Skip to main content

Articoli filtrati per data: Maggio 2018

CESENATICO, UN PREMIO PER CHI È TORNATO IN PISTA DOPO IL TRAPIANTO
 
Nell’ambito della manifestazione ciclistica “Nove Colli- Selle Italia”, il Centro Nazionale Trapianti consegnerà un riconoscimento ad alcuni atleti trapiantati
 
 
Si svolgerà sabato 19 maggio alle ore 12.00 al Grand Hotel di Cesenatico la cerimonia di premiazione di alcuni atleti trapiantati della squadra ANED Sport che, il giorno successivo, parteciperanno alla “Nove Colli- Selle Italia”, la più antica granfondo ciclistica del mondo. Il riconoscimento del Centro Nazionale Trapianti sarà consegnato anche a due trapiantati di Forlì che, dopo l’intervento, hanno seguito un percorso di attività fisica e sportiva supervisionata e personalizzata promosso dalla regione Emilia- Romagna. 
 
Testimonial dell’evento sarà Antonio Rossi, campione olimpico e mondiale nel kayak; Rossi consegnerà agli atleti i riconoscimenti, simbolicamente estesi a tutti coloro che dopo il trapianto hanno ricominciato a svolgere una regolare attività fisica. 
 
«L’obiettivo di questa manifestazione è proprio quello di incentivare una regolare e prescritta attività motoria per tutti i pazienti che hanno già ricevuto un trapianto o che sono in attesa di riceverlo», afferma Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti. «Stiamo lavorando all’estensione in tutte le Regioni italiane di programmi di prevenzione che risultano cruciali per avvicinare il trapiantato all’attività fisica», prosegue Nanni Costa. «Parallelamente dobbiamo sfatare anche qualche falso mito: esercizio fisico e trapianto non sono un tabù; anzi, i benefici sono notevoli sotto il profilo fisico e psichico come dimostrato scientificamente»
 
Si rinnova anche quest’anno, la partnership con la “Nove Colli- Selle Italia” che ha reso Cesenatico una delle tappe più rilevanti per testimoniare il valore della donazione, l’efficacia del trapianto e il connubio tra attività fisica e salute. «Siamo orgogliosi di continuare la nostra collaborazione con il CNT e di aiutare a veicolare un messaggio così importante” dice il Presidente della Nove Colli - Selle Italia, Alessandro Spada “ho avuto la fortuna di pedalare insieme a molti trapiantati e devo dire che sono persone che trasmettono una energia vitale impressionante. Avere una seconda chance nella vita, tornare a fare le cose di tutti i giorni, tornare ad andare in bicicletta. Cose che possono sembrare banali ma che nascondono l’essenza dell’esistenza. Avere poi contribuito ad effettuare studi approfonditi e a provare che pedalare fa benissimo a chi a ricevuto un trapianto di organo non può che rendermi estremamente felice. La nostra manifestazione non è una gara di bicicletta è un viaggio nella vita, in tutti i sensi”. 
 
Infine, si conferma la partecipazione dei ciclisti trapiantati dell’ANED Sport alla gara domenicale; la squadra dei pazienti trapiantati è composta da circa venti atleti che hanno ricevuto un organo e oggi tornano in pista per testimoniare l’importanza di un gesto di attenzione verso gli altri, quale la scelta di diventare donatore.
 
Pubblicato in Notizie dal sito

Il Centro Studi per il Volontariato e la Solidarietà di AUSL Romagna e l'Associazione Salute e Solidarietà ,aderendo al ciclo di incontri sulla realtà delle Migrazioni nel nostro territorio,  organizzati dall'Associazione Nuova Civiltà delle Macchine ,insieme a Migrantes e Forlì Città aperta, promuovono il convegno" Migrazioni. Salute e sanità”, che si terrà Venerdì 25 maggio 2018 , presso il Salone Comunale di Forlì, a partire dalle ore 15,15  . 

