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Maurizio Piolanti è il nuovo direttore del Distretto di Lugo: "Medicina sempre più verso il cittadino e integrazione tra ospedale e territorio"

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Da sinistra il dottor Piolanti, il sindaco Ranalli, il direttore sanitario Busetti Da sinistra il dottor Piolanti, il sindaco Ranalli, il direttore sanitario Busetti

A seguito di apposita procedura il dottor Maurizio Piolanti è stato nominato nuovo direttore del Distretto di Lugo. Il professionista, che ha sostituito la dottressa Marisa Bianchin, cui è stato rivolto un caloroso ringraziamento per il lavoro svolto, è stato presentato stamane in una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli ed il Direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti.

Laureato in medicina e chirurgia all’università di Bologna nel 1981, il dottor Piolanti ha conseguito la specializzazione in Igiene e medicina preventiva nel 1988 all’università di Firenze; ha quindi conseguito vari master e abilitazioni in gestione dei servizi socio – sanitari e alla Direzione di strutture complesse. Il professionista ha svolto la sua carriera principalmente nelle strutture del Ravennate, sia a livello territoriale che ospedaliero, lavorando in particolare all’Ospedale “Per gli Infermi” di Faenza, presso il Servizio di Igiene Pubblica, presso le Cure primarie. Nel 1999 è stato collocato in staff alla Direzione Generale dell’allora Ausl di Ravenna quale presidente della Commissione professionale per le Cure Domiciliari. Dal giugno 2000 al settembre 2001 è stato distaccato in Regione presso il Coordinamento regionale per la “Riorganizzazione delle cure domiciliari”. Dal 2002 è stato direttore della struttura semplice Assistenza anziani e disabili del distretto di Ravenna, e successivamente anche per quello di Faenza. Ha collaborato col Comune di Ravenna come coordinatore internazionale del Gruppo di lavoro “Attivazione e prevenzione”, è stato quindi direttore facente funzioni delle Cure primarie di Faenza e, fino all’incarico attuale, dirigente medico in Disciplina organizzativa dei Servizi Sanitari di Base con referenza per l’area della Non autosufficienza per i distretti di Ravenna e Faenza. Molto nutrito anche l’elenco di docenze e di pubblicazioni.

Il Distretto è l'articolazione aziendale in cui si determinano le politiche legate alle cure territoriali attraverso la formulazione dei piani di committenza, che esprimono il fabbisogno di assistenza specialistica e territoriale, in forma residenziale, ambulatoriale e domiciliare. Il Distretto è inoltre punto privilegiato delle relazioni fra Azienda ed Enti Locali in particolare per il settore delle cure primarie e dell'integrazione fra servizi sociali e sanitari. Assicura la disponibilità, secondo criteri di equità, accessibilità e appropriatezza, dei servizi sanitari e sociali.

Il direttore di Distretto, che risponde direttamente al Direttore Generale, è il principale interlocutore territoriale degli enti locali e le sue funzioni si esplicano in particolare con il Comitato di Distretto, nell’ambito di una programmazione partecipata, promuovendo e sviluppando la collaborazione con la popolazione e le sue forme associative; egli assicura lo sviluppo degli interventi socio sanitari nonché la programmazione delle risorse. Si tratta, in pratica, del “punto di raccordo” tra Azienda USL, Enti locali, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e operatori dell’assistenza docimiliare e delle cure specialistiche, del territorio di riferimento.

Il distretto di Lugo, come ha evidenziato il dottor Piolanti nella propria presentazione, conta una popolazione di circa 102.000 abitanti distribuiti nei 9 Comuni che costituiscono l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Demograficamente si caratterizza per una diminuzione della natalità ed un aumento considerevole della popolazione anziana. Significativa è anche la presenza della popolazione straniera. Questi elementi sono già orientativi delle politiche di welfare da perseguire in integrazione ed associazione con i soggetti istituzionali competenti. Lo stato di salute della popolazione del Distretto riflette in linea di massima l’andamento regionale e quello più specifico della Ausl della Romagna: a fianco di un basso rischio di mortalità infantile si osserva un aumento della incidenza delle patologie neoplastiche, delle malattie del sistema circolatorio e più in generale delle patologie croniche, fattore, quest’ultimo correlabile a quanto sopra riportato a proposito del progressivo invecchiamento della popolazione.

