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Musica in reparto a Rimini

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Un momento dell'evento Un momento dell'evento

Le cose che riescono bene sono sempre il risultato di un lavoro di squadra. Così è stato anche per la bella iniziativa “Musica in reparto”, nata dall’idea di Eduardo Pinto, presidente di RiminiAIL, accolta positivamente dai Direttori delle unità operative di Ematologia e Oncologia, Patrizia Tosi e Davide Tassinari, e da Simona Marani, coordinatore infermieristico nel reparto di degenza Oncoematologica dell’Ospedale "Infermi" di Rimini, quindi messa in pratica dal Maestro Anacleto Gambarara, direttore del Distretto della Musica Valmarecchia.

Ognuno ha coinvolto collaboratori, volontari, medici, operatori del reparto, docenti e allievi della scuola di musica per regalare ai malati e ai loro parenti una parentesi di serenità.

“Il primo appuntamento – spiega Simona – è stato lo scorso mese di luglio. I musicisti, una violinista e un pianista, hanno suonato nella saletta d’attesa, alla presenza di alcuni medici e operatori, ma soprattutto dei pazienti che potevano lasciare la camera, anche se con mascherina o asta della flebo al seguito, e dai loro parenti. Grazie a un ponte radio appositamente installato, la musica arrivava in tutto il reparto, anche nelle stanze a bassa carica microbica. In quell’occasione gli artisti hanno saputo creare una bellissima atmosfera: trenta minuti di bellezza, con una commozione per una volta legata alla musica e non alla malattia.”

Dopo la prima esperienza così positiva, sentita la Direzione Generale e grazie alla disponibilità di RiminiAIL e del Distretto della Musica Valmarecchia, è stato deciso di replicare periodicamente.

Il secondo concerto è stato a fine ottobre, col pianista Francesco Giovinazzo.

“Ho personalmente verificato - conferma Simona - che questo momento, della giusta durata di trenta minuti, dà ai ricoverati un po’ di serenità, permettendo la convivialità con altre persone e facendoli sentire ‘normali’ in un processo di ospedalizzazione solitamente molto lungo. E’ bello vederli arrivare pian piano, un po’ titubanti ma incuriositi dalle melodie proposte e dal virtuosismo dei musicisti.”

Tirarsi su, letteralmente, e uscire dalla stanza, un sorriso e un applauso: quale migliore terapia? “Musica in reparto” sarà riproposta due volte al mese fino a maggio.

Ultima modifica il Venerdì, 16 Dicembre 2016 17:27 Modificato da:
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