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Coronavirus, le misure in atto per contenere la diffusione e per la cura dei pazienti

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Uno striscione apposto fuori dall'Ospedale Bufalini Uno striscione apposto fuori dall'Ospedale Bufalini

Al fine di dare una corretta e puntuale informazione sulla situazione relativa all’emergenza coronavirus la Direzione dell’Ausl Romagna rende noto quanto segue.

Con gli ultimi provvedimenti il Governo ha reso ancora più rigorose le misure per il contenimento della diffusione del virus, anche in relazione ai comportamenti personali. Indicazioni che, anche dal punto di vista sanitario, rappresentano la modalità più efficace per contrastare le esposizioni al coronavirus, in favore soprattutto delle persone anziane o più deboli. Va quindi ribadito, ancora una volta, che per il bene di tutti tali misure vanno rispettate, e che se lo si fa tutti, se ne potrà uscire prima, come ribadito anche dal commissario regionale Sergio Venturi.

Sul fronte ospedaliero, sono stati predisposti, per tutti gli ambiti territoriali, appositi piani per accogliere, in condizioni di massima sicurezza, i pazienti affetti da Covid 19 che possono stare nei reparti infettivologici ed in isolamento, quelli che hanno bisogno del ricovero in Terapia intensiva, e anche gli altri pazienti affetti da altre patologie, che pur ci sono ancora. Fortunatamente la maggior parte dei pazienti positivi può restare al proprio domicilio poiché i sintomi sono lievi, ovviamente rispettando le disposizioni di cui sopra. Ci sono poi le prime guarigioni e quotidiane dimissioni dall’ospedale. Perciò anche a Rimini, il territorio della Romagna in cui vi sono maggiori positività e ammalati, la situazione in ospedale è sotto controllo. Rispetto a questa specifica area territoriale, nella Palazzina del nuovo Dea sono stati allestiti ulteriori 80 posti letto, da utilizzare eventualmente per i pazienti che non hanno bisogno di stare in terapia intensiva. Per questi ultimi ci sono 27 posti di cui circa metà ancora a disposizione. Poi ci sono le dotazioni di posti letto di altri ospedali e, col viatico regionale, abbiamo preso contatti con il Privato accreditato (che ringraziamo per la collaborazione) che ha messo a disposizione ulteriori 185 posti, qualora ce ne fosse bisogno, per pazienti non Covid 19.

Sugli altri territori, dove i casi sono significativamente minori, si sta comunque procedendo con le stesse modalità, individuando nei tre ospedali principali, Cesena, Forlì e Ravenna, i punti in cui concentrare i pazienti che hanno bisogno della Terapia intensiva e tenendo pronte le altre strutture, al bisogno, per gli altri pazienti. Anche in virtù del rallentamento dell’attività ospedaliera programmata (interventi chirurgici non urgenti, ricoveri programmati e altro) sono a disposizione maggiori spazi per dare seguito a queste disposizioni, che sono comunque in divenire, e che saranno riviste se e quando si renderà eventualmente necessario, anche in collaborazione con le Istituzioni e con soggetti del terzo settore.

Sul fronte delle apparecchiature medicali e di altri presidi necessari, è in atto un grande sforzo, da parte della Regione e aziendale, per avere dotazioni adeguate. Sforzo che sta mettendo in campo anche la cittadinanza: cittadini, aziende, associazioni, che stanno donando per implementare ulteriormente queste apparecchiature. A tutti loro un autentico e sentito ringraziamento.

Sul fronte del personale, Regione a Azienda stanno mettendo in campo tutto quanto necessario: sono partire centinaia di lettere di assunzione per infermieri, attingendo dalla grande graduatoria che, per fortuna, è a disposizione grazie al concorso effettuato pochi mesi fa. E allo stesso tempo, non appena sarà possibile dal punto di vista formale (il relativo decreto è dell’altro ieri) medici pensionati che lo vogliano, potranno tornare a lavorare, così come specializzandi degli ultimi anni. Forze che si aggiungono ad altre che si stanno reperendo ovunque possibile, sul mercato del lavoro.

Siamo di fronte ad una situazione inedita e non semplice, che stiamo affrontando con tutti gli strumenti a disposizione e con di nuovi che stiamo mettendo in campo. Abbiamo una sanità di buon livello, e insieme, stando uniti e rispettando le regole, ce la faremo. Da ultimo un grazie immenso a tutti gli operatori.