Le risposte della sanità territoriale a questi scenari che marcano lo stato di salute della popolazione sono rappresentati dal forte investimento della medicina di iniziativa, rappresentata dalla Gestione Integrata della Patologia Cronica che a sua volta è strettamente connessa a forme strutturate di associazionismo medico . Un punto di forza determinante è l’approccio multi professionale e multidisciplinare al paziente,   in forte integrazione con il mondo del   sociale , con il mondo del volontariato e con il terzo settore, tutti elemento che nel territorio del distretto di Lugo risultano fortemente consolidati . “In particolare sono già attivi e saranno ulteriormente implementati, percorsi diagnostico-terapeutici per i pazienti diabetici, per i pazienti affetti da broncopneumopatia ostruttiva cronica e presto anche per i pazienti con scompenso – ha aggiunto il dottor Piolanti -: la medicina d’iniziativa e di prevenzione diventerà sempre più importante”.

Nel distretto di Lugo operano 77 medici di medicina generale aggregati in 4 nuclei di Cure primarie, ed operanti   singolarmente o nelle forme della associazione “in rete” e ”in gruppo” e per la popolazione pediatrica sono attivi 13 pediatri di libera scelta . Strutturalmente il territorio dispone di 11 presidi periferici all’interno dei quali vengono erogate prestazioni mediche , infermieristiche prestazionali e/o di gestione della patologia cronica e medico-specialistiche afferenti a diverse discipline . Degli 11 presidi periferici, dislocati nei diversi comuni o frazioni del territorio, 8 fanno riferimento a 3 Case della salute “Hub”. Le azioni svolte dal Distretto si concentreranno nel rafforzare la continuità di cura in relazione alla “cerniera“ ospedale-territorio, nella   implementazione di nuove Case della salute e di nuove forme di aggregazione medica fortemente strutturate, in parallelo al sempre più forte percorso di integrazione sociale e sanitaria e di partecipazione ad un progetto di salute di prossimità.

Pure l’intervento del sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli ha riguardato anche le Case della salute: “Il rapporto tra territorio e strutture sanitarie è fondamentale e da questo punto di vista l’impegno dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna non è mai mancato. Con il dottor Maurizio Piolanti, che eredita il prezioso lavoro fatto in precedenza dalla dottoressa Marisa Bianchin, proseguiremo questo impegno, tenendo in considerazione anche l’importante tematica del welfare. In questi anni abbiamo cercato di costruire condizioni che permettessero ai pazienti di superare una situazione di solitudine di cui molti soffrono e abbiamo voluto dare ai cittadini una struttura il più possibile vicino a loro su cui contare. A questo scopo un ruolo importante lo giocheranno le Case della Salute, quelle esistenti e quelle in via di realizzazione, che consentono di ridurre il senso di distanza dalle cure”.

Il dottor Busetti ha evidenziato, in particolare, tre aspetti: “In primo luogo la stretta correlazione tra sanità ospedaliera e sanità del territorio, e l’integrazione tra sanità e sociale, per dare risposte alle situazioni più difficili in cui ad un problema di malattia si legano altre problematiche sociali; quindi il cambio di paradigma tra medicina ‘d’attesa’ e medicina d’iniziativa, con crescita di quest’ultima. Infine, nel ringraziare la dottoressa Bianchin, va ricordato che per vari anni si è occupata sia del Distretto di Lugo sia di quello di Faenza: ora ognuno dei due Distretti avrà un proprio direttore”. E' stato inoltre ricordato il piano di investimenti in corso per l'Ospedale di Lugo, che passa dalla fine dei lavori, di qui a breve, dell'Edificio D, al rafforzamento del Pronto soccorso anche attraverso l'"avvicinamento" di apparecchiature diagnostiche dedicate; attenzione e interventi sul Pronto soccorso sono peraltro in atto, così come su tutti gli ospedali, anche a seguito della delibera dello scorso mese di luglio della Regione Emilia Romagna contenente nuove le linee di indirizzo per potenziamento e l'innovazione dei Pronto soccorso mirata ad una migliore accoglienza e più rapido trattamento dei pazienti.

 

Nota integrativa sul percorso formativo ed sulle esperienze professionali del dottor Maurizio Piolanti.

