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Articoli filtrati per data: Ottobre 2019

Il SIAT (Sistema Integrato Assistenza Traumi) della Romagna ha ospitato lo scorso 25 settembre presso il Trauma Center della Romagna, che ha sede all’ospedale Bufalini di Cesena, il Professor Walter Biffl, Direttore del Trauma Center Scripps La Jolla di San Diego, USA.
L’evento è stato organizzato dal dottor Vanni Agnoletti Direttore dell’Unità Operativa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena, dal dottor Luca Ansaloni Direttore dell’Unità Operativa Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Bufalini di Cesena e dalla dottoressa Costanza Martino. La collaborazione nasce dalla visita della dottoressa Martino, medico dell’unità operativa Anestesia e Rianimazione del Bufalini , presso il Centro californiano con il mandato di osservarne l’organizzazione .
“Gli scambi culturali e di esperienze – affermano i professionisti cesenati che hanno organizzato l’evento - sono fondamentali per fare crescere chi lavora in team con una visione aperta e multidisciplinare e l’organizzazione in rete sulla gestione del trauma ha bisogno di continui aggiornamenti”. Appunto per questo, per mantenere viva la partnership culturale, il direttore del Trauma Center di San Diego ha visitato il 25 settembre il Centro Traumi dell’AUSL Romagna e ha illustrato, in un lettura magistrale, come si lavora in un’ottica di sistema sulla gestione del trauma in USA.
Il Professor Marco Ranieri dell’UNIBO e padre dell’ECMO italiano ha moderato la sessione sul tema di circolazione extracorporea condotta del dottor Alessandro Circelli, medico dell’unità operativa Anestesia e Rianimazione di Cesena.
L’incontro è stato aperto dal direttore di presidio dottor Carlo Lusenti e dal Sindaco di Cesena Enzo Lattuca che insieme agli organizzatori dell’evento hanno ribadito la soddisfazione di condividere il lavoro fino ad ora condotto dal Trauma Center della Romagna – Cesena con centri importanti. “La cosa che ci ha dato più soddisfazione non è il mostrare il nostro lavoro, ma bensì il confronto con gli esperti e capire quanta strada dobbiamo ancora fare. Collaborare con ospedali importanti ci aiuta a crescere, non siamo soli, e le collaborazioni importanti si stanno solidificando” concludono gli organizzatori.

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Da giovedì 3 ottobre 2019 la segreteria telefonica di Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Forlì, tel. 0543/735037, risponderà al pubblico solo dopo le ore 11, fino alle ore 19. Dalle ore 8 alle ore 11 sarà attiva la casella vocale.

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In vista del corso base, in programma per il 25-26-27 ottobre,  "Vip Forlì Onlus" sta organizzando i colloqui conoscitivi, primo step per entrare a far parte del magico mondo della clownterapia. Per chi fosse interessato è ancora possibile incontrarsi con il direttivo e svolgere il colloquio conoscitivo anche privatamente. Per fare ciò è necessario fissare un appuntamento, scrivendo alla mail direttivovipforli@gmail.com. Nel frattempo, chi fosse interessato, potrà comunque contattare la Onlus forlivese sul sito web (www.vipforli.com) o sui social

L’Associazione di volontariato Viviamo In Positivo VIP Forlì Onlus nasce nel luglio 2003, dal gruppo originario dei Piadinas, per il desiderio di federarsi con le altre associazioni di clownterapia presenti in Italia che decidono di unirsi dando vita a Vip Italia Onlus.La nostra associazione non ha scopi di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.Siamo clown di corsia!!! Siamo presenti presso l'Ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì, nelle case di riposo, nelle comunità, nella Casa Circondariale della nostra città ed in ogni altro luogo di disagio dove è utile portare il sorriso e un po' di colore. Oggi fanno parte della nostra associazione p iù di 95 Clown di Corsia.Per diventare clown di corsia e far parte della nostra associazione è necessario aver partecipato ad uno dei corsi che vengono organizzati da Vip APS (vedi calendario corsi) presso una delle sedi delle Associazioni Federate Vip Italia. Se desideri entrare a far parte della nostra associazione, puoi scriverci a direttivovipforli@gmail.com indicando le tue motivazioni.VIP Forlì Onlus è federata all'associazi one VIP Italia Onlus presente in 59 città italiane. Puoi seguire i progetti di Vip Italia Onlus nel sito www.vipitalia.org

