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Articoli filtrati per data: Giugno 2020

Riprende da domani, venerdì 19 giugno, l’attività del Punto di Primo Intervento di Cervia (presso la struttura “San Giorgio”), che era stata sospesa nel periodo dell’emergenza covid, sia per motivi di sicurezza dell’utenza sia per poter destinare tutto il personale possibile alla presa in carico dei pazienti affetti da coronavirus. L’evolversi positivo, almeno al momento, dell’infezione, consente ora la riapertura del servizio: il Punto di Primo Intervento sarà dunque operativo, al momento nelle 12 ore diurne.

L’Azienda si sta comunque impegnando nel reperimento di personale medico e sanitario con l’obiettivo di estendere, non appena possibile, l’operatività del servizio sulle 24 ore. Nel frattempo è stato potenziato il servizio di Emergenza Territoriale 118 con l’aggiunta di una ulteriore ambulanza, sulle 12 ore notturne, che rappresenta una ulteriore copertura e sicurezza per il territorio cervese. Si ricorda comunque che  l’utenza può eventualmente rivolgersi al Pronto Soccorso di Ravenna o al Punto di Primo Intervento di Cesenatico.

Si rammenta infine che, proprio domani, prende il via anche il servizio di Guardia Medica Turistica, con ambulatori sia  presso la struttura “San Giorgio” che nelle sedi di Pinarella e Milano Marittima, ai quali è possibile rivolgersi previo appuntamento telefonando al recapito 800.244.244 (quest’anno non è previsto l’accesso diretto).

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Si informa la cittadinanza che nella giornata di domani, per motivi tecnici legati all’allestimento necessario per il concerto in memoria dei pazienti e delle persone decedute per Covid 19 che si terrà nella serata, non sarà possibile utilizzare l’ingresso storico dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” situato in via Missiroli, 10, ne’ usufruire dei relativi posti auto. Saranno ovviamente operativi tutti gli altri accessi e parcheggi.

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All’ospedale Bufalini di Cesena proseguono le iniziative di solidarietà a favore del personale sanitario. Quella svoltasi oggi riveste un valore speciale: si tratta della donazione di 700 T-shirt realizzate grazie al generoso contributo di UNICA RETI su iniziativa dell’Unità Operativa di Medicina Interna.

Riconvertita in Reparto covid a inizio emergenza e impegnata in diversi setting assistenziali (pazienti covid acuti e acuti semintensivi) per circa tre mesi, l’Unità Operativa diretta dal dottor Beniamino Praticò ha infatti deciso di ideare un segno tangibile a ricordo di questa esperienza tanto dura, quanto profonda umanamente e professionalmente. Motore dell’iniziativa è stato il dottor Luca Montaguti, che ha ideato la realizzazione di una maglietta commemorativa, serigrafata con un disegno di Fernando Alexis Quercioli, fumettista e tatuatore, che ha messo a disposizione la propria creatività donando l’immagine che raffigura le tre figure professionali - OSS, Infermieri e Medici - coinvolte nella lotta contro il coronavirus, sottolineando il sostegno e l’affiatamento tra chi ha lavorato in prima linea durante l’emergenza, ognuno con le proprie competenze.

La t-shirt sarà distribuita dalla Medicina Interna a tutte le Unità Operative coinvolte nell’assistenza dei pazienti covid e a tutti gli operatori impegnati durante l’emergenza.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno di UNICA RETI, Società partecipata del Comune di Cesena e in particolare grazie all’impegno profuso da Stefano Bellavista, Amministratore unico della Società, che ha sposato con passione questa idea.


La consegna ufficiale delle T-shirt al reparto di Medicina Interna è avvenuta oggi all’ospedale Bufalini, alla presenza del Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, dell’Assessore al Bilancio Camillo Acerbi, dell’amministratore unico di Unica Reti Stefano Bellavista, del fumettista Fernando Alexis Quercioli, del direttore del presidio ospedaliero dottor Carlo Lusenti , della responsabile del Fundraising aziendale Elisabetta Montesi, del direttore dell'Unità Operativa Medicina Interna dottor Beniamino Praticò e del dottor Luca Montaguti insieme a medici, infermieri e oss del reparto.

Un sentito ringraziamento da parte dell'Azienda Sanitaria della Romagna a Unica Reti e alla Medicina Interna, che oltre ad essere impegnata nella gestione dell'emergenza, ha inteso commemorare l'esperienza vissuta in prima linea, condividendo l'iniziativa con tutti i colleghi che hanno lavorato durante l'emergenza nei reparti dedicati alle attività assistenziali COVID.

