Stampa questa pagina

Maschere di bellezza per chi ogni giorno usa mascherine di protezione: l'azienda Kibo dona trecento prodotti idratanti agli operatori dell'emergenza dell'ospedale di Forlì

Pubblicato da:
Vota questo articolo
(1 Vota)
Maschere di bellezza per chi ogni giorno usa mascherine di protezione: l'azienda Kibo dona trecento prodotti idratanti agli operatori dell'emergenza dell'ospedale di Forlì Maschere di bellezza per chi ogni giorno usa mascherine di protezione: l'azienda Kibo dona trecento prodotti idratanti agli operatori dell'emergenza dell'ospedale di Forlì

La Kibo Management, che rappresenta in Italia gli interessi della giapponese Rohto PHARMACEUTICAL, ha donato oggi trecento prodotti idratanti agli operatori dell'emergenza dell'ospedale di Forlì .

Nel dramma umano del Coronavirus,  l'immagine dei volti di medici ed infermieri,  segnati da  lividi ed escoriazioni causati dalle mascherine, sono diventati un simbolo della lotta al virus.

 "È a Osaka, Giappone, all’inizio degli anni ’90, che nasce la linea Promedial nei laboratori di Rohto Pharmaceutical Co. Ltd - spiega Lorenzo Piemonti , amministratore unico della Kibo management -Fondata alla fine del XIX secolo, la Rhoto è fra le principali aziende farmaceutiche giapponesi e leader in dermocosmesi e oftalmologia. Rohto Pharmaceutical ha scelto l’Italia come prima nazione d’accesso in Europa, affidando in esclusiva la distribuzione della linea Promedial a Freia Farmaceutici, con l’obiettivo di portare anche da noi il concetto di salute e di vita sana della pelle secondo la tradizione giapponese."

"Abbiamo pensato di donare lozioni e maschere ad idratazione intensiva - spiega Piemonti -  per lenire i segni lasciati  sui volti dei sanitari, da maschere e visiere, dopo ore e ore di lavoro. Abbiamo voluto contribuire, con un piccolo gest,o per dare sollievo agli operatori della sanità che lottano per noi contro il virus. Maschere di bellezza per chi usa mascherine chirurgiche."

Ultima modifica il Venerdì, 10 Aprile 2020 14:01 Modificato da:
a cura della