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Articoli filtrati per data: Maggio 2022

L'equipe di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Bufalini ha effettuato quattro interventi di chirurgia endoscopica della laringe in diretta video nazionale dalla sala operatoria dell’ospedale cesenate ad un evento formativo organizzato nei giorni scorsi dall'Associazione Otorinolaringoiatri Ospedalieri Italiani. Un collegamento in “live surgery” durato tre ore per presentare a oltre 120 specialisti di tutta Italia la tecnica fibro-endoscopica, una innovativa chirurgia mini invasiva per il trattamento delle patologie delle corde vocali eseguita in pochi centri in Italia.

 “Questo tipo di trattamento chirurgico - spiega il dottor Marco Stacchini medico del reparto di Otorinolaringoiatria -  viene eseguito in anestesia locale assistita, cioè il paziente viene operato senza ricorrere all’anestesia generale e senza dover procedere all’intubazione. Ciò è possibile grazie al trattamento mini-invasivo, realizzato attraverso un sottile fibroscopio flessibile che raggiunge le corde vocali. La possibilità di utilizzare tecnologia laser a fibra e strumentazione miniaturizzata flessibile, consente il raggiungimento di ottimi risultati funzionali, con una tecnica che si può definire minimamente invasiva. Questo approccio chirurgico permette il monitoraggio dell’efficacia chirurgica sulle corde vocali, in quanto il paziente può far sentire la propria voce durante l’intervento. Inoltre la maggior parte dei pazienti sono trattati in Day Surgery e quindi vengono dimessi in giornata”.

“Anche la chirurgia delle corde vocali si è evoluta negli ultimi anni grazie all’avvento di nuove tecnologie endoscopiche – spiega il dottor Massimo Magnani direttore del reparto di Otorinolaringoiatria del Bufalini, Iniziative di aggiornamento nazionale di questo genere -  prosegue Magnani - offrono la possibilità di divulgare nuove procedure attraverso la rete, permettendo così un’ampia condivisione di tecniche chirurgiche specifiche, acquisite nei vari centri d’eccellenza distribuiti sul territorio. E’ dal 1997 che al Bufalini organizziamo pressoché annualmente corsi di chirurgia delle corde vocali (Fonochirurgia) per specialisti otorinolaringoiatri che vogliano approfondire l’argomento. Il prossimo corso è previsto per l’autunno. Nel corso degli anni sono stati organizzati anche corsi internazionali in lingua inglese ai quali hanno partecipato medici europei ed extraeuropei”.

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Altro espianto multiorgano e multitessuto a cuore fermo effettuato all'ospedale di Forlì, nell'ambito del progetto ECMO ((Extra Corporeal Membrane Oxygenation: ossigenazione extracorporea a membrana) Romagna.

Martedì scorso, in collaborazione con i professionisti del UO di Anestesia e Rianimazione di Cesena, si è eseguita all'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì una donazione a cuore fermo, con prelievo multiorgano e multitessuto.

L’ECMO team aziendale, coordinato dal Dott. Alessandro Circelli della UO di Anestesia e Rianimazione di Cesena, ha portato a termine il percorso donativo tramite "tecnica Ecmo". L’Ausl Romagna ha fortemente creduto in questo progetto, che rappresenta una innovazione in campo nazionale.

"Ringrazio l'ECMO team Romagna giunto dall'ospedale di Cesena - spiega il dottor Stefano Maitan, direttore dell'Unita' Operativa di Anestesia e Rianimazione di Forlì - per averci permesso di realizzare questo espianto, tutta la squadra di Anestesia e Rianimazione di Forlì e Cesena, che hanno, come sempre, lavorato in stretta collaborazione e sottolineo la compartecipazione alla procedura di più figure professionali, personale di sala operatoria, personale medico e tecnico di radiologia. Ringrazio anche l' Ufficio di Coordinamento di Donazione Locale e il personale della Sala operatoria di Forlì, i chirurghi vascolari di Forlì e Cesena, il Centro Trasfusionale di Forlì e Cesena e la Radiologia di Forlì "

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Proseguono le iniziative di solidarietà per la Pediatria dell'ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna e nella mattinata odierna, "La Turbinazza Crew", il gruppo di amici appassionato di auto e moto, capitanato da Alex Iannacci, ha visitato l'U.O. Pediatria del Santa Maria delle Croci di Ravenna, per consegnare giochi in dono ai bambini ricoverati.