ECM previsti per tutti gli operatori della sanità.
Iscrizioni sul sito WHR-GRU (evento 16405)
Per informazioni: comitato@salesol.org

Pubblicato in Notizie dal sito

Per celebrare i 10 anni di “Amarcord al Cafè”, mercoledì 30 maggio alle15.30, al Centro Ricreativo Culturale AUSER del Residence Don Baronio ( via Machiavelli, 70  Cesena) si terrà una grande festa aperta a tutti.

Pubblicato in Notizie dal sito

Nuova importante sinergia tra la sanità pubblica romagnola e la sanità militare. E’ stata sottoscritta oggi la convenzione tra l’Azienda USL della Romagna e gli Enti Militari dell’Aeronautica e dell’Esercito delle Province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna “per l’implementazione delle competenze cliniche in emergenza urgenza del personale sanitario militare presso le strutture sanitarie dell’AUSL Romagna"

.La convenzione - sottoscritta dal direttore generale dell’Azienda USL della Romagna dott. Marcello Tonini e per i Comandi degli Enti Militari dal Comandante del 15° Stormo Aeronautica Militare di Cervia Col. Pil. AArn Tomaso Invrea, dal Comandante del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” di Forlì Col. F. ISMI Nicola Di Sabato, dal Comandante del 7° Reggimento Aviazione Esercito Rimini Col. A. (AVES) t. ISSMI P.O. Marco Poddi, dal Comandante del 121° Reggimento Artiglieria Contraerei “Ravenna” di Rimini Ten Col. A. C/a Luca Vigna Taglianti - recepisce il Protocollo di Intesa siglato nel 2015 tra Regione Emilia Romagna e Ministero della Difesa finalizzato a sviluppare e rafforzare sinergie tra il Servizio Sanitario degli Enti Militari presenti in Emilia-Romagna e il Servizio Sanitario Regionale.

"Oggi per me è molto importante essere qui – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio, riordino istituzionale, risorse umane e pari opportunità della Regione Emilia Romagna Emma Petitti - perché siamo la prima Regione in Italia che mette in atto questo accordo, da noi fortemente voluto. Una sperimentazione della quale siamo orgogliosi, attuata in Romagna attraverso la convenzione tra Ausl e forze armate con l'auspicio che presto possa essere allargata alle altre Aziende sanitarie del nostro territorio. Puntare sulla collaborazione nella formazione sanitaria delle forze armate e quindi fornire nuovi strumenti di aiuto per le nostre comunità è un ulteriore tassello che si aggiunge all'impegno della Regione Emilia-Romagna nel settore della sanità che sosteniamo con progetti integrati e risorse importanti. La sanità è infatti uno dei settori per i quali abbiamo chiesto di ottenere maggiori spazi di autonomia. Grazie infine all'Ausl, alle forze armate e a chi ha permesso di realizzare questo progetto"formazione sanitaria delle forze armate e quindi fornire nuovi strumenti di aiuto per le nostre comunità è un ulteriore tassello che si aggiunge all'impegno della Regione Emilia-Romagna nel settore della sanità che sosteniamo con progetti integrati e risorse importanti. La sanità è infatti uno dei settori per i quali abbiamo chiesto di ottenere maggiori spazi di autonomia. Grazie infine all'Ausl, alle forze armate e a chi ha permesso di realizzare questo progetto".

“A nome di tutti i Sindaci della Romagna – ha sottolineato il Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna Paolo Lucchi – ringrazio i protagonisti di questo accordo che ci rende orgogliosi perché esprime un percorso professionale comune che garantisce uno standard di sanità particolarmente elevato e che ci consentirà di poter intervenire con maggior precisione in caso dovessero verificarsi sul territorio eventuali calamità e situazioni critiche”

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Comandante della Brigata Aeromobile Friuli di Bologna Generale Salvatore Annigliato che ha sottolineato: “si tratta di un momento importante per i nostri militari e per il personale sanitario militare che potrà incrementare le proprie capacità  e competenza a favore del paese e dei cittadini”.  

“E’ un grande piacere e un grande onore per l’Azienda USL della Romagna  – ha commentato il Direttore Generale dell’Azienda sanitaria romagnola Marcello Tonini. “la convenzione sottoscritta oggi rappresenta un valore aggiunto per il Servizio Sanitario Regionale e quello Nazionale che porterà benefici a tutti”.


