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Articoli filtrati per data: Ottobre 2019

Martedì, 01 Ottobre 2019 09:26

"ME NE CIBO" (FORLÌ, 5 OTTOBRE)

"ME NE CIBO"

L'INVISIBILE

5 ottobre

FORLÌ

ORATORIO SAN GIACOMO

Piazza Guido da Montefeltro 12

 

       

 

INTERVERRANNO:

CARLO FABBRI, DINO AMADORI, FRANCO GUERZONI, ANTONIO GASBARRINI , UMBERTO GALIMBERTI, ALESSANDRO BERGONZONI

 

INGRESSO LIBERO

 

 

 

 

L’attore e autore teatrale Alessandro Bergonzoni; il filosofo e psicoanalista prof. Umberto Galimberti; l’artista e maestro Franco Guerzoni; Antonio Gasbarrini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un parterre di protagonisti davvero eccezionale arricchirà la prima edizione forlivese di “Menecibo”, evento multidisciplinare riguardante l’alimentazione che si terrà sabato 5 ottobre presso la Chiesa di San Giacomo a Forlì, dalle ore 17. Gli ospiti si confronteranno con il prof. Dino Amadori, presidente IOR, e il dott. Carlo Fabbri, Direttore della UO di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva di Forlì e Cesena e autentica mente dell’evento, sul tema dell’”Invisibile”, sviscerandone ogni aspetto dal punto di vista che compete la propria professionalità. Così, se il Direttore Scientifico Emerito dell’IRST affronterà la questione parlando della cellula tumorale, l’intervento del prof. Gasbarrini si concentrerà invece su un argomento di cui rappresenta probabilmente il massimo esperto in Italia, ovvero il microbiota umano, l’insieme dei batteri che convivono con il nostro organismo e dal cui equilibrio dipende molta della nostra salute intestinale.

 Maggiormente concettuale, ma sicuramente non meno interessante, il contributo degli altri ospiti alla discussione intorno all’invisibile: il prof. Galimberti disquisirà del disordine della vita emotiva e del disagio dell’anima, aspetto difficilmente percepibile non solo da chi ci circonda ma in primis da chi lo vive; Alessandro Bergonzoni parlerà della fantasia e del processo creativo mentale alla base della stessa; Franco Guerzoni, pittore modenese, racconterà l’arte come strumento di cura per il corpo e per l’anima. Infine, al termine di un pomeriggio che si preannuncia di grande “nutrimento” per l’anima, ci sarà spazio anche per l’alimentazione vera e propria, con i piccoli produttori del territorio che si metteranno a disposizione dei partecipanti per far assaggiare alcune specialità a chilometro zero. Insomma, un appuntamento autenticamente multidisciplinare, con ingresso e buffet di qualità gratuiti, realizzato esclusivamente per coltivare relazioni e di cui l’Istituto Oncologico Romagnolo si è fatto entusiasta sostenitore e partner strategico.

 

«Ringrazio sentitamente il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi, e Andrea Severi, Segretario Generale della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì – afferma il dott. Fabbri – assieme ad una rete virtuosa di professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare hanno reso l’organizzazione di questo evento molto più facile e più ricca. Sono sempre più convinto che il medico oggi debba avere la curiosità di uscire dalle mura dell’ospedale per stringere alleanze con altre professioni, e questo è specialmente vero in termini di prevenzione. Abbiamo la fortuna di disporre di tante attività lavorative che pongono la persona al centro: in una civiltà come la nostra, esasperatamente tecnologica, in cui per connessione intendiamo solo quello che riusciamo a raggiungere col nostro cellulare, è quantomai importante riscoprirne la dimensione umana. “Menecibo” prevede di farsi qualche domanda su quello di cui ci nutriamo, inteso in senso lato: non solo ciò che portiamo alla bocca ma anche amicizie, relazioni, libri, affetti, bellezza, arte. Gli ospiti sono sicuramente di livello e affronteranno questo argomento da vari punti di vista, per cui è praticamente impossibile che le persone che parteciperanno non torneranno a casa con qualche spunto interessante in più. In un’epoca in cui anche in medicina, e specialmente in oncologia, l’importanza della multidisciplinarietà è oramai riconosciuta, un evento di questo tipo penso possa essere la rappresentazione più lampante di come l’unione di varie professionalità sia sempre un valore aggiunto che arricchisce le nostre conoscenze, siano esse riguardanti la malattia o l’esistenza.»

 

«Siamo molto grati di aver collaborato per la buona riuscita dell’evento – afferma il Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Fabrizio Miserocchi – lo IOR sarà sempre disponibile per contribuire alla traduzione in cultura di esperienze legate all’umanistica, alla scienza e all’arte soprattutto se rappresentate in modo così alto dagli ospiti che il dott. Fabbri è riuscito a mettere insieme. L’accento sul tema dell’alimentazione è inoltre qualcosa che spinge la nostra mission di prevenzione già da qualche anno: i nostri incontri dedicati alla “Salute a Tavola”, tenuti da esperti nutrizionisti e oncologi, hanno sempre fatto il tutto esaurito quando sono stati proposti, segno che la Romagna è molto interessata a questa tematica. Visti i nomi in ballo mi aspetto che la risposta sarà anche in questo caso entusiastica.»

