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Sono medico e infermiere che vanno dal paziente e non viceversa, con due auto donate dalla Rimini Solidale Onlus

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Da sinistra, il Direttore Generale Tonini, la signora Dionigi e il signor Marco Bianchi della Rimini Solidale Onlus Da sinistra, il Direttore Generale Tonini, la signora Dionigi e il signor Marco Bianchi della Rimini Solidale Onlus

Si è svolta questa mattina una sobria cerimonia inaugurativa relativa a due automobili per l’assistenza domiciliare, donate all’Ausl Romagna dell’Associazione Rimini Solidale Onlus. Erano presenti la vicepresidente dell’associazione Micaela Dionigi, l’assessore Mattia Morolli in rappresentanza del Comune di Rimini, il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, il direttore facente funzioni delle Cure primarie di Rimini Antonella Dappozzo, il direttore della Direzione Infermieristica e Tecnica di Rimini Andrea Galeotti.

Le due automobili donate sono due Panda, del valore commerciale complessivo di oltre 25mila euro. Saranno utilizzate per il servizio di assistenza domiciliare che, come specificato dalla dottoressa Dappozzo, “è una modalità di presa in carico dei pazienti molto importante e innovativa, trattata nel Piano Sociale e Sanitario vigente della Regione Emilia Romagna, vocato al mantenimento del paziente nel suo ambiente di vita. Si tratta di esperienze molto gradite dai pazienti e dai loro famigliari, che sempre più spesso ne sono anche i caregiver, perché il poter restare a casa propria è solitamente un elemento normalizzatore e che agevola la compliance rispetto alle terapie. Certo questo ribaltamento di paradigma, cioè non più il paziente che va a curarsi presso le strutture, ma i professionisti che vanno da lui, implica che il personale percorra grandi distanze. Per questo motivo la donazione di due automobili, da parte della Rimini Solidale Onlus ha una grande importanza e denota sensibilità e lungimiranza”.

A dare in senso quantitativo di tale attività, il dottor Galeotti, il quale ha evidenziato che nel 2018 sono stati 55.548 gli accessi infermieristici domiciliare in provincia di Rimini, su quasi duemila utenti assistiti, “ad opera, sul fronte infermieristico, di trenta infermieri cui se ne aggiungeranno tra breve altri 6”. L’assistenza domiciliare si sostanzia principalmente in prestazioni legate a prelievi, oncologia, cure palliative sia di base sia specialistiche.

“Il sostegno, negli ultimi anni, della Rimini Solidale è stato per noi un grande onore, del quale abbiamo fatto, e faremo di tutto, per essere degni – ha detto il dottor Tonini –, e credo rappresenti un esempio virtuoso di collaborazione tra settore pubblico e terzo settore/mondo economico”.

“Eventi di questo tipo – ha detto l’assessore Morolli – dimostrano come ci sia, a Rimini, una società civile sana, legata al proprio territorio e alle proprie radici. Una società civile che rimette al centro il valore della sanità e dei suoi operatori e che, attraverso i suoi imprenditori più illuminati, attiva collaborazioni importanti. Credo che sia un esempio per molti”.

Sono 12 anni che la Rimini Solidale Onlus sostiene l’ospedale di Rimini attraverso donazioni di vario tipo, come riassunto in una pubblicazione donata dall’Ausl all’associazione (realizzata internamente e quindi a costo zero), e come ricordato dalla vicepresidente Dionigi: “Questi 12 anni sono volati – ha raccontato – e sono stati anni di grande orgoglio ma anche ovviamente di vicissitudini. I tempi sono cambiati, alcuni amici hanno lasciato l’associazione e le cose sono diventate più difficili, ma abbiamo continuato a fare del nostro meglio, felici di quello che siamo riusciti a dare”.

 

Ultima modifica il Venerdì, 22 Marzo 2019 14:08 Modificato da:
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