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Mercoledì 31 gennaio 2018 – ore 16.00, alla Sala Fellini di Faenza, la Compagnia il Dirigibile presenta il Film Documento "Più leggeri dell’aria"

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Presentazione film - documento "Più  leggeri dell’aria "

mercoledì 31 gennaio 2018 – ore 16.00

alla Sala Fellini di Faenza (Piazza Santa Maria, 2) 

 

Su iniziativa del Corso di Studi in Infermieristica di Faenza e della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna;in collaborazione col Servizio Sanitario Regionale,col Dipartimento di Salute Mentale e il Centro Diego Fabbri di Forlì, mercoledì 31 gennaio 2018 – ore 16.00, alla Sala Fellini di Faenza (Piazza Santa Maria, 2),la  Compagnia il Dirigibile formata da ospiti e operatori del Centro Diurno Psichiatrico di via Romagnoli del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl della Romagna Sede di Forlì  presenta il Film "Documento  Più leggeri dell’aria " del regista Giuseppe Ferreri che narra l’esperienza umana e artistica della Compagnia.

 A seguire lo spettacolo "Matto Gradimento"

Interpreti :

Claudio Turchi, Daniele Frignani, Elena Badocco, Elisa Succi Cimentini, Eros Albonetti,

Federico Ballerini, Fiorella Fabbri, Franco Tomasini, Loredana Milandri, Mannes Chiarini,

Mirella Crisci, Luca Zozzi, Roberta Mercatali, Samuele Gerlini, Stefania Fabbri
collaboratori e operatori di scena 

Cinzia Tonelli, Laura Trolli e Franco Tomasini

sceneggiatura e regia di Michele Zizzari

 
Iniziativa a ingresso libero rivolta alla cittadinanza e agli studenti di Infermieristica,ai docenti, ai professionisti e agli operatori sanitari 

Matto Gradimento prende spunto dalle risposte di un questionario anonimo che il DSM di Forlì ha sottoposto ai suoi utenti, per avere una loro valutazione sul servizio offerto. Si svolge nella sala d’attesa di un ambulatorio psichiatrico dove alcuni utenti si trovano a socializzare, fino a esprimere liberamente i loro punti di vista sul rapporto coi medici e con gli operatori, con la malattia e col Servizio Pubblico. Facendolo, tracciano un bilancio della loro esperienza di utenti psichiatrici,  offrendo – anche se in chiave teatrale e satirica – un quadro quanto mai attendibile delle complesse problematiche che investono sia le persone che vivono un disagio psichico che i servizi e gli operatori pubblici. Nel gioco del teatro e delle parti, nel segno del Teatro dell’Oppresso e del Teatro Forum di Augusto Boal, gli utenti-attori fanno emergere istanze, richieste, bisogni e speranze. Una sorta di manifesto politico dei diritti dell’utente psichiatrico, nel quale si denuncia la persistenza dei pregiudizi nei confronti della sofferenza mentale; si chiede più ascolto e attenzione, di essere trattati con rispetto e alla pari di un qualunque altro cittadino; così come si auspica una migliore qualità dei rapporti umani, di poter ricevere come proprio diritto insindacabile terapie alternative e di poter svolgere attività creative e teatrali per partecipare come tutti alla vita sociale e culturale della propria comunità.

Ultima modifica il Lunedì, 29 Gennaio 2018 08:24
a cura della