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Articoli filtrati per data: Maggio 2023

Si informa che dal 18 maggio 2023 sarà attivo un unico numero verde per contattare la Ditta Fater che si occupa della fornitura di ausili per incontinenza (pannoloni) per conto dell’Azienda USL della Romagna.

Il Numero Verde gratuito è 800 753 660 ed è in grado di fornire sia supporto per il servizio di consegna domiciliare che per la gestione completa del piano terapeutico inerente ai prodotti assorbenti per incontinenza (pannoloni).

Con questa operazione effettuata grazie agli investimenti tecnologici effettuati dalla Ditta Fater, gli assistiti saranno in grado di poter usufruire del servizio infermieristico telefonico in una fascia oraria giornaliera ampia che va dalle ore 9 alle ore 17 dal lunedì al venerdì non vincolando il contatto telefonico a innumerevoli numeri telefonici e a orari prefissati.

L’utente chiamerà quindi il numero verde 800 753 660, che attualmente era utilizzato solo per le informazioni logistiche (consegne), che verrà implementato di una seconda opzione per l'accesso al supporto infermieristico attraverso una scelta guidata; le tecnologie utilizzate sono dotate di strumenti di collegamento e connessione dati veloce che consentirà nei momenti di picco delle telefonate di essere richiamati non appena gli operatori saranno disponibili.

Per il supporto infermieristico il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17,00 per richiedere modifica taglia, quantitativi e tipologia di pannolone da effettuarsi almeno 15 giorni prima della data di successiva consegna.

Per il supporto logistico il numero verde è attivo dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 17.00, e gli utenti avranno la possibilità di richiedere informazioni sulle consegne e comunicare variazioni di domicilio e di recapiti telefonici.

Gli Uffici Territoriali Home Care e Tecnologie Domiciliari di riferimento sono a disposizione per eventuali informazioni

 

Luogo

Telefono

Orario

@mail

Ravenna

0544/286650       

dal lunedì al venerdì dalle h 09.00 alle h 12.30    

homecare.ravenna@auslromagna.it

Lugo

0545/213423

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.30

homecare.lugo@auslromagna.it

Faenza

0546/601597

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.30

homecare.faenza@auslromagna.it

Forlì

0543/731055

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.30

homecare.forli@auslromagna.it

Cesena

0547/352409

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.30

homecare.cesena@auslromagna.it

Savignano

0541/809920

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.30

homecare.savignano@auslromagna.it

Rimini

0541/707401

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.00

ufficioprotesi.rn@auslromagna.it

Riccione

0541/698742

dal lunedì al venerdì dalle h 08.30 alle h 12.00

homecare.riccione@auslromagna.it

 

Tutte le informazioni sono pubblicate anche sul sito internet https://auslromagna.it : selezionare servizi nella barra in alto, selezionare per il cittadino dalla A alla Z, alla lettera P pannolone:ausili per l'incontinenza.

 

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“Gli estremi del contrasto”. Aspetti salienti relativi all’utilizzo del Mezzo di Contrasto iodato in TC nel Paziente pediatrico e nel Paziente Anziano. è il titolo dell’evento formativo che  si svolgerà il prossimo  26 Maggio presso  la sala convegni del Palazzo Rasponi delle Teste  in piazza Kennedy a Ravenna.  

Responsabile scientifico dell’iniziativa è la dott.ssa Maria Teresa Minguzzi, direttore U:O.C Radiologia Ravenna.

L’evento è rivolto a  specialisti Radiologi, Pediatri, Geriatri, Internisti e specialisti di varie discipline interessati agli argomenti trattati, ai Medici di Medicina  Generale ed  agli specializzandi  delle varie discipline.

Il Congresso è patrocinato dal Comune di Ravenna, dalla Sezione di Studio di Mezzi di Contrasto della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, dall'Ordine dei Medici della provincia di Ravenna e da UNiBO Campus Ravenna  .

 Il periodo “postcovid”  della nostra sanità si sta caratterizzando per lunghe liste di attesa e ritardata diagnosi di numerose patologie, conseguenze  legate sia alla sospensione delle attività di diagnosi e screening durante le fasi acute della pandemia, ma anche ad un cambiamento imposto dalla centralità dell’imaging all’interno dei percorsi diagnostico-terapeutici.