L’iter procedurale di tale accordo si è avviato con la delibera della Giunta Regionale della Regione Emilia Romagna 963/2015 del 20 luglio 2015. Il 3 dicembre 2015 viene firmato  a Roma un protocollo d’intesa tra il Ministro della Difesa On. Roberta Pinotti ed i Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Toscana e Friuli Venezia Giulia alla presenza dei vertici dello Stato Maggiore Difesa e della Sanità Militare.

Nasce così un gruppo di lavoro paritetico formato da sei unità (tre Medici Militari di nomina dello Stato Maggiore Difesa e tre Medici nominati dalla Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna).Il focus della redazione del protocollo viene delineato dall’Unità Operativa Sviluppo Organizzativo, Formazione e Valutazione dell’Ausl Romagna diretta dal dott. Piedomenico Lonzi e dal Ten. Col Nicola Marcello per gli aspetti tecnici riguardanti la Sanità Militare (Igesan) ed il coordinamento degli incontri del Comitato Paritetico Regionale.Sulla base del lavoro prodotto dal gruppo, sentito il parere dello Stato Maggiore Difesa, il 16 ottobre 2016 con delibera 1561, la  Regione Emilia Romagna, per prima in Italia, ha approvato uno “schema di convenzione tra le Aziende sanitarie regionali e le forze armate italiane per l’implementazione delle competenze cliniche in emergenza urgenza-urgenza del personale sanitario militare”.

Oggi, primi in Regione, l’Ausl della Romagna e i  Comandanti-rappresentanti delle Forze Armate locali di Aeronautica Militare ed Esercito Italiano sottoscrivano questo accordo che rappresenta una grande opportunità, senza costi reciproci e senza obblighi di sorta, ma che dà il via a nuove importanti sinergie tra sanità militare e civile sia per operare meglio Fuori dai Confini Nazionali, qualora richiesto, sia per cooperare in situazioni di pubbliche calamità ed esercitative sul territorio regionale.     

L’impegno, concretamente, è di supportare lo sviluppo delle migliori professionalità per il personale sanitario militare (medici, infermieri e aiutanti di sanità) per garantire al meglio la salute dei militari e, al tempo stesso, per accrescere le risorse professionali disponibili sul territorio in caso di grandi calamità e di situazioni particolarmente critiche che dovessero verificarsi. Poter fare affidamento, in queste particolari situazioni, su operatori sanitari militari formati all’interno del sistema sanitario regionale e che quindi conoscono procedure e organizzazione, garantisce la disponibilità di una risorsa qualificata in più a vantaggio della popolazione.

Partirà dunque negli ospedali un percorso di formazione che prevede corsi, lezioni e attività didattica ‘sul ‘campo’ presso le unità operative dell’area dell’emergenza - urgenza dei Presidi ospedalieri di Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna.

La convenzione, in sintesi

I destinatari della formazione sono gli ufficiali medici in servizio permanente effettivo: ufficiali laureati in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria ed in psicologia ed abilitati all’esercizio professionale; sottoufficiali infermieri diplomati o laureati in scienze infermieristiche; aiutanti di sanità: graduati di truppa in servizio permanente effettivo, assimilabili all’infermiere generico e all’Operatore socio sanitario. Oltre naturalmente al personale sanitario (medici, infermieri) dell’Azienda USL della Romagna che parteciperà ai vari momenti  istruttivi e formativi.Per ciascun frequentatore verrà predisposto un progetto formativo e di orientamento, con la definizione degli obiettivi e delle modalità di svolgimento dell’attività presso le strutture aziendali. Durante lo svolgimento del periodo formativo il personale sanitario militare sarà affiancato da tutor dell’Ausl.L’attività di formazione e orientamento sarà seguita dai referenti già individuati dallo Stato Maggiore Difesa ed dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare  nel Medical Advisor della Brigata Aeromobile di Bologna, Col. Me. Mario Mele e nel Capo Infermeria di Corpo del Comando 15 Stormo Cervia (Ra) Tenente Col. Csrn Nicola Marcello e da un responsabile dell’attività formativa (clinica assistenziale) dell’Azienda USL della Romagna.Tra gli obiettivi formativi figurano l’acquisizione di competenze nel campo della diagnostica strumentale, della farmacologia dell’emergenza, della tossicologia clinica, della gestione dell’insufficienza respiratoria acuta e della crisi ipertensiva; l’apprendimento di tecniche di disostruzione delle prime vie aree, gestione delle complicanze di urgenza ortopediche, trattamento dei diversi tipi di ferite, gestione delle emorragie esterne, emergenze neurologiche e psichiatriche, nozioni sulle modalità di intervento in emergenza in azioni particolari che coinvolgono il bambino e la donna in stato di gravidanza, competenze in campo veterinario e psicologico per gli aspetti relativi all’assistenza di persone direttamente coinvolte in eventi negativi e dei loro familiari.

