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"Esportiamoci 2017": al via a Rimini il beach volley inclusivo e anti stigma

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Lo stabilimento balneare nel quale da anni si tiene "Esportiamoci" Lo stabilimento balneare nel quale da anni si tiene "Esportiamoci"

Ha preso il via domenica 27 agosto, la XVI edizione di “Esportiamoci”, un’ evento, un luogo in cui, attraverso sport come beach volley, beach tennis, nordic walking yoga, sessioni di Reiki e attività espressive, le persone si incontrano e si identificano. Ma soprattutto uan kermesse mirata all’inclusione sociale e con tante iniziative culturali che ormai da tradizione contraddistinguono il “fine estate” di Viserba di Rimini. Fin dalla sua nascita, infatti, la manifestazione, organizzata da A.USL Romagna con tanti partner e patrocini d’eccezione (tra gli altri il Comune di Rimini, le associazioni dei famigliari di pazienti dei Centri di salute mentale, Uisp Regione Emilia Romagna), si è svolta presso lo stabilimento balneare “Marinagrande” di via Dati. E sarà così anche quest’anno, fino a sabato 2 settembre.

Titolo (e tema) di quest’anno, “Il valore dei legami – La salute del territorio, il territorio per la salute”. Insomma un’occasione e un luogo nel quale le persone si incontrano e si identificano. Un’esperienza di inclusione e di appartenenza che permette di scambiare vite, percorsi e vissuti sempre nuovi e sempre diversi. Un intreccio multiforme di linguaggi, una voglia di sperimentarsi, di conoscersi, di mettersi in relazione con l’altro per fare salute e per essere salute. Lo sport, che qui si nutre di dinamiche aggregative e non competitive, diventa mezzo e strumento per mettersi in gioco e raccontarsi con linguaggi sempre nuovi, in un viaggio, ogni anno, sempre più ricco ed entusiasmante.Lo dimostrano anche i numeri: oltre 400 gli arrivi previsti, da tutt’Italia.

Di alto livello il calendario degli eventi, importanti tanto quanto le partite di beach volley. Dalle visite (al campo dei Mutoids e al laboratorio di stampe Marchi di Santarcangelo), ai laboratori, agli altri sport, alle feste, alla serata del 31 agosto con ospiti di altissimo livello. Ci saranno:

  • Ilaria Signoriello, Portavoce nazionale Forum Agricoltura Sociale,rete nazionale di operatori di agricoltura sociale che si riconoscono nella carta dei principi del Forum. Dal 2006 collabora con Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco, in particolare sul piano dell'agricoltura sociale e del “dopo di noi”;
  • Andrea Braconi, giornalista pubblicista, collabora con il sito Cronachefermane.it ed altre realtà di informazione locale e nazionale. Responsabile della community Instagramers Fermo, cura numerosi progetti di comunicazione social. E' tra gli animatori di RipartidaiSibillini, iniziativa social nata nelle zone delle Marche colpite dal terremoto;
  • Lino Sbraccia, della cooperativa Poco di Buono (www.pocodibuono.org) di Rimini
  • Conduce Alessandra Pedersoli, giornalista pubblicista, curatrice del libro “Terremoto Dentro”.

A coordinare il tutto, come sempre, Fernando Monte, infermiere professionale e “anima” di Esportiamoci. Con lui il dottor Riccardo Sabatelli, direttore della “Riabilitazione Psichiatrica” di Rimini dell’Ausl Romagna. Che ricorda: “Sono circa 5.200 le persone che, in provincia di Rimini, hanno problemi di natura psichica e che afferiscono ai centri di salute mentale (il dato negli ultimi anni si è stabilizzato). Due terzi di queste le seguiamo in maniera fissa; circa 1.300 i nuovi accessi. In lieve maggioranza gli utenti di sesso femminile, mentre tra le fasce d’età quella giovanile 18-24 anni rappresenta il 5,6per cento del totale, mentre più consistenti sono le quote di utenti 35-44enni (18,4 per cento) e 45-54enni (22,8 per cento). Gli over 65enni rappresentano quasi un quarto dell’utenza e l’età media è di quasi 52 anni. Solo il 37 per cento di loro ha comunque un’occupazione e gode di una autonomia lavorativa anche se quasi il 43 per cento ha titoli di studio (diploma o laurea). L’88 per cento di queste persone non vive sola, bensì con la famiglia o in struttura. Infine, per quanto attiene al tipo di patologia, il 64 per cento presenta una diagnosi psichiatrica grave. Sono oltre 270 i pazienti che soffrono anche di dipendenza da sostanze (alcol e – o droghe)”.

Ultima modifica il Lunedì, 28 Agosto 2017 17:33 Modificato da:
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