"Insieme agli amici, ha dichiarato Alex Iannacci, con cui condivido la passione e l'hobby delle auto, visto il successo ottenuto in alcuni raduni, dove con l'utilizzo delle auto, ci esibiamo in mirabilianti effetti stupefacenti, abbiamo deciso di devolvere il ricavato delle nostre iniziative in beneficenza. In prospettiva siamo determinati a poter fare di più, convinti della validità del nostro obiettivo, con l'intento di fare sentire vicinanza alle persone bisognose di cure”.

Il Direttore dell'U.O. Pediatria Prof. Federico Marchetti, nell'accogliere insieme al suo Staff La Turbinazza Crew, ha espresso soddisfazione per la sensibilità dimostrata dai ragazzi, affermando in segno di riconoscenza, che:

"I giochi, oltre ad aver felicemente sorpreso i piccoli degenti, saranno utili anche negli aspetti operativi di cura dei piccoli degenti afferenti all'U.O., come accompagnamento e coinvolgimento nei vari passaggi di cura".

Un ringraziamento particolare anche da parte dell'Azienda della Romagna, agli organizzatori della donazione: Alex Iannacci, Antonio Iannacci, Giuseppe Confalone, Simone Costa, Gabriele Santoro, Francesco Salinitro, Luigi Iannacci, William Chatovri, Andrea Salinitro e Tyler Aguzzi.

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Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 2 all’8 maggio (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono registrate 5.587 positività (23.4%) su un totale di 23.925 tamponi (molecolari e antigenici). Rispetto alla settimana scorsa si registra un calo delle nuove positività sia in termini assoluti (- 1197) che percentuali.Si registra un tasso di occupazione dei posti letto di pazienti affetti da Covid in lieve crescita rispetto alla scorsa settimana e in totale sono ricoverati 197 pazienti, tra questi 3 sono ricoverati in terapia intensiva.

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Martedì, 10 Maggio 2022 14:50

Mese della Prevenzione dell'ICTUS cerebrale

L’Associazione A.L.I.Ce. dedica il mese di maggio alla prevenzione dell’ictus cerebrale.

In provincia di Ravenna si verificano circa 600 casi di ictus all’anno (80% di origine ischemica e il 20% di tipo emorragico). L’ictus cerebrale è una patologia la cui prevalenza cresce con l’età ma si possono verificare anche casi in età più giovanile.

Grazie alla collaborazione con AUSL Romagna, Dipartimento di Neuroscienze - U.O. di Neurologia di Ravenna, Distretto Sanitario di Ravenna e con il patrocinio dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi, sono state organizzate tre giornate rivolte ai cittadini interessati ad effettuare uno screening finalizzato alla prevenzione e alla diagnosi precoce di questa patologia.

Questi gli appuntamenti:

Sabato 14 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.00

Casa della Salute di Russi

Sabato 21 maggio dalle ore 8.00 alle ore 14.00

Ospedale Santa Maria delle Croci Ravenna

Ambulatori del Servizio di Neurofisiologia

Sabato 28 maggio dalle ore 8.00 alle ore 13.00

Casa della Salute San Giorgio di Cervia

I partecipanti saranno sottoposti ad alcuni esami clinici finalizzati alla misurazione del “rischio” individuale di ictus. L’intervento è rivolto a tutti cittadini adulti a prescindere dall’età e prevede:

  • un test rapido di misurazione di glicemia e colesterolo;
  • la misurazione della pressione arteriosa e il rilievo di eventuali aritmie cardiache;
  • la valutazione medica, qualora dai test effettuati si rilevasse un elevato rischio per malattia cerebrovascolare, attraverso un colloquio e suggerendo, eventualmente, ulteriori approfondimenti diagnostici. I risultati delle indagini con la valutazione del rischio saranno consegnati agli interessati.

L’Azienda USL di Ravenna è impegnata a migliorare la diagnosi precoce, il trattamento e l’assistenza dei pazienti colpiti da ictus con il progetto “Stroke Care Aziendale” che vede coinvolta la UO di Neurologia dell’Ospedale di Ravenna in diverse iniziative. Citiamo in particolare la procedura per il trattamento dell’ictus cerebrale ischemico che ha portato recentemente a riconoscimenti in ambito nazionale e la gestione del Registro degli eventi cerebrovascolari della Stroke Unit dell’Ospedale di Ravenna.