Pubblicato in Notizie dal sito

Lo spettacolo teatrale "Ciccioni", scritto e diretto da Denio Derni e Stefania Polidori ha come protagonisti obesi ed ex obesi del reparto di Chirurgia Endocrina dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, diretto dal Dott. Alberto Zaccaroni. Per chi recita e per chi assiste, la rappresentazione è un' occasione per riflettere sul proprio rapporto col cibo e con la vita. “Ciccioni”,  nato con il supporto del Gruppo Consorti Rotary Club di Forlì,  è stato inserito tra i progetti di prevenzione e protezione della salute dell'Amministrazione Comunale di Forlì.
Il progetto nasce dall'idea di Caterina Rondelli, che, per anni, è stata psicoterapeuta nel reparto di Chirurgia Endocrina. Assieme a lei, il primario Alberto Zaccaroni, il chirurgo (musicista-attore) Dario Bettini e la psicoterapeuta Antonella Liverani hanno suggerito le tematiche da affrontare e le finalità dello spettacolo.

Il video dell'edizione Buongiorno Regione di lunedì 14 maggio: https://www.youtube.com/watch?v=i2CJCMWkb_I&feature=youtu.be

Pubblicato in Notizie dal sito

Alla Casa della Salute del Rubicone di Savignano ha preso il via il 9 maggio il nuovo Corso gratuito per diventare “Educatori alla Salute nelle Comunità”. Vi partecipano una decina di cittadini, già volontari presso associazioni, quartieri o altre realtà locali che operano sul territorio, interessati ad acquisire conoscenze e competenze per facilitare la diffusione delle informazioni e promuovere stili di vita salutari nella popolazione. Il corso, che si concluderà a fine anno, è condotto da medici ed operatori sanitari dell’Ausl.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del più ampio progetto aziendale “Guadagnare Salute nella Casa della Salute”, frutto di una programmazione condivisa tra Distretto Rubicone, Ufficio di Piano, Dipartimento di Sanità Pubblica e Dipartimento di Cure Primarie per dare continuità agli interventi e valorizzare il ruolo delle Case della Salute come luogo propulsore della promozione della salute nelle comunità e degli interventi previsti dal Piano Locale Attuativo del Piano Regionale della Prevenzione 2015/18.

Il progetto, che vede il coinvolgimento di Medici di medicina generale, operatori sanitari della Casa della Salute, Amministratori dei Comuni e rappresentanti del terzo settore, è finalizzato a migliorare la salute e gli stili di vita della popolazione attraverso iniziative di promozione della salute rivolte ai cittadini, specialmente a quelli affetti da malattie croniche già assistiti presso la Casa della Salute, dove nell’ottobre scorso è stato avviato l’Ambulatorio della Cronicità per la presa in carico attiva dei pazienti affetti da diabete di tipo 2, una delle malattie croniche più diffusa.

Ad oggi, grazie al lavoro di squadra tra Medico di Medicina Generale e Infermiere, sono circa 270 i pazienti diabetici che sono stati invitati a presentarsi all’Ambulatorio della Cronicità per sottoporsi a controlli sanitari e a interventi di prevenzione e promozione della salute che prevedono azioni educative finalizzate all’adozione di sani stili di vita e alla riduzione dei principali fattori di rischio.

