Skip to main content

Innovativo videoendoscopio donato all'Otorino di Rimini

Pubblicato da:
Vota questo articolo
(2 Voti)

La rete delle associazioni riminesi ha risposto in modo concreto alla richiesta del reparto di OtorinoLaringoiatria dell’Ospedale Infermi di Rimini: serviva una strumentazione all’avanguardia per diagnosticare o addirittura anticipare una malattia neoplastica  del cavo orale, ed ecco che in poco meno di un anno la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) Sezione di Rimini insieme allo IOR (istituto Oncologico Romagnolo), all’UIMdV (Unione Mutilati della Voce) di Rimini ed all’AOVAM (Associazione Oncologica e del Volontariato Valmarecchia) di Novafeltria e ad altri soggetti del volontariato, ha raccolto la cifra necessaria per l’acquisto del video-endoscopio con tecnologia NBI (per un valore di circa 60.000 euro).

L’apparecchio è stato consegnato al reparto e stamane si è svolta una cerimonia di inaugurazione alla presenza dei rappresentanti delle varie associazioni, nonché del dottor Valerio Fornasari (direttore del reparto) e del dottor Romeo Giannei, direttore medico dei presidi ospedalieri del Riminese.

Il progetto, il cui significativo nome è “Dare voce a Rimini….. con la NBI” è un esempio virtuoso di collaborazione tra associazioni del territorio, Ausl Romagna, medici ed infermieri del reparto, e soprattutto impegno di singoli cittadini ed aziende che hanno permesso di raggiungere questo importante risultato. 

Per quanto riguarda le caratteristiche specifiche dell’apparecchio, si tratta  di un Sistema Videoendoscopico VISERA ELITE II OLYMPUS.  E’ un rinolaringoscopio  flessibile,  integrato da un sistema di registrazione video, salvataggio foto,  ed è lo strumento clinico più accurato per il follow-up dei cancri laringei. Il suo uso  è già iniziato e solo a Rimini potranno essere circa 35.000 soggetti ad usufruirne.

Nota clinica

I tumori delle vie aero-digestive superiori (VADS) interessano i distretti cavo orale faringe ipofaringe laringe, strutture accomunate da prossimità anatomica, da un rivestimento epiteliale di tipo squamoso e dalla suscettibilità ad alcuni fattori di rischio, quali in particolare alcol, fumo ed esposizione a papilloma virus. Nella maggior parte dei casi si tratta di carcinomi squamocellulari (SCC) e la sede più frequentemente colpita è il laringe, particolarmente nei soggetti maschili.

Negli ultimi anni si è affermata a livello internazionale anche in ambito ORL una innovativa metodica video endoscopica che consente un notevole potenziamento nell’identificazione di tumori in fase iniziale e di sviluppo o addirittura di lesioni in fase pre-neoplastica. 

In particolare combinando luci di lunghezza d’onda diversa, l’endoscopia NBI (a banda Stretta di immagine) consente di evidenziare il reticolo vascolare a livello mucoso e sottomucoso identificando le lesioni sospette.  Infatti le cellule tumorali hanno maggior bisogno di nutrimento rispetto a quelle sane e quindi lo sviluppo di una rete di capillari aumentati in numero e disposti secondo pattern anomali rende sospette lesioni che alla sola analisi con luce bianca sarebbero potute sfuggire

Da parte del dottor Fornasari e del dottor Giannei, i sentiti ringraziamenti alle associazioni autrici della donazione. I vari referenti delle associazioni, e in particolare Fabrizio Miserocchi, direttore dello Ior, hanno sottolineato l’importanza di operare insieme per una comune causa ed espresso l’auspicio che, anche in futuro, si possa continuare a lavorare in questo senso.

Ultima modifica il Martedì, 16 Ottobre 2018 13:01 Modificato da:
a cura della

Cerca notizia

Archivio