 

 

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Martedì, 01 Ottobre 2019 13:40

Donazione di libri alla Pediatria di Forlì

Il Comune di Forlì e il Centro delle Famiglie hanno donato oggi all’Unità Operativa di Pediatria di Forlì alcuni volumi, dal titolo “Il corpo delle meraviglie”.

“Il dono che il Comune di Forlì e il Centro per le Famiglie hanno fatto oggi alla Pediatria dell’Ospedale - spiega il dottor Enrico Valletta, direttore della Pediatria forlivese - è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle innumerevoli e sempre proficue occasioni di collaborazione che nel corso di molti anni hanno visto lavorare fianco a fianco agli operatori della sanità e della società civile forlivesi. L’attenzione alla maternità e al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza è stato e continua ad essere il collante che ci tiene uniti e che dà vita a sempre nuove iniziative, volte a promuovere il benessere dei bambini e delle loro famiglie. “Il Corpo delle Meraviglie”, realizzato da Cristina Francucci, con la collaborazione di Ilaria del Gaudio e Vesna Balzani è un’opera nella quale coesistono, insieme ad un pensiero educativo e ad un intento culturale importanti, anche una grande fantasia e un’evidente impronta artistica. E’ un libro prezioso per molti di noi, educatori, pediatri, genitori e, soprattutto, bambini. Poterlo mettere a disposizione delle famiglie che frequentano la nostra Pediatria è per noi motivo di orgoglio e di grande soddisfazione.”

Alla donazione erano presenti il Dottor Enrico Valletta, Direttore del Dipartimento Trasversale Salute Donna, infanzia e Adolescenza di Forlì-Cesena e dell’U.O. Pediatria di Forlì, la Prof.ssa Paola Casara,Assessore alle Politiche per l'impresa, Servizi educativi, scuola e formazione, Politiche giovanili, Servizio Civile, la Dottoressa Patrizia Zanobi, Dirigente del Servizio Scuola e Sport del Comune di Forlì, la Dottoressa Teresa Campidelli dell' Area Servizi alla Persona e alla comunità, la dottoressa Elena Vetri per la Direzione sanitaria del Presidio di Forlì, ed un'insegnante atelierista, che ha direttamente lavorato alla realizzazione dei progetti illustrati nel libro.

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Lo shock cardiogeno nei pazienti con Sindrome Coronarica Acuta: ruolo dei supporti meccanici temporanei

 

Forlì, 25 ottobre 2019

(HOTEL GLOBUS)

RESPONSABILE SCIENTIFICO

Dott. Marcello Galvani

Direttore U.O. Cardiologia

Presidio Ospedaliero G.B. Morgagni - L. Pierantoni, Forlì

 

SEGRETERIA SCIENTIFICA

Dott. Filippo Ottani

U.O. Cardiologia

Presidio Ospedaliero G.B. Morgagni - L. Pierantoni, Forlì

 

Il trattamento dei pazienti con shock cardiogeno, allorché la causa di questo sia la sindrome coronarica acuta, è argomento di grande attualità ma estremamente controverso.

Il progresso tecnologico ha messo a disposizione diversi dispositivi meccanici in grado di fornire supporto emodinamico attraverso modalità di impianto mini-invasivo con tecnica prevalentemente percutanea.

Questa evoluzione tecnologica, permette oggi di considerare, in modo più estensivo, l’impiego di dispositivi di supporto in pazienti con condizione di instabilità emodinamica avanzata in cui la rapidità e la sicurezza dell’impianto possono avere un ruolo chiave.