Alcuni studi riportano un incremento negli ultimi 5 anni del 30% di immagini diagnostiche, i moderni protocolli oncologici impongono follow up sempre più ravvicinati mentre i processi decisionali nell’urgenza–emergenza sono sempre più vincolati al ricorso ad esami di  Tomografia Computerizzata.

La migliore efficienza delle apparecchiature, la distribuzione capillare e l’evoluzione tecnologica che ha comportato una significativa riduzione della dose radiologica, alimentano un ricorso particolarmente disinvolto e talvolta ingiustificato agli studi TC.

L’insieme di queste diverse ragioni sta portando all’esigenza di razionalizzare ed ottimizzare il rapporto costi/benefici in particolare in quelle condizioni in cui l’imaging di scelta è la TC con MDC.

Le conseguenze della somministrazione del mezzo di contrasto assumono caratteristiche particolari in prossimità degli “estremi” della vita, l’infanzia-adolescenza, la senilità ed il paziente fragile.

Da un lato è necessario considerare in prospettiva ogni eventuale effetto collaterale dell’uso del mezzo di contrasto, dall’altro in presenza di fragilità e co-morbidità, è necessario prestare massima attenzione alle possibili conseguenze dell’esposizione al mezzo di contrasto.

L’appropriatezza delle indagini e gli aspetti medico legali che sempre più orientano le scelte cliniche sollevano infine importanti tematiche di ordine etico ed economico.

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Il Congresso è stato organizzato del Consiglio Direttivo della SICP, del quale fanno parte il dr. Luigi Montanari, responsabile SSD Cure Palliative di Ravenna , Presidente del Congresso , e la dr.ssa Cristina Pittureri , responsabile SSD Cure Palliative di Rimini.
Tra i relatori e moderatori, molti professionisti medici e infermieri della AUSL della Romagna (prof. Marco Maltoni Direttore UO Cure Palliative Forlì-Cesena, dr.ssa Elena Amaducci, responsabile SS Cure Palliative Cesena, Chiara Nardini ICM Pediatria di Ravenna, dr. Paolo Perna, DM Terapia antalgica Romagna, dott.Carmelo Gabriele, Pediatria Rimini e Lucia Marangio, Pediatria Forlì)
Il tema del Congresso è "Il Dolore Totale". La disciplina Cure Palliative si pone l' obbiettivo di rispondere ai bisogni del paziente, adulto o bambino, con malattia cronica evolutiva inguaribile cercando di affrontare non solo dolore fisico, ma anche quello psicologico, spirituale, sociale, esistenziale.
I principi che motivano e animano questa modalità di approccio sono quelli insegnati da Cicely Saunders, fondatrice delle Cure Palliative.
L' obbiettivo dell' evento è di sollecitare i professionisti a migliorare e ampliare le proprie conoscenze e competenze in questa tematica, e far riflettere le istituzioni sulla necessità di nuovi progetti e investimenti per far sì che i cittadini della nostra regione possano accedere con fluidità e uniformità ai servizi di cure palliative
Sarà presente l' Arcivescovo di Ravenna Mons. Lorenzo Ghizzoni, il Sindaco Michele De Pascale,la Regione Emilia Romagna con la dr.ssa Laura Tedaldi, il Presidente della SICP dr. Gino Gobber, il Presidente della Fondazione Gigi Ghirotti dr. Mario Santarelli, la Direzione Generale della AUSL Romagna con il dr. Umberto Carioli.
E' l' occasione anche per ricordare che la città di Ravenna ha ottenuto il titolo di "Città del Sollievo 2023" per essersi distinta nella attuazione di progetti dedicati alla cura del dolore cronico e delle problematiche complesse di pazienti con malattia inguaribile e le relative famiglie
Al congresso parteciperanno circa 200 persone provenienti da tutte le provincie della regione Emilia Romagna

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Venerdì 12 maggio nuovo appuntamento a Santarcangelo con “Un passo alla volta”, l’iniziativa gratuita finalizzata a far conoscere ai cittadini i benefici dell’attività fisica e le opportunità che i parchi cittadini offrono per fare movimento.

