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Articoli filtrati per data: Febbraio 2023

 

In occasione della Giornata mondiale per la sensibilizzazione sul tumore infantile (15 febbraio), AROP ODV (Associazione Riminese Oncoematologia Pediatrica) ha deciso di promuovere una iniziativa che coinvolge direttamente i piccoli ammalati del reparto di Oncoematologia dell’Ospedale infermi di Rimini.
“L’idea – spiega il presidente AROP, Roberto Romagnoli - parte da un gruppo di persone di “Superedilizia” che operano nell’ambito della “edilizia acrobatica” ovvero quella branca dell’edilizia che si occupa di lavori edili da svolgere in condizioni particolari, che hanno deciso di trasformare la loro professione in una occasione per regalare un sorriso a chi è costretto a lunghe degenze in ospedale. Spogliati dalla loro divisa da “operai specializzati”, indossano dei bellissimi costumi da personaggi della MARVEL (Capitan America, WONDER WOMAN, UOMO RAGNO, etc.) e svolgono una serie di evoluzioni acrobatiche lungo le pareti della struttura dell’Ospedale Infermi di Rimini, sotto gli occhi dei piccoli ammalati che potranno seguire lo spettacolo dalla finestra.
Ma perché i SUPER EROI della Marvel? Perché questi SUPER EROI ci insegnano a sognare, ci mostrano la “forza” che ci aiuta ad affrontare le sfide quotidiane, ci insegnano a credere negli altri e ci dicono che dove ci sono delle difficoltà c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarci, ma soprattutto ci regalano emozioni e sorrisi. Ma, in fondo, i veri SUPER EROI sono tutti quei bimbi, quei genitori e quei parenti che, di fronte alla malattia, trovano quei “super poteri” che sono indispensabili per affrontare queste battaglie per la salute.”
“Oggi AROP ha fatto un grande regalo all’Oncoematologia pediatrica di Rimini – spiega la dottoressa Roberta Pericoli, responsabile dell'Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica dell'ospedale Infermi di Rimini - facendo calare dal tetto i cinque supereroi più amati dai bambini e per capire la bellezza di questa iniziativa basterebbe guardare le espressioni dei bimbi quando hanno visto i loro miti entrare, portando loro dei giochi. E’ stato veramente un momento di grande gioia e di grande leggerezza. Anche i bimbi più diffidenti si sono messi sulle ginocchia dei supereroi e hanno voluto fare le foto con loro. Hanno portato un po’ di magia in una giornata che sarebbe stata come tutte le altre..”

 

 

 

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Come ogni anno, dal 2011, l’AUSL Romagna aderisce alle iniziative della “Giornata nazionale del Risparmio energetico” che ricorre giovedì 16 febbraio: anche quest’anno in segno di adesione simbolica saranno spenti per alcuni minuti parte delle luci nei principali parcheggi aziendali (ovviamente compatibilmente col mantenimento dei necessari standard di sicurezza).

Le iniziative messe in campo dall’Azienda non si fermano certo qui: a fine 2022 infatti, anche grazie al cofinanziamento europeo dei Fondi POR FESR erogati dalla Regione Emilia - Romagna, gli interventi di sostituzione dell’illuminazione interna con plafoniere a LED hanno superato la soglia dei 25.000 pezzi, con un risparmio di emissioni di CO2 che ha raggiunto le 4.500 tonnellate annue, per metà ottenute a costo zero come offerte migliorative di appalti di manutenzione.

Con gli ultimi impianti messi in funzione presso gli Ospedali di Riccione, San Piero in Bagno, Santa Sofia, Mercato Saraceno e Savignano sul Rubicone è stata superata inoltre la soglia di 1 MegaWatt di pannelli fotovoltaici, portando il totale della potenza aziendale a 1.225 kWp, per un risparmio stimato di emissioni pari a 735 tonnellate annue di CO2.

Sono inoltre in fase di completamento lavori su altri 3 impianti fotovoltaici su pensilina, negli Ospedali di Cesenatico, Rimini e Ravenna, grazie ai quali si potrà raggiungere un totale installato di oltre 2.000 kWp, con cui l’AUSL della Romagna diventerà l'azienda sanitaria più solare d'Italia.

Infine, tra le numerose azioni di ottimizzazione legate alla nuova campagna regionale “se il consumo è responsabile, si sente!”, L’Azienda ha garantito a tutti i Comuni del territorio romagnolo interessati la propria adesione alle nascenti Comunità Energetiche Rinnovabili, per le quali sono già previsti numerosi casi di avvio nel corso dei prossimi mesi.

