno che la realizzazione dell'Ospedale “Santa Maria delle Croci” è il risultato di varie fasi di lavori iniziati alle porte del secondo conflitto mondiale.

La necessità della costruzione di un nuovo Ospedale, trasferito temporaneamente dal Monastero di S. Giovanni all’Ospedale militare in via Nino Bixio, era emersa negli anni venti del novecento, spingendo il comune di Ravenna a bandire già nel 1935 un concorso nazionale, di cui risultò vincitore l'Architetto romano Domenico Sandri.

La Commissione scelse il suo progetto per la tecnica costruttiva, in quanto impiegava l’uso di mattoni nella muratura.

I lavori tuttavia iniziarono solo nel 1940 e furono appaltati alla Società Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, grazie ad un primo contributo dello Stato.

Il progetto del Sandri - monoblocco con 4 padiglioni secondari, o a tipologia mista - prevedeva una cubatura complessiva di oltre 100.000 metri cubi e una capacità di 415 posti letto.

Allo scoppio della guerra i lavori si bloccarono e la struttura rimase incompleta: la costruzione riprese nel 1947 e, più decisamente, a partire dal 1949 anche attraverso l'impiego di somme stanziate per danni di guerra subiti dall'ospedale vecchio e investite per il nuovo nosocomio.

Il 12 aprile 1959, il ministro dei Lavori Pubblici Giuseppe Togni e il ministro del Lavoro Benigno Zaccagnini, inaugurarono la nuova sede Ospedaliera di Ravenna.

 

Curiosità: L’ospedale di Santa Maria delle Croci prese spazio nel Monastero di S. Giovanni Evangelista di Ravenna dal 1827 al 1943. Fu l’Arcivescovo Antonio Codronchi che, divenuto proprietario, lo attrezzò ad ospedale donandolo ai ravennati.

Bibliografia:  Sonia Muzzarelli, la cura attraverso l’arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

 

 

Pubblicato in Notizie dal sito

Cerca notizia

Archivio