La corretta scelta del sistema, del timing di impianto, la durata del supporto e la prevenzione delle eventuali complicanze rappresentano i punti fondamentali della gestione dei pazienti in cui si decide di impiantare un sistema di supporto meccanico. Purtroppo, le evidenze scientifiche sono tuttora incomplete, cosicché attualmente il comportamento attuato dai diversi centri è per lo più basato sulla disponibilità o meno della tecnologia piuttosto che su scelte razionali in base al profilo clinico ed emodinamico del paziente.

La Commissione Cardiologica Cardiochirurgica della Regione Emilia-Romagna ha recentemente elaborato un documento di indirizzo che affronta l’organizzazione della rete per il trattamento rapido ed efficace dei pazienti con shock cardiogeno secondo il modello hub and spoke, prevedendo l’impiego di supporti meccanici avanzati per i pazienti più gravi.

Scopo di questo workshop, che metterà a confronto i rappresentanti dei principali centri cardiologici regionali coinvolti nella rete, sarà quello di raccontare esperienze ed elaborare idee circa la miglior gestione delle risorse che saranno disponibili. Sarà anche l’occasione per discutere della competenza clinica degli operatori sanitari, e dell’organizzazione delle Unità di Terapia Intensiva Cardiologica e dei Laboratori di Emodinamica necessaria a garantire il miglior esito possibile a questi pazienti così gravi e complessi.

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Ha avuto luogo nei giorni scorsi, a Ravenna, la seconda edizione della “formazione sul campo” rivolta a professionisti delle varie Ausl d’Italia nelle cui regioni è presente un porto. L’iniziativa, nata in seno al Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro (nel gruppo di lavoro denominato “Porti e navi) e organizzata dall’Unità operativa “Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” dell’Azienda Usl della Romagna, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti delle regioni d’Italia, isole comprese, dove sono presenti realtà portuali. Al progetto hanno partecipato tecnici della prevenzione, ingegneri, chimici e medici del lavoro delle varie Ausl, che effettuano funzioni di vigilanza sul territorio di competenza.

Nello specifico, i partecipanti hanno avuto modo di apprendere, sul campo, quelle che sono le procedure e l’organizzazione del lavoro, nonché le soluzioni tecniche adottate, relativamente alla prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori nel corso delle operazioni di imbarco e sbarco di merci sfuse, mostrando un particolare interesse in merito al cosiddetto “Piano Specifico per la Sicurezza”, un documento relativo alla valutazione dei rischi che viene redatto per ogni singola nave che effettua operazioni di imbarco o sbarco e merci e che deve prevedere tutte le misure si prevenzione e protezione da porre in atto nelle diverse fasi di lavoro, ivi comprese le soluzioni connesse alla viabilità di banchina e all’interfaccia nave/banchina.

All’iniziativa sono state coinvolte la SAPIR S.p.A., la Cooperativa Portuale Soc. Coop., l’Eurodocks S.r.l. e il Gruppo Setramar; tutte le aziende si sono dimostrate particolarmente interessate e disponibili ed hanno ospitato presso i rispettivi terminal i partecipanti collaborando attivamente per la buona riuscita dell’evento.

Inoltre venerdì scorso, il direttore dell'Unità operativa “Prevenzione Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” di Ravenna, dottor Gianpiero Mancini, invitato a Trieste al Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro, ha presentato una relazione dal titolo "L'organizzazione della prevenzione nel porto di Ravenna". Il suo intervento ha illustrato gli interventi di prevenzione messi in atto nell'area portuale di Ravenna: oltre ai controlli sono stati posti in evidenza e descritti diversi documenti di indirizzo per la valutazione dei rischi correlati alle attività portuali, molti dei quali predisposti con la fattiva collaborazione di imprese, rappresentanti dei lavoratori di sito e degli altri Enti coinvolti nell'organizzazione e prevenzione nel porto, in particolare Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto.