Il Dr. Querzani - Direttore della U.O di Neurologia dell’ambito provinciale di Ravenna dichiara come la ormai consolidata collaborazione con A.L.I.Ce. Ravenna, abbia raggiunto importanti traguardi che si sono espressi sia con il miglioramento della gestione del paziente affetto da ictus nella fase intra-ospedaliera, con una marcata riduzione dei tempi di processazione della patologia in urgenza (ricordiamo sempre che l’ictus è una patologia “tempo dipendente”), che nella gestione degli esiti e dell’aiuto e supporto alle famiglie.

La dr.ssa Mazzoni – Direttrice del Distretto Sanitario di Ravenna, conferma la stretta collaborazione con A.L.I.Ce. Ravenna, nella progettazione e realizzazione d’interventi a supporto delle persone colpite da ictus attraverso la realizzazione, in maniera integrata con i servizi aziendali, d’interventi di tipo psicologico e riabilitativo realizzati a livello domiciliare. Di particolare importanza risultano essere le iniziative a supporto del care giver. Le giornate previste nel mese della prevenzione dell’ictus cerebrale, consentono di aprire le porte delle Case della Salute del Comune di Russi e Cervia, oltre che dell’Ospedale di Ravenna per accogliere i cittadini, fornire informazioni sul proprio stato di salute e promuovere sani stili di vita.

La presidente di A.L.I.Ce. Ravenna ODV, dott.ssa Daniela Toschi, dichiara “i filoni dell’impegno dell’Associazione riguardano l’informazione per favorire la prevenzione di questa grave malattia, il miglioramento dell’assistenza al malato e alla sua famiglia e la continuità degli interventi riabilitativi”. Tra le numerose iniziative promosse dall’Associazione si segnala:

  • campagne di prevenzione e comunicazione sul riconoscimento dei sintomi;
  • stampa e distribuzione di materiali informativi sul post ictus;
  • realizzazione di percorsi di gruppo finalizzati al mantenimento del recupero motorio (attività fisica adattata), integrati con interventi educazionali, in persone con esiti di ictus;
  • presenza di un Punto d’Ascolto presso l’area della ex oculistica ospedaliera (seminterrato), dove i volontari dell’Associazione possono accogliere pazienti e familiari;
  • organizzazione di corsi di arteterapia e musicoterapia/logopedia per contrastare il disagio e la depressione, nonche’ per aiutare le persone colpite da afasia.

 

Per informazioni:

https://ravenna.aliceitalia.org/

331/ 1304368 e 389/0977365

 

 

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 È trascorso poco più di un mese dall’installazione del casco salva-capelli Paxman Scalp Cooler presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale “Morgagni- Pierantoni”, avvenuto grazie al successo della campagna di crowdfunding “A Testa Alta”: ma lo IOR non si ferma e, forte della collaborazione e dell’amicizia di Confesercenti, aggiunge due ulteriori tasselli alla presa in carico delle donne del territorio presso la struttura forlivese. Si tratta di due colposcopi di ultima generazione “Santec”, utili per diagnosi sempre più precoci e precise dei tumori femminili e che verranno installati presso i reparti di Prevenzione Oncologica, diretta dal dottor Fabio Falcini e di Ginecologia, diretta dal dottor Luca Savelli. La donazione, come detto, è resa possibile dalla collaborazione tra IOR e Confesercenti, che ha deciso di festeggiare nella maniera migliore il cinquantesimo anniversario dell’associazione nazionale con un contributo di ben 100.000 euro alla causa della lotta contro il cancro in Romagna.