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“Tutti a tavola!” Svezzamento, una guida per i genitori

PRESENTAZIONE

Antonella Brunelli, Direttore U.O. Pediatria e Consultorio Familiare Cesena

Questo lavoro nasce dalla necessità di accompagnare i genitori nel momento dell’introduzione di cibi solidi ai loro bambini, che costituisce una tappa particolare e molto importante dello sviluppo, inteso nel senso più globale del termine. Sedersi a tavola insieme e mangiare gli stessi alimenti rappresenta una fase evolutiva reciproca, nella quale i genitori riconoscono le capacità emergenti del bambino e ne rispettano la piena espressione.

Nasce dalla necessità di creare alleanze fra famiglie, pediatri e strutture educative e scolastiche, che rappresentano il luogo complementare più importante a quello domestico, contando sulla forza della collettività per l’attuazione di un modello di comportamento.

Nasce anche dall’esigenza di rivedere in chiave attuale un corretto stile alimentare, che tenga conto della qualità dei cibi, della giusta quantità e alternanza, nonché della sostenibilità ambientale.

Il nostro augurio è che questo libretto possa rappresentare un utile strumento per comprendere e imparare qualche “trucco del mestiere” da parte degli adulti di riferimento, e che possa ulteriormente diffondersi ed evolvere.

 

Enrico Valletta, Direttore Dipartimento Trasversale Salute Donna, Infanzia e Adolescenza Forlì-Cesena

L’alimentazione, la corretta alimentazione, i “giusti” modi e tempi dell’alimentazione nell’infanzia sono da sempre occupazione e preoccupazione dei pediatri e terreno di confronto costruttivo e dinamico con le famiglie.

Molto (quasi tutto) è cambiato in questo campo negli ultimi trent’anni, rimanendo l’allattamento materno una delle poche, immutabili, pietre angolari sulle quali ancora oggi costruiamo, giorno dopo giorno, il benessere dei bambini. Conclusosi questo periodo (breve o lungo che sia stato) di “certezze” nutrizionali, entriamo nel tempo di quello che una volta chiamavamo svezzamento e che oggi è più comunemente detto alimentazione complementare.

E’ un tempo nel quale l’incertezza delle famiglie (e ora cosa deve mangiare? Quanto? Come?) veniva circoscritta dal pediatra adottando un atteggiamento tendenzialmente rigido e prescrittivo. Oggi non è più così; la conoscenza e l’osservazione rispettosa delle tappe evolutive del bambino ci consentono di offrire ai genitori indicazioni di comportamento più personalizzate e, allo stesso tempo, più creative e libere. Sempre attenti al contesto familiare e al mondo di cultura e consuetudini nel quale il bambino sta crescendo, questo ci consente di avviare un progetto di educazione alimentare che ci auguriamo possa svilupparsi e continuare a dare buoni frutti negli anni a venire.

Condividere le buone pratiche e renderle patrimonio comune di pediatri, educatori e famiglie è compito fondante del livello dipartimentale dal quale questa utile guida prende le mosse. E’ un documento, frutto delle conoscenze e dell’esperienza di molti, che viene messo a disposizione di tutti. E al cui sviluppo, mi auguro, tutti vorranno dare il proprio contributo in futuro

In allegato, la guida scaricabile e stampabile

 

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Continua la solidarietà del Lions Club Forlì Host all'ospedale di Forlì, questa volta in collaborazione con l'Associazione Salute e Solidarietà ODV Forlì

Dopo la donazione di un frigorifero biologico per farmaci, il Club si è unito infatti alla suddetta Associazione e ha donato al Reparto di Terapia Intensiva e Rianimazione, diretto dal dottor Stefano Maitan, un ecografo portatile di ultima generazione.

 " I nostri interventi di sostegno agli operatori sanitari impegnati nell'emergenza COVID -19 sono stati diretti e immediati  -  spiega Foster Lambruschi ,  presidente del Forlì Host  -   e sono scaturiti da un' esigenza manifestata da chi opera in questo momento all’interno della struttura con grandi sacrifici ,  anche personali.  Questa volta abbiamo realizzato la donazione insieme e tramite l ' Associazione Salute e Solidarietà, di cui fanno parte alcuni socie e soci del nostro sodalizio . Vi ringraziamo sempre per quello che continuate a fare per tutti.”.  