L’appuntamento è dalle ore 15.30 alle 17, con partenza dal Centro sociale “Achille Franchini”, Via Montevecchi 19 PARCHEGGIO FRANCOLINI. Le attività proposte saranno condotte da un Istruttore Laureato in Scienze Motorie delle Palestre che Promuovono Salute e dal Medico della Medicina dello Sport in collaborazione con le assistenti sanitarie e le infermiere dell’Igiene Pubblica di Rimini

L’iniziativa fa parte del ciclo di eventi gratuiti di promozione della salute promossi nel Distretto di Rimini, nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021- 2025, dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e dalle Case della Comunità di Morciano e Santarcangelo, con il patrocinio delle Amministrazioni locali e il coinvolgimento di alcune associazioni del territorio.

Per informazioni sulle iniziative promosse, telefonare al n. 334-3429196 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16. o scrivere a promosalute.rn@auslromagna.it

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Si informa la popolazione che, causa lavori di manutenzione, nella giornata di sabato 13 maggio lo Sportello polifunzionale dell’Ospedale Cervesi di Cattolica sarà chiuso al pubblico

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Il progetto “Musica senza barriere” in Ausl Romagna con tre concerti gratuiti dell'Orchestra Luigi Cherubini (Meldola, Premilcuore, Santarcangelo di Romagna).

 Continua la scoperta del patrimonio storico e artistico di derivazione sanitaria grazie al progetto "Musica senza barriere", che vede coinvolta la formazione da camera dell' Orchestra giovanile Luigi Cherubini.
Sarà il Comune di Meldola che lunedì 15 maggio darà l'avvio, nel cortile dell'ex Ospedale, ai tre concerti gratuiti. Seguirà il concerto di lunedì 22 maggio all'Ospedale di Santarcangelo di Romagna e concluderà la rassegna il 29 maggio l’evento musicale all'ex ospedale di Premilcuore.
Il progetto musicale sarà affiancato dalla narrazione storica del conservatore dell'Ausl Romagna, Sonia Muzzarelli, che illustrerà la storia ospedaliera dei tre Comuni che ospitano l’iniziativa.

 

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In data 14 maggio 2003 grazie ad un entusiasta gruppo di stomizzati, medici ed infermieri nasce Afos Onlus (Associazione Forlivese Stomizzati ed incontinenti) con sede presso l’Ospedale Morgagni-Pierantoni.
Questa Associazione ha come obiettivo di creare percorsi assistenziali, sociali e culturali al paziente portatore di stomia e secondo parametri di qualità e con l’ausilio di multiprofessionalità. Dalla data di costituzione collabora con i reparti di Chirurgia Generale ed Urologia del dipartimento di Chirurgia dell’Ausl Romagna. Dal 2011 il servizio è stato esteso al reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva in supporto ai pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (Morbo di Crohn e Rettocolite Ulcerosa, IBD).
L’Associazione ha attivato per le persone stomizzate, urostomizzate, prostatectomizzate e affette da malattie infiammatorie croniche intestinali i seguenti Servizi:
Progetto di Supporto Psicologico seguito dal 2011 dalla Dr.ssa Silvia Padoan psicologa-psicoterapeuta, il cui obiettivo è quello di aiutare le persone nel loro percorso di cura;
Corretta Alimentazione affidato dal 2019 alla dietista dr.ssa Sofia Mengoli che fornisce indicazioni alimentari;
Assistenza Infermieristica Domiciliare seguito dal 2022 dall’infermiera stomaterapista Tani Giovanna che supporta i pazienti afferenti all’ambulatorio stomizzati dell’Ausl Romagna.
Questi servizi sono resi gratuitamente grazie all'impegno del Presidente dell'Associazione Afos Bravi Varis e dei componenti del Direttivo, nonché dal sostegno economico che la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e unitamente ad altri enti ci ha garantito annualmente dal momento della costituzione a tutt’oggi.
Dal 2019 l’Associazione AFOS ODV opera in convenzione con l’Ausl della Romagna e dal 2022 su espressa richiesta della Direzione Sanitaria della stessa Ausl è presente, con una propria sede, presso l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna svolgendo i servizi di supporto psicologico e corretta alimentazione per i pazienti stomizzati e con IBD nei reparti di chirurgia, urologia e gastroenterologia.
Gli Obiettivi futuri di AFOS ODV sono:
1. Realizzazione in concerto con Ausl Romagna di un progetto di screening colon retto rivolto alla popolazione del territorio forlivese
2. Progetto di teleconsulenza medico-infermieristica già all’esame della Direzione Sanitaria dell'Ausl della Romagna