            «Abbiamo pensato che non ci fosse maniera migliore di celebrare questo traguardo restituendo qualcosa di cui potranno beneficiare tutte le donne che abitano il nostro territorio – spiega Giancarlo Corzani, Direttore di Confesercenti Forlivese – la nostra mission è sempre stata quella di tutelare i grandi e piccoli imprenditori, che non significa semplicemente farsi garante dei loro interessi economici ma anche e soprattutto aver cura della loro salute. Abbiamo scelto insieme allo IOR di investire sulla prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori femminili in ossequio e in memoria di Stenio Antonelli, nostro storico e amato Presidente per oltre 28 anni. Era una persona davvero speciale, sempre attento e sensibile alla tematica dell’imprenditoria al femminile, convinto che le donne siano da sempre il motore di ogni attività commerciale. Da lui abbiamo ereditato questo imprinting, perciò siamo orgogliosi di poter fare la differenza per ciò che concerne la diagnosi precoce e, quindi, le possibilità di guarigione e le prospettive di sopravvivenza delle pazienti colpite da tumore».

            Ma come funzionano e come vengono applicati in clinica i colposcopi? Lo spiega il dott. Andrea Amadori, Responsabile del percorso onco-ginecologico di Forlì. «Con la loro capacità di restituire immagini estremamente aumentate e dettagliate anche delle lesioni più piccole a carico di vulva, vagina e utero, questi strumenti si dimostrano fondamentali per garantire l’appropriatezza e la qualità degli standard di cura richiesti dall’Area Vasta e dalla Regione. I colposcopi donati da IOR e Confesercenti ci permetteranno, ad esempio, di avviare indagini più precise su quelle donne che si sottopongono allo screening del carcinoma cervicale e che presentano risultati alterati. Il funzionamento è in tutto e per tutto simile a quello d’ispezione dermatologica tramite lenti ottiche specifiche, con la differenza che la strumentazione in questo caso viene adattata per accertamenti non esterni, bensì interni. I colposcopi non saranno utilizzati esclusivamente nel campo oncologico: possono tornare utili anche per effettuare esami infettivologici o endocrinologici, per identificare per esempio malformazioni del collo dell’utero o della vagina o variazioni dell’attività ormonale nella paziente. Per questi motivi l’esecuzione dell’esame con questo macchinario è estremamente importante: siamo molto grati a IOR e Confesercenti per una donazione che rappresenta sicuramente un upgrade dell’offerta sanitaria dei nostri reparti, e ritengo che tutto il territorio che ne beneficerà dovrebbe condividere questa riconoscenza».

            La donazione dei colposcopi all’Ospedale “Morgagni - Pierantoni” di Forlì è solo la prima tappa con cui IOR e Confesercenti metteranno a frutto la generosa donazione effettuata dall’associazione. «Abbiamo già previsto l’attuazione di un percorso di prevenzione dedicato a tutte le dipendenti e alle associate di Confesercenti, per sensibilizzarle sull’importanza di una diagnosi precoce dei tumori al seno e ginecologici – afferma il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – in più stiamo concludendo insieme ai vertici dell’AUSL Romagna l’acquisizione di nuove tecnologie che mettono a disposizione dei nostri professionisti l’ausilio dell’intelligenza artificiale per percorsi clinici sempre più precisi, tempestivi e personalizzati a favore delle donne colpite da tumore alla mammella. L’Istituto Oncologico Romagnolo è nato d’altronde con questo spirito: affiancare le strutture pubbliche affinché la nostra terra possa raggiungere e mantenere gli standard d’eccellenza delle migliori realtà nazionali ed europee, ed è quello su cui ci stiamo impegnando. Il mio ringraziamento va quindi agli amici di Confesercenti Forlivese: scegliendo la lotta contro il cancro come destinazione delle particolari iniziative a corollario dei festeggiamenti per i loro cinquant’anni di attività dimostrano di avere particolarmente a cuore il benessere dei loro associati. D’altronde un’economia sana non può prescindere dalla salute del territorio in cui opera il tessuto imprenditoriale».

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"Emozioni" viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol

Evento benefico che si svolgerà domani sera martedì 10 maggio a Ravenna al Teatro Alighieri: l'incasso sarà devoluto all'associazione di volontariato AGEBO che opera in Pediatria all'Ospedale di Ravenna.

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Oggi si celebra la giornata mondiale sul tumore ovarico, la neoplasia ginecologica più aggressiva, di cui soffrono oltre 250 mila donne nel mondo. In questa occasione Loto, associazione di pazienti che ha come missione di assistere i malati di tumore ovarico e indirizzarli verso centri di trattamento di elevata qualità, tra cui quello dell’ospedale di Forlì, ha illuminato in tutte le sedi un monumento con i colori dedicati al gruppo. In particolare, il Comune di Forlì ha illuminato, per tutta la notte di sabato 7 maggio, con i colori LOTO, la fontana nella piazza davanti alla Prefettura di Forlì.