Ringraziamenti anche da parte della direzione sanitaria di presidio, rappresentata dalla dottoressa Elena Vetri e dal direttore dell'Uo di Anestesia e Rianimazione, Stefano Maitan :

" Sentire la vicinanza  di tutta la città  ci ha dato la spinta ad andare avanti e ci ha fatto sentire parte di una comunità  . Vi  ringraziamo  per le donazioni che ci sono servite e ci serviranno sempre per la cura dei forlivesi.   " 

Era presente alla donazione una delegazione del Club Lions composta dal presidente Lambruschi, Caterina Rondelli, Fiorella Mangione, Riccardo Bevilacqua, Alessandro Donati, Walter Neri, Gabriele Zelli, Domenico Settanni e il dottor Francesco Landi per l'Associazione Salute e Solidarietà.

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La collaborazione da tempo in atto fra le Unità Operative di Anestesia e Rianimazione di Forli e Cesena, coi rispettivi Uffici di Coordinamento Locale ha permesso di realizzare la seconda donazione di organi a cuore fermo all'interno dell'Ospedale Morgagni - Pierantoni di Forlì.

"Il prelievo - spiegano i professionisti impegnati nell'espianto -è stato eseguito su un paziente deceduto presso la Rianimazione forlivese e, in questa caso, la generosa volontà, favorevole alla donazione, espressa dei familiari del paziente, ha consentito di avviare una serie di complesse procedure che hanno impegnato molteplici figure professionali di entrambi i nosocomi. Un grande  ringraziamento  va anche al Centro Coordinamento Trapianti regionalediretto dalla dottoressa Gabriela Sangiorgi  e all'équipe dei trapianti di Modena, diretta dal professor Fabrizio Di Benedetto. Rivolgiamo anche un particolare plauso a tutte le équipes che hanno contribuito all'evento, visto che il donatore è il paziente più anziano in regione i cui familiari abbiano espresso parere favorevole alla donazione. Ovviamente il ringraziamento si estende ai famigliari che hanno permesso la donazione."

I due reparti di Anestesia e Rianimazione, diretti dal Dr Stefano Maitan e dal Dr Vanni Agnoletti, con i rispettivi Uffici di Coordinamento Locale, rappresentati a Forlì dal dr. Paolo Farolfi e dalla infermiera Valentina Morena e a Cesena dal Dr. Andrea Nanni e dall'infermiera Manila Prugnoli, hanno realizzato in piena collaborazione l'intero percorso, in accordo con le Direzioni di Presidio Ospedaliero e con il 118 Romagna, che hanno a loro volta fornito il supporto logistico-organizzativo.Dall'Ospedale di Cesena sono giunti a supporto dei colleghi di Forli l'ECMO (ossigenazione extracorporea a membrana) TEAM e vari professionisti( medici, infermieri e tecnici), già esperti in materia di preservazione della funzione degli organi da prelevare nei casi in cui il decesso avvenga per arresto cardiaco e non per morte cerebrale,il personale della Radiologia Interventistica di Cesena , diretto dalla Dr.ssa Emanuela Giampalma, il personale della radiologia di Forlì, diretto dal Dr.Mauro Bertocco, il personale infermieristico del blocco operatorio di Forlì coordinati dalla Dr.ssa Raffaella Signani, dalla dr.ssa Donatella Ciocca e dalla Sig.ra Elisa Zanzani, il personale infermieristico della TI di Cesena , diretto dalla Dr.ssa Martina Spiga, il personale infemieristico della Terapia Intensiva di Forlì coordinati dalla sig.ra Susanna Marocchini, il tutto con il supporto della Direzione Infermieristica,diretta dalla Dr.ssa Silvia Mambelli.

"Da sempre la Direzione Aziendale coadiuva i professionisti nella realizzazione di percorsi “in rete” fra Ospedali, quando rivolti a migliorare l'offerta di servizi ai cittadini anche proponendo complessi e innovativi percorsi di cura e questo evento è la dimostrazione che la collaborazione tra tutti i professionisti porta a risultati importanti. "

 

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Dopo tre mesi di lotta al virus, l'ospedale "Morgagni - Pierantoni" di Forlì inizia a tornare alla normalità e comunica un solo paziente positivo, non forlivese, ricoverato presso l'Unità Operativa di Malattie Infettive.

