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Il Direttore generale: "La situazione di Rimini"

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Il Direttore generale Marcello Tonini Il Direttore generale Marcello Tonini

La provincia di Rimini e in particolare la zona sud (Cattolica, San Giovanni in Marignano, Morciano, San Clemente, Misano Adriatico e Riccione) presentano un’alta frequenza di casi positivi di coronavirus e di conseguenza un importante impatto sugli ospedali. E’ stato pertanto predisposto e si sta mano a mano realizzando un piano di riorganizzazione dei posti letto da dedicare alle polmoniti che causa il virus, ivi compresi i posti letto di rianimazione da dedicare ai casi più complessi. Al momento sul totale dei posti letto predisposti per questa emergenza ne sono stati occupati attorno al 50-55 per cento.

E’ certamente preoccupante il numero di pazienti che accedono ai Pronto Soccorso e che vengono ricoverati e pertanto è necessario, in via cautelativa, prevedere ulteriori ampliamenti dell’offerta di posti letto anche attingendo dalle Case di Cura private per far fronte alla patologia ordinaria così come è necessario prevedere di dedicare strutture intermedie (ad esempio le nuove RSA di Bellaria e Novafeltria piuttosto che strutture ricettive alberghiere) che possono eventualmente accogliere pazienti che hanno superato la fase acuta e che si avviano alla guarigione. Tutto questo non deve stupire né spaventare ma si rende necessario per combattere un nemico molto insidioso, invisibile ma non invincibile e lo si deve fare in particolare sul fronte ospedaliero.

Qui si inserisce fondamentale la necessità di mantenere in massima sicurezza i veri, straordinari artefici di questa battaglia e cioè tutti gli operatori sanitari ospedalieri e del territorio fornendo loro gli adeguati dispositivi di protezione individuale. Senza di loro non si va da nessuna parte.

Sino a questo momento ci siamo sostanzialmente riusciti ma con molte difficoltà  questo certo può stupire ma per molti motivi (non si producevano nel nostro Paese, si assiste a fenomeni di accaparramento...) è purtroppo così. A tale riguardo si sta operando in tutte le direzioni nazionali ed internazionali e ci si sta attivando con aziende del territorio affinchè anche loro ne producano per renderci il più possibile autosufficienti.

Il terzo importantissimo punto sta nel rispettare e far rispettare tutte le disposizioni adottate per limitare sempre di più  la circolazione del virus e pertanto ridurre la mobilità delle persone, di ognuno di noi, ed il distanziamento sociale (tradotto bisogna stare a casa!). Così come occorre moltiplicare gli sforzi ed assumere un atteggiamento di massima responsabilità nei comportamenti personali anche quelli apparentemente più elementari (lavarsi le mani e le altre misure ormai note, anche per la vita quotidiana) ma in realtà estremamente importanti. Su questo le Istituzioni locali e la Direzione aziendale lavorano in piena sintonia tra di loro e con i livelli istituzionali superiori e di fronte a situazioni come questa non può che essere così.

Da ultimo un pensiero ed un abbraccio ad ogni dipendente dell’Azienda. In questi anni abbiamo avuto modo di conoscerci (con molti di voi da sempre) e sapete dei miei difetti ma anche che sono uno che non ha paura di sporcarsi le mani, che si fanno errori ma che l’impegno e la voglia di fare di più e meglio non mancano. Dirvi che vi sono grato è troppo poco nella mia testa c’è un sentimento mille volte più forte. Teniamo duro ne usciremo insieme e con noi l’intera comunità. Le cose stanno così.

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