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Mercoledì 15 palloncini in aria, anche a Rimini, per la Giornata contro il cancro infantile: iniziative e dati locali

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La locandina dell'evento La locandina dell'evento

Manifestazioni anche a Rimini in occasione della Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile (o International Childhood Cancer Day, ICCD), ideata da Childhood Cancer International (CCI), rete mondiale di 183 associazioni locali e nazionali, guidate da genitori, provenienti da 93 paesi e 5 continenti, tra cui figura FIAGOP e, per quanto attiene alla realtà locale riminese, Arop.

Questa Giornata è un’importante occasione per riaffermare l’impegno dei genitori italiani nella lotta contro i tumori infantili, nello sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti del bambino e dell’adolescente colpito da questa malattia.
Le iniziative promosse sono:
▪ Venerdì 10 febbraio, si è svolto il convegno nazionale “Oncologia Pediatrica: terapia e nutrizione”, a Bari, con l’obiettivo di approfondire i diversi aspetti che riguardano la nutrizione in oncologia pediatrica. E’ ormai unanimemente riconosciuto che nell'ambito del trattamento multidisciplinare delle patologie infantili, la nutrizione riveste un ruolo determinante come terapia di supporto a quella farmacologica. Nelle neoplasie infantili, in particolare, un adeguato stato nutrizionale consente di fronteggiare gli effetti collaterali provocati dalla malattia e dalle terapie.
▪ Mercoledì 15 febbraio alle ore 11.00 Lancio di Palloncini. Anche quest’anno si terrà in numerose città d’Italia la festosa iniziativa che coinvolge le associazioni territoriali FIAGOP e altre associazioni amiche che si daranno appuntamento presso ospedali, scuole, piazze di: Bari, Bellizzi (SA), Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Meda (VA), Modena, Monza Brianza, Napoli, Palermo, Parma, Pavia, Pescara, Pisa, Rimini, Roma, Rosignano Solvay (LI), Salerno, S.Agata Militello (ME), Udine, Varese, Cà di David (VE).
Anche l’Associazione Riminese Oncoematologia Pediatrica (AROP), che svolge la propria attività nel campo dei tumori e leucemie infantili, presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini, aderisce alla XV Giornata Mondiale contro il cancro Infantile con il lancio dei palloncini alle ore 11.00 presso le seguenti scuole: Nido d’Infanzia Interaziendale dell’AUSL Romagna “Belnido” (Rimini), Scuola Primaria “Bruno Lunedei” (Morciano di Romagna), Scuola Primaria “San Lorenzo” (Riccione), Scuola Primaria “Annyka Brandi” (Riccione), Scuola Primaria “Flavia Casadei” (Viserba), Scuola Primaria “Decio Raggi” (Rimini), Scuola Primaria IC San Giovanni in Marignano (San Giovanni in Marignano), Classi V del Liceo delle Scienze Umane “G.Cesare - M. Valgimigli” (Rimini).
Prenderanno parte all’iniziativa oltre 2000 persone tra bambini, ragazzi, genitori, insegnanti, medici e volontari.

PE per comprendere la portata del fenomeno sociosanitario legato all’oncologia pediatrica, l’impatto assistenziale e il carico organizzativo sostenuto dai singoli poli oncologici, è necessario conoscere alcuni dati epidemiologici essenziali.

Secondo il rapporto AIRTUM 2012 l’incidenza annua di neoplasie nel periodo 2003-2008 è di 164 casi per ogni milione di bambini. Sulla base dei dati epidemiologici disponibili, la stima del numero atteso di tumori maligni di età compresa tra età 0 e14 anni al 2012 è la seguente:

·         1360 casi/anno in Italia,

·         98 casi/anno in Emilia Romagna

·         25 casi/anno nell’area vasta di Romagna

·         7.5 casi/anno in provincia di Rimini

Dal momento della sua apertura, nel centro di Rimini sono stati curati circa 250 bambini, con una sopravvivenza di circa l’80%, in linea con i migliori risultati nazionali ed internazionali. L’attività del centro riminese è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni passando da 13 nuovi casi/anno nel 2011 a 30 nuovi casi/anno nel 2014 e 2015, un numero superiore rispetto all'atteso poiché una gran parte dei casi è stata inviata da altri servizi pediatrici della regione e qualcuno anche da fuori regione. Il carico assistenziale è di almeno il doppio dei nuovi casi diagnosticati ogni anno, considerando che ogni bambino riceve chemioterapia per circa 2 anni (a seconda del tipo di tumore).