Pubblicato in Notizie dal sito

Nel corso del XXV congresso nazionale AURO, svoltosi a Roma in questi giorni, la dottoressa Roberta Gunelli è stata nominata presidente dell'Associazione Urologi Italiani.

Già direttrice facente funzioni dell'Urologia dell'ospedale Morgagni- Pierantoni di Forlì, è specialista in Urologia ed in Ostetricia e Ginecologia.

Si è dedicata in particolare all’oncologia urologica, sia nell’ambito della ricerca, collaborando con la UO di Oncologia medica dell’AUSL di Forlì, sia in campo chirurgico, in particolare svolgendo dal 2008 regolare attività in campo robotico. Dal 1996 si è interessata alla ecografia urologica, organizzando il servizio di ecografia urologica presso l’U.O. di Urologia di Forlì  e realizzando congressi e corsi di interesse regionale e nazionale in collaborazione con AURO, SIURO e SIEUN.

Ha collaborato alla stesura delle linee guida biopsia prostatica (gruppo italiano biopsia prostatica), delle linee guida per le terapie loco-regionali in Oncologia (progetto strategico Oncologia-CNR-MIUR) e più recentemente alla stesura delle linee guida neoplasie della vescica e delle alte vie urinarie.

Ha svolto una costante attività chirurgica, avendo eseguito a tutt'oggi 3582 interventi, interessandosi in particolare di chirurgia oncologica ed eseguendo in autonomia gli interventi di chirurgia maggiore urologica; svolge inoltre attività endoscopica. Ha collaborato, nell’ambito delle attività chirurgica dell’ U.O. di Urologia di Forlì, allo sviluppo della prostatectomia radicaleperineale e all’utilizzo del laser nel trattamento endoscopico della litiasi reno-ureterale, della patologia giuntale e delle neoplasie uroteliali.

In collaborazione con l’IRST di Meldola ha pubblicato risultati delle ricerche effettuate sulle riviste a maggior impact factor in ambito oncourologico (JAMA, Cancer, Journal of Urology, British Journal of Urology, etc.).Ha inoltre sviluppato la metodica diagnostico-terapeutica ALA (acido delta-amino-levulinico) per la diagnosi e fototerapia delle neoplasie vescicali superficiali e recentemente ha acquisito esperienza nell’uso dell’NBI per la diagnostica precoce delle neoplasie uroteliali dell’alta via escretrice.

E’ autore di 201 lavori editi a stampa (dei quali un testo atlante “prostatectomia radicale perineale”, due monografie divulgative sul carcinoma prostatico e disfunzione erettile ed un CD sulla “Prostatectomia radicale”).

Pubblicato in Notizie dal sito

E’ stata inaugurata questa mattina, presso la sede del 118 Romagna a Ravenna, una nuova autoambulanza in dotazione al servizio. Il nuovo mezzo di soccorso è stato donato dalla Cooperativa Lavoratori Trasporto Ravenna CLT, presente, questa mattina coi propri vertici, al simbolico taglio del  nastro, insieme al sindaco di Ravenna Michele De Pascale e ai vertici sanitari dell’Ausl Romagna e del 118 Romagna, diretto dal dottor Claudio Begliardi.

Il mezzo donato

L’ambulanza donata è completa di attrezzatura sanitaria ed ha un valore di oltre 115mila euro. Dimensioni di cinque metri e mezzo per due, e altezza di oltre due metri e mezzo, il mezzo è dotato di tutte le più moderne apparecchiature per facilitazione della guida nell’ottica di perseguire la massima sicurezza stradale (ad esempio con dispositivi per segnalazioni luminose e sonore d’avanguardia). Estremamente curate le misure per il confort dei pazienti e degli operatori grazie ad approcci e innovativi ad esempio per le pedane di accesso, le modalità costruttive (con limitazione massima delle giunture), la coibentazione, il riscaldamento e la ventilazione di tutti gli spazi interni e in particolare della “cella sanitaria”.