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Il dottor Carlo Fabbri, direttore della UO di Gastroenterologia di Forlì e Cesena, oggi al Tg2 alle ore 10:30, per parlare dell’iniziativa “Menecibo”, che si terrà domani, 5 ottobre 2019, a partire dalle ore 17 all’ Oratorio San Giacomo di Forlì.

L’attore e autore teatrale Alessandro Bergonzoni; il filosofo e psicoanalista prof. Umberto Galimberti; l’artista e maestro Franco Guerzoni; Antonio Gasbarrini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un parterre di protagonisti davvero eccezionale arricchirà la prima edizione forlivese di “Menecibo”, evento multidisciplinare riguardante l’alimentazione che si terrà sabato 5 ottobre presso la Chiesa di San Giacomo a Forlì, dalle ore 17. Gli ospiti si confronteranno con il prof. Dino Amadori, presidente IOR, e il dott. Carlo Fabbri, Direttore della UO di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Forlì e Cesena e autentica mente dell’evento, sul tema dell’”Invisibile”, sviscerandone ogni aspetto dal punto di vista che compete la propria professionalità. Così, se il Direttore Scientifico Emerito dell’IRST affronterà la questione parlando della cellula tumorale, l’intervento del prof. Gasbarrini si concentrerà invece su un argomento di cui rappresenta probabilmente il massimo esperto in Italia, ovvero il microbiota umano, l’insieme dei batteri che convivono con il nostro organismo e dal cui equilibrio dipende molta della nostra salute intestinale.

Maggiormente concettuale, ma sicuramente non meno interessante, il contributo degli altri ospiti alla discussione intorno all’invisibile: il prof. Galimberti disquisirà del disordine della vita emotiva e del disagio dell’anima, aspetto difficilmente percepibile non solo da chi ci circonda ma in primis da chi lo vive; Alessandro Bergonzoni parlerà della fantasia e del processo creativo mentale alla base della stessa; Franco Guerzoni, pittore modenese, racconterà l’arte come strumento di cura per il corpo e per l’anima. Infine, al termine di un pomeriggio che si preannuncia di grande “nutrimento” per l’anima, ci sarà spazio anche per l’alimentazione vera e propria, con i piccoli produttori del territorio che si metteranno a disposizione dei partecipanti per far assaggiare alcune specialità a chilometro zero. Insomma, un appuntamento autenticamente multidisciplinare, con ingresso e buffet di qualità gratuiti, realizzato esclusivamente per coltivare relazioni e di cui l’Istituto Oncologico Romagnolo si è fatto entusiasta sostenitore e partner strategico.

«Ringrazio sentitamente il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi, e Andrea Severi, Segretario Generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì – afferma il dott. Fabbri – assieme ad una rete virtuosa di professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare hanno reso l’organizzazione di questo evento molto più facile e più ricca. Sono sempre più convinto che il medico oggi debba avere la curiosità di uscire dalle mura dell’ospedale per stringere alleanze con altre professioni, e questo è specialmente vero in termini di prevenzione. Abbiamo la fortuna di disporre di tante attività lavorative che pongono la persona al centro: in una civiltà come la nostra, esasperatamente tecnologica, in cui per connessione intendiamo solo quello che riusciamo a raggiungere col nostro cellulare, è quanto mai importante riscoprirne la dimensione umana. “Menecibo” prevede di farsi qualche domanda su quello di cui ci nutriamo, inteso in senso lato: non solo ciò che portiamo alla bocca ma anche amicizie, relazioni, libri, affetti, bellezza, arte. Gli ospiti sono sicuramente di livello e affronteranno questo argomento da vari punti di vista, per cui è praticamente impossibile che le persone che parteciperanno non torneranno a casa con qualche spunto interessante in più. In un’epoca in cui anche in medicina, e specialmente in oncologia, l’importanza della multidisciplinarietà è oramai riconosciuta, un evento di questo tipo penso possa essere la rappresentazione più lampante di come l’unione di varie professionalità sia sempre un valore aggiunto che arricchisce le nostre conoscenze, siano esse riguardanti la malattia o l’esistenza.»