  • Dal 1990 al 2001 nell'ambito territoriale del Distretto di Faenza, ha svolto i compiti istituzionali propri della disciplina di “Organizzazione dei Servizi sanitari di Base” , con specifiche referenze per talune linee di servizio quali la “Guardia Medica” , il servizio di Assistenza Sanitaria Domiciliare ed il controllo sulla applicazione dei disposti convenzionali regolanti la attività dei Medici di medicina generale ed il rapporto con le strutture del SSN .
  • Piu' in particolare , in tale periodo si è occupato dello studio e dello sviluppo di modelli assistenziali innovativi per l'epoca , con particolare riferimento ai processi di organizzazione delle attività di Assistenza Sanitaria Domiciliare , coordinandone per tutto l'arco di tempo considerato le risorse professionali assegnate e fungendo da referente della propria AUSL di appartenenza presso la Regione Emilia- Romagna per le attività del settore
  • Nello specifico contesto epidemiologico dell'epoca, ha proposto e sviluppato, in collaborazione con la U.O. Di Malattie Infettive dell'O.C. Di Faenza , un progetto di Assistenza Domiciliare Integrata alle persone affette da AIDS e sindromi correlate (1992) , successivamente esteso a tutto il territorio della Azienda USL di Ravenna e presentato in occasione di corsi di aggiornamento proposti dalla Regione Emilia- Romagna , presso la quale al professionista è stata richiesta la propria collaborazione in qualità di docente, avendo maturato specifica esperienza nel settore.
  • dal 1 luglio 1999,e fino al dicembre 2001,   pur continuando ad afferire organicamente al distretto di Faenza, è stato posto in staff alla Direzione Sanitaria Aziendale in qualità di Presidente della Commissione per le Cure Domiciliari ai sensi della DGR 124 /1999 : nell’ambito di tale funzione si è occupato della applicazione dei disposti normativi contenuti in detta DGR , coordinando il gruppo di lavoro interdisciplinare ed interdistrettuale all'uopo costituito. Tale attività è esitata nella predisposizione del documento “Commissione Professionale per le Cure Domiciliari” che raccoglie tutti gli atti approvati e condivisi dalla Commissione, di cui il professionista è peraltro redattore
  • Per la esperienza maturata in tale settore, dall'agosto 2000 all'ottobre 2001, è stato distaccato, con frequenza bisettimanale, presso l'Ufficio Distretti della Regione Emilia- Romagna in qualità di collaboratore, per lo studio delle modalità di applicazione, a livello regionale , dei disposti di cui alla DGR 124/99 relativa alla riorganizzazione delle cure a domicilio ed alla loro omogeneizzazione applicativa su scala regionale
  • Dopo la acquisizione del Master in Amministrazione e gestione dei Servizi Sanitari (2002), dal 2002 al 2007 è stato assegnato all'ambito Distrettuale di Ravenna , con la qualifica di Direttore   della Unità Operativa Semplice “ Assistenza Anziani e Disabili Adulti “

 