 

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Le mamme della sezione semi-divezzi dell’Asilo nido ORSA MINORE di Ravenna nel periodo Natalizio, in seguito ad una raccolta fondi, hanno acquistato per la Neonatologia e Terapia Intensiva di Ravenna due “casse bluetooth speaker” che permetteranno ai neonati degenti, sia in termoculla che in cullina o durante la kangaro mather care, di ascoltare musica classica, suoni della natura, favole e filastrocche ma anche la voce di mamma e papà, dei fratellini o dei nonni, gli stessi suoni o rumori che sentiva quando era nella pancia della mamma. Questi dispositivi hanno la possibilità di leggere la chiavetta usb, permettendo di personalizzare la registrazione con un ascolto mirato. Questo strumento verrà utilizzato durante le procedure di accudimento del piccolo, le procedure dolorose, durante la visita medica, per osservare il comportamento e lo sviluppo neurologico, e molto altro.

Questa donazione ha un grande significato e consente di porre l’accento sull’importanza del progetto “Nati per la musica” (oltre che “Nati per leggere”) nei suoi dieci punti fondamentali che iniziano sin dai primi giorni di vita (e anche durante la gravidanza): 1) Il bambino ama ascoltare il canto e la musica fin dal periodo prenatale; 2) interagire musicalmente favorisce lo sviluppo della relazione e delle capacità comunicative; 3) il canto sviluppa l’attenzione e allo stesso tempo rilassa quando è l’ora della nanna, favorisce il riconoscimento delle parole, sostiene lo sviluppo emotivo; 4)  Il “mammese” (modo di comunicare della mamma con il suo piccolino) e il canto, favoriscono lo sviluppo del linguaggio del bambino; 5) gli scambi, le variazioni e le risposte dell’adulto stimolano l’imitazione, una delle più importanti forme di apprendimento; 6) Il bambino coinvolto in maniera attiva e positiva in un contesto musicale crea e impara con piacere; 7) L’ascolto di diversi tipi di musica sostiene lo sviluppo del movimento e sviluppa il senso del ritmo; 8) A partire dai primi mesi il bambino è predisposto all’ascolto di una ampia varietà musicale, da quella più familiare a quella di altre culture; 9) La musica promuove la socialità e la sintonia nel gruppo dei pari; 10) L’esperienza musicale precoce favorisce le funzioni e abilità cognitive del bambino: attenzione, memoria, percezione, creatività, lettura, conteggio

Un sentito grazie è stato riportato da tutto il personale medico e infermieristico della Neonatologia/TIN di Ravenna e dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale.

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DONATO UN MONITOR MULTIPARAMETRICO
dall’Associazione Paolo Onofri alla Medicina interna dell’Ospedale “Franchini” di Santarcangelo

Si è tenuta venerdì 10 febbraio, presso la Sala Riunioni dell’Ospedale “Franchini” di Santarcangelo, la cerimonia di consegna di un monitor multiparametrico donato alla Medicina interna dell’ Ospedale “Franchini” di Santarcangelo, tramite l'Associazione Paolo Onofri, da una famiglia santarcangiolese.
Si tratta di un monitor che valuta la pressione arteriosa, frequenza cardiaca e respiratoria, saturazione ossigeno che permetterà, da remoto, il controllo dei pazienti ventilati stabili e in fase di divezzamento dal ventilatore con conseguente maggiore sicurezza gestionale di questa fragilità.
In un clima di soddisfazione e commozione, ad accogliere il donatore Italo Moretti con la famiglia, che ha fatto la donazione in memoria del figlio Roberto, erano presenti, oltre ai rappresentanti dell’associazione Paolo Onofri con il Presidente Dott. Giorgio Ioli, la Sindaca di Santarcangelo Alice Parma, il Direttore della Medicina Interna e lungodegenza dell’Ospedale di Santarcangelo, Dott. Luca Morolli, la Dott.ssa Catia Drudi della Direzione Medica e la Dott.ssa Francesca Raggi, Direttrice degli Ospedali Infermi di Rimini e Franchini di Santarcangelo e la Dott.ssa Montesi direttore Ufficio Relazioni con il Pubblico, Accoglienza, Fundraising e marketing.
“È per noi un onore - ha dichiarato il direttore della Medicina - ricevere in dono un’attrezzatura fondamentale per i pazienti della lungodegenza, perché ci consente di accogliere e assistere in sicurezza i pazienti che escono dalla terapia intensiva. Siamo davvero grati alla famiglia e all’Associazione Paolo Onofri”, che da anni sostiene il nostro ospedale."