«Siamo molto grati di aver collaborato per la buona riuscita dell’evento – afferma il Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi – lo IOR sarà sempre disponibile per contribuire alla traduzione in cultura di esperienze legate all’umanistica, alla scienza e all’arte soprattutto se rappresentate in modo così alto dagli ospiti che il dott. Fabbri è riuscito a mettere insieme. L’accento sul tema dell’alimentazione è inoltre qualcosa che spinge la nostra mission di prevenzione già da qualche anno: i nostri incontri dedicati alla “Salute a Tavola”, tenuti da esperti nutrizionisti e oncologi, hanno sempre fatto il tutto esaurito quando sono stati proposti, segno che la Romagna è molto interessata a questa tematica. Visti i nomi in ballo mi aspetto che la risposta sarà anche in questo caso entusiastica.»

All’evento hanno contribuito, oltre che IOR e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, anche Hera, Aboca, AG Pharma, Guna, Aurora Biofarma, Depofarma, PharmExtracta e Medoc. Per maggiori informazioni, contattare il numero di telefono 351 5933758.

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Il dottor Carlo Fabbri, direttore della UO di Gastroenterologia di Forlì e Cesena, oggi al Tg2 alle ore 10:30, per parlare dell’iniziativa “Menecibo”, che si terrà domani, 5 ottobre 2019, a partire dalle ore 17 all’ Oratorio San Giacomo di Forlì.

L’attore e autore teatrale Alessandro Bergonzoni; il filosofo e psicoanalista prof. Umberto Galimberti; l’artista e maestro Franco Guerzoni; Antonio Gasbarrini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un parterre di protagonisti davvero eccezionale arricchirà la prima edizione forlivese di “Menecibo”, evento multidisciplinare riguardante l’alimentazione che si terrà sabato 5 ottobre presso la Chiesa di San Giacomo a Forlì, dalle ore 17. Gli ospiti si confronteranno con il prof. Dino Amadori, presidente IOR, e il dott. Carlo Fabbri, Direttore della UO di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Forlì e Cesena e autentica mente dell’evento, sul tema dell’”Invisibile”, sviscerandone ogni aspetto dal punto di vista che compete la propria professionalità. Così, se il Direttore Scientifico Emerito dell’IRST affronterà la questione parlando della cellula tumorale, l’intervento del prof. Gasbarrini si concentrerà invece su un argomento di cui rappresenta probabilmente il massimo esperto in Italia, ovvero il microbiota umano, l’insieme dei batteri che convivono con il nostro organismo e dal cui equilibrio dipende molta della nostra salute intestinale.

Maggiormente concettuale, ma sicuramente non meno interessante, il contributo degli altri ospiti alla discussione intorno all’invisibile: il prof. Galimberti disquisirà del disordine della vita emotiva e del disagio dell’anima, aspetto difficilmente percepibile non solo da chi ci circonda ma in primis da chi lo vive; Alessandro Bergonzoni parlerà della fantasia e del processo creativo mentale alla base della stessa; Franco Guerzoni, pittore modenese, racconterà l’arte come strumento di cura per il corpo e per l’anima. Infine, al termine di un pomeriggio che si preannuncia di grande “nutrimento” per l’anima, ci sarà spazio anche per l’alimentazione vera e propria, con i piccoli produttori del territorio che si metteranno a disposizione dei partecipanti per far assaggiare alcune specialità a chilometro zero. Insomma, un appuntamento autenticamente multidisciplinare, con ingresso e buffet di qualità gratuiti, realizzato esclusivamente per coltivare relazioni e di cui l’Istituto Oncologico Romagnolo si è fatto entusiasta sostenitore e partner strategico.