"Il superamento della fase acuta dell’emergenza Covid-19 e il numero estremante limitato di pazienti ricoverati che persiste da diversi giorni - spiega la Direzione Sanitaria di presidio - seppur in un’ottica di smantellamento graduale e prudente dell’assetto ospedaliero “Covid” , consente il ritorno, da oggi, ad un assetto normale anche del Reparto Covid 2 (Medicina Morgagni). Anche il Reparto Covid di Villa Serena è in fase di disattivazione e, da sabato 20 giugno, tornerà a ricoverare pazienti “non Covid”. Sempre dal 20 giugno, per gli eventuali pazienti positivi che necessiteranno di ricovero, resterà disponibile il reparto di malattie infettive, oltre ad un’area di quindici letti di Medicina Interna per i pazienti sospetti in attesa di definizione diagnostica."

"Da lunedì 22 giugno - prosegue- anche l’U.O. di Chirurgia Senologica rientrerà nella sede originaria presso il Padiglione Vallisneri dell'ospedale e, il primo luglio, verranno utlimati i lavori di ristrutturazione del reparto di Rianimazione che consentirà l’utilizzo flessibile dei dieci letti con la possibilità di dedicare, al bisogno, un’area diquattro letti ai pazienti Covid positivi. L’ultimo reparto a ritornare in sede sarà l’U.O. di Medicina Riabilitativa che, prima del rientro definitivo, resterà presso la struttura di Forlimpopoli ancora il tempo necessario per consentire le ultime conferme sull’andamento epidemiologico."

L'attenzione nella struttura ospedaliera resta comunque sempre alta. Nonostante il ritorno all’assetto strutturale pre Covid dell’Ospedale, rimarranno infatti attivi "meccanismi di prudenza" quali, ad esempio, un’area dedicata ai pazienti sospetti in Pronto Soccorso, l’effettuazione del tampone nei pazienti ricoverati da Pronto Soccorso, l’effettuazione del tampone nei pazienti che accedono al percorso pre operatorio per gli interventi in elezione, i controlli agli ingressi dell’Ospedale da parte del servizio di Steward, il distanziamento sociale dei pazienti ambulatoriali, l’intervista telefonica ai pazienti che accedono a prestazioni a rischio, il mantenimento di un percorso chirurgico con una sala operatoria dedicata per i pazienti positivi che necessitano di interventi chirurgici non rinviabili.

"Queste operazioni, tipiche della fase due - conclude la direzione sanitaria di Presidio - sono sicuramente molto impegnative e, a questo proposito, è d’obbligo innanzitutto scusarci con i cittadini per gli eventuali disagi, ma in particolare ringraziare tutti i dipendenti dell’Ospedale (Sanitari, Tecnici, Amministrativi), delle ditte esterne e tutti gli operatori di Villa Serena per il contribuito dato per fronteggiare l’emergenza Covid e che saranno ulteriormente impegnati in questa fase di ritorno graduale alla normalità."

 

 

 

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Grazie alla donazione di oltre 53.000 euro da parte di Crédit Agricole Italia e della sua azionista Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, sono stati consegnati oggi nuovi equipaggiamenti di tre mezzi del “118” in servizio al Presidio Ospedaliero di Lugo: due ambulanze e un'automedica operative 24 ore su 24. Le innovative strumentazioni medicali consentiranno un utilizzo estremamente versatile delle autoambulanze: i due monitor defibrillatori saranno indispensabili per tenere sotto controllo i parametri vitali delle persone soccorse, mentre la barella di biocontenimento potrà essere utilizzata in caso di trasporto di pazienti altamente contagiosi, come avvenuto nella recente emergenza covid-19.

Più nel dettaglio, i due monitor consentono il monitoraggio continuo delle funzioni vitali, pressione arteriosa, saturazione, elettrocardiogramma con trasmissione del tracciato alla struttura presso la quale il paziente è diretto. Si aggiungono inoltre 5 trapani per l'utilizzo di ago intraosseo per infusione di liquidi e farmaci in emergenza.

“Abbiamo deciso di intervenire in modo rapido e concreto a favore dell’intero territorio – ha dichiarato Massimo Tripuzzi, Responsabile Direzione Regionale Romagna Crédit Agricole Italia – e siamo orgogliosi di farlo al fianco della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, nostra azionista. È un esempio di come sia importante agire insieme nell’interesse non solo dei clienti, ma anche della collettività, principio che racchiude la ragion d’essere del nostro Gruppo. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che, con grande senso di responsabilità e spirito di abnegazione, in questi giorni così difficili continuano ad adoperarsi per salvaguardare la salute di ogni cittadino”.