Qualche anno fa Loto ha indicato il Centro ospedaliero di Forlì come Riferimento di Qualità per il trattamento di questa terribile malattia, costituendo un Comitato Territoriale di cui il Dott. Andrea Amadori, che si dedica al Percorso Oncoginecologico a Forlì, è responsabile.LOTO ha proseguito con le iniziative che porta avanti per accompagnare le pazienti oncologiche nel difficile percorso verso la guarigione.

“Questa iniziativa – spiega il dottor Amadori, responsabile comitato territoriale Forli LOTO- è dedicata a tutte le Pazienti che hanno lottato e stanno lottando contro questa Malattia, a tutte le famiglie che sono ad esse vicine, a tutti gli operatori sanitari che oggi si fanno carico della patologia ovarica e dedicano tutto se stessi per combatterla con tutte le armi a disposizione, con qualità ed appropriatezza.”

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Si e’ svolto Venerdì 6 e Sabato 7 Maggio, nella splendida cornice di Rocca delle Caminate, il primo congresso “Blocchi di parete toracica e addominale: meet the experts at the PEAK” organizzato dai dott. Vanni Agnoletti, direttore UOC Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena, e Domenico Pietro Santonastaso, medico presso la stessa Unità operativa.

Al congresso,  cui hanno partecipato più di 100 anestesisti provenienti da tutta Italia, erano presenti alcuni tra i massimi esperti, italiani e stranieri, in materia di Anestesia "locoregionale", che hanno illustrato le piu’ attuali tecniche di controllo del dolore mediante metodiche di Anestesia "locoregionale" ecoguidata.

 

" I blocchi di parete, toracica e addominale – spiegano gli organizzatori -  negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più centrale sia nella gestione del dolore intra e post-operatorio sia come alternativa anestesiologica a tecniche più invasive. Il congresso, strutturato in due giornate, con sessioni sia teoriche che pratiche, è destinato a specialisti e specializzandi in Anestesia e Rianimazione e si pone l’obiettivo di far acquisire le competenze di base, teoriche e pratiche, per l’esecuzione dei blocchi di parete toracica e addominale. La sessione pratica sarà organizzata in varie postazioni dove i partecipanti, divisi per gruppi, avranno l’opportunità di esercitarsi, con l’aiuto dei docenti, nell’individuazione delle strutture anatomiche su modelli."

"L’ospedale Bufalini  -  concludono gli organizzatori  - si è  confermato centro di riferimento a livello nazionale anche per quel che riguarda le tecniche di anestesia locoregionale."

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CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE: QUALE RETE PER QUALI BAMBINI? ESPERIENZE E RIFLESSIONI A CONFRONTO 14 maggio 2022 – Sala Convegni, Scala G, 4°piano, Ospedale Bufalini, Cesena

"Prendersi cura dei bambini e degli adolescenti con malattie croniche inguaribili, ma con esigenze assistenziali spesso molto complesse, è compito di grande responsabilità per tutti i pediatri - spiega il dottor Enrico Valletta, direttore del Dipartimento Trasversale Salute Donna, Infanzia e Adolescenza di Forlì-Cesena - Attorno a questo tema si sta sviluppando un'attenzione crescente nella nostra Regione, con l'obiettivo di fare convergere su questi bambini tutte le competenze indispensabili per accompagnare loro e le loro famiglie lungo un percorso che possa vedere garantite una qualità di vita dignitosa, un efficace trattamento del dolore e un sostegno umano e psicologico di reale vicinanza. E' la cosiddetta "rete delle cure palliative pediatriche" sulla quale ci proponiamo di riflettere il 14 maggio, coinvolgendo i diversi livelli assistenziali che includono la pediatria di libera scelta e di comunità, la pediatria ospedaliera e il centro di riferimento specialistico, senza tralasciare una proiezione temporale che può e deve considerare anche l'esperienza palliativistica della medicina dell'adulto. Sarà un momento di confronto delle esperienze locali e, ne siamo certi, di crescita per noi tutti."

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