«Ringrazio sentitamente il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi, e Andrea Severi, Segretario Generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì – afferma il dott. Fabbri – assieme ad una rete virtuosa di professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare hanno reso l’organizzazione di questo evento molto più facile e più ricca. Sono sempre più convinto che il medico oggi debba avere la curiosità di uscire dalle mura dell’ospedale per stringere alleanze con altre professioni, e questo è specialmente vero in termini di prevenzione. Abbiamo la fortuna di disporre di tante attività lavorative che pongono la persona al centro: in una civiltà come la nostra, esasperatamente tecnologica, in cui per connessione intendiamo solo quello che riusciamo a raggiungere col nostro cellulare, è quanto mai importante riscoprirne la dimensione umana. “Menecibo” prevede di farsi qualche domanda su quello di cui ci nutriamo, inteso in senso lato: non solo ciò che portiamo alla bocca ma anche amicizie, relazioni, libri, affetti, bellezza, arte. Gli ospiti sono sicuramente di livello e affronteranno questo argomento da vari punti di vista, per cui è praticamente impossibile che le persone che parteciperanno non torneranno a casa con qualche spunto interessante in più. In un’epoca in cui anche in medicina, e specialmente in oncologia, l’importanza della multidisciplinarietà è oramai riconosciuta, un evento di questo tipo penso possa essere la rappresentazione più lampante di come l’unione di varie professionalità sia sempre un valore aggiunto che arricchisce le nostre conoscenze, siano esse riguardanti la malattia o l’esistenza.»

«Siamo molto grati di aver collaborato per la buona riuscita dell’evento – afferma il Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi – lo IOR sarà sempre disponibile per contribuire alla traduzione in cultura di esperienze legate all’umanistica, alla scienza e all’arte soprattutto se rappresentate in modo così alto dagli ospiti che il dott. Fabbri è riuscito a mettere insieme. L’accento sul tema dell’alimentazione è inoltre qualcosa che spinge la nostra mission di prevenzione già da qualche anno: i nostri incontri dedicati alla “Salute a Tavola”, tenuti da esperti nutrizionisti e oncologi, hanno sempre fatto il tutto esaurito quando sono stati proposti, segno che la Romagna è molto interessata a questa tematica. Visti i nomi in ballo mi aspetto che la risposta sarà anche in questo caso entusiastica.»

All’evento hanno contribuito, oltre che IOR e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, anche Hera, Aboca, AG Pharma, Guna, Aurora Biofarma, Depofarma, PharmExtracta e Medoc. Per maggiori informazioni, contattare il numero di telefono 351 5933758.

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L’attore e autore teatrale Alessandro Bergonzoni; il filosofo e psicoanalista prof. Umberto Galimberti; l’artista e maestro Franco Guerzoni; Antonio Gasbarrini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un parterre di protagonisti davvero eccezionale arricchirà la prima edizione forlivese di “Menecibo”, evento multidisciplinare riguardante l’alimentazione che si terrà sabato 5 ottobre presso la Chiesa di San Giacomo a Forlì, dalle ore 17. Gli ospiti si confronteranno con il prof. Dino Amadori, presidente IOR, e il dott. Carlo Fabbri, Direttore della UO di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Forlì e Cesena e autentica mente dell’evento, sul tema dell’”Invisibile”, sviscerandone ogni aspetto dal punto di vista che compete la propria professionalità. Così, se il Direttore Scientifico Emerito dell’IRST affronterà la questione parlando della cellula tumorale, l’intervento del prof. Gasbarrini si concentrerà invece su un argomento di cui rappresenta probabilmente il massimo esperto in Italia, ovvero il microbiota umano, l’insieme dei batteri che convivono con il nostro organismo e dal cui equilibrio dipende molta della nostra salute intestinale.