“La disponibilità dimostrata fin dal primo momento da Crédit Agricole Italia ad intervenire assieme alla nostra Fondazione per rafforzare le strutture che operano in situazione di emergenza in questo difficilissimo periodo – ha affermato Raffaele Clò, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo – ci ha particolarmente stimolato a finalizzare il nostro obiettivo in due direzioni: intervenire in settori dove era più evidente la necessità di migliorare la struttura esistente ed impegnarsi affinché ciò avvenisse a beneficio del presidio ospedaliero di Lugo e della Bassa Romagna. Gli appositi servizi della A.S.L. della Romagna ci hanno indirizzati verso interventi su ambulanze del “118” assegnate al nostro territorio, in modo da rendere fin d’ora più efficace l’assistenza alla funzione di ‘Covid Hospital’.

“Siamo una comunità che anche in questa emergenza ha dimostrato di saper aiutare chi è in difficoltà – dichiarano il sindaco di Lugo Davide Ranalli e la presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Eleonora Proni -. Dalla Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo e da Crédit Agricole Italia è arrivata una nuova dimostrazione di solidarietà che aiuterà il Presidio di Lugo nel suo prezioso lavoro. È iniziato il percorso per far tornare progressivamente alla normalità l’ospedale a servizio dei cittadini di tutta la Bassa Romagna, non ci dimentichiamo però quanto è fondamentale il lavoro di tutti gli operatori sanitari per la nostra comunità”.

Da parte del direttore medico del presidio ospedaliero di Lugo Davide Tellarini e del direttore del Servizio 118 Romagnasoccorso Maurizio Menarini, un sentito e non formale ringraziamento ai donatori anche a nome della Direzione Aziendale. “In quei difficili momenti la vicinanza della società civile non è mai venuto meno – ha detto il dottor Tellarini -. Adesso le cose vanno un po’ meglio e stiamo lavorando per mettere a frutto l’esperienza che questa esperienza, triste e difficile, ci ha dato, al fine di valorizzare sempre di più l’Ospedale di Lugo e la rete dei servizi sanitari nel loro insieme”.

A concludere la sobria cerimonia di consegna, il cappellano dell’Ospedale don Bruno ha impartito la benedizione ai mezzi e alle nuove attrezzature.

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Questa mattina, presso l’ospedale Morgagni- Pierantoni di Forlì',  in presenza del dott.Maurizio Nizzoli, direttore di Medicina Interna e Lungodegenza  di Forlì, della dott.ssa Elena Vetri , della direzione sanitaria di presidio e della dott.ssa Elisabetta Montesi, responsabile fundraising , l’ Amministratore Delegato di Mondo del vino spa,  Marco Martini ,  ha consegnato un ecografo portatile .
"Ringraziamo il dottor Martini per l'utilissima donazione e  per la generosità dimostrata  - spiega il dottor Nizzoli -  In un momento  come questo è importantissimo, per tutto il personale, sentire la vicinanza della propria comunità. L'ecografo portatile è , peraltro, uno strumento estremamente utile per valutare il decorso e gli atteggiamenti terapeutici da intraprendere nell’evolvere  del Covid e rinforza la strumentazione in uso a supporto dell’assistenza per i pazienti. "

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Per sostenere il servizio sanitario pubblico,  in questo difficile periodo di emergenza Covid, l'Istituto comprensivo n 4 Annalena Tonelli di Forlì, diretto dalla dottoressa Anna Starnini e le
Associazioni genitori di tutte le scuole dell'istituto, hanno donato un aspiratore per ambulanza all" UO Pronto Soccorso, Medicina d'Urgenza e 118 di Forlì, diretta dal dottor Andrea Fabbri.
"L'aspiratore portatile - spiega Valerio Bianchi, coordinatore del 118 dell'ambito di Forlì- serve per l'aspirazione delle vie aeree superiori ed è  trasportabile in qualunque mezzo di emergenza"
"Ci siamo aggregati all' iniziativa partita dalle associazioni dei genitori - spiega la dirigente dell'Istituto -perché  ritenevamo importante sostenere gli operatori della sanità in questo momento di estrema difficoltà."
"Le associazioni di genitori-  chiariscono i rappresentanti-volevano dimostrare il loro supporto concreto al mondo della sanità  in un momento di necessità straordinaria  e una donazione ci sembrava lo strumento migliore".
La dottoressa Elena Vetri della direzione sanitaria di presidio ospedaliero ha ringraziato i donatori per il gesto di sostegno e vicinanza agli operatori sanitari.

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