 

All’evento hanno contribuito, oltre che IOR e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, anche Hera, Aboca, AG Pharma, Guna, Aurora Biofarma, Depofarma, PharmExtracta e Medoc. Per maggiori informazioni, contattare il numero di telefono 351.5933758.

 

 

 

In allegato, il programma dell'evento

Pubblicato in Notizie dal sito

MOSTRA E CONVEGNO SU VECCHIE E NUOVE EPIDEMIE

 

 

MUSEO DELLA CITTA’ DI RIMINI, 5 ottobre – 1 dicembre 2019

 

 

La Mostra su “Vecchie e Nuove epidemie”, a cura di Walter Pasini e Angelo Beccarelli, in collaborazione con il Gruppo AUSL Romagna Cultura, che resterà aperta al pubblico, presso il Museo della Città,Via Luigi Tonini, 1, a Rimini, dal 5 ottobre al 1 dicembre, intende far conoscere ai visitatori le caratteristiche delle malattie epidemiche di ieri e di oggi, le misure adottate in passato dagli Stati per fronteggiarle e i progressi scientifici che hanno consentito di combatterle con successo.

 

Epidemie e pandemie – spiegano gli organizzatori - hanno accompagnato il cammino dell’umanità, provocando nei secoli milioni di malati e di morti. Alcune come la peste,il vaiolo, la sifilide, la tubercolosi, il colera, la pandemia influenzale del 1918-19 hanno avuto devastanti effetti sul piano demografico, sociale, sanitario ed economico. I porti sono stati per secoli i principali luoghi di ingresso delle malattie epidemiche per l’arrivo di uomini, merci e animali infetti e le autorità sanitarie del tempo hanno cercato di impedirne l’ingresso creando strutture deputate all’isolamento dei malati e dei sospetti tali: i lazzaretti. Oltre ai lazzaretti, nel corso dei secoli, gli Stati hanno adottato misure di prevenzione e controllo come le fedi e le patenti di sanità che consentivano l’attracco delle imbarcazioni, i cordoni sanitari, i bandi di sanità, la sospensione di fiere e mercati, la disinfezione delle lettere. Alla fine del ‘700 un medico inglese sperimentava con successo la vaccinazione contro il vaiolo che, grazie alla campagna di vaccinazione di massa promossa dall’OMS porterà nel 1980 all’eradicazione del vaiolo. Tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 sono stati scoperti i virus, batteri o protozoi responsabili delle principali malattie epidemiche. Le vaccinazioni hanno avuto un ruolo fondamentale nella prevenzione e controllo di molte malattie, la scoperta della penicillina è stata determinante nel controllo della sifilide, fognature efficienti ed acqua potabile fondamentali nella prevenzione del colera e di altre malattie trasmesse per via alimentare. Negli ultimi cinquant’anni alle tradizionali malattie epidemiche, si sono aggiunte altre malattie definite "emergenti" come l’AIDS, l’infezione da virus Ebola, da Zika virus, da coronavirus come la MERS-coV e altre ancora.”

Sono previste visite guidate per tutte le scuole o gruppi (previa prenotazione alla Dottoressa Antonella Chiadini al numero 335.8472461)
La mostra itinerante ha il Patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Senato della Repubblica,della Camera dei Deputati, del Ministero della Salute e del Ministero dei Beni Culturali del Comune di Rimini, dell’Ausl Romagna, dell’ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Rimini, della Scuola Grande di San Marco - Polo Culturale-Museale Storia Medicina della SGSM di Venezia, appartenente all’Azienda Ulss 3 Serenissima di Venezia, dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia, dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Rimini.

 

 

La mostra sarà introdotta da un convegno su "VECCHIE E NUOVE EPIDEMIE", che si terrà sabato 5 ottobre dalle ore 10 -1 2,00 presso il Museo della Città di Rimini, Sala del Giudizio.

 

PROGRAMMA

 

Introduzione:

Maurizio Grossi, Presidente Ordine dei Medici della Provincia di Rimini

 

Intervengono

Sonia Muzzarelli e Stefano De Carolis, Gruppo Cultura AUSL Romagna

 

Moderatore:

Walter Pasini

 

Relatori:

Angelo Beccarelli, I lazzaretti

Stefano Arieti, Ebrei ed epidemie

Mario Po’, La Peste a Venezia,

Saverino La Placa, La Poliomielite

Francesco M. Galassi, Il mondo prima dei vaccini

Giancarlo Cerasoli, La Spagnola

Francesco Toni, Il Morbillo

Francesco Cristini, L’AIDS

 

 

 

Il dottor Walter Pasini parlerà della mostra nella puntata di “Tuttobene”, condotta da Roberto Feroli, che andrà in onda su Teleromagna nelle seguenti date: giovedì 17 ottobre alle 15:30, sabato 19 alle 22:45, domenica 20 alle 22:45.

Sarà in onda in tutta Italia, nelle emittenti in allegato, a partire da lunedì 14 ottobre.

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