Maggiormente concettuale, ma sicuramente non meno interessante, il contributo degli altri ospiti alla discussione intorno all’invisibile: il prof. Galimberti disquisirà del disordine della vita emotiva e del disagio dell’anima, aspetto difficilmente percepibile non solo da chi ci circonda ma in primis da chi lo vive; Alessandro Bergonzoni parlerà della fantasia e del processo creativo mentale alla base della stessa; Franco Guerzoni, pittore modenese, racconterà l’arte come strumento di cura per il corpo e per l’anima. Infine, al termine di un pomeriggio che si preannuncia di grande “nutrimento” per l’anima, ci sarà spazio anche per l’alimentazione vera e propria, con i piccoli produttori del territorio che si metteranno a disposizione dei partecipanti per far assaggiare alcune specialità a chilometro zero. Insomma, un appuntamento autenticamente multidisciplinare, con ingresso e buffet di qualità gratuiti, realizzato esclusivamente per coltivare relazioni e di cui l’Istituto Oncologico Romagnolo si è fatto entusiasta sostenitore e partner strategico.

«Ringrazio sentitamente il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi, e Andrea Severi, Segretario Generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì – afferma il dott. Fabbri – assieme ad una rete virtuosa di professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare hanno reso l’organizzazione di questo evento molto più facile e più ricca. Sono sempre più convinto che il medico oggi debba avere la curiosità di uscire dalle mura dell’ospedale per stringere alleanze con altre professioni, e questo è specialmente vero in termini di prevenzione. Abbiamo la fortuna di disporre di tante attività lavorative che pongono la persona al centro: in una civiltà come la nostra, esasperatamente tecnologica, in cui per connessione intendiamo solo quello che riusciamo a raggiungere col nostro cellulare, è quanto mai importante riscoprirne la dimensione umana. “Menecibo” prevede di farsi qualche domanda su quello di cui ci nutriamo, inteso in senso lato: non solo ciò che portiamo alla bocca ma anche amicizie, relazioni, libri, affetti, bellezza, arte. Gli ospiti sono sicuramente di livello e affronteranno questo argomento da vari punti di vista, per cui è praticamente impossibile che le persone che parteciperanno non torneranno a casa con qualche spunto interessante in più. In un’epoca in cui anche in medicina, e specialmente in oncologia, l’importanza della multidisciplinarietà è oramai riconosciuta, un evento di questo tipo penso possa essere la rappresentazione più lampante di come l’unione di varie professionalità sia sempre un valore aggiunto che arricchisce le nostre conoscenze, siano esse riguardanti la malattia o l’esistenza.»

«Siamo molto grati di aver collaborato per la buona riuscita dell’evento – afferma il Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi – lo IOR sarà sempre disponibile per contribuire alla traduzione in cultura di esperienze legate all’umanistica, alla scienza e all’arte soprattutto se rappresentate in modo così alto dagli ospiti che il dott. Fabbri è riuscito a mettere insieme. L’accento sul tema dell’alimentazione è inoltre qualcosa che spinge la nostra mission di prevenzione già da qualche anno: i nostri incontri dedicati alla “Salute a Tavola”, tenuti da esperti nutrizionisti e oncologi, hanno sempre fatto il tutto esaurito quando sono stati proposti, segno che la Romagna è molto interessata a questa tematica. Visti i nomi in ballo mi aspetto che la risposta sarà anche in questo caso entusiastica.»

All’evento hanno contribuito, oltre che IOR e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, anche Hera, Aboca, AG Pharma, Guna, Aurora Biofarma, Depofarma, PharmExtracta e Medoc. Per maggiori informazioni, contattare il numero di telefono 351 5933758.

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Martedì, 01 Ottobre 2019 10:41

Una nuova "super-tac" all'Ospedale di Faenza

Un’elevata qualità diagnostica unita a una sensibile riduzione della dose di radiazioni erogata al paziente e a una maggior velocità nell’esecuzione degli esami: sono questi i principali punti di forza di Revolution Evo, il nuovo tomografo computerizzato (Tc), che è stato installato presso l’ospedale di Faenza e che è stato inaugurato ieri mattina alla presenza del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, del direttore sanitario dell’Ausl Romagna Stefano Busetti, del direttore del presidio ospedaliero di Faenza Davide Tellarini, del direttore dell’unità operativa di Radiologia Carlo Onzincolo e della direzione infermieristica Cristina Fabbri.