3. Implementazione dell'attività di supporto psicologico nel percorso pre-operatorio per i pazienti che dovranno confezionare una stomia .
In occasione del ventennale della costituzione dell’Associazione Afos Odv, in data 7 ottobre 2023, organizzerà un incontro aperto alla cittadinanza che porrà in evidenza le esperienze dei pazienti stomizzati facendo un excursus della vita dell’Associazione con i suoi progetti odierni e futuri.

CONTATTACI
AFOS ODV Associazione Forlivese Stomizzati ed Incontinenti
Ospedale Morgagni Pierantoni Padiglione Allende Via Forlanini n. 34 Forlì
Ospedale Santa Maria delle Croci Via Vincenzo Randi n. 5 Ravenna
Tel. 0543 731838 Fax 0543 738606
email afos.fo@auslromagna.it

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Sulla piattaforma regionale E-llaber è destinato principalmente agli operatori del settore alimentare, è aperto anche alle persone con diagnosi di celiachia e ai loro familiari. Obiettivo: imparare a evitare il contatto anche accidentale con alimenti fonte di glutine, dalla fase di produzione fino alla ‘mise en place’. In Emilia-Romagna, a fine 2022, 20.729 persone con diagnosi di celiachia

Bologna - Imparare a gestire correttamente gli alimenti senza glutine con tecniche e istruzioni specifiche per ogni fase del trattamento dei prodotti, dalla lavorazione delle materie prime alla somministrazione ai clienti. 

Sono i contenuti del corso di formazione a distanza “Gestione della sicurezza degli alimenti senza glutine”, già disponibile sulla piattaforma digitale della Regione Emilia-Romagna E-llaber: un percorso didattico realizzato dal settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica dell’assessorato alle Politiche per la salute in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia Emilia-Romagna e reso disponibile proprio a ridosso della settimana nazionale della celiachia, dal 15 al 23 maggio. Il corso è rivolto principalmente agli operatori del settore alimentare, ma è aperto anche alle persone con diagnosi di celiachia e ai loro familiari, e tra le finalità ha quella di fornire informazioni precise sugli alimenti che possono essere consumati dal celiaco in sicurezza. 

“Entrare in una mensa o in un ristorante con la certezza di non avere tracce di glutine nel proprio piatto è fondamentale per chi soffre di celiachia- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. La Regione Emilia-Romagna da oltre 10 anni ha realizzato una guida pratica per formare gli operatori del settore alimentare, con questo ulteriore strumento offriamo l’opportunità a chi lavora nella filiera dell’alimentazione senza glutine di aggiornare la propria preparazione, per poter continuare a garantire ai celiaci un servizio sempre più a misura delle loro esigenze. Importante poi - aggiunge Donini – che il corso possa essere svolto anche dagli stessi pazienti e dalle famiglie, per una conoscenza sempre più approfondita di questa patologia”. 

Sono 20.729, in Emilia-Romagna, il 67% delle quali donne, le persone che (a dicembre 2022) hanno avuto una diagnosi di celiachia: malattia cronica che provoca una reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine, che è contenuto principalmente nei cereali e nei loro derivati - come pane e pasta - ma è presente anche in altri alimenti. 

Il corso di formazione

Il corso di formazione a distanza è articolato in 3 moduli: la prima parte è dedicata alla descrizione della malattia celiaca; la seconda fornisce indicazioni e conoscenze sugli alimenti senza glutine per facilitare la spesa; l’ultima si concentra sulla gestione della sicurezza degli alimenti senza glutine e dell’ambiente di lavoro, così da garantire la sicurezza delle preparazioni e del prodotto finale. Al termine del corso sono previste una prova di valutazione e il rilascio dell’attestato di formazione, che ha durata quinquennale.

Per partecipare è necessario accedere alla piattaforma E-llaber collegandosi all’indirizzo https://www.e-llaber.it/, effettuare il login utilizzando le proprie credenziali Spid e compilare il proprio profilo inserendo i dati richiesti; successivamente sarà visualizzabile la home page di E-llaber con l’offerta formativa ed il corso al seguente indirizzo: https://www.e-llaber.it/course/view.php?id=431.