"Un ringraziamento va a Roberto, in memoria del quale è stata fatta la donazione, per il suo impegno profuso durante tutta la vita, a favore dei più fragili - ha dichiarato il Dott. Giorgio Ioli, presidente dell'associazione, già primario presso l'Ospedale Franchini - L’associazione Paolo Onofri, impegnata da anni a supporto delle necessità della sanità locale, può continuare ad operare per rispondere ai bisogni dell’ospedale di Santarcangelo, grazie al sostegno dei cittadini e della società civile. Si pensi che anche grazie al contributo del 5 per mille sulla dichiarazione dei redditi , è stato possibile donare attrezzature per un importo complessivo a circa 450.000 euro in dieci anni."
Esprime soddisfazione e gratitudine anche la Sindaca Alice Parma, che sottolinea l’impegno dell’Associazione Paolo Onofri fondamentale in questi anni, auspicando che possa continuare a sostenere l’acquisizione di attrezzature grazie alle donazioni dei cittadini. “Queste iniziative sono a beneficio della comunità e vanno promosse anche attraverso la giusta visibilità, in modo da creare emulazione e senso di comunità verso l’obiettivo comune di continuare a sostenere l’ospedale e la sanità pubblica, che mai come in questo momento necessitano dell'attenzione e della collaborazione di tutta la comunità”.
"Sento il dovere di ringraziare la famiglia Moretti e tutti coloro che contribuiscono a sostenerci, per questo senso del bene comune - ha sottolineato Francesca Raggi, direttrice della direzione medica ospedaliera - Avere un ospedale che ognuno percepisce come l’ospedale della propria città è anche un’attestazione di stima e fiducia verso i professionisti che vi lavorano ed è un valore aggiunto immenso rispetto anche al tema della qualità dell'assistenza”.
Da parte dell’Azienda USL della Romagna, un sentito ringraziamento ai donatori all’Associazione Paolo Onofri, che con questo ennesimo generoso contributo a beneficio dei pazienti consolida un rapporto di collaborazione già da tempo esistente, sostenendo in modo sempre più attento e sensibile i bisogni della sanità locale.

 

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E ‘ iniziato oggi il primo tirocinio “clinico” per gli studenti iscritti al Terzo anno del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna, sede di Forli, coordinato dal prof. Franco Stella."E' sicuramente un momento particolarmente importante per questi ragazzi – spiega il Prof. Paolo Muratori, professore associato dell’Università di Bologna, responsabile di questa prima fase di tirocinio in Medicina Interna e Direttore della UO Medicina Interna di Forlì e Santa Sofia - in quanto finalmente potranno cominciare a verificare sul campo gran parte della teoria appresa a lezione e sui libri. Noi cercheremo di affiancarli e di guidarli in questi primi loro passi ospedalieri, consapevoli che tanto più saremo in grado di incuriosirli tanto più saranno stimolati ad approfondire”.
“I 95 iscritti al terzo anno di Medicina di Forlì – prosegue - si alterneranno, in gruppi di 13-14 alla volta, nel reparto ospedaliero di Medicina Interna per un periodo di tre settimane durante le quali avranno la possibilità di seguire la visita sui pazienti internistici, esplorare gli ambulatori specialistici e di ecografia internistica”.