Del valore di cinquecentomila euro, il Tc verrà utilizzato per applicazioni in diversi campi: neurologico, oncologico  e total body, come ha spiegato il dottor Orzincolo, con possibilità di eseguire gli esami più velocemente con vantaggi per il paziente (minor dose di radiazione) e con prestazioni sempre migliori.

La nuova apparecchiatura è infatti un sistema Tc ad alta risoluzione e bassa dose radiogena, pensata per soddisfare le esigenze del presente ma predisposta per anticipare le sfide del futuro. È progettata per supportare la più ampia gamma di applicazioni ed esaminare i tipi di pazienti più diversi, da quelli con traumi complessi a quelli con problemi oncologici.

Grazie a nuovi algoritmi di ricostruzione è possibile ridurre la dose radiogena erogata al paziente di oltre l’80 per cento rispetto alle tecnologie tradizionali, mantenendo la stessa qualità delle immagini: un miglioramento rilevante soprattutto per chi si sottopone agli esami in età pediatrica. Il nuovo sistema TC consente di personalizzare la dose di radiazioni in base alle caratteristiche fisiche del paziente, preservando dall’esposizione organi sensibili. Inoltre, grazie all’introduzione di uno specifico sistema, consente di calcolare e registrare la quantità di radiazioni assunta in caso di esami ripetuti nel tempo.

L’elevata risoluzione spaziale garantisce un’alta qualità dell’immagine, consentendo di ricostruire 128 strati: l’aumento del numero di strati e un numero maggiore di dati grezzi permettono di incrementare notevolmente la qualità diagnostica delle immagini per un ampio spettro di procedure.

Con opzioni più intelligenti e automatizzate per tutte le operazioni, il Tc  può ottimizzare l'efficienza del flusso di lavoro. Il nuovo tomografo permetterà all’ospedale di Faenza di ampliare e migliorare i propri servizi: ad esempio consente di eseguire un esame total body in meno di dieci secondi ed esami più sicuri e precisi per pazienti con protesi metalliche.

Sempre il dottor Orzincolo ha ricordato che presso l’unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Faenza vengono effettuati ogni anno circa centomila esami di diagnostica per immagini, di cui 14mila tac, e ha evidenziato la fortissima integrazione tra le apparecchiature, ma anche gli operatori dei tre ospedali del Ravennate (Faenza, Lugo e Ravenna), “che si è accresciuta ultimamente grazie all’attivazione della guardia notturna, per la quale l’Azienda ha aggiunto ai turni 5 tecnici”.

 

Il tema dell’integrazione, oltre che degli investimenti per la crescita dell’ospedale, è stato al centro anche degli interventi della dottoressa Fabbri e del dottor Busetti, il quale ha ricordato i lavori, che stanno volgendo al termine, per il nuovo Pronto soccorso che sarà a sua volta dotato di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia.

 

Ha concluso i lavori il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi: “Esprimo compiacimento per l’acquisizione di una macchina assolutamente fondamentale per il nostro ospedale e per il nostro territorio. Un buon ospedale è fatto di apparecchiature, di investimenti strutturali, e naturalmente di risorse umane, gli operatori e i professionisti che vi lavorano, perché, come dice anche uno slogan dell’Ausl Romagna, ‘Solo le persone curano le persone’. E come Istituzioni saremo sempre attenti che si facciano tutti gli sforzi possibili per mantenere adeguate le dotazioni di personale delle nostre strutture. Questa apparecchiatura è all’avanguardia e consentirà di fare un passo avanti importante per la diagnostica, alla quale si dovrà aggiungere, proprio in un’ottica di integrazione, l’acquisizione di una nuova Gamma Camera, fondamentale per la diagnostica in varie specialità, per il reparto di Nucleare presso il nostro Ospedale”.

 

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