L’ambulanza dispone di tre barelle: una a cucchiaio, una spinale e, la principale, autocaricante, predisposta anche per pazienti bariatrici (fino a 280 chili), cui si aggiunge una “sedia a portantina”. Quindi monitor per rilevazione parametri e trasmissione dati all’ospedale, defibrillatore, apparecchiature e bombole per gas medicali, aspiratori, presa per termoculla, un set di attrezzi per primo intervento in caso di incidenti stradali (ascia, piede di porco e altro).

Tutte le attrezzature di bordo sono comandate da un sistema integrato per la gestione, composto da un pannello di comandi sulla plancia della cabina, un pannello comando nel vano sanitario, ed una unità accessibile dallo sportello esterno.

Il mezzo, infine, è dotato di portellone laterale realizzato in modo da consentire il taglio dei tempi di fermo macchina per riparazioni o tagliandi e i relativi costi.

L’attività del 118 Romagna

Nel territorio romagnolo sono operative, nel periodo invernale, 45 ambulanze per l’emergenza, 10 automediche ed un elicottero, cui vanno aggiunte 10 ambulanze nel periodo estivo e circa 35 mezzi per il trasporto secondario, che variano nel numero a seconda dei trasporti richiesti. Nel 2017 sono state filtrate 123.990 richieste di soccorso, esitate in 113.828 interventi per 114.452 utenti trasportati nei vari Ospedali. I mezzi in emergenza svolgono una percorrenza media di 55.000/70.000 chilometri l’anno a seconda dell’ambito territoriale di utilizzo.

In particolare per l’ambito territoriale di Ravenna, i mezzi sono 14 in servizio tutti i giorni in inverno e 17 in estate, cui si aggiunge ora quello donato, e gli interventi effettuati 47.577.

I donatori

La Cooperativa Lavoratori Trasporto Ravenna CLT è un’azienda leader nel settore dei trasporti nazionali e internazionali di carbon black, carboni attivi e merci varie, con un parco mezzi di oltre 500 unità. Costituita nel 1983 da 26 soci,  ad oggi è presente in vari Paesi in territorio europeo con succursali e società partecipate. Il Gruppo di Imprese occupa circa 270 persone.

“Per festeggiare i 35 anni di attività i soci hanno scelto di compiere un gesto di responsabilità sociale a  sostegno della comunità locale donando un’autoambulanza attrezzata al centro Operativo 118 di Ravenna” ha detto il presidente Enrico Giacomoni, che ha partecipato alla sobria cerimonia insieme al vice Guido Ravaldini, ai membri del cda Cristina Perlini, Francesco Bambi e Demetrio Naso, al socio Romeo Giacomoni, già presidente di CLT dal 1988 al 2012; al presidente del Collegio Sindacale Enrico Montanari e al vicepresidente di Federcoop Romagna Rudy Gatta.

“Ringrazio a nome di tutta la città i soci della Cooperativa Lavoratori Trasporto Ravenna CLT, che per festeggiare un traguardo fondamentale come i 35 anni di attività, hanno voluto fare un dono di importantissimo valore a tutta la comunità ravennate – ha a sua volta detto il sindaco Michele De Pascale - . Lo trovo un gesto non solo di grande generosità e responsabilità sociale, prevista peraltro dalla Costituzione, ma anche un esempio virtuoso in un momento storico in cui spesso l’individualismo prende il posto del bene comune. Ravenna dimostra ancora una volta di avere un grande cuore. Come sindaco della città sono orgoglioso dei miei cittadini sempre pronti a gesti di solidarietà. Inoltre ringrazio il personale del 118 per la sua grande professionalità: con questa donazione avete messo benzina in una macchina da Formula 1”.