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C’è tempo fino al 31 ottobre per fare domanda all’Ausl di Bologna indipendentemente dal luogo di residenza. Contributi previsti anche in caso di acquisti già effettuati nel 2022
Al via le domande per aver accesso ai contributi per l’acquisto di parrucche riservati a chi soffre delle forme gravi di alopecia areata. Una malattia autoimmune che causa l’improvvisa perdita a chiazze di peli e capelli, colpisce circa l’1% della popolazione, nelle forme più acute ha un andamento altalenante e imprevedibile e può durare per anni, arrivando a cronicizzarsi.Un aiuto concreto a queste persone arriva dalla Regione Emilia-Romagna, che mette a disposizione 220mila euro. Il contributo, che non può superare la spesa realmente sostenuta, è di massimo 400 euro ed è destinato all’acquisto di una sola parrucca.Le richieste possono essere presentate fino al 31 ottobre 2023, salvo esaurimento dei fondi dedicati. Possono fare richiesta anche coloro che hanno già acquistato una parrucca nel 2022.
Chiaro l’obiettivo del provvedimento voluto dalla Giunta regionale: ampliare l’accesso a questi dispositivi che spesso hanno costi molto elevati, come è stato già fatto per le pazienti oncologiche.
“Le parrucche sono veri e propri presidi sanitari che garantiscono un miglioramento delle condizioni psicologiche e relazionali durante la malattia- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. La Regione Emilia-Romagna, che tra quelle che riconoscono un contributo per l’acquisto ha previsto il massimale più alto, conferma l’impegno di essere al fianco dei pazienti, per migliorare la loro qualità di vita. Un impegno che è iniziato nel 2019, quando per prima in Italia la nostra Assemblea Legislativa chiese al Governo di riconoscere l’alopecia areata tra le patologie croniche da inserire nei livelli essenziali di assistenza, cosa che continueremo a fare”.


Chi può fare domanda
Per avere diritto ad ottenere il contributo occorre in primo luogo essere residenti in Emilia-Romagna, poi avere un’età pari o superiore a 16 anni (quando le dimensioni del cranio sono stabili), infine essere affetti da alopecia areata in forma grave da almeno un anno, manifestata nelle seguenti condizioni: alopecia areata in chiazze multiple che interessa più del 40% del capo; alopecia totale che interessa l'intero cuoio capelluto; alopecia universale che interessa tutto il corpo.


Come presentare domanda
Ovunque siano residenti nel territorio regionale, gli interessati devono presentare la domanda all’Ausl di Bologna, individuata come Azienda capofila per la raccolta e il riconoscimento delle domande per l’intera regione.

A questo link https://www.ausl.bologna.it/cit/cpag/cp troverete il modulo per la richiesta aggiornato
La domanda di contributo sarà accettata esclusivamente se inviata all’indirizzo di posta elettronica certificata parr.al@pec.ausl.bologna.it.
Il modulo, completo di marca da bollo, anche digitale, da 16 euro, dovrà essere corredato dalla copia della tessera sanitaria, dalla copia di un documento di identità valido del beneficiario finale (o dell'eventuale diverso soggetto richiedente per conto del beneficiario), da certificato rilasciato dal medico Specialista del SSN che attesti l'alopecia, da almeno un anno e da ricevuta di avvenuto pagamento per l'acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale del paziente o della paziente beneficiari del contributo) posteriore alla data del 1° gennaio 2022.


Criteri di attribuzione del contributo - graduatorie
L'Azienda USL di Bologna applica il "criterio della territorialità", che tiene conto contestualmente della residenza dei richiedenti e della data di presentazione dell'istanza, imputandoli al plafond territoriale fino ad esaurimento dei rispettivi plafond aziendali. A livello territoriale i fondi sono così distribuiti nelle diverse Ausl della regione: Piacenza 13.200 euro; Parma 22.000 euro; Reggio Emilia 26.400 euro; Modena 35.200; Bologna 44.000 euro; Imola 6.600; Ferrara 17.600; Romagna 55.000 euro.
Successivamente al termine di scadenza per la presentazione delle domande (31 ottobre 2023), se dovessero risultare domande inevase e risorse ancora disponibili, i contributi saranno erogati tenuto conto delle domande ammissibili pervenute e ancora inevase secondo il solo criterio dell'ordine cronologico di arrivo.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare telefonicamente l’Unità Protesica e Integrativa dell’Ausl Bologna: 051 2869260 oppure 051 2869370.

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Il 16 febbraio alle ore 14.30 si terrà a Faenza l’incontro “Adolescenza: opportunità e servizi”, presso l’aula 4 di Faventia Sales, in cui verrà presentato a tutti gli operatori e alla cittadinanza il nuovo servizio “Spazio Adolescenza”, rivolto ai ragazzi/e dai 14 ai 25 anni e alle loro famiglie. Questo servizio rappresenta un punto di ascolto e consulenza psico-educativa che ha come obiettivo la prevenzione delle forme di disagio e la promozione del benessere psico-relazionale agli adolescenti che vivono un momento di difficoltà o dubbi incontrati nel percorso di vita.
La motivazione alla base del progetto è quella che offrire uno spazio in cui confrontarsi ed essere ascoltati da operatori qualificati possa aiutare a individuare strategie per migliorare la qualità di vita e ritrovare il benessere personale.
Nello stesso incontro verranno presentate le linee guida regionali contro la dispersione scolastica e il ritiro sociale e le strategie che l’Unione della Romagna Faentina sta attivando per sostenere i ragazzi/e e le loro famiglie nel mantenimento del percorso scolastico, formativo e/o lavorativo.