L'approccio diagnostico e terapeutico in oncologia pediatrica è di tipo rigorosamente multidisciplinare, cioè si avvale di conoscenze/competenze di numerosi esperti nelle varie discipline specialistiche già esistenti e ben funzionanti all'Infermi di Rimini quali la chirurgia pediatrica, il centro trasfusionale, la radiologia, il laboratorio, l'anatomia patologica, la rianimazione, la neonatologia, l’oncologia e l’ematologia dell’adulto.

Nell’assistenza globale del bambino oncologico, altri attori entrano in campo e giocano un ruolo determinante nel percorso verso la guarigione: il pediatra di famiglia, gli infermieri, lo psicologo, l’AROP (associazione riminese di oncoematologia pediatrica), gli animatori con la loro clownterapia, i parenti, gli amici, altre associazioni laiche di volontariato (es progetto “Nati per leggere”). Queste figure si impegnano in un patto di alleanza terapeutica che viene stipulato con la famiglia ed è finalizzato alla realizzazione del progetto guarigione attraverso momenti di ascolto, di condivisione di ansie-angosce e di sostegno, diretti ad alleviare le sofferenze vissute durante l'intero periodo del trattamento.

La probabilità di guarigione in oncologia pediatrica rappresenta una concreta realtà, con una percentuale che si aggira attorno al 75-80 per cento.

Per comprendere la portata del fenomeno sociosanitario legato all’oncologia pediatrica, l’impatto assistenziale e il carico organizzativo sostenuto dai singoli poli oncologici, è necessario conoscere alcuni dati epidemiologici essenziali.

Secondo il rapporto AIRTUM 2012 l’incidenza annua di neoplasie nel periodo 2003-2008 è di 164 casi per ogni milione di bambini. Sulla base dei dati epidemiologici disponibili, la stima del numero atteso di tumori maligni di età compresa tra età 0 e14 anni al 2012 è la seguente:

·         1360 casi/anno in Italia,

·         98 casi/anno in Emilia Romagna

·         25 casi/anno nell’area vasta di Romagna

·         7.5 casi/anno in provincia di Rimini

Dal momento della sua apertura, nel centro di Rimini sono stati curati circa 250 bambini, con una sopravvivenza di circa l’80%, in linea con i migliori risultati nazionali ed internazionali. L’attività del centro riminese è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni passando da 13 nuovi casi/anno nel 2011 a 30 nuovi casi/anno nel 2014 e 2015, un numero superiore rispetto all'atteso poiché una gran parte dei casi è stata inviata da altri servizi pediatrici della regione e qualcuno anche da fuori regione. Il carico assistenziale è di almeno il doppio dei nuovi casi diagnosticati ogni anno, considerando che ogni bambino riceve chemioterapia per circa 2 anni (a seconda del tipo di tumore).

L'approccio diagnostico e terapeutico in oncologia pediatrica è di tipo rigorosamente multidisciplinare, cioè si avvale di conoscenze/competenze di numerosi esperti nelle varie discipline specialistiche già esistenti e ben funzionanti all'Infermi di Rimini quali la chirurgia pediatrica, il centro trasfusionale, la radiologia, il laboratorio, l'anatomia patologica, la rianimazione, la neonatologia, l’oncologia e l’ematologia dell’adulto.

Nell’assistenza globale del bambino oncologico, altri attori entrano in campo e giocano un ruolo determinante nel percorso verso la guarigione: il pediatra di famiglia, gli infermieri, lo psicologo, l’AROP (associazione riminese di oncoematologia pediatrica), gli animatori con la loro clownterapia, i parenti, gli amici, altre associazioni laiche di volontariato (es progetto “Nati per leggere”). Queste figure si impegnano in un patto di alleanza terapeutica che viene stipulato con la famiglia ed è finalizzato alla realizzazione del progetto guarigione attraverso momenti di ascolto, di condivisione di ansie-angosce e di sostegno, diretti ad alleviare le sofferenze vissute durante l'intero periodo del trattamento.

La probabilità di guarigione in oncologia pediatrica rappresenta una concreta realtà, con una percentuale che si aggira attorno al 75-80 per cento.

Ultima modifica il Lunedì, 13 Febbraio 2017 17:34
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