Il corso costituisce un ulteriore strumento formativo per gli operatori del settore alimentare in tema di celiachia rispetto a quelli finora disponibili, svolti da parte dei servizi Igiene Alimenti e Nutrizione.

La celiachia

L’unica terapia universalmente e scientificamente riconosciuta è seguire una dieta rigorosamente priva di glutine. Per questo chi si occupa della produzione, preparazione, vendita e somministrazione degli alimenti gluten-free deve rispettare specifiche caratteristiche strutturali e gestionali per evitare contaminazioni incrociate o accidentali con alimenti fonte di glutine, anche in fase di trasporto e conservazione. In Emilia-Romagna la ristorazione collettiva (mense scolastiche, ospedaliere, socio-assistenziali e aziendali) e quella pubblica da tempo si sono organizzate per garantire pasti senza glutine: l’elenco dei locali notificati e autorizzati a servire pasti ai celiaci è pubblicato sul sito della Regione Alimenti&Salute dedicato alla sicurezza alimentare.

La Regione ha definito anche le “Linee Guida regionali per il controllo ufficiale delle imprese alimentari che producono e/o somministrano alimenti senza glutine”, a cui si devono strettamente attenere gli operatori del settore alimentare che assicurano di produrre o somministrare alimenti adatti ai malati di celiachia; obbligatoria anche la formazione continua del personale addetto.  

I dati in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono 20.729 le persone che hanno avuto una diagnosi di celiachia (dati al 31/12/2022); le donne sono in netta prevalenza con oltre 14.000 diagnosi, gli uomini sono circa 6.500. A livello regionale, le diagnosi sono così rappresentate sul territorio: 1.273 diagnosi nell’Ausl di Piacenza (863 femmine e 410 maschi); 1.890 Ausl Parma (1.272 femmine e 618 maschi); 2.508 Ausl Reggio Emilia (1719 femmine e 789 maschi); 3.737 Ausl Modena (2.523 femmine e 1.214 maschi); 4.428 Ausl Bologna (3088 femmine e 1340 maschi); 668 Ausl Imola (439 femmine e 229 maschi); 1.274 Ausl Ferrara (890 femmine e 384 maschi); 4.951 Ausl Romagna (3.403 femmine e 1.548 maschi).  