Il direttore Sanitario Stefano Busetti, che ha rappresentato l’Azienda insieme al dottor Giorgio Randi e a vari altri medici ed infermieri del servizio, ha concluso evidenziando la fortissima gratitudine dell’Azienda nei confronti della Clt, “così come di tutta la società civile che evidenzia il proprio apprezzamento rispetto al nostro lavoro, anche con donazioni. Gesti che ci aiutano a svolgere meglio il nostro lavoro, con un approccio sempre più proattivo nei confronti dei residenti e dei turisti che vengono nel Ravennate. Per di più le ambulanze sono strumenti sottoposti ad un fortissimo utilizzo e ad innovazioni tecnologiche rapidissime, per cui un mezzo nuovo in più ci consente di lavorare con maggior serenità”.

 

Pubblicato in Notizie dal sito

Erano in tantissimi sabato scorso allo stand, organizzato in piazza Saffi, dall'ordine delle professioni infermieristiche di Forli Cesena, in occasione della giornata internazionale dell'infermiere.

Nella postazione venivano  rilevati ai partecipanti i principali parametri vitali, dati consigli e informazioni.

“Ogni persona lascia la sua impronta”, questo è quello che accade ogni volta che una persona entra nella vita di un'altra.

Gli infermieri sono persone che si prendono cura di altre persone nel naturale cammino umano, durante il tempo della sofferenza, della malattia e del morire. Sono persone che lasciano la loro impronta all’interno del sistema sanità e vogliono garantire il diritto alla salute.

La festa è proseguita in serata all’X-RAY di Forli con un grande concerto, che ha visto esibirsi sul palco i BSS - Brutti Sbarbi Sanitari e The Smittletone, due band composte da colleghi infermieri e medici.

"Con grande gioia ed entusiasmo gli infermieri hanno incontrato i cittadini, li hanno invitati alla rilevazione dei paramenti Vitali  per un “check di salute”.  Forlì in fiore e il festival delle mongolfiere hanno fatto da cornice a questo importante evento che ha visto un’alta affluenza e ha permesso di far conoscere chi è l’infermiere oggi, di dialogare e fare festa! "
Pubblicato in Notizie dal sito

L’èquipe del professor Belluati operava nella sala operatoria dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna e 600 professionisti ortopedici e traumatologi assisteva dalle rive del Garda. Si è svolto pochi giorni fa un intervento chirurgico in diretta streaming, dall’ortopedia ravennate ad un convegno in corso nel centro congressi di Lazise con oltre 600 discenti, che non solo hanno potuto guardare ma anche interagire facendo domande all’equipe.

“La particolarità è che, solitamente, per questi interventi di live surgery si scelgono casi codificati e a bassa complessità, meno rischiosi ma con un risultato formativo però meno ambizioso, poiché la live surgery è un sistema formativo estremamente complesso e gravato spesso da esiti sfavorevoli – spiega il professor Alberto Belluati, direttore dell’unità operativa di Ortopedia di Ravenna dell’Ausl Romagna -. Noi abbiamo invece scelto un caso che rappresenta un esempio della più complessa traumatologia. Si trattava infatti di un paziente di 82 anni investito in biciletta riportando traumi multipli ai quattro arti. In particolare a sinistra aveva riportato un floating knee ovverosia un ginocchio flottante causato dalla contemporanea frantumazione del femore e della tibia”.

Nel corso dell’intervento di live surgery sono state presentate tecniche di chirurgia mininvasiva  con l’applicazione dei più  moderni mezzi di sintesi.

“In considerazione dell’accurata pianificazione - aggiunge il professor Belluati - non vi sono stati impacci significativi ed in meno di 90 minuti è stata effettuata la sintesi di entrambi le fratture”.

Numerose le domande dalla platea  di Lazise mentre a Ravenna si procedeva all’intervento con grande soddisfazione per i convegnisti. L’evento ha avuto luogo in collaborazione con la società scientifica “Ao Trauma”, mirato ad approfondire, a favore di tutti i chirurghi ortopedici, i principi e le tecniche della sintesi delle fratture. La società scientifica annovera nella propria faculty i migliori chirurghi ortopedici e traumatologi italiani, tra cui il professor Belluati, che il 24-27 ottobre  2018 sarà presidente del  “Trauma Meeting” che si svolgerà a Riccione raggruppando i migliori ortopedici d’Italia.

Pubblicato in Notizie dal sito

Cerca notizia

Archivio