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Il bottino settimanale sull’andamento dell’epidemia Covid-19 viene effettuato dalla Regione Emilia Romagna tutti i venerdì, come avviene per quello nazionale del ministero della Salute, ed è consultabile sul Portale regionale https://notizie.regione.emilia-romagna.it

La stessa Regione per continuare a garantire l’aggiornamento quotidiano ha inoltre messo a punto il sito https://regioneer.it/bollettino-covid, dove possono essere consultati i dati aggiornati ogni giorno dalle ore 15. I dati comprendono: il numero dei tamponi eseguiti (distinti tra molecolari e antigenici), la sintesi dei casi (casi positivi, deceduti, guariti, casi attivi); i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari Covid e le persone in isolamento domiciliare (per questi ultimi, con la percentuale rispetto ai casi attivi complessivi); la distribuzione territoriale dei casi per Ausl di diagnosi e la distribuzione territoriale dei ricoveri in terapia intensiva, sempre per Ausl di diagnosi; per tutti questi dati viene anche riportata la variazione rispetto al giorno precedente. Infine, la distribuzione dei decessi per provincia di domicilio/residenza.

Ad integrazione si allegano i dati relativi alla copertura vaccinale Anti-Covid in Ausl Romagna al 10 febbraio.

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Il 13 febbraio si celebra la Giornata Internazionale dell’Epilessia, un evento che ricorre ogni anno nel secondo lunedì di febbraio con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza su questa patologia che nel mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, colpisce circa 50 milioni di persone di tutte le età. 

In Romagna, anche quest’anno, a testimonianza e supporto delle problematiche che vivono le persone che ne sono affette e le loro famiglie, le Neurologie, le Pediatrie e le Neuropsichiatrie Infantili dell’Ausl insieme alle Associazioni dei pazienti e alle Amministrazioni comunali si uniranno alla ‘voce globale’. Nel dettaglio, lunedì 13 febbraio saranno illuminati di viola alcuni monumenti cittadini della Romagna, tra cui Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna, l’orologio del Palazzo Comunale a Cesena e Castel Sismondo a Rimini; sempre nella giornata del 13 febbraio, alle ore 15, a Rimini, l’Associazione Italiana Epilessia Emilia Romagna e la Lega Italiana Contro l’Epilessia Emilia Romagna nell’Aula Magna dell’IC Marvelli promuovono il Concerto per l’Epilessia con la partecipazione attiva degli alunni e del ‘coro a colori’ della scuola Marvelli, (per info: rimini@associazioneepilessia.it); sabato 25 febbraio, alle ore 9, nella sala AVIS dell’ospedale di Faenza, è invece in programma il convegno pubblico "I percorsi dell'epilessia in Romagna: recepimento delle direttive sul Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - PDTA regionale” promosso dall'Associazione Italiana Epilessia AIE insieme ai neurologi, neuropsichiatri infantili e pediatri dell’Ausl.

L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata dal ripetersi di crisi epilettiche, un fenomeno improvviso dovuto alla scarica parossistica di una porzione più o meno estesa di neuroni della corteccia cerebrale. L’International League Against Epilepsy (ILAE) ha definito l’epilessia una malattia “caratterizzata da persistente predisposizione a sviluppare crisi epilettiche e dalle conseguenze neurobiologiche, cognitive, psicologiche e sociali che tale condizione determina”. Una definizione che rimarca non solo i caratteri clinico patologici della patologia ma anche l’impatto psicologico e sociale dell’Epilessia sulla persona affetta e sulla sua famiglia, in particolare in età evolutiva. Non si deve dimenticare che l’Epilessia è una malattia che comporta in sé un retaggio culturale ancora molto rilevante ed è marcata da uno stigma, che ancora oggi la cultura popolare non ha superato. Lo stigma legato alla malattia, la risonanza affettiva di fronte ad una crisi epilettica e alla preoccupazione dei parenti e dei genitori alla conferma della diagnosi, richiedono una presa in carico globale del paziente secondo percorsi diagnostico terapeutico assistenziali dedicati.

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