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Slot machines, gratta&vinci, scommesse e quel novero di giochi che si sono sviluppati con il digitale, a partire dai videogame. Quando da passatempo il gioco diventa una dipendenza allora sorge la malattia, che però può essere sia curata che prevenuta. È proprio per questo che nasce ‘Quando il gioco non è un gioco’, il nuovo percorso realizzato nell’ambito del Piano locale contro il gioco d’azzardo promosso dal Distretto socio sanitario di Rimini allo scopo di realizzare azioni di informazione, prevenzione e intervento destinate a una vasta platea di destinatari sotto la regia dell’ U.O. Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL Romagna e del Comune di Rimini, in sinergia con la Rete Gap di Rimini composta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (capofila), Millepiedi, Cento Fiori, Alcantara, Parkinson in Rete e Il Gesto.
Da uno sportello ad hoc dove i giocatori possono rivolgersi per ricevere supporto psicologico e di carattere legale, passando agli incontri nelle scuole: un insieme di attività trasversali, che hanno come filo rosso quello di combattere le dipendenze da gioco e stabilire le condizioni favorevoli per prevenire gli effetti negativi sui disturbi correlati al fenomeno. L’obiettivo principale è quello di raggiungere il maggior numero di cittadini, sensibilizzando in modo differenziato i vari target: adulti, anziani, ragazzi, inclusi i giocatori nonché gli insegnanti, il personale sanitario, sociale, educativo e delle associazioni, con particolare riguardo ai contesti scolastici e informali tramite interventi di informazione e conoscenza dei rischi. Rischi che ad oggi, in particolar modo tra le giovani generazioni, si annidano dietro il gaming, che non di rado, da divertimento si trasforma in dipendenza. Il progetto ‘Quando il gioco non è un gioco’ nasce proprio per unire le forze, promuovere sinergie, per far fronte a un dilagante fenomeno che colpisce tanti, differenti per età, provenienza e ceto sociale.
Le azioni principali:
• Sportello di consulenza psicologica e legale per facilitare l’accesso dei giocatori e dei loro familiari ai Servizi specialistici svolto presso “La Casa Ludica” Serd-Rimini (in via Bramante, 10).
• Percorsi laboratoriali, di prevenzione e promozione dell’agio, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del distretto al fine di favorire la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alla dipendenza comportamentale da gaming e da gioco d’azzardo (in coerenza e potenziando quanto previsto dal Piano Regionale della Prevenzione).
• incontri e percorsi di sensibilizzazione aperti alla cittadinanza, in collaborazione con il Centro per le Famiglie
• eventi culturali quali spettacoli teatrali e laboratori (espressivi, teatrali, di scrittura, di sperimentazione all’uso delle nuove tecnologie) rivolti alle nuove generazioni attorno al tema delle dipendenze comportamentali.
“Un progetto innovativo che ora è realtà grazie all’intenso lavoro di squadra tra l’Azienda Usl della Romagna, il Comune e le realtà coinvolte nei Piani di zona di Rimini – è il commento di Kristian Gianfreda, Presidente del Distretto socio-sanitario di Rimini e Assessore alle Politiche perla Salute del Comune di Rimini -. La ludopatia è un fenomeno purtroppo che colpisce un’ampia platea di persone di differenti età e che, come confermano le diverse statiche, non accenna a diminuire, facendosi spazio anche tra i più giovani. Soprattutto durante la pandemia, infatti, quando gli schermi erano tra i compagni più assidui con cui ‘ammazzare’ il tempo, il gioco on line ha visto una crescita importante, con risvolti spesso pericolosi. Questo progetto messo in campo dal Distretto di Rimini è dunque fortemente aderente coi tempi che stiamo vivendo: contrastare il gioco d’azzardo, puntando sulla conoscenza, sulla formazione e sulla consulenza è una priorità assoluta, centrale, a cominciare dalle nuove generazioni e il loro rapporto con il mondo digitale.”.

 

QUADRO NUMERICO SUL GIOCO D’AZZARDO

 

Comune di Rimini. Nel periodo pre-pandemico (2017), nel solo Comune di Rimini la spesa pro capite in gioco d'azzardo corrispondeva a 1798 euro. Un dato che collocava Rimini al 557 posto, su 7954 comuni italiani, nella classifica generale per spesa pro capite. Considerando le città delle stesse dimensioni - sempre nella stessa classifica - Rimini risulta al posto numero 27 su 130 comuni (fra i 50mila e i 200mila residenti).

 

Regione Emilia-Romagna. Da un’elaborazione della Regione, in Emilia-Romagna nel 2021 sono state complessivamente oltre 31 mila le persone assistite dai servizi per le dipendenze patologiche (SerDP) delle Aziende Usl (esattamente 31.207), 1.139 delle quali per problemi collegati al gioco d’azzardo: il 3,7% del totale degli assistiti. Più della metà di questi (602, pari al 52,8%) sono giocatori patologici, che si sono rivolti ai servizi per la prima volta. La maggioranza degli assistiti è di genere maschile (80%) e di cittadinanza italiana (91%). La fascia di età più rappresentata, indipendentemente dal genere, è quella compresa tra 41 e 60 anni, seguita dagli ultrasessantacinquenni, che costituiscono il 16,4% delle persone in carico ai servizi. Il 56,4% predilige giocare ai videogiochi nei bar/tabacchi o sale gioco, il 18,7% gioca al lotto, superenalotto, lotterie e gratta e vinci; alle scommesse sportive o ippiche si dedica il 10,8% dei giocatori e il 15,4% gioca attraverso le piattaforme on line; parte dei giocatori sono però dedite a più tipologie di gioco contemporaneamente.