  • La stessa funzione gli è stata attribuita , dal 2008 al 2010 anche nell'ambito del distretto di Faenza, contemporaneamente alla attività svolta per Ravenna . Il Servizio Assistenza Anziani e disabili Adulti origina dalla Legge regionale nr. 5/1994, che è un atto normativo attraverso il quale la Regione, al fine di valorizzare la persona anziana come soggetto rilevante per la società e prevenirne la non autosufficienza, detta norme per l'attuazione di azioni positive che contribuiscano a mantenere l'anziano nella famiglia e nel tessuto sociale, e a valorizzarne il patrimonio di esperienza, di conoscenza e di cultura.   Ad esso è affidata la funzione di governare i percorsi di accesso alla rete integrata dei servizi per gli anziani e di presidiare ed organizzare i processi di valutazione delle persone anziane secondo principi di multidimensionalità e multiprofessionalità.
  • Anche dopo la Istituzione del FRNA e degli Uffici di Piano dei comuni o delle unioni dei Comuni, ha coordinato la gestione delle attività sui distretti di Ravenna e Faenza per le linee di servizio a Diretta responsabilità AUSL (Residenzialità- Semiresidenzialità- Assegno di Cura- gestione dei ricoveri di sollievo- gestione disabilità acquisite gravissime), intrattenendo costanti rapporti con soggetti istituzionali quali Comuni, ASP, Servizi Sociali.
  • In quanto membro della UVD (Unità di Valutazione Disabili), ha curato la valutazione e l'ingresso in struttura dei casi di gravissime disabilità acquisite riconosciuti eleggibili ai sensi della DGR 2068/04
  • Dal 2010, anche dopo il riassorbimento del SAA all'interno della Unità Operativa di Cure Primarie   di cui è divenuto area operativa con la denominazione generica di “area della non autosufficienza “ e non più struttura semplice,   nella sua veste di Referente di Area qualificato senior professional , il professionista ha mantenuto “de facto”, una oggettiva responsabilità dirigenziale e di coordinamento, garantendo l'assolvimento delle funzioni in precedenza assegnate
  • Ha partecipato alle attività della Unità aziendale di Valutazione Disabili in rappresentanza dei distretti di Ravenna e faenza e ha collaborato al coordinamento di dette attività con il presidente della Commissione.
  • Dal marzo 2013 è stato formalmente riassegnato alla unità Operativa di Cure primarie del Distretto di Faenza ed è pertanto stato impegnato nelle attività istituzionali ordinarie proprie del servizio (applicazione dei disposti contrattuali, monitoraggio andamento PDTA, rapporti con specialisti )   mantenendo   tuttavia le funzioni di referenza fin qui descritte anche per la area della non Autosufficienza per i distretti di Ravenna e di Faenza .
  • E’ stato referente presso la regione Emilia Romagna dell’andamento della iniziativa “Gestione integrata del Rischio Cardio-vascolare (RISCARDIO), applicata a due coorti di cittadini residenti nell’ambito territoriale di competenza della Casa della salute di Brisighella, avviata nel 2013 e conclusasi nel 2016   con pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati con particolare riferimento alla   organizzazione delle azioni ed alla adesione della popolazione all’ iniziativa.
  • E’ referente per lo stesso progetto Riscardio avviato nel 2017 presso la Casa della salute di Russi e conclusosi nel novembre 2018
  • Ha collaborato dal 2015 a tutt’oggi con l’UDP di Ravenna e con la Direzione del Distretto alla pianificazione ed alla gestione della rimodulazione dell’offerta residenziale accreditata per anziani.
  • Ha collaborato alla stesura del progetto OSCO di la cui apertura è prevista entro la fine del corrente anno
  • Nel periodo settembre 2014- febbraio 2015 ha frequentato il CAF (Corso di Alta Formazione) presso la Università degli Studi di Bologna per la abilitazione alla direzione di strutture complesse, e dall’aprile 2017 all’aprile 2018 è stato incaricato della funzione di direttore ff della UOC Cure Primarie di Faenza: per tutto il periodo dell’incarico ha svolto le funzioni istituzionali connesse alla responsabilità propria della posizione ricoperta., pur mantenendo la referenza per l’Area della Non Autosufficienza anche per l’area di Ravenna . In tale periodo, oltre alle attività routinarie legate alla funzione, ha curato i rapporti con i NCP di Faenza , partecipando e/o conducendo gli incontri per il monitoraggio degli obv contenuti negli accordi integrativi con i mmg ( spesa farmaceutica, case della salute, Assistenza domiciliare, ecc)
  • Ha partecipato dal 2016 al 2017 ai tavoli aziendali di preparazione alla attivazione del NuCOT, ed ha collaborato alla implementazione ed organizzazione del NuCOT del Distretto di Ravenna, curando in particolare la relazione con i gestori delle strutture territoriali socio-sanitarie ed i loro rapporti con i dipartimenti ospedalieri
  • Ha curato la formazione rivolta agli operatori ospedalieri e territoriali del distretto di Ravenna ai fini della attivazione del NuCOT , in qualità di docente e di organizzatore dei percorsi formativi
  • Dal dicembre 2017 all’aprile 2019 è referente medico organizzativo del NuCOT di Ravenna ed in collaborazione con la componente infermieristica ha svolto funzioni di gestione ed organizzazione della centrale operativa NuCOT
  • Nel corso del primo semestre 2018 ha curato la messa a regime del Nucot di Ravenna e la successiva estensione del modello organizzativo ai distretti di Faenza e Lugo, la cui attività si è avviata rispettivamente nel settembre e nell’ottobre 2018

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