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Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dall'8 al 14 marzo

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Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dall'8 al 14 marzo Quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 in Ausl Romagna, settimana dall'8 al 14 marzo

Al fine di fornire un aggiornamento rispetto all'evoluzione del quadro epidemiologico dell'infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo, su un arco temporale più significativo rispetto alla situazione di una singola giornata, si riportano, in allegato, alcuni dati relativi alla settimana dal 8 al 14 marzo (precisando che si tratta dei casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo). Nella settimana di riferimento, si sono verificate 5.825 positività su un totale di 47.683 tamponi eseguiti; si osserva quindi un tasso di positività del 12,2 per cento, evidenziando, anche in questa settimana, un trend in crescita dei nuovi casi positivi, nel territorio romagnolo. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 97 per cento. Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna, a lunedì 15 marzo, si registra la quota di 721 ricoveri, con un rialzo di 145 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l'azienda all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid; anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in rialzo, sia in termini assoluti che percentuali. “Questi dati, commenta Mattia Altini, direttore di Ausl Romagna, ci consegnano una curva del contagio ancora in ascesa, che impegna sensibilmente anche le nostre strutture ospedaliere. Le misure adottate dalla Regione e dai Comuni del nostro territorio, speriamo comincino a produrre gli effetti di abbassamento della circolazione del virus. L’altra arma che abbiamo a disposizione, oltre alla responsabilità che ciascuno di noi dovrebbe mantenere nel comportamento, è rappresentata dal vaccino. Ma anche su questo versante continuiamo ad andare a rilento nell’approvvigionamento. Speriamo che presto si sblocchi la vicenda di Astrazeneca e attendiamo con fiducia il pronunciamento dell’Ema e conseguentemente le decisioni di AIFA" E’ comprensibile che di fronte a questi episodi i cittadini possano provare smarrimento e preoccupazione. Voglio dire loro che quello di cui devono maggiormente temere è contrarre il Covid per il rischio di complicanze che può comportare. I vaccini rappresentano l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere i virus e le malattie che senza vaccino hanno da sempre purtroppo prodotto molti lutti”.