 

“Nel 2022 abbiamo assistito ad un aumento del gioco d’azzardo in tutta Italia raggiungendo una raccolta totale di 131 miliardi di euro, che corrisponde ad una media di 2000 euro giocati a testa. Il gioco fisico è aumentato del 22% rispetto al 2021 ma il dato più preoccupante è sul gioco on line che nel 2022 è incrementato del 137% rispetto al 2021. Una pratica difficile da contrastare, attiva 24 ore su 24, e disponibile ovunque ci sia una connessione internet e attiva 24 ore su 24 – spiega Teo Vignoli, Direttore U.O. Dipendenze Patologiche Rimini AUSL della Romagna - L’Emilia-Romagna non è esente da questo trend con un 41% di giocatori sulla popolazione generale, e circa il 2% che viene considerato a rischio medio-alto. Questo significa che, in Romagna, le persone a essere interessate sono circa 20.000.”. “In particolare, i maschi giocano d’azzardo più delle femmine e circa 1 minorenne su 5 gioca d’azzardo illegalmente prima di raggiungere la maggiore età - aggiunge Vignoli -. Lo spostamento del gioco on-line complica ulteriormente gli intrecci che ci sono tra GAP e dipendenza da internet, soprattutto nelle fasce più giovani. In quest'ottica stiamo incentivando l’attività delle’ “Case Ludiche’ di Rimini e Riccione, come luoghi de-stigmatizzanti, e tutti quegli spazi dove promuovere e veicolare i messaggi di consapevolezza. La vera sfida al GAP è sul territorio in quanto: gli accessi alla nostra rete dei servizi sono in progressivo aumento, ma non basta. Ancora troppi giocatori non chiedono aiuto, non si fanno affiancare da esperti. L’intercettazione precoce è uno degli obiettivi primari, su cui stiamo lavorando con determinazione, forti anche di una proficua e costante collaborazione pubblico-privato che ci ha permesso al momento di raggiungere importanti traguardi.”.

 

PANORAMICA SUI GIOCHI MAGGIORMENTE DIFFUSI TRA I RAGAZZI

 

Lo studio ESPAD 2021 condotto annualmente dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR (IFC-CNR) attraverso un questionario anonimo e auto-somministrato agli studenti tra i 15 e i 19 anni. Il 97% degli studenti possiede un device e lo usa per connettersi. L’attività maggiormente svolta online è la frequentazione di chat e Social Network, seguito dalla lettura di quotidiani e dalle ricerche. Il 14% degli studenti presenta un profilo di utilizzo definibile a rischio, in particolare le ragazze.
Internet, infatti, non di rado, può diventare veicolo anche di altri possibili pericoli, tra cui il Cyberbullismo che, nel 2021, ha coinvolto il 46% degli studenti come vittima e il 29% come autore. Questo fenomeno comprende tutti i comportamenti perpetrati allo scopo di danneggiare o mettere a disagio qualcun altro, attuati mediante un supporto digitale e risulta in aumento dopo la pandemia. Accanto a tale fenomeno, è possibile menzionare quello delle Internet Challenge: prove o sfide che i ragazzi devono superare per poter entrare a far parte di determinati gruppi. In alcuni casi si tratta di prove divertenti ma, in altri casi, possono includere la messa in atto di comportamenti anche molto pericolosi. Questo fenomeno risulta generalmente poco diffuso tra gli studenti italiani: il 3,5% ha ricevuto l’invito a parteciparvi e meno dell’1% ha accettato. Altro fenomeno molto diffuso è quello dei videogame che, nel 2021, ha riguardato il 68% degli studenti, con percentuali più elevate tra i ragazzi. Anche in questo caso può trattarsi di un semplice passatempo ma il comportamento può assumere anche caratteristiche che lo rendono a rischio: il 6,8% degli studenti ha giocato per sessioni di oltre 4 ore senza interruzioni nei giorni di scuola e oltre un quinto afferma di passare troppo tempo a giocare, di sentirsi di cattivo umore se non può giocare e/o che i propri genitori gli rimproverano di giocare un po’ troppo. Circa la metà degli studenti ha poi affermato di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e il 42% nel corso dell’anno. I giochi più diffusi sono i Gratta&Vinci e le scommesse sportive, quest’ultime largamente preferite dai ragazzi. Poco meno del 10% ha giocato online nell’ultimo anno e il 17% e il 12% degli studenti ha speso soldi per giocare rispettivamente presso luoghi fisici ed online nel corso dell’ultimo mese. Quasi l’11% ha un profilo di gioco a rischio e il 6,6% problematico. Si tratta di ragazzi che, in grado diverso, affermano di non riuscire a ridurre o interrompere il proprio gioco o di aver avuto problemi a scuola o con i familiari a causa di esso.

