Sabato mattina, a Forlì, presso il Cimitero dell'Indian Army di via Ravegnana, si è svolta la cerimonia di commemorazione dei soldati Sikh, caduti sul suolo italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. La manifestazione, organizzata dall'associazione World Sikh Shaheed Military, si è svolta in formato ridotto in rispetto delle normative di sicurezza legate alla emergenza sanitaria in atto. La comunità Sikh è intervenuta comunque con una significativa delegazione di rappresentanti ed ha voluto, per dimostrare concretamente la propria vicinanza a tutti gli operatori sanitari che hanno affrontato l'emergenza Coronavirus, donare mille euro all'ospedale di Forlì.
Un gesto di solidarietà e fratellanza particolarmente significativo, frutto di un'autotassazione cui si è prestata tutta la comunità indiana.
La motivazione rilasciata da rappresentanti della comunità:
"Chi può lavorare è perché non si è ammalato, e anche come segno di gratitudine per la salute ricevuta è giusto che contribuisca in qualche modo alla salute di chi gli sta accanto. La comunità Sikh è molto unita e solidale non solo verso i propri membri, e da sempre è molto attenta alle esigenze della comunità che li ospita nella prospettiva di un reciproco e continuo aiuto che arricchisce chi lo porta e chi lo riceve"
Presenti alla commemorazione il sindaco Gian Luca Zattini, l'Addetto Militare presso l'ambasciata in Italia dell'India, delegazioni istituzionali del territorio e di Comuni emiliani e toscani, di rappresentanza delle Forze dell'ordine e delle Forze armate, delle Associazioni combattentistiche e d'arma e la dottoressa Elena Vetri in rappresentanza della direzione del presidio ospedaliero di Forlì.