 

IL TALK

 

Fra le numerose iniziative del progetto ‘Quando il gioco non è un gioco’ è stato organizzato lo spettacolo “Fate il nostro gioco” della compagnia Taxi 1729, un live talk aperto a tutta la cittadinanza per sensibilizzare sul tema in modo originale e coinvolgente. La matematica e la psicologia del gioco d’azzardo in una performance dal vivo più pop di una conferenza, più seria di uno show. Qualcosa che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. In un’ora e mezza circa si smontano alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituisce il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico. Il talk viene replicato circa 90 volte ogni anno in teatri, scuole, comuni, ASL e università e ha coinvolto, dal 2011 ad oggi, più di 100 mila persone in tutte le 20 regioni d’Italia oltre che in Francia e Svizzera. L’appuntamento è per mercoledì 10 maggio 2023 alle ore 20.45 presso la Sala Manzoni – Diocesi di Rimini – via IV Novembre, 37. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

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AIL Rimini OdV -Associazione Italiana Lotta contro Leucemie, Linfoma e Mieloma- organizza in collaborazione con l'associazione “Donatori di Musica” un Concerto dal titolo “Un PIANO per un ospedale FORTE” in accordo con la Direzione di Presidio, la SSD Cure Palliative e Hospice di Rimini ed il Patrocinio del Comune di Rimini.
L'evento nasce dall'unione delle associazioni “AIL Rimini” e “Donatori di Musica” per sensibilizzare alla conoscenza del “potere” della musica per contribuire a far esprimere artisticamente pensieri, vissuti e emozioni che non si riesce a far emergere con le semplici parole, regalare momenti di benessere e relax psico-fisico ai pazienti, ai loro familiari e agli operatori sanitari.
I concerti si inseriscono nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della XXII edizione della “Giornata Nazionale del sollievo” 2023 per portare l’attenzione dei Cittadini sul ruolo delle cure palliative e sulle modalità di accesso ai Nodi della Rete di Cure Palliative dell’AUSL della Romagna nell’ambito di Rimini: Ambulatorio, Consulenza in Ospedale, Domicilio, Hospice. In occasione dei momenti di convivialità infatti è previsto anche l’allestimento di un “Punto Informativo-accoglienza” per offrire informazioni ai cittadini all’interno del Padiglione Ovidio- Ospedale Infermi Rimini- ove è situato l’Hospice.
Presso l’Hospice di Rimini, inserito nel Padiglione Ovidio, Responsabile D.ssa Cristina Pittureri, prende quindi avvio dal 9 maggio 2023 la stagione di concerti che si svolgerà fino a novembre e vedrà coinvolti Ospiti di rilievo internazionale.
L'associazione “Donatori di Musica” infatti è una realtà che mette a disposizione grandi artisti per concerti in luoghi delicati e sensibili come i reparti di cure palliative, per rendere la permanenza nel reparto di cura più piacevole e serena. La direzione artistica è curata dalla pianista riminese Francesca Cesaretti. “Già in passato abbiamo proposto momenti di musica nelle sale d'aspetto dell'Ospedale, – spiega Eduardo Pinto, Presidente di AIL Rimini – e considerato il successo di questi eventi, che ha visto la partecipazione di pazienti e personale medico, si è concordato di riprendere con performance musicali”.

Martedì 9 maggio 2023 alle 16 con il Duo Art Music Youkali da Milano, al flauto Sergio Bonetti e al pianoforte Katia Caradonna, musiche di Verdi, Bellini e Rossini prende avvio la serie di eventi musicali. La stagione di concerti all'interno dell'ospedale di Rimini, organizzata da AIL Rimini ODV e Donatori di Musica potrà essere seguita attraverso le riprese di Icaro TV sulla pagina Facebook AIL Rimini ODV in diretta streaming o in differita.
Gli eventi hanno avuto anche il sostegno economico di persone che hanno preso a cuore questa causa: Hotel King Rimini, Hotel Azzurra di Rimini (hotel delle Arti e della Cultura) Residence Hotel Piccadilly, Ristorante Amerigo e